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Io non voglio sembrare di essere contro la scienza mondiale, accusandola di essere la principale responsabile del riscaldamento globale, della diffusione dei virus, e dell’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale. La scienza mondiale, specificamente, ha fatto le invenzioni giuste in tutti i settori, poiché ogni invenzione ha rappresentato un piccolo miracolo che ha migliorato le condizioni di vita umane. Tuttavia, chi come il sottoscritto, per fortuna e per scelta personale, ha diviso la sua vita lavorativa in due parti: partecipando prima a realizzare  impianti antropici industriali al fine di incrementare la produttività e successivamente, ripartendo da zero professionalmente, la seconda parte l’ha dedicata agli impianti antropici ambientali ed energetici al fine di incrementare la protezione dell’ambiente, non ha potuto sottrarsi dal fare l’inventore da pensionato, prospettando un modello di sviluppo alternativo, scontentando tutti quelli che hanno avuto successo nell’attuale modello di sviluppo scientifico, tecnologico, industriale, ambientale, politico, economico che, secondo il sottoscritto, è arrivato al capolinea. Deve ripartire dalla produzione dell’energia primaria, che è la più importante ed anche l’unica che non è stata mai prodotta sul pianeta Terra. Bisogna chiedersi perché le Nazioni Unite e i ministeri dello sviluppo economico dei 196 stati sovrani non sono arrivati alle mie stesse conclusioni? Io penso che la risposta sia piuttosto semplice, quasi banale. La ragione è quella che hanno preferito concentrarsi solo nel miglioramento dell’organizzazione scientifica del lavoro industriale, trascurando l’organizzazione scientifica del lavoro ambientale che invece il sottoscritto, ha rivoluzionato, purtroppo, solo virtualmente, realizzando cicli di lavoro completi sia dal punto di vista industriali che ambientali, che gradualmente, sempre virtualmente, sono diventati anche contemporaneamente energetici e depurativi, estraendo l’energia direttamente dell’ambiente, senza che la scienza, le Nazioni Unite, i ministeri dello sviluppo economico, si accorgessero di niente.    

Il sottoscritto alla fine delle sue tre vite lavorative, nell’industria, nell’ambiente e come inventore, ormai concluse, non si preoccupa di non aver raggiunto il successo dal punto di vista economico e di potere. Ma considerando che non ha trovato riferimenti nell’attuale classe dirigente mondiali, nemmeno nella scienza e nei giovani che protestano contro il riscaldamento globale i virus e la disoccupazione. Visto che nessun governo e nessuna multinazionale, ha finanziato il mio lavoro e non avendo altro da inventare, chiedo pubblicamente delle donazioni come fanno i politici che promettono ai propri elettori un futuro migliore (ma solo a parole). Considerando che le mie circa quaranta invenzioni sono state accolte con il silenzio e considerando che mi è avanzato ancora qualche anno di vita (almeno spero), non posso fare altro che cercare di iniziare la mia quarta vita lavorativa, dimostrando praticamente quanto ho pubblicato (chi fa da se fa per tre). Prima di morire, voglio far vedere, almeno a livello dimostrativo, che il modello SPAWHE (Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectromagnetic Energy), è l’unico che può salvare la Terra e gli esseri umani, anche se non sarà realizzato al 100%. Prometto di morire da povero, perché mi vergognerei a morire da ricco, dopo aver vissuto sempre con il mio modesto lavoro e la mia modesta pensione. Come inventore di un modello di sviluppo sostenibile alternativo sarei incoerente a morire da ricco, dopo aver vissuto modestamente, chiudendomi da solo le porte del Paradiso (E’ più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco entri nel paradiso). Anche se il famoso Paradiso non dovesse esistere, a che mi servirebbero le mie carte di credito se non le avessi usate per le sperimentazioni sostenibili? Mentre nel mondo per colpa di invenzioni sbagliate si sprecano risorse e molta gente muore di fame, soprattutto bambini.  La mia idea è sempre quella pubblicata nel seguente articolo del 28.02.2020: https://www.spawhe.eu/it/una-societa-per-azioni-globale-contro-gli-errori-omissioni-e-opportunita-sprecate-dalla-scienza-e-dai-centri-di-potere-mondiali/.                               

Ci tengo soprattutto a sperimentare una delle mie invenzioni più importanti che è “il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente”. Sono certo sarà la principale invenzione che consentirà agli uomini e alle donne del futuro di vivere in una dimensione nuova, aldilà dell’aspetto fisico. Infatti, il nostro aspetto non avrà senso quando le future generazioni saranno ultracentenarie.  Tuttavia, conserveranno il cervello e il DNA umano, anche se integrato con neuroni artificiali. Io penso che non ci dobbiamo scervellare sull’esistenza dell’anima. Se esiste l’anima è nelle cose che facciamo, nei sentimenti che proviamo. Queste cose sono contenute e custodite nel cervello, il quale non può sopravvivere al corpo con il cuore naturale e i pacemaker. Il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente, con l’energia estratta dall’ambiente (come spero che saranno tutte le macchine antropiche del futuro) serve, soprattutto, a nutrire e ossigenare il cervello evitando la morte cerebrale. Per chi ama la vita, non penso che sia un problema vivere in un corpo artificiale se siamo motivati vivere per continuare a d arricchire la nostra conoscenze e i nostri affetti. Personalmente, mi sono commosso quest’anno a vedere le para olimpiadi. Mi hanno dimostrato che chi ha poco e chi e povero ama di più la vita rispetto a chi ha tutto.  Se ci riflettiamo, soprattutto, se ho ragione che sul pianeta Terra, possiamo estrarre tutta l’energia che serve dall’ambiente senza produrre nessuna forma di inquinamento, non dobbiamo temere nemmeno il sovraffollamento della popolazione mondiale, perché l’immensa quantità di anziani che popolerà la Terra, non vivrà di alimentazione ma di pura e semplice energia e qualche vitamina disciolta nel sangue umano, che toccherà loro di diritto, quando avranno sconfitto il riscaldamento globale e i virus indesiderati creati dall’attuale modello di sviluppo sbagliato. Concludo questo appello riportando la filastrocca di SPAWHE che, come le mie invenzioni, ha fino ad ora raccolto soltanto silenzi. Io spero che raccolga anche qualche soldo. Se è vero che i soldi non fanno la felicità, è anche vero che i soldi ben spesi creano un maggiore benessere sociale e riducono i conflitti tra gli esseri umani.   Ecco la filastrocca:

“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su spawhe è basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua. Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche e motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto.  Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”

Luigi Antonio Pezone

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