Lettera aperta al Creatore dell’Universo.
INTRODUZIONE
Lo strano sottotitolo di questo articolo, rivolto al Creatore dell’Universo, che certamente non potrà rispondermi, è dovuto al fatto che ho già scritto lettere aperte agli uomini più potenti della Terra e alle più importanti associazioni di categoria internazionali, compresi due importanti imprenditori che sono anche inventori, come Bill Gates e Elon Musk, senza avere mai una risposta. Io credo che solo il Creatore dell’Universo potrebbe spiegare le ragioni per le quali gli uomini potenti della Terra non vogliono cercare le chiavi che innescano i processi interattivi energetici e depurativi che esistono nei pianeti come la Terra dove si è sviluppata la vita biologica. Anche se esistono ampi trattati su questi argomenti, scritti da eminenti scienziati, certamente le chiavi non sono state trovate, altrimenti gli uomini non avrebbero prodotto il riscaldamento globale, distrutto gran parte delle biodiversità, mentre la natura terrestre dove non è intervenuto l’uomo, continua a depurarsi da sola senza usare nessuna tecnologia. Cito ancora una volta un piccolo paragrafo estratto dal libro “Il Raket Ambientale” del prof. Paolo Sequi: “ogni 35 milioni di atomi di carbonio provenienti dalla fotosintesi richiedono 30 milioni di atomi di ossigeno, 60milioni di idrogeno e ben 1.552.904 atomi di elementi diversi apportati dalle acque (1000.000 di azoto, 250.000 di potassio, 125.000 di calcio, 80.000 di magnesio, 60.000 di fosforo, 30.000 di zolfo, 4.500 di ferro, 2.000 di boro, 1.000 di manganese, 300 di zinco, 100 di rame, 3 di cobalto, 1 di molibdeno”. Ho riproposto questa citazione non solo per sottolineare, ancora una volta, la differenza tra la scienza degli uomini e quella di Dio, perché ho scritto il presente articolo per accompagnare l’ultimo mio deposito di brevetto intellettuale, depositato in Italia il 27.07.2021, che ha il seguente titolo: Sistema di cattura polveri interstellari e impianti ambientali spaziali. Infatti, come sappiamo, l’universo anche dove sembra vuoto, contiene almeno un atomo per cm3 degli elementi sopra citati. Contrariamente a quanto si possa pensare, con le tecnologie adatte, gli impianti di trasporto adatti, gli impianti ambientali interni ai veicoli spaziali adatti, possiamo catturare tutti gli elementi che servono alla vita umana e iniziare abbastanza presto la colonizzazione dello spazio da parte del pianeta Terra, purché la classe dirigente mondiale politica, imprenditoriale, scientifica, la smetta di barare e inizi a realizzare gli impianti antropici imparzialmente nell’interesse dell’umanità e della scienza universale, perché nello spazio tutto quello che è sbagliato non funziona e danneggia la salute degli esseri umani. Pertanto, per andare nello spazio seriamente, prima dobbiamo rottamare e correggere gli impianti antropici terrestri e poi iniziare la colonizzazione spaziale. Le scorciatoie che vogliono usare alcuni miliardari, mentre i governi stanno a guardare, porteranno soltanto ad altri sprechi di risorse e tecnologie.
Il sottoscritto che ha vissuto una vita intera a realizzare impianti antropici progettati da altri, ha voluto cimentarsi da pensionato ad adattare gli impianti antropici alle esigenze terrestri, accorgendosi che gli impianti antropici sembrano progettati da dilettanti rispetto a quelli progettati dalla natura, che pur non disponendo di tecnologie, riesce a realizzare cicli completi fisici, chimici, biochimici, elettromagnetici, che si rinnovano automaticamente e si perfezionano nei secoli.
Probabilmente, anche l’universo, entro certi limiti, si rinnova attraverso i cosiddetti “buchi neri” che addensano nel vuoto la materia a temperature prossime allo zero assoluto. E’ evidente, che esistono delle similitudini tra l’addensamento della materia alle altissime pressioni e temperature e quelle che avvengono tra l’alto vuoto e lo zero assoluto di temperatura. Ma a noi che viviamo sulla Terra dovrebbe interessare soprattutto trovare alcuni dettagli scientifici e tecnologici che innescano i processi interattivi della sopravvivenza terrestre che la natura ha trovato in circa 4,5 miliardi di anni, inventando la biochimica al posto della chimica e l’elettromagnetismo al posto del magnetismo. Infatti, quello che in natura avviene spontaneamente alla temperatura e alla pressione dell’ambiente perché tutto è collegato, non può avvenire negli impianti specifici progettati dall’uomo a pressioni e temperature diverse se non si trovano le chiavi di collegamento con l’ambiente esterno, affinché tutti i cicli collaterali coinvolti si possano completare. Comprendere tutti i passaggi biochimici ed elettromagnetici per noi comuni mortali è impossibile. Ma trovare le chiavi per innescare i processi lasciando che la natura faccia il resto è un’impresa possibile. Le chiavi di collegamento tra la biochimica e l’elettromagnetismo appartengono all’idroelettromagnetismo pressurizzato alla pressione atmosferica e pressioni superiori per mezzo di autoclavi, che è stato inventato dal sottoscritto con molto ritardo rispetto alle altre soluzioni scientifiche e tecnologiche perché richiedeva la conoscenza trasversale delle diverse discipline scientifiche e tecnologiche e dell’organizzazione scientifica del lavoro industriale e ambientale.
Peccato, che i potenti della Terra, sopra menzionati, compresa la scienza, nella fretta di accelerare la crescita dello sviluppo commerciale, abbiano trascurato l’importanza della individuazione e dell’introduzione dell’idroelettromagnetismo pressurizzato negli impianti antropici, che potrebbe innescare i processi interattivi tra acqua e aria, non solo per depurare, ma anche per produrre energia fissa e mobile, fino alla possibile somma della spinta di Newton a quella di Lorentz, che senza combustibili, nello spazio, potrebbe anche consentire la cattura del pulviscolo interstellare. Questo pulviscolo, contenendo i principali minerali terrestri, potrebbero integrare la produzione alimentare e industriale delle carovane spaziali terrestri che potrebbero colonizzare lo Spazio. Questo significa che noi umani, se sapessimo progettare gli impianti antropici, sfruttando le tecnologie terrestri e i principi interattivi fisici fluidodinamici fotosintetici, biochimici elettromagnetici potremmo sviluppare una civiltà parallela a quella attuale, dove una parte della popolazione terrestre vivrebbe in sicurezza nello Spazio, lontana da terremoti, incendi, bombe di acqua e virus terrestri, cercando altri pianeti. Ovviamente, scegliendo insieme agli astronomi i percorsi meno esposti alle radiazioni cosmiche.
Per ragioni pratiche, scientifiche, tecniche, soprattutto, per sfruttare meglio le correnti elettromagnetiche e catturare il pulviscolo interstellare utile all’alimentazione alimentare, alla ricerca e alle nuove tecnologie, le astronavi viste nei film di fantascienza, sarebbero sostituite da lunghissime carovane spaziali e ogni elemento autonomo energeticamente, sarebbe collegato agli altri solo elettromagneticamente per distribuire la spinta di Lorentz linearmente nella direzione di marcia prestabilita. Mentre le energie primarie, che sono state ipotizzate e realizzate termiche e nucleari, sarebbero sostituite dalla più semplice, economica interattiva energia idroelettromagnetica compressa, che è l’unica che può alimentare contemporaneamente la vita biologica, i trasporti, le attività industriali e i servizi civili, senza consumarsi, e senza controindicazioni ambientali, riciclando tutto al 100%. Purtroppo, le attuali classi dirigenti mondiali, comprese quelle scientifiche, non si sono accorte di queste possibili innovazioni e stanno continuando a sviluppare un modello terrestre auto distruttivo. Le deforestazioni, gli incendi, le bombe di acqua e virus negli ultimi anni si stanno incrementando esponenzialmente. Se la Nasa non ha mai pensato di sommare insieme la spinta di Newton e di Lorentz e nemmeno di catturare il pulviscolo spaziale attraverso i mezzi di trasporto, è dovuto al fatto che lo stato dell’arte energetico terrestre, non avendo cercato e trovato le chiavi di accesso ai sistemi interattivi terrestri, non poteva trovare nemmeno le chiavi per accedere a quelli universali. Infatti, i due sistemi si possono interfacciare tra loro solo attraverso l’elettromagnetismo. Ma l’elettromagnetismo universale ha una fonte primaria di energia sviluppata da potentissime esplosioni nucleari, mentre la fonte dell’energia primaria terrestre deve essere molto più delicata e non deve consumarsi. Solo l’energia idroelettromagnetica che sfrutta staticamente la pressione dell’aria e ricicla l’acqua a senso unico, ha queste potenzialità, ma fino ad ora, è stata boicottata dalla intera classe dirigente mondiale.
Io credo che sia evidente che il Creatore dell’universo non vuole che i centri di potere terrestri continuino a distruggere il pianeta sfruttando energie commerciali che costano molto di più e sono meno efficienti di quelle naturali.
Io credo anche che il mio lavoro, che è sfuggito ai potenti della Terra, non sia sfuggito al Creatore dell’Universo, perché nonostante i silenzi raccolti dai potenti della Terra, scienziati, sindacati, ambientalisti, dalla stessa chiesa cattolica e da tutti gli strati sociali, non mi sono mai sentito completamente solo nella mia impossibile impresa di cambiare i sistemi depurativi ed energetici mondiali. Anzi, come ho già scritto in qualche articolo precedente, mi è sembrato di essere guidato in un percorso alternativo alla scienza ufficiale, pubblica e privata, sebbene io abbia un semplice diploma di “perito meccanico”. La mia idea era quella di applicare l’organizzazione scientifica del lavoro di Frederick Taylor che ha moltiplicato la produzione industriale, anche agli altri settori delle attività umane, soprattutto alle depurazioni. Ma soltanto trovare da dove incominciare è stato un problema fino a quando, non so come, dopo oltre cinque anni di lavoro, ricerche, piccoli depositi di brevetti, preliminari sul risparmio idrico domestico, non decisi di procedere alla modifica delle ciminiere, del sistema fognario e l’introduzione delle piogge artificiali e delle serre calcaree per produrre carbonati nell’acqua, che con un semplice processo di chimica inorganica avrebbe eliminato il riscaldamento globale in tutto il mondo. Di fronte ai grandi silenzi raccolti nel mondo intero su una soluzione così semplice e logica, depositata anche con un grosso sacrificio economico per ottenere quattro brevetti internazionali (WO2014/076724, WO2014/076725, WO2014/076726, WO2014/076727), con le mie modeste forze avrei rinunciato a svolgere questo importante lavoro. Invece, ho soltanto rinunciato a credere alle istituzioni mondiali e al sistema dei brevetti industriali che protegge solo le invenzioni commerciali di chi può pagare le tasse di deposito e di mantenimento dei brevetti, indipendentemente dalla utilità sociale della invenzione. Non ho più depositato brevetti industriali, ma solo intellettuali, non ho pagato le tasse di mantenimento dei brevetti concessi e non fatto ricorsi legali contro i brevetti non concessi. Ho pensato che questo è il solo modo possibile per proporre invenzioni sostenibili nell’interesse di tutti, anche se lo stesso popolo mondiale non le comprende e non le sostiene. Sarà la storia e il creatore dell’universo a giudicare chi ha lavorato in favore o contro l’uomo e la natura.
Tuttavia, non è stato semplice continuare a lavorare. Molte volte avrei rinunciato a proseguire, ma ogni volta che stavo per rinunciare, arrivava una nuova idea che confermava la correttezza delle precedenti, e ho prodotto oltre quaranta invenzioni interattive, che gradualmente hanno ridotto i costi energetici fino ad estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Infine, arrivando al concepimento virtuale dei motori lineari globali e l’impiantistica ambientale di sopravvivenza nello Spazio. Io non credo che da solo sarei riuscito in questa impresa, anche se l’ho sviluppata solo virtualmente, non avendo mai ricevuto finanziamenti pubblici o privati. Non mi tormenta il pensiero di poter essere considerato un pazzo, un illuso o un fanatico religioso. Non sono nessuna di queste cose. Fino a quando i dettagli che ho pubblicato non saranno sperimentati, dovrebbero essere considerati pazzi i rappresentanti dei governi e delle multinazionali che hanno finanziato, sperimentato e realizzato in tutto il mondo energie di tutti i tipi, antieconomiche, inquinanti, certamente non interattive. Queste energie si esauriscono quando finisce la riserva di combustibile contenuta nei serbatoi o nei reattori proprio a causa del fatto che il sistema non è interattivo. Non si rigenera.
Le attuali energie non sono in grado di portarci nello Spazio da conquistatori, ma solo da visitatori di una piccolissima parte dell’universo circostante, che non rappresenta nessun progresso nell’avanzamento dello stato dell’arte globale.
La recente spettacolare avventura del miliardario Jeff Bezos (20.07.2021), che con alcuni familiari e amici ha fatto una rapida esplorazione (undici minuti) degli strati superiori dell’atmosfera terrestre, ritornando sulla terra con il classico paracadute, mostra soltanto quanto siamo lontani dalla vera scienza spaziale. Non perché tale scienza sia complicata ma soltanto perché la scienza non ha saputo cercare e trovare la corretta energia primaria terrestre e le chiavi di collegamento con l’elettromagnetismo universale.
Molti impianti antropici, per chi conosce la scienza e la tecnologia in modo multidisciplinare, sembrano progettati da dilettanti perché incompleti (fogne, camini, centrali e motori termici, depuratori di acqua e aria), ma il danno alla salute umana si diluisce negli anni ed è attenuato dai progressi della medicina. Anche gli enti spaziali mondiali, pubblici e privati, stanno progettando gli impianti antropici spaziali come dilettanti, non considerando che la respirazione e la fisiologia umana sono progettate dal Creatore dell’universo per equilibrare nel corpo umano la pressione atmosferica, non altre pressioni. Per questa ragione dobbiamo pressurizzare i mezzi di trasporto spaziali alla pressione atmosferica. Ma siamo fortunati oppure il Creatore dell’universo ha voluto che la pressione atmosferica sia composta di una miscela di gas comprimibile anche a migliaia di bar se mantenuta a un temperatura superiore a – 140, 6 gradi centigradi? Io non credo alla fortuna. Credo che il Creatore dell’universo, abbia voluto indicarci il modo corretto di produrre le energie e le depurazioni terrestri e anche spaziali. Credo anche che il Creatore dell’universo abbia perso la pazienza. Per questa ragione ha comunicato a un modesto pensionato queste semplici verità scientifiche. Non ai premiati premi Nobel, che non avrebbero avuto la pazienza e probabilmente, nemmeno l’esperienza per sviluppare tutti i dettagli interattivi che ha sviluppato il sottoscritto per arrivare a dimostrare queste conclusioni con zero finanziamenti pubblici e privati.
Per il sottoscritto, le chiavi dell’energia primaria terrestre interattiva sono indubbiamente i principi di Pascal, Henry, Torricelli, Venturi e l’impenetrabilità dei corpi, che usati insieme alle macchine e agli impianti progettati correttamente dagli uomini, sfrutterebbero la comprimibilità e l’elasticità dell’aria, l’incomprimibilità dell’acqua, e la solubilizzazione dei gas nell’acqua proporzionalmente alla pressione. Non si comprendono le ragioni per le quali la scienza Terrestre abbia scelto la termodinamica come fonte primaria di energia, quando bisogna produrla appositamente e poi depurarne gli effetti collaterali. Per il sottoscritto sarebbe stato molto più logico sfruttare la gravità e la pressione atmosferica, opportunamente incrementata, realizzando impianti a senso unico con le pompe e le turbine in serie, che lavorando nella direzione della forza gravitazionale, produrrebbero automaticamente energie elettrica e ossigenazione dell’acqua, consumando pochissima energia nelle pompe, che lavorando sotto una pressione positiva risparmiano energia, ma producendone molta nelle turbine che sfrutterebbero la somma delle pressioni statiche e delle energie cinetiche.
Non avendo avuto mai risposte dalla scienza pubblica e privata su questi argomenti semplici e lineari, potrei pensare che sul Pianeta Terra esista una entità simile al Creatore dell’universo che vieta di realizzare tali proposte. Ma questo non è logico perché se esistesse una tale entità, sarebbe il capo di una potente organizzazione criminale contro l’umanità intera. E’ più logico pensare che La scienza mondiale abbia creduto veramente di aver fatto il possibile per far avanzare lo stato dell’arte rispettando le singole discipline, fisica, chimica, termodinamica, fluidodinamica, elettromagnetismo. Chi ha sbagliato sono stati soprattutto i consulenti scientifici governativi e delle Nazioni Unite, che avrebbero dovuto insistere per superare lo stato dell’arte delle singole discipline scientifiche al fine di trovare soluzioni globali sfruttando con le tecnologie i principi interattivi, già parzialmente individuati in alcune applicazioni.
Non occorre essere grandi scienziati per comprendere che la chiave della depressione localizzata individuata dal fisico Giovanni Battista Venturi ( 1746 -1822, che era sacerdote, quindi un uomo di Dio) prodotta dall’incremento della velocità dell’acqua in una stozzatura e la chiave della depressione che si crea al centro della girante di una pompa centrifuga, possono innescare i processi energetici e depurativi senza disperdere nell’ambiente sia la fonte energetica (Pressione), sia il vettore energetico (acqua), mentre la scienza terrestre disperde sia la fonte energetica, sia il vettore energetico, con effetti collaterali devastanti per l’ambiente e l’economia delle risorse naturali. Io credo che questo non possa essere tollerato dal Creatore dell’universo che ha impiegato 4,5 miliardi di anni per creare gli equilibri biochimici mondiali in modo naturale, senza l’impiego delle tecnologie delle multinazionali.
Non è strano che il sottoscritto, pur non essendo un medico, abbia inventato l’unica invenzione che potrebbe allungare la vita dell’uomo di centinaia di anni, che è il cuore artificiale ossigenatore del sangue? (31.05.2018https://www.spawhe.eu/it/cuore-artificiale-ossigenatore-del-sangue-autonomo-energeticamente/) Anche questa invenzione non è andata contro la volontà del creatore dell’universo, perché non ho alterato il DNA umano. Se esiste l’anima dell’uomo è nel cervello umano che racchiude tutte le nostre esperienze e conoscenze. Se dopo questa invenzione ho proposto le invenzioni spaziali pur non essendomi mai occupato di ingegneria aeronautica, vuol dire che il Signore ha continuato a darmi una mano, mentre i padroni abusivi della Terra hanno continuato a tacere anche sul cuore artificiale che potrebbe allungare la loro stessa vita. Quello che mi fa sorridere, nonostante la gravità della situazione, è che nonostante il loro potere, gli uomini potenti, moriranno come il sottoscritto prima del tempo che il corretto progresso scientifico avrebbe consentito, vittime della loro stessa ignoranza. Mentre il sottoscritto, senza soldi e potere, ha combattuto anche per loro la prematura morte terrestre.
Anche questa invenzione entrerà nella storia dell’umanità perché la vita umana è troppo breve per poter affrontare i lunghissimi viaggi spaziali. Non possiamo surgelare gli uomini e scongelarli quando arriveranno a destinazione, come visto in qualche film di fantascienza. Quando le verità scientifiche verranno fuori, probabilmente, noi persone anziane saremo morte, ma nella storia entrerà chi ha visto le cose nel modo giusto e ha cercato di correggere quelle sbagliate, non coloro che hanno avuto delle visioni molto parziali delle scienze e tecnologie e hanno usato il loro potere temporale per ostacolare l’affermazione dei principi interattivi, che sono i soli che si avvicinano alla scienza del creatore dell’universo.
Contrariamente a quanto si possa pensare, la scienza non è soltanto matematica ma anche capacità di sviluppare i dettagli, individuando attraverso essi tutte le possibili connessioni interattive e progettando le macchine e gli impianti che lo consentono i collegamenti con la minima spesa e la massima resa. Questo la scienza Terrestre, pubblica e privata, ha dimostrato di non saperlo fare, o di non volerlo fare per conservare l’attuale modello di sviluppo che ha creato l’inquinamento globale, i disastri ambientali, i virus che decimano le persone anziane e quelli più deboli economicamente. Chi decide quello che deve essere sperimentato nei laboratori pubblici e privati mondiali?
Queste decisioni non le prendono singole persone ma i vertici mondiali (G 7, G20, le COP gestite dall’ONU) con l’aiuto dei migliori consiglieri scientifici ed economici mondiali. Eppure a livello mondiale sono sfuggite le invenzioni più importanti. Io penso che un atleta per partecipare alle olimpiadi si deve allenare per molte ore al giorno per molti anni in una sola specializzazione, Altrettanto fanno anche gli scienziati e i ricercatori. I risultati si vedono perché il duro lavoro premia sempre. Tuttavia, ritengo che sul pianeta Terra nessuno si sia allenato a sviluppare il ragionamento globale scientifico, tecnologico e organizzativo del lavoro contemporaneamente, perché non esistono organizzazioni pubbliche e private che pagano per tale tipo di allenamento. Le organizzazioni mondiali ancora pensano che le singole migliori invenzioni si possono mettere insieme in una fase successiva. Invece il ragionamento globale deve essere fatto quando si sviluppano i singoli dettagli. Questa è la differenza tra la chimica e la biochimica, tra il magnetismo e l’elettromagnetismo tra l’idroelettrico e l’idroelettromagnetismo compresso, che non avrei mai pensato di trovare dopo una vita di allenamenti quotidiani non pagati da nessun governo e fa nessuna multinazionale, ma credendo in Dio che non mi ha mai parlato e mai promesso niente. Ma, qualcosa lo ha certamente fatto, altrimenti io stesso non mi spiego il significato del mio lungo lavoro.
Io credo di aver obbedito a degli ordini morali che non so da dove siano venuti e credo anche di essere stato aiutato, per svolgere il mio lavoro. Ma sono anche consapevole che è molto difficile essere compreso. Tutto quello che ho depositato come brevetti e quello che ho pubblicato merita di essere sperimentato? Chi deve rispondere? Visto che la scienza intera, governi e i padroni delle multinazionali si nascondono? Chi rappresenta il Creatore dell’Universo? Molto prima che proponessi questa invenzione scrissi un articolo pubblicato il 15. 06.2015 dal titolo https://www.spawhe.eu/it/anche-le-chiese-e-le-associazioni-devono-imparare-a-progettare/ per dire che la progettazione non si può delegare ciecamente ai centri di potere economici. Chi vuole proteggere la Terra, in nome del creatore dell’Universo, non può accettare ciecamente la proprietà industriale delle multinazionali, partecipando all’isolamento degli inventori indipendenti che propongono soluzioni intellettuali sostenibili alternative. La stessa cosa si deve dire dei sindacati che si oppongono ai licenziamenti dei lavoratori. Questi enti morali e sociali devono entrare nei dettagli o finanziare chi entra nei dettagli delle progettazioni e dell’organizzazione scientifica del lavoro alternativo. Se il sottoscritto, sei anni dopo la pubblicazione di quell’articolo, lavorando da solo, è arrivato a fare proposte concrete su problemi energetici e di sopravvivenza spaziale di cui non si occupava ancora nel 2015, non significa che il ragionamento globale può funzionare? Ma se le Chiese mondiali che vorrebbero rappresentare il Creatore dell’universo, i sindacati e le associazioni ambientali, che vorrebbero rappresentare le opposizioni sociali, non sanno nemmeno che cosa sia il ragionamento globale interattivo, come fanno a battersi per far rispettare la volontà di Dio e difendere le categorie più deboli della popolazione mondiale? Vogliono o non vogliono i governi, le chiese, le associazioni conoscere le verità scientifiche globali, oltre a quelle specifiche che non funzionano se non si progettano gli impianti antropici globalmente?
Con questa domanda, riprendo il riassunto dell’articolo in oggetto, senza voler offendere nessuno. Cercando soltanto di rompere il silenzio sul mio lavoro di pensionato, che ormai dura da sedici anni, dopo altri trentasette anni nell’industria e nell’ambiente.
RIASSUNTO
Sembra che la scienza mondiale non abbia trovato nulla di meglio di quanto proposto da Giulio Verne nel romanzo scritto nel 1865 (Dalla Terra alla Luna) per conquistare lo spazio. Verne, addirittura, calcolò con esattezza la velocità di fuga che ancora usano gli enti spaziali, per non ricadere sulla terra a causa della attrazione della forza gravitazionale terrestre. Quello che la scienza non ha compreso è il fatto che non abbiamo la necessità di raggiungere la velocità di fuga, ma di un sistema di propulsione potente che estrae energia dall’ambiente e la fa durare nel tempo senza consumarla. Questo sistema è interattivo e legato al principio di Pascal (1623-1662), che è valido in ambienti pressurizzati e vuoti. Entrambi gli ambienti si espandono in tutte le direzioni, ma mentre l’entità della pressione espandendosi diminuisce, l’entità del vuoto aumenta. Tuttavia, se facciamo un buco nell’ ipotetico contenitore della pressione tutto il fluido contenuto si dirige verso il buco, riducendo la pressione globalmente. Se facciamo un buco nell’ipotetico contenitore del vuoto (buco nero), tutto quello che è presente nel vuoto si dirige verso il buco, creando un vuoto ancora più spinto. Chi produce questi due fenomeni nell’universo è l’elettromagnetismo universale generato da energie nucleari che raggiungono 20 milioni di K e freddi buchi neri con temperature prossime a zero K (-273,15 oC).
Sul pianeta Terra le condizioni ambientali sono molto diverse: abbiamo temperature di pochi gradi centigradi oC, che consentono la fotosintesi e il ciclo del carbonio attraverso scambi fluidodinamici, elettromagnetici, chimici, termici biologici. Alle temperature terrestri abbiamo progettato e realizzato macchine fluidodinamiche ed elettromagnetiche, che con piccole modifiche, consentirebbero di realizzare vuoti d’aria nella pressione atmosferica, che consentirebbero il sollevamento dei velivoli alle temperature terrestri, semplicemente sommando insieme la spinta di Newton e Lorentz nel vuoto d’aria creato estraendo l’energia primaria dalla stessa aria dell’ambiente terrestre, senza riscaldarla, consumarla, né alterare la composizione chimica. Ma la scienza mondiale tace su questo argomento. La scienza mondiale non accetta di comprendere che la natura ha già selezionato la fonte primaria dell’energia terrestre fatta di molecole di acqua incomprimibile e aria comprimibile alle temperature terrestri. Dovevamo semplicemente sviluppare le tecnologie primarie fluido dinamiche ed indotte elettromagnetiche, che avrebbero consentito anche la produzione di energia motrice terrestre, marina, spaziale, senza alterare l’ambiente, oltre a innescare i processi fisici, chimici, biochimici, naturali che nella maggioranza dei casi, dipendono dalle pressioni di esercizio degli impianti.
Molto stranamente, sul pianeta Terra sono state sviluppate correttamente prima le complesse tecnologie dell’energia indotta elettromagnetica che quelle più semplici dell’energia primaria fluidodinamica, perché la scienza mondiale ha cercato in tutti i modi di ispirarsi alla termodinamica per la produzione energetica primaria, anche se il calore non produce direttamente una energia potenziale o cinetica: lo fa attraverso la pressione dei gas o vapori che produce.
Tutto questo non ha avuto nessun senso anche dal punto di vista economico perché la produzione di energia per produrre l’energia elettromagnetica indotta comporta enormi costi di depurazione dei fumi e di raffreddamento dei fluidi in circolazione in quanto i circuiti elettrici e gli organi meccanici funzionano meglio alle basse temperature terrestri.
Alla luce di queste considerazioni, l’energia idroelettromagnetica compressa proposta del sottoscritta dopo molti anni di lavoro e di ricerca senza finanziamenti pubblici e privati, avrebbe dovuto essere accolta come la manna dal cielo, invece, non e compresa nemmeno dagli economisti che governano i principali governi mondiali. Chi sono i consulenti scientifici dei governi mondiali? Sono gli stessi che consigliano le multinazionali, che insistono nella produzione di energia termica e la distribuiscono per caricare accumulatori di energia elettrica per non inquinare i centri urbani? Queste soluzioni sono prive di logica ambientale ed economica elementari perché è logico che con queste soluzioni il riscaldamento globale si incrementa. Non diminuisce.
Di fronte alla grande ignoranza che dimostrano i governanti mondiali nella progettazione e gestione dei problemi ambientali ed energetici terrestri conviene riassumere la storia delle scoperte fluidodinamiche sottovalutate dalla scienza.
Evangelista Torricelli (1608-1647) misurò la pressione dell’aria atmosferica tramite un tubo pieno di mercurio, privo di aria aperto dal lato inferiore immerso con la parte inferiore in una bacinella di acqua, accorgendosi che il mercurio non scendeva nella bacinella ma si fermava all’altezza di 760 mm, corrispondenti alla pressione atmosferica di un bar sull’acqua. Ai suoi tempi non poteva comprendere che la pressione atmosferica poteva essere incrementata localmente e usata come fonte di energia fissa e trasportabile a distanza. Quello che è strano è il fatto che la scienza non lo ha compresso nemmeno adesso, dopo tutte le pubblicazioni del sottoscritto. Infatti, ancora oggi, l’aria compressa è usata negli attuatori di energia che assorbono l’energia e la restituiscono senza nessun guadagno energetico, mentre per diventare produttrice di energia, l’aria compressa deve essere sfruttata staticamente, a senso unico, sfruttando il principio dell’impenetrabilità dei corpi, modificando le pompe di circolazione dell’acqua e usando l’acqua come vettore energetico.
Al tempo di Torricelli con la pressione atmosferica e la velocità cinetica dell’acqua (V = si poteva macinare grano nei mulini. Giovanni Battista Venturi (1746-1822) si accorse che facendo un piccolo foro in una strozzatura dove circola acqua in pressione, invece di uscire l’acqua entrava aria nel tubo. La scienza mondiale ha sfruttato poco questi fenomeni che legano in modo interattivo la circolazione dell’acqua, la pressione atmosferica e il vuoto. Ha trascurato anche il principio di Henry (1775-1836) che dissolvendo l’aria pressurizzata sulla superficie dell’acqua proporzionalmente alla pressione la depura senza costi energetici. La scienza mondiale ha taciuto sulle molte invenzioni del sottoscritto che hanno rivoluzionato l’energia idroelettrica e l’uso dell’elettromagnetismo nelle versioni fisse e mobili. Infatti, il sistema Venturi unito a quello di Henry potrebbe combattere l’acidificazione oceanica tramite il welling artificiale, aspirando dal fondo degli oceani i carbonati solubilizzati dalle alte pressioni per creare fitoplancton alimentare e alcalinizzare di nuovo le acque superficiali. Ha taciuto quando ho usato le pompe centrifughe, non per sollevare le acque ma, per produrre energia facendole pompare nella direzione della forza gravitazionale. Ha taciuto quando ho modificate le pompe creando una seconda alimentazione separata fin dentro alla girante per alimentare un doppio circuito che ricicla l’acqua pressurizzata staticamente in una autoclave e contemporaneamente, inserisce nello stesso circuito l’acqua scaricata da una turbina alimentata gratis dalla stessa autoclave, che espelle automaticamente l’acqua in eccesso per il principio di Pascal o dell’impenetrabilità dei corpi. Ovviamente, collegando la turbina a un generatore di corrente possiamo estrarre l’energia elettrica direttamente dell’ambiente nelle versioni fisse e mobili. La scienza mondiale ha taciuto anche quando ho proposto il modo di sommare la spinta di Newton a quella di Lorenz a bassa temperatura in tutte le applicazioni terrestri, spaziali sottomarine, montando in serie turboventilatori elettrici, Impianti idroelettrici compressi, all’interno di un flusso elettromagnetico unidirezionale e di solenoidi che producono le correnti indotte.
Non ha importanza la velocità di fuga se riusciamo a produrre nel mezzo di trasporto una energia elettromagnetica che produce una forza opposta a quella gravitazionale leggermente superiore che non si esaurisce nel tempo. Questo è quello che la scienza terrestre non è riuscita a fare, essendosi ostinata a produrre una energia potente per raggiungere la velocità di fuga con i combustibili, sprecando infinite risorse economiche, senza assicurare il ritorno sulla terra degli equipaggi e delle apparecchiature. La scienza terrestre ha fallito per il semplice fatto che la spinta elettromagnetica di Lorentz si può realizzare soltanto in un campo elettrico prodotto a freddo alla temperatura dell’ambiente terreste con sottili fili di rame protetti con vernici avvolti in bobine come nei motori elettrici. La scienza non si è accorta che anche l’energia primaria che fa girare i magneti permanenti nel suddetto campo elettrico si può realizzare soltanto freddo, usando la semplice aria compressa come fonte energetica e l’acqua incomprimibile come vettore energetico, che sono entrambi riciclabili all’infinito, in circuiti che io ho proposto da molto tempo, i quali non disperdono né l’acqua né l’aria, essendo parzialmente aperti, per consentire lo scarico della pressione dell’aria atmosferica assorbita dell’acqua prima di essere inserita di nuovo nel circuito di riciclo pressurizzato, come descritto negli appositi articoli di https://www.spawhe.eu:
74) 31.01.2020 https://www.spawhe.eu/flying-and-floating-cars-with-interactive-global-linear-motors-and-thrust-of-newton-and-lorentz/, https://www.spawhe.eu/it/autovetture-volanti-e-galleggianti-con-motori-lineari-globali-interattivi-spinte-di-newton-e-lorentz/
73) 31.01.2020 https://www.spawhe.eu/aerospace-and-submarine-transport-system-with-interactive-primary-and-inductive-linear-motors/, http://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/
Paradossalmente la realizzazione del Welling artificiale consentirebbe la creazione di isole artificiali al largo degli oceani che sarebbero il posto più sicuro della Terra, non potendo essere danneggiate da Terremoti e tsunami. Altrettanto paradossalmente, il posto più sicuro dell’universo non sarebbero i pianeti, ma i container pressurizzati alla pressione atmosferica, che essendo autonomi energeticamente (con acqua e aria riciclate all’infinito) potrebbero evitare di essere investiti da asteroidi e spazzatura spaziale, ma anche scegliere percorsi lontani da raggi cosmici pericolosi che sono più vicine alle grandi esplosioni nucleari. Altrettanto paradossalmente i motori lineari globali interattivi, oltre ad essere dei potentissimi strumenti di trasporto ed esplorazione, sarebbero anche dei potenti strumenti di approvvigionamento di sali minerali, usabili come concimi per le produzioni alimentari riciclate all’infinito negli stessi container spaziali. Infatti, potrebbero facilmente catturare il pulviscolo interstellare che contiene tutti i materiali terrestri, sterilizzati da miliardi di anni di vuoto. Altrettanto paradossalmente, gli uomini e le donne anziani del futuro, sulla Terra e nello spazio potrebbero vivere molto più a lungo di quelli attuali, consumando meno cibo, se sostituissero il cuore naturale con un cuore autonomo energeticamente che funziona con gli stessi principi energetici dei motori lineari globali ossigenando il sangue invece dell’acqua, producendo l’energia che serve a organi artificiali e l’intelligenza artificiale, con meno medicinali, vaccini e senza alterare il DNA umano. Ovviamente, anche il cuore artificiale ossigenatore del sangue è stato ignorato dalla premiata scienza terrestre.
1) Il labile confine tra la pressione e il vuoto, incompreso dalla scienza, ha impedito lo sviluppo sostenibile terrestre e aerospaziale.
L’elettromagnetismo universale è prodotto ad altissime temperature che generano il vortice dei nuclei ferromagnetici che producono immense forze centripete che addensano la materia solida presente nello spazio vuoto, stratificando la materia in base alla densità decrescente. I gas si addensano nelle zone circostanti, attratti dalle stesse forze gravitazionali. La scienza impegnata a cercare le formule matematiche che giustificano tali fenomeni, non si è accorta che le pompe centrifughe sono una delle invenzioni più importanti della storia dell’umanità. Non tanto per l’uso attuale, ma per quello futuro. Infatti una pompa centrifuga è concepita per fare entrare il liquido dal lato aspirante producendo una forza centripeta al centro della girante, ma gradualmente la sezione di passaggio del liquido si espande nelle alette a spirale della girante e la pressione aumenta fino a diventare una forza centrifuga alla periferia della girante. Questi fenomeni fisici centripeti e centrifughi che si concentrano in ogni singola girante di una pompa possono essere usati per moltiplicare le portate se si collegano in parallelo le giranti, ma possono anche moltiplicare le pressioni se si collegano in serie le giranti. Se, invece, vogliamo riciclare sempre la stessa acqua e la stessa pressione dobbiamo modificare le pompe principali, realizzandole con una sola girante ma con la doppia alimentazione separata fino alla girante. Non c’era bisogno dei motori a scoppio, delle caldaie a vapore, della divisione dell’atomo, dell’energia solare e di quella eolica se la scienza terrestre mondiale avesse imparato a usare le pompe correttamente. Una pompa centrifuga può essere usata anche al contrario, facendo entrare il liquido dalla periferia della girante a bassa velocità e alta pressione per farlo uscire al centro della girante con una energia cinetica superiore che produce una coppia motrice. Se colleghiamo in serie più giranti si sommano le coppie motrici che possono essere usate come i motori termici, oppure far girare l’albero di un generatore di corrente, senza l’uso di combustibili. Se noi consideriamo che in una camera di combustione di un pistone la pressione arriva a circa quaranta bar e poi viene scaricata nell’atmosfera per far girare l’albero a gomito del motore, non ci dobbiamo meravigliare se il rendimento di un motore termico è appena il 35% del potere calorifero del combustibile, mentre il rendimento di un motore idroelettrico che ricicla l’acqua e sfrutta staticamente la pressione dell’aria senza nessuna fase di espansione e compressione è praticamente infinito perché la pressione può raggiugere valori molto superiori ai quaranta bar di una camera di combustione, l’aria non viene scaricata nell’atmosfera e l’acqua incomprimibile è riciclata all’infinito. Non esiste il potere calorifero, né il costo del combustibile, né i costi delle depurazioni dei fumi di combustione, né esistono i costi degli impianti di raffreddamento dei materiali che si consumerebbero in breve tempo lavorando a temperature elevate. La scienza e la tecnologia mondiale non usando i principi interattivi hanno soltanto complicato gli impianti antropici rendendoli più costosi, ingombranti e inefficienti. Non possiamo parlare di differenza rendimento tra una fonte energetica che ha un costo di vendita e si consuma e un’altra che è estratta dall’ambiente e non si consuma. Non possiamo parlare di rendimento ambientale se una fonte produce delle emissioni tossiche e un’altra addirittura dissolve ossigeno nell’acqua aumentandone la purezza. Solo scienziati e inventori incapaci di ragionare globalmente hanno potuto creare l’attuale modello di sviluppo mondiale. La colpa è soprattutto dei governi mondiali che non li hanno messi insieme e costretti a ragionare globalmente. Realizzando impianti globali e interattivi che estraggono l’energia dall’ambiente, noi dobbiamo soltanto verificare la differenza tra l’energia consumata dal motore che fa girare la pompa e l’energia prodotta dal generatore di corrente, che è sempre centinaia di volte superiore, perché la pompa lavora con la bassa prevalenza dei circuiti chiusi (Aperti solo da un solo lato della girante per recuperare il fluido che ha attraversato la turbina), mentre l’albero del generatore di corrente è alimentato dalla alta pressione che si scarica alla pressione atmosferica attraverso la turbina per mezzo del principio dell’impenetrabilità dei corpi. La scienza mondiale ha fatto ricerche e scoperte scientifiche importanti nell’ambito di leggi universali termodinamiche, nucleari, chimiche, ma ha trascurato le trasformazioni interattive che possono essere prodotte dalla esperienza pratica della fluidodinamica, delle macchine e degli impianti, che solo tecnici esperti, con buone conoscenze scientifiche, possono intuire, pur non disponendo dei mezzi economici e dei laboratori sperimentali. Infatti, conoscendo le leggi della fisica, chimica, biologia e contemporaneamente le pompe le turbine è possibile individuare i punti deboli che consentono l’innesco dei principi interattivi che possono avvenire tra l’acqua e l’aria, che non possono avvenire con le macchine e gli impianti attuali, che sono progettati per svolgere una sola funzione, senza tener conto che le caratteristiche fisiche dell’acqua incomprimibile, dell’aria comprimibile elasticamente, il principio dell’impenetrabilità dei corpi, il principio di Pascal, quello di Henry, Venturi e quelli elettromagnetici di Maxwell e Lorentz, consentono di progettare gli impianti con funzioni interattive, escludendo completamente l’uso dell’energia termica e nucleare che hanno prodotto i maggiori disastri terrestri Infatti, come ha dimostrato il sottoscritto virtualmente, senza spendere soldi pubblici e privati in ricerca e l’acquisto di combustibili termici e nucleari, noi possiamo produrre energia elettrica, coppie motrici e forze lineari senza trasformare la materia, con un piccolissimo assorbimento di energia che è sottratto dal totale dell’energia prodotta.
La scienza mondiale con 860 premi Nobel (fino al 2019) personali e 22 organizzazioni mondiali ha creato il riscaldamento globale perché ha peccato di omertà nei confronti delle invenzioni sbagliate. Tutto quello che sul pianeta Terra non è interattivo non è economico e non è sostenibile. Ma la scienza, divisa a compartimenti stagni, ignora di cercare i collegamenti interattivi per soddisfare i desideri dei datori dei lavoro pubblici e privati. Chi comanda è la legge del mercato che è falsificato proprio dall’assenza delle sperimentazioni sostenibili e interattive che sono semplici da comprendere e realizzare, ma non possono diventare reali se gli scienziati dei governi e delle multinazionali mantengono il silenzio. Pertanto l’intera scienza mondiale è responsabile del riscaldamento globale. Il problema del CO2 poteva essere risolto all’origine con invenzioni meditate globalmente. Sarebbe stato sufficiente non aprire cicli energetici che lo stato dell’arte mondiale non è in grado di chiudere perfettamente. Purtroppo, la scienza mondiale, pubblica e privata, non ha provato seriamente a chiudere i cicli perché certamente ci sarebbero riusciti se ci avessero provato. Come ci è riuscito il sottoscritto progettando impianti interattivi che mettono insieme i cicli depurativi dell’acqua e dei fumi. Io ho spiegato questo metodo in un recente articolo: https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/. Ho citato il suddetto articolo per sottolineare l’ipocrisia della scienza privata e pubblica perché il premio all’inventore che avrebbe risolto il problema del CO2 avrebbe dovuto concederlo l’organizzazione delle Nazioni Unite, non un imprenditore privato, che ha cercato di farsi solo della pubblicità dicendo che vuole risolvere il problema che il sottoscritto ha risolto virtualmente nel 2012 depositando inutilmente quattro brevetti internazionali, che nessuno ha realizzato, compreso il miliardario Elon Musk che ha finto di voler premiare l’inventore, non conoscendo la soluzione. Ma ho citato questo argomento, soprattutto, perché avendo il sottoscritto provato a risolvere seriamente, con soluzioni concrete, la pulizia dei fumi termici con un sistema interattivo, per economizzare il costo degli impianti proposti ha dovuto approfondire le conoscenze scientifiche di tutti gli elementi coinvolti, arrivando alla conclusione che non conviene produrre l’energia termica e nucleare e nemmeno le attuali energie rinnovabili proprio perché non svolgendo funzioni interattive, non possono essere convenienti nemmeno dal punto di vista economico. Come la biochimica svolgendo funzioni interattive e più efficiente della chimica. Infatti, anche se il sistema idroelettromagnetico compresso non è mai stato realizzato sul pianeta Terra, è il modo più semplice, economico, pulito e di minore ingombro rispetto agli altri sistemi energetici. Può addirittura neutralizzare le emissioni Di CO2 emesse della respirazione umana che viaggerà nello spazio, che sebbene sia un fenomeno naturale, negli ambienti spaziali di volume ridotto, deve essere neutralizzato nel circuito di riciclo dell’aria riciclata, affinché la quantità di CO2 non diventi tossica. E’ una fortuna che i motori lineari globali interattivi con piccole integrazioni impiantistiche, possano consentire la cattura del calcio interstellare per produrre carbonati nelle acque interne ai container spaziali dedite alle coltivazioni idroponiche alimentari. Questo e tanti altri problemi spaziali nello spazio sarebbero irrisolvibili senza entrare dei dettagli delle soluzioni interattive che sono sconosciute alla Nasa e agli enti spaziali che ancora cercano le energie termiche per uscire e navigare nello spazio. Pertanto, se vogliamo veramente conquistare lo spazio dobbiamo approfondire tuti i sistemi interattivi terrestri e portare nello spazio ambienti pressurizzati alle pressione terrestri, con l’energia interattiva terrestre che deve interagire con l’energia motrice esterna senza disperdere nulla attraverso valvole di sfiato convogliate in serbatoi di recupero e di riciclo dove si correggono i parametri chimici che variano nei processi di scambio che devono essere sempre mantenuti alle temperature terrestri. I processi termodinamici e nucleari non servono né a nutrire l’uomo, né a produrre l’energia interna ai container, né quella necessaria agli spostamenti terrestri e spaziali. Una volta assodato che il modo migliore, più economico, meno ingombrante per sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz è quello dei motori lineari globali. Se lo stesso sistema consente di catturare anche il pulviscolo spaziale che ripristina le risorse minerali disperse nello stesso spazio, per guasti e processi naturali, significa soltanto che la scienza pubblica e privata mondiale non ha saputo mettere insieme le invenzioni mondiali migliori per proteggere la Terra, gli esseri viventi e colonizzare lo spazio. Ha prodotto soltanto uno sviluppo apparente con cicli incompleti che non possono essere esportati negli ambienti mobili spaziali, dove tutto deve essere riciclato all’infinito e non è concesso commettere errori. Tuttavia, la classe dirigente mondiale sta provando in tutti i modi a nascondere le potenzialità dell’energia idroelettromagnetica compressa che ancora non ha ricevuto un solo dollaro pubblico e privato mondiale nonostante la pubblicazione dell’articolo datato 28.02.2020https://www.spawhe.eu/it/una-societa-per-azioni-globale-contro-gli-errori-omissioni-e-opportunita-sprecate-dalla-scienza-e-dai-centri-di-potere-mondiali/.
Quindi, la fonte energetica universale dell’uomo nello spazio deve essere l’aria atmosferica che l’uomo si porta appresso, mentre la produzione energetica elettromagnetica sarà prodotta dalla pressione statica dell’aria compressa in autoclavi. Il vettore energetico è l’acqua contenuta nelle autoclavi, che è riciclata all’infinito.
Per iniziare seriamente la colonizzazione spaziale è necessario selezionare le tecnologie che dobbiamo portarci nello spazio, soprattutto per produrre energia, alimentare il corpo umano e curare le malattie e assicurare la ricostruzione dei pezzi di ricambio essenziali. La fretta è stata sempre una cattiva consigliera. Le soluzioni monotematiche fisiche, termiche, chimiche, nucleari, avrebbero dovuto servire a sperimentare i principi scientifici essenziali, non a industrializzare a livello mondiale macchine a vapore, motori termici, reattori nucleari, turbine idrauliche, pali eoliche, pannelli solari, accumulatori di energia, che svolgono tutti funzioni utili ma parziali. Gli impianti mondiali antropici vanno progettati globalmente e completamente, chiudendo tutti i cicli che si aprono. Nello Spazio non possiamo portarci appresso gli errori commessi dalle multinazionali e dalla scienza pubblica che non hanno chiuso i cicli nelle ciminiere, fognature, nell’agricoltura, nei centri urbani e nell’industria.
2) L’utopia della forza gravitazionale artificiale
E’ utopistico pensare di creare la forza gravitazionale artificiale nei mezzi di trasporto spaziali, in quanto la forza gravitazionale originale è stata prodotta per mezzo della centrifugazione dei nuclei ferromagnetici delle stelle e dei pianeti a molti milioni di gradi. E’ molto più semplice accontentarci della pressurizzazione degli ambienti alla pressione atmosferica e rigenerarla consumando il CO2 prodotto dalla respirazione dell’uomo, sia usandolo come concime carbonico nella fotosintesi artificiale, sia usando la chimica inorganica con particelle di Sali minerali a base di calcio e manganese catturati nello spazio interstellare attraverso i propulsori lineari interattivi.
Per andare nello spazio non abbiamo bisogno dell’energia nucleare, dei fermioni, della particella di Higs e dei neutrini, ma dell’energia interattiva terrestre tra acqua, aria e vuoto, che purtroppo, è l’unica energia rinnovabile che non è stata sviluppata sul pianeta Terra. L’energia interattiva terrestre poteva nascere soltanto da ragionamenti scientifici e tecnici globali, fatti nell’interesse generale. Non a scopo commerciale per vendere la singola invenzione che trascura tutti gli aspetti collaterali. Purtroppo, la scienza mondiale divisa in settori separati commercialmente e scientificamente, non ha mai fatto questi ragionamenti e oggi il pianeta Terra si ritrova con molte energie diverse tra loro, ma nessuna completa e interattiva positivamente con l’ambiente. Purtroppo, gli interessi specifici scientifici e tecnologici dei governi e delle multinazionali hanno impedito lo sviluppo di questi ragionamenti che, inevitabilmente, avrebbero fatto la selezione tra scelte sostenibili e non sostenibili, efficienti e non efficienti. Se vogliamo iniziare la colonizzazione spaziale, dobbiamo fare questa selezione non solo riguardante l’energia, ma anche le tecnologie di sopravvivenza senza ipocrisie. Ben pochi sono stati i successi scientifici globali. Anche se, tutto sommato, i vantaggi della qualità della vita ci sono stati, i problemi non risolti stanno emergendo, e corriamo il rischio di pagarne le conseguenze. Per la prima volta le aspettative della durata della vita terrestre, a causa del Covid 19, si sono ridotte, mentre se vogliamo iniziare i viaggi spaziali, abbiamo bisogno di allungare la vita umana e ridurre i consumi alimentari, introducendo la tecnologia e l’intelligenza artificiale nel corpo umano.
La politica, l’economia, la giustizia mondiale, separando le competenze scientifiche per approfondire le conoscenze specifiche, ha impedito lo sviluppo di ragionamenti globali e il reato di omissione, soprattutto, degli enti di ricerca pubblici mondiali è dilagato. Oggi, gli enti di ricerca pubblici sono più interessati a vendere i brevetti alle multinazionali che a cercare soluzioni comuni contro il riscaldamento globale, lo spreco delle risorse, la difesa dell’uomo dalle malattie. Il pianeta Terra è governato da politici, economisti, imprenditori, scienziati, che hanno accettato totalmente il modello di sviluppo creato da competenze specifiche separate in settori stagni, dove la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Questa classe dirigente non si è accorta che con il Covid 19 siamo arrivati al capo linea. La proposta del presidente americano Biden di sospendere temporaneamente la proprietà intellettuale sui vaccini è soltanto un palliativo. Perché la proprietà intellettuale non esiste. Esiste soltanto la proprietà industriale, che è condivisa tra i centri di potere mondiali, che possono permettersi di fare alleanze tra loro, pagare i costi dell’industrializzazione, le tasse di mantenimento dei brevetti in tutti i paesi del mondo. La vera proprietà intellettuale dovrebbe essere quella del primo inventore che deposita un brevetto di pubblica utilità mondiale in un qualsiasi paese mondiale e lo pubblica sui Net work per farlo conoscere al mondo intero affinché tutti ne possano beneficiare, non a scopi commerciali, ma per individuare l’utilità globale dell’invenzione, applicata anche in altri settori in modo interattivo. Soprattutto se l’invenzione riguarda processi fluidodinamici ed elettromagnetici a pressioni e con fluidi diversi è possibile scoprire ancora altre invenzioni utili all’uomo, ma sempre chiudendo tutti i cicli che si aprono nei processi inventati, senza scorie ed emissioni tossiche, come fa la natura, ma accelerando i processi.
Purtroppo, il reato di omissione degli organi di informazione scientifica è talmente diffuso, che solo le invenzioni realizzate riescono a essere conosciute. Quelle che restano allo stato virtuale anche se crescono virtualmente e si collegano tra loro realizzando un modello di sviluppo alternativo che riguarda tutte le attività umane, continuano ad essere taciute dall’intera classe dirigente mondiale. Questa realtà virtuale parallela è descritta solo su https://www.spawhe.eu, dove sono descritti i brevetti depurativi ed energetici non realizzati sul pianeta Terra, che avrebbero protetto il Pianeta e allungato la vita dell’uomo, fino a portarci nello spazio infinito senza produrre nessuna forma di inquinamento fossile e nucleare. Non è stato sufficiente individuare separatamente da molti scienziati Terrestri ottimi principi scientifici se non siamo mai riusciti a metterli insieme coerentemente e globalmente negli interessi generali. Questo compito avrebbero dovuto svolgerlo le Nazioni Unite. Purtroppo, le Nazioni Unite sono un insieme di burocrati politici, incompetenti scientificamente, che invece di proteggere, incoraggiare, sperimentare la vera proprietà intellettuale, hanno protetto la proprietà industriale delle invenzioni commerciali, che hanno prodotto il riscaldamento globale. Le Nazioni Unite hanno chiesto anche agli inventori poveri il pagamento delle tasse di mantenimento dei brevetti, come se fossero delle multinazionali.
Oggi, nel mondo intero nessuno è pagato per realizzare impianti globali interattivi. Il sottoscritto ha dovuto farlo gratis da pensionato a partire dall’anno 2005 depositando oltre quaranta brevetti interattivi che sono cresciuti solo virtualmente senza nessun contributo della scienza pubblica e privata, che non conosce come si progettano gli impianti globalmente, mentre i progettisti degli impianti attuali progettano soltanto impianti specifici, seguendo le leggi del mercato volute dai governi e dalle multinazionali. Perfino la NASA, non ha compreso che per colonizzare lo spazio gli impianti devono essere progettati globalmente altrimenti si sprecano risorse e si distrugge il DNA umano.
Oggi, l’intera classe dirigente mondiale, sperando di uscire vittoriosi contro il Covid 19, vuole riaprire i cantieri interrotti senza cambiare niente dell’attuale modello di sviluppo a parte una frettolosa vaccinazione che quando sarà completata e si conteranno i morti, certamente saranno superiori alla terza guerra mondiale. Quanto durerà la protezione dei vaccini? Saranno in grado di proteggerci da tutte le varianti che si stanno diffondendo? Mentre lo sviluppo di vaccini richiede di solito anni o addirittura decenni per testare la loro efficacia e soprattutto la loro sicurezza, questa volta i virologi non hanno potuto prendersi tutto il tempo necessario per le sperimentazioni. Le conseguenze potrebbero essere molto gravi per il genere umano. Tuttavia, chi governa il mondo non vuole comprendere che i problemi terrestri sono tutti collegati al modello di sviluppo creato.
Per produrre energia sul pianeta Terra non bisogna trasformare la materia ma soltanto prenderla in prestito dalla natura, restituendola con la stessa composizione chimica, anzi migliorando la purezza dell’acqua che useremo non come fonte energetica ma vettore energetico. Poiché l’acqua assorbirebbe ossigeno della fonte energetica che è l’aria compressa che deve essere sfruttata staticamente a senso unico. Non come viene sfruttata adesso che assorbe energia nella fase di compressione e la cede nella fase di espansione, come avviene anche nei motori termici a pistone, ugualmente sbagliati dal punto di vista energetico. Questo modo di produrre energia è sbagliato perché i cilindri e i pistoni sono attuatori energetici, non generatori di energia. Per generare energia dobbiamo sfruttare staticamente la pressione dei gas o dell’aria compressa, che è la più pulita ed economica e dobbiamo modificare il modo di far lavorare le pompe che non devono sollevare l’acqua (che è il liquido più pulito ed economico) ma la devono pompare nella direzione della forza gravitazionale. Le pompe devono essere dotate di una seconda alimentazione separata fin dentro alla girante, mentre l’alimentazione principale ricicla l’acqua internamente a una autoclave pressurizzata a molti bar. Con questo sistema, la stessa quantità di acqua introdotta in bassa pressione nell’autoclave viene espulsa immediatamente in alta pressione dall’autoclave per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, pertanto può alimentare una turbina collegata a un generatore di corrente che produce energia e ossigenazione dell’acqua contemporaneamente (principio di Henry), a bassissimi costi perché possiamo realizzare cicli energetici e depurativi di durata infinita consumando soltanto l’usura dei materiali. Purtroppo, sembra che le invenzioni sostenibili, semplici e pulite, dispiacciano alla scienza, ai governi e alle multinazionali mondiali. Eppure, non è difficile comprendere che potenziando il sistema fluidodinamico ed elettromagnetico possiamo riciclare all’infinito acqua e aria compressa fino a realizzare motori lineari globali in grado di produrre contemporaneamente la spinta di Newton e Lorentz. Non abbiamo bisogno nemmeno di produrre l’attuale pericolosa spazzatura spaziale che rappresenta in gravissimo pericolo per le future spedizioni spaziali. Nello spazio non abbiamo bisogno della gravità terrestre. E’ sufficiente quella universale, ma abbiamo bisogno di vivere in ambienti pressurizzati a un bar con azoto e ossigeno per evitare malattie cardiache, polmonari, osteoporosi. Chi si occupa di politica, economia, scienza, tecnologia a livello mondiale, non ha ancora speso un solo euro per verificare e sperimentare l’unica possibile energia interattiva terrestre che potrebbe essere riciclata all’infinito senza costi per farci muovere sulla Terra e nello Spazio, entrare nel torace dell’uomo per ridurre i consumi energetici, potenziare le prestazioni, allungare la vita, sconfiggere i virus senza vaccini, semplicemente ossigenando il sangue a una pressione superiore nel cuore artificiale autonomo energeticamente, che il cuore artificiale stesso ridurrebbe ai normali 120 -180 mm di Hg. Infatti, facendo passare il sangue attraverso una mini turbina che riducendo la pressione sanguigna al valore desiderato, consente al mini generatore di corrente collegato di produrre la corrente necessaria a gestire l’intelligenza artificiale delle persone anziane future.
3) Le carovane spaziali sono l’unica possibilità di esplorare lo spazio infinito.
Dopo oltre diciotto mesi, mi riallaccio al precedente deposito di brevetto intellettuale italiano n. 102020000000031 del 03/01/2020 https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/. Pur trattandosi di invenzioni intellettuali sostenibili, che non costerebbero niente verificarle almeno nei principi fondamentali, i tempi non sono ancora maturi affinché la scienza ne possa almeno parlarne. I datori di lavoro pubblici e privati degli scienziati e ricercatori non vogliono discutere dei principi interattivi per non far comprendere all’intero popolo mondiale che è stato sbagliato l’intero sviluppo mondiale. La disinformazione scientifica dilaga attraverso messaggi pubblicitari sulle auto elettriche, accumulatori di energia ed energie rinnovabili come quella, solare, eolica, idroelettrica, che non essendo in grado di sfruttare principi interattivi e pressioni costanti nel tempo, sono discontinue ed hanno bassi rendimenti. I politici mondiali recitano a memoria messaggi retorici che parlano di patria, di arte e di cultura che non incidono sullo sviluppo sostenibile, sul risanamento dell’ambiente, sulla distribuzione della ricchezza mondiale e sulle aspettative di vita umane. Un quadro di autore, che non incide sullo sviluppo sociale, viene venduto milioni di dollari, mentre nessuno tira fuori un euro per sperimentare le invenzioni sostenibili di inventori non legati ai centri di potere economici, anche se queste potrebbero migliorare le condizioni di vita dell’umanità. L’attuale divisione delle competenze scientifiche, letterarie consente di vivere in mondi separati che perdono di vista la visione globale dei problemi terrestri.
Il popolo mondiale ancora ritiene che Leonardo da Vinci (1452-1519) sia stato il più grande genio di tutti i tempi. Che cosa ha inventato Leonardo da Vinci? Nulla che abbia cambiato la storia dell’umanità. Non perché non fosse un genio ma soltanto per il fatto evidente che non poteva inventare nulla di importante. Nel 1500 non erano stati svelati alcuni principi scientifici che avrebbero aperto la mente alle invenzioni interattive, che sono le uniche che possono cambiare la qualità della vita umana e dell’ambiente terrestre. Pensiamo alla relatività generale, l’elettromagnetismo e anche i principi basilari fluidodinamici del tutto sconosciti ai tempi di Leonardo da Vinci. I collegamenti tra questi principi, ancora oggi, non sono entrati nelle applicazioni terrestri proprio perché non esistono uomini che ragionano globalmente come faceva Leonardo da Vinci. Se egli fosse vissuto al nostro tempo, probabilmente, sarebbe stato effettivamente, il più grande genio di tutti i tempi. Ma avendo vissuto in un’epoca precedente ha avuto solo delle intuizioni geniali, che oggi sono ampiamente superate. La stessa aerodinamica che lui ha studiato, non serve a niente nello spazio e nemmeno nell’atmosfera, se riusciamo a estrarre energia gratis dall’ambiente e possiamo sommare in tutta sicurezza la spinta di Newton e Lorentz. Per quale ragione dovremmo fidarci del galleggiamento aerodinamico che è soggetto alle perturbazioni atmosferiche, se l’energia pulita non costerà niente e possiamo opporci anche ai venti semplicemente variando il numero dei giri dei motori e delle pompe che estraggono e gestiscono energia che la stessa natura ci mette a disposizione? E’ ovvio che un solo uomo, per quanto geniale, non può fare miracoli. Se Leonardo da Vinci fosse vissuto nel nostro tempo con le attuali divisioni delle competenze scientifiche e i giochi di potere economici dominati dalla borse mondiali, difficilmente avrebbe trovato finanziatori. Oggi anche i premi Nobel sono una farsa scientifica perché si premia la continuità del modello di sviluppo creato, non l’alternativa. Se il Nobel premia nuovi modi di accumulare energia elettrica, invece dell’energia interattiva estratta senza costi economici dall’ambiente in impianti fissi e mobili vuol dire che la scala dei valori scientifici delle invenzioni è stata completamente invertita.
Oggi gli scienziati, i manager, gli inventori sono soggetti alle leggi del mercato come i calciatori e gli uomini di spettacolo. Tutti sono pagati per competenze specifiche richieste dal mercato. Nessuno è pagato per mettere insieme razionalmente i principi scientifici legiferati da secoli perché se si mettono insieme razionalmente, le prime a crollare sarebbero proprio le borse mondiali.
Come scritto nel riassunto, uno di questi principi da rivalutare è il vecchio principio di Blaise Pascal (1623 -1662), che dice che la pressione si espande in tutte le direzioni. Questo principio deve essere esteso anche al vuoto che è pur sempre una pressione, sebbene di valore negativo rispetto allo zero misurato dai manometri che misurano la pressione dei gas. Perché ripropongo il principio di Pascal dopo aver proposto il brevetto sopra citato? Perché la scienza mondiale continua a tacere nonostante alcune applicazioni scientifiche e teoremi confermano i grandi vantaggi che potremmo avere a livello universale sfruttando le interattività consentite tra le pressioni e le depressioni fluidodinamiche realizzabili alle temperature dell’ambiente terrestre.
Dobbiamo chiederci perché i brevetti non concessi agli inventori che non hanno soldi, nati per applicazioni sconosciute allo stato dell’arte devono morire in fasce? Chi ha stabilito che le invenzioni intellettuali che superano lo stato dell’arte esistente debbano essere giudicate da burocrati ministeriali che non conoscono sufficientemente le scienze e le tecnologie? Come fanno i burocrati ministeriali a giudicare le invenzioni interattive se la stessa scienza non le ha mai sviluppate essendo rigidamente divisa in singole specializzazioni? Come fanno i professori a insegnare i principi interattivi se il mondo intero si rifiuta di mettere insieme acqua e aria inquinata nelle ciminiere e fognature mondiali. Si rifiuta di mettere in serie nell’acqua le pompe e le turbine per sfruttare la forza gravitazionale e le pressioni idrostatiche in favore dell’energia e delle depurazioni sostenibili.
Basti pensare che sul pianeta Terra, nessun organo scientifico e nessun governo ha voluto modificare le ciminiere grandi e piccole che sparano per molte ore al giorno fumi inquinanti nell’ambiente. Se la scienza mondiale non ha modificato gli impianti fissi che sono più semplici da modificare, come poteva modificare gli impianti mobili sui mezzi di trasporto? Se la scienza pubblica non ha risolto questi problemi, come avremmo potuto sperare che lo facessero le multinazionali? Si leggano i seguenti articoli:
10.06.2016 https://www.spawhe.eu/it/lettera-aperta-a-mr-bill-gates-sullenergia-miracolosa/ , 01.02. 2021, https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/
Non è stato un caso che il sottoscritto abbia modificato prima gli impianti fissi, comprese le ciminiere e poi quelli mobili. Se non si realizzano prima le soluzioni semplici, non è possibile acquisire le esperienze per progettare gli impianti più complicati. Ma questi ragionamenti chi governa il mondo, a partire dagli statisti, economisti, parlamentari, commissioni scientifiche non lo comprendono. Tutti insieme, questi milioni di persone non si accorgono che gli accumulatori di energia invece di ridurre l’inquinamento lo incrementano ma fanno la magia di nasconderlo dai centri urbani. Chi deve opporsi a queste scelte se sono comuni ai governi di destra e di sinistra?
Dopo aver speso i mei pochi risparmi per pagare depositi di brevetti indesiderati da tutti, ho deciso di non dissanguarmi economicamente con ricorsi legali e sperimentazioni dimostrative. Se volessi realizzare tutti i sistemi interattivi trascurati, il mio lavoro sarebbe simile a quello di un bambino che con un secchiello cerca di svuotare il mare. Sono tanti gli errori commessi dalla scienza che non saprei da dove incominciare, anche se consiglio di incominciare in ordine cronologico partendo dalle pubblicazioni di SPAWHE.EU.
La mano destra della scienza non vuole sapere quello che fa la sinistra per non complicarsi la vita e portare, comunque, a casa uno stipendio. Lo stesso ragionamento lo fanno anche le altre categorie di professioni che dovrebbero lavorare negli interessi generali: parlamentari, ministri, giudici.
Come inventore, senza soldi non ho potuto fare altro che aggiornare virtualmente lo stato dell’arte e aggiungere nuovi tasselli alla filastrocca virtuale già pubblicata della invenzioni non realizzate. Saranno i posteri a giudicare se ho sbagliato le mie invenzioni e dove sono gli errori. Tutti possono sbagliare, per questo dovrebbero esistere le sperimentazioni. Ma chi non comprende che le sperimentazioni devono riguardare anche gli effetti collaterali delle invenzioni principali non può fare lo statista, il parlamentare, il ministro, il giudice, lo scienziato, l’inventore. Non può fare nemmeno il lavoro che faceva il sottoscritto che era un tecnico progettista e installatore di impianti. Se esiste una coscienza professionale tutti devono contribuire a migliorare lo stato dell’arte del proprio lavoro quotidiano, non fare finta di niente quando si vedono impianti fissi e mobili che non sono in grado di chiudere i cicli che aprono. Se non lo fanno gli addetti ai lavori, chi deve farlo?
Quando si deposita un brevetto i requisiti principali che deve avere l’invenzione devono essere la novità e l’inventiva. Il brevetto non deve essere facilmente comprensibile agli addetti ai lavori e agli esaminatori dei brevetti. Nel caso della invenzioni del sottoscritto, si sta esagerando perché sono incomprese sia dagli uni che dagli altri. A che servono le Nazioni Unite e la Banca Mondiale, se non finanziano le sperimentazioni di pubblica utilità mondiali? Chi deve giudicare quali sono le invenzioni di pubblica utilità mondiali?
Questi problemi che non possono essere risolti costringendo gli inventori a fare ricorsi legali contro gli uffici brevetti e pagando le tasse di mantenimento dei brevetti concessi all’infinito, in attesa di finanziatori. Si riconosca la proprietà intellettuale e i diritti di autore agli inventori, come avviene per tutte le opere di intelletto. Quello che non viene finanziato e sperimentato per volontà della classe dirigente mondiale non può decadere penalizzando la creatività degli inventori imparziali. Quando la classe dirigente mondiale sarà pronta si verificherà chi ha torto e chi ha ragione.
Il vero problema mondiale è il fatto che i comitati scientifici mondiali che hanno affiancato i governi, non hanno imposto la chiusura completa dei cicli da parte degli inventori e dei costruttori degli impianti antropici mondiali. Questo sarebbe stato possibile farlo solo progettando impianti interattivi fluidodinamici ed elettromagnetici. Oggi, chi cerca di farlo è accusato di voler produrre il moto perpetuo e di andare contro i principi della conservazione dell’energia, mentre i comitati scientifici governativi si nascondono. Il sottoscritto che ha provato a chiudere i cicli modificando gli impianti antropici, dopo aver brevettato le relative soluzioni, taciute da questi fantomatici consiglieri scientifici mondiali, ha compreso che la soluzione migliore è quella di evitare l’apertura dei cicli, perché la natura ci ha messo nelle condizione di prendere in prestito gli elementi essenziali alla produzione dell’energia primaria, che sono l’acqua e l’aria alla pressione atmosferica e da questi elementi, sviluppando le tecnologie e le macchine adatte ricavare l’energia elettromagnetica indotta, senza cambiare la composizione chimica degli elementi energetici primari.
E’ necessario soltanto aggiornare la parte più semplice che è la produzione dell’energia primaria, modificando il modo di far lavorare le pompe, le turbine e le autoclavi. Solo con questo sistema, oltre a proteggere la Terra e allungare la vita umana potremo realizzare gli inesauribili motori lineari globali che saranno in grado di catturare grandi quantità di polveri interstellari che potranno consentire di integrare le risorse alimentari e i materiali usurati delle carovane spaziali che esploreranno l’universo con viaggi generazionali che non metteranno in pericolo le vite umane.
Paradossalmente il luogo più sicura della Terra potrebbero essere le isole artificiali che il sottoscritto ha proposto inutilmente per combattere l’acidificazione degli oceani e sfamare la popolazione mondiale.
Altrettanto, paradossalmente, il luogo più sicuro dell’universo, potrebbero diventare le Carovane spaziali autonome energeticamente, tecnologicamente e con la propria produzione alimentare, che potrebbero allontanarsi da qualsisi pericolo e qualsiasi collisione.
Gli altri sistemi energetici spaziali, nonostante i miliardi di dollari investiti sono destinati ad essere rottamati perché non essendo interattivi, hanno fallito tutti gli obiettivi, sopra menzionati.
Il massimo dell’ipocrisia della scienza, dei governi mondiali e delle multinazionali è il silenzio che mantengono di comune accordo perché con i sistemi interattivi è possibile sia pulire completamente l’energia, sia evitare di aprire i cicli inquinanti. Non è stata fatta nessuna delle due cose nel mondo intero. Ma ancora nessun governo mondiale ha tirato fuori una moneta simbolica per iniziare la sperimentazione. Gli unici soldi che sono stati spesi su questo argomento sono quelli del sottoscritto, che è stato costretto a pagare le tasse dei depositi dei brevetti iniziali. Questi pagamenti sebbene mi siano costati circa 20.000 euro, sono stati soltanto simbolici, perché gli inventori non sono come gli scrittori e gli altri autori di opere di intelletto, ai quali sono riconosciuti i diritti di autore sulle loro invenzioni. Agli inventori isolati dai centri di potere economici mondiali, le fameliche macchine burocratiche richiedono spese legali contro i rifiuti degli uffici brevetti che non comprendono le invenzione che superano lo stato dell’arte conosciuto. Se superano l’esame in un Paese, devono pagare le tasse internazionali in tutti i Paesi del mondo, senza che la scienza mondiale si preoccupi di entrare nel merito scientifico globale delle invenzioni. Infatti, ancora nessuno degli organismi mondiali che dovrebbero proteggere l’ambiente dal riscaldamento globale, dai virus letali, e che dovrebbero organizzare la colonizzazione dello spazio, sa di che cosa parlo nelle mie invenzioni interattive. L’interattività e l’intelligenza artificiale sono operative solo a livello informatico ed elettronico. Costa molto poco modificare programmi informatici e circuiti stampati. Costa invece moltissimo demolire le grandi opere pubbliche mondiali per la produzione energetica, il trasporto dell’energia, le macchine che lavorano la terra, il sollevamento delle acque, le depurazioni, i trasporti terrestri, marini, sottomarini e spaziali. Tutte queste opere sono prive del collegamento logico e interattivo dell’energia primaria fluidodinamica con l’elettromagnetismo terrestre. Le migliori università mondiali fingono ancora di non comprendere che l’elettromagnetismo terrestre può funzionare soltanto alla temperatura terrestre. Non a quelle termiche e nucleari delle stelle, pertanto nello spazio ci dobbiamo andare con l’energia primaria fluidodinamica terrestre che ancora non è stata sviluppata sul pianeta Terra per incredibili errori della scienza.
4) Ecco la filastrocca delle invenzioni indesiderate dalla scienza e dai governi mondiali aggiornata fino all’uso del pulviscolo interstellare nei container spaziali.
La mia idea originale era quella di pulire l’aria di combustione dal CO2, che ho anche brevettato a livello internazionale, nel disinteresse generale dei governi, della scienza e degli imprenditori, producendo a temperatura ambiente carbonati nell’acqua degli impianti di depurazione. Ovviamente tali impianti avrebbero dovuto essere modificati in tutto il mondo secondo i miei progetti per depurare insieme acqua e aria, sfruttando non solo la chimica inorganica, ma anche i principi fisici di Henry e Dalton riguardanti la solubilità dei gas nell’acqua in funzione della pressione. Purtroppo, la classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica, ha fatto decadere i miei brevetti senza finanziarli. Io ho insistito nella mia soluzione, renderla sempre più economica nel suo punto debole iniziale, che erano gli alti costi energetici dovuti alla grande circolazione di acqua necessaria, dovuti alla bassa solubilità dei carbonati nell’acqua, fino ad accorgermi che modificando le pompe, e il modo di lavorare delle turbine e le autoclavi, noi possiamo produrre grandi quantità di energia senza nessun tipo di combustibile. Purtroppo, non ho fatto altro che incrementare il silenzio della classe dirigente mondiale, compreso quello della scienza, che divisa in molti settori separati, ha dimenticato l’esistenza dei principi interrativi fluidodinamici che se fossero applicati integralmente produrrebbero gratis tutta l’energia primaria terrestre e spaziale che serve per alimentare l’energia indotta elettromagnetica senza ricorrere alla termodinamica e alla energia nucleare e alle attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta. Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ecco la filastrocca:
“Nei miei depositi di brevetto e nel sito web https://www.spawhe.eu, spiego come avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto. Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte. Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”
Nella società industriale moderna governata soprattutto da politici ed economisti, i governi cercano di non perdere il consenso degli elettori. Non c’è molta differenza tra progressisti e conservatori, perché il modo di governare è identico. Gli elettori votano in funzione del benessere sociale che ricevono. Ma il benessere sociale non lo producono i politici e gli economisti. Lo producono principalmente gli inventori e i costruttori di macchine e impianti antropici. Se la invenzioni sono sostenibili e compatibili con l’ambiente producono una ricchezza equa e ben distribuita socialmente. Se non sono sostenibili e incompatibili con l’ambiente, producono un malessere sociale e una distribuzione della ricchezza non distribuita equamente. Se i governi e le multinazionali condividono gli stessi brevetti è ovvio che il malessere sociale non si può eliminare e le invenzioni imparziali nell’interesse globale nessuno le produce, nessuno le sperimenta, nessuno le industrializza. Se la vita umana si può allungare soltanto ossigenando il sangue ed impedendo la morte celebrale del cervello che può essere fatto sfruttando i principi interattivi di Pascal, Henry in piccole autoclavi e l’elettromagnetismo terrestre, siamo arrivati al punto che per difendere l’interesse di pochi ricchi ignoranti, si penalizza lo sviluppo non terrestre, ma universale, in quanto non sappiamo ancora se nell’universo esistono altre forme di vita intelligente e non sappiamo a che livello di intelligenza sono arrivate. Io penso che sul pianeta Terra siamo stati fortunati ad avere inventori che hanno sviluppato i principi interattivi fluidodinamici ed elettromagnetici, ma sfortunati ad avere contemporaneamente inventori che hanno confuso le idee con energie fossili, nucleari e rinnovabili non interattive, che essendo arrivate prima, e avendo creato l’attuale distribuzione dei poteri e dalla ricchezza mondiale, non vogliono cedere il passo al vero sviluppo sostenibile.
Quello che la classe dirigente mondiale non comprende è che le invenzioni non possono essere casuali. I politici e gli economisti che governano, non possono accontentarsi di quello che offrono le multinazionali. Anche se i politici e gli economisti non sanno progettare gli impianti devono incentivare le idee innovative ed essere aperti anche alla idee di chi non è legato ai centri di potere economici pubblici e privati. Non ci vuole molto a comprendere che l’attuale commercio dei brevetti pubblici verso le multinazionali è un freno allo sviluppo globale. Poiché i controllori sono dalla stessa parte dei controllati. Si legga l’articolo https://www.spawhe.eu/it/nel-mondo-servono-politici-scienziati-e-giudici-piu-vicini-al-popolo-e-allambiente/.
Come sono separati i ruoli legislativi e della giustizia devono essere separati i ruoli della progettazione pubblica e privata. Ma non lo sono. Per questa ragione io ho iniziato a fare l’inventore da pensionato dopo aver lavorato una metà della vita a conoscere i sistemi industriali e l’altra metà a conoscere gli impianti pubblici di depurazione, gestione delle acque e produzione di energia. Tutti gli impianti antropici mondiali, privati e pubblici, hanno il grave difetto di non essere interattivi, mentre gli impianti naturali terrestri, pur non disponendo di nessuna tecnologia, sono tutti interattivi. Purtroppo L’interattività naturale, che dipende dalla gravità e dall’elettromagnetismo universale non è sufficiente ad assorbire l’inquinamento prodotto dagli impianti antropici. Gli impianti antropici per diventare compatibili con l’ambiente terrestre devono collegarsi al sistema gravitazionale con l’elettromagnetismo terrestre che deve avere una fonte di energia primaria terrestre, diversa da quella universale che essendo termica e nucleare, sviluppata all’origine a circa 20 milioni di gradi, non è compatibile con l’ambiente terrestre. L’unica energia primaria sostenibile e potente in grado di produrre l’elettromagnetismo terrestre interattivo simile a quello universale è quella fluidodinamica a temperatura ambiente descritta dal sottoscritto.
Gli errori che hanno prodotto le invenzioni poco meditate del secolo scorso si trascineranno all’infinito a causa dell’ignoranza scientifica dei politici, legislatori, giudici, organi di informazione, perché nonostante tutto, producono lavoro e cibo per gran parte della popolazione mondiale. L’attuale pandemia da corona Virus ha messo in evidenza proprio questo aspetto. Tutti vogliono riprendere le attività lavorative interrotte per non fermare l’economia. Purtroppo, sono proprio le invenzioni sbagliate e industrializzate che hanno prodotto i disastri ambientali e i virus. Anche vaccinando l’intera popolazione mondiale, non possiamo pensare di rinnovare periodicamente all’infinito le vaccinazioni senza aspettarci danni collaterali. Da questa crisi mondiale non si può uscire senza invenzioni interattive globali. Dove sono gli inventori che possono proporre soluzioni globali? Il 99% degli inventori sono dipendenti di enti pubblici e multinazionali. Questi inventori hanno competenze parziali, non vogliono e non possono cambiare gli impianti antropici mondiali, senza rischiare il posto di lavoro. Non possono nemmeno esprimere la loro opinione. Altrimenti, non penso che sarei ancora solo a scrivere queste cose.
Il modo corretto di produrre energia e depurazioni è stato spiegato in molti modi su https://www.spawhe.eu, ma tutti fanno finta di non comprendere. Per produrre energia non bisogna trasformare la materia ma soltanto prenderla in prestito dalla natura, restituendola con la stessa composizione chimica, anzi migliorando la purezza dell’acqua che useremo non come fonte energetica ma vettore energetico. Poiché l’acqua assorbirebbe ossigeno della fonte energetica che è l’aria compressa che deve essere sfruttata staticamente a senso unico. Non come viene sfruttata adesso che assorbe energia nella fase di compressione e la cede nella fase di espansione. Questo modo è sbagliato perché la usiamo negli attuatori energetici, non come generatori di energia. Per trasformare gli impianti di aria compressa in generatori di energia dobbiamo modificare il modo di far lavorare le pompe che non devono sollevare l’acqua ma la devono pompare nella direzione della forza gravitazionale. Le pompe devono essere dorate di una seconda alimentazione separata fin dentro alla girante, mentre l’alimentazione principale ricicla l’acqua internamente a una autoclave pressurizzata a molti bar. Con questo sistema, la stessa quantità di acqua introdotta in bassa pressione nell’autoclave viene espulsa immediatamente in alta pressione dall’autoclave per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, pertanto può alimentare una turbina collegata a un generatore di corrente che produce energia e ossigenazione dell’acqua contemporaneamente (principio di Henry), a bassissimi costi perché possiamo realizzare cicli energetici e depurativi di durata infinita consumando soltanto l’usura dei materiali.
5) A che servono le conoscenze sulla relatività e l’elettromagnetismo se la scienza usa ancora i combustibili per andare nello spazio?
Per il sottoscritto, per risanare il pianeta non si può fare a meno dell’uso di soluzioni energetiche interattive e nemmeno dell’organizzazione scientifica del lavoro studiata globalmente. Ma non è possibile fare nessuna delle due cose perché tutti tirano l’acqua al proprio mulino, comprese le facoltà scientifiche mondiali. Eppure, l’organizzazione scientifica del lavoro applicata globalmente, comprende anche gli studi economici dai quali non si può prescindere nella scelta delle soluzioni. E’ evidente che le soluzioni interattive sono più economiche di quelle specifiche e monotematiche per il semplice fatto che svolgono più funzioni scientifiche contemporaneamente, come è evidente che estraendo l’energia direttamente dall’ambiente non ci sarebbe bisogno di fonti energetiche a pagamento. E’ evidente che se i anche mezzi di trasporto diventano interattivi costerà meno spostarsi nell’atmosfera che costruire grandi opere pubbliche: strade, ferrovie, ponti, viadotti, gallerie, metanodotti. Non servirebbero nemmeno gli attuali impianti idroelettrici, quindi nemmeno le dighe. L’acqua potrà seguire la distribuzione naturale del pianeta e anche le biodiversità potranno essere ripristinate. Ovviamente non servirebbero nemmeno le attuali flotte di petroliere. La scienza vuole avanzare a piccoli passi per evitare il crollo delle borse mondiali. Oggi. tutti si aspettano miracoli dall’idrogeno usato come combustibile. Se è vero che questa soluzione risolverà i problemi ambientali, non possiamo dire che risolverà anche non quelli economici. Non possiamo nemmeno dire che con l’idrogeno si potranno può organizzare i viaggi spaziali generazionali, che richiedono un’energia che non si consuma. Quindi conviene studiare direttamente la soluzione migliore. Cioè, interattiva, che estrae energia direttamente dell’ambiente e non la consuma, nemmeno nei viaggi spaziali.
Il sottoscritto, virtualmente, ha utilizzato dei telai dotati di “motori lineari globali interattivi che utilizzano come energia primaria l’energia idroelettrica compressa, per produrre l’elettromagnetismo necessario ad alimentare sia i motori che alimentano i turboventilatori che producono la spinta di Newton, sia i solenoidi che servono a produrre la spinta di Lorentz per portare nello spazio dei container nei quali vivranno gli esploratori spaziali e le loro famiglie. La soluzione dei Telai motorizzati è indispensabile perché per superare la forza gravitazionale senza l’uso dell’aerodinamica è necessaria una quantità di energia decine di volte superiore a quella attuale, ma una volta raggiunto lo spazio i telai motorizzati potranno anche tornare indietro e i container viaggiare autonomamente, con un sistema energetico meno potente. Sebbene avessi già in mente il sistema di trasporto da proporre, non è stato semplice riprendere l’argomento. Raccogliendo soltanto silenzi da parte della scienza dei governi e degli imprenditori sembra che io sia uno scrittore di fantascienza. Invece, io penso che nel Pianeta dei ciechi, chi usa gli altri sensi può trovare la strada per non cadere nel baratro. Solo le sinergie tra le diverse scienze e tecnologie che possono essere messe insieme dalle esperienze trasversali industriali e ambientali si possono realizzare soluzioni globali. Ma è chiaro, l’attuale classe dirigente mondiale, abituata a non programmare niente ed ad a consultare gli specialisti di turno per affrontare le emergenze ambientali, sanitarie, terroristiche, non prenderanno mai in considerazioni le soluzioni globali, tanto vale concludere il mio pensiero, pubblicando anche come dovrebbero essere concepiti i container spaziali. Saranno i posteri a giudicare.
I container che viaggeranno nello spazio non saranno dei semplici mezzi di trasporto ma degli autentici laboratori di ricerca. Si produrrà alimentazione umana, energia elettrica, riscaldamento raffrescamento, depurazioni per le esigenze di sopravvivenza. Date le grandi distanze da percorrere le esplorazioni riguarderanno intere generazioni di esploratori organizzate come comunità autonome in cui i figli continueranno il lavoro di esplorazione dei genitori e dei nonni.
Nel deposito di brevetto precedente ho anticipato che i telai devono viaggiare in fila indiana come lunghe carovane per sfruttare al massimo la rete elettromagnetica prodotta dagli elementi stessi della carovana, creando una specie di ferrovia aerea, dove i vagoni, dotati di energia autonoma, vengono spinti verso l’uscita dell’atmosfera anche dalla postazione fissa dell’aeroporto di partenza e si spingono tra loro nell’atmosfera mantenendo le distanze ottimali, fino all’uscita dell’atmosfera e l’inserimento nell’orbita solare, per poi decidere i percorsi da seguire, scrutando lo spazio con telescopi orientati in tutte le direzioni. Questa specie di ferrovia aerea elettromagnetica si può realizzare solo con l’energia interattiva idroelettrica compressa che si ricicla, non si consuma, e non trasforma chimicamente i componenti energetici utilizzati che sono l’acqua e l’aria dell’atmosfera terrestre. Questo tipo di energia, non solo è sfuggita, ma è anche incompresa e boicottata dalla scienza mondiale, senza che nessun comitato scientifico mondiale abbia mai spiegato le ragioni dell’incomprensione e della tacita opposizione.
Io ritengo che la ragione per la quale la spinta di Lorentz non è mai stata sommata nei mezzi di trasporto aeri a quella Newton sia molto semplice: Oggi la spinta di Newton è realizzata attraverso l’uscita dei fumi attraverso camere di scoppio e combustione (non può esserci sistema peggiore per l’ambiente terrestre dal punto di vista ambientale ed economico). La spinta di Lorentz non si può realizzare termicamente. E’ realizzabile soltanto con temperature relativamente basse, avendo la necessità di utilizzare bobine di fili di rame e materiali equivalenti verniciati con prodotti isolanti che non possono subire surriscaldamenti. Ovviamente anche i circuiti elettronici di controllo hanno gli stessi problemi e non possono essere soggetti ad alte temperature. Questo avrebbe dovuto essere un incentivo a cercare di utilizzare l’energia elettrica a bordo dei velivoli anche se meno potente di quella termica. Sommando le due spinte avremmo avuto ugualmente buoni risultati.
Purtroppo, la scienza terrestre ha insistito a sperimentare soltanto energie termiche a pagamento per realizzare la potente velocità di fuga dall’atmosfera. Ha taciuto sull’energia elettrica prodotta a freddo per mezzo dell’idroelettrico compresso 31.07.2017, https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-idroelettrico-pressurizzato-con-turboventilatori-e-iniezione-di-aria-compressa/. Soprattutto, ha taciuto anche quando a tale sistema è stata aggiunta anche la spinta di Lorentz.
Quindi, anche la corsa spaziale parte priva di una logica scientifica globale. Non si pensa a realizzare una energia che garantisce la durata nel tempo infinito e il ritorno dei mezzi di trasporto sulla Terra perché devono continuare a usare il modello di sviluppo che ha prodotto l’attuale distribuzione della ricchezza Terrestre.
Eppure, è chiaro che la spinta di Lorentz non si può produrre a caldo. La formula che lega le onde elettromagnetiche all’energia è: “E = c x B”, dove c è la velocità della luce e B è il campo magnetico. Per la legge di Faraday-Neumann – Lenz. Il valore della forza elettromotrice indotta è uguale al rapporto tra la variazione del flusso del campo magnetico e il tempo necessario per avere tale variazione (Ii = ∆ɸ /∆t). La spinte di Lorentz si esprime con il seguente prodotto vettoriale: F⃗ = qv⃗×B⃗x sin ϕ, dove q indica la carica elettrica in Coulomb, v è il vettore velocità in m/s con cui si muove la carica elettrica, B è il campo magnetico in Tesla cui essa è sottoposta, ϕ è l’angolo tra V e B. Come anticipato nel riassunto, se allo stato dell’arte mondiale la spinta di Lorentz non è stata fino ad ora realizzata sui sistemi di navigazione aerea, sottomarina e spaziale è dovuto soltanto al fatto che i circuiti elettrici non possono lavorare troppo vicini alla fonte primaria dell’energia, che allo attuale stato dell’arte è prodotta termicamente, sia con i combustibili, sia con l’energia nucleare. Basti pensare che la spinta elettromagnetica si realizza con bobine di fili elettrici verniciati con vernici isolanti e la strumentazione di controllo dei circuiti non possono funzionare a temperature elevate. Di conseguenza, la soluzione migliore per sommare la spinta di Newton a quella di Lorentz, che è anche quella più economica, è quella di produrre energia alla temperatura dell’ambiente terrestre anche nello spazio, come descritto nel deposito di brevetto https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/
e nel deposito di brevetto successivo che ha descritto un velivolo di dimensioni minori N. 1020200000001369 del 24.01.2020 https://www.spawhe.eu/it/autovetture-volanti-e-galleggianti-con-motori-lineari-globali-interattivi-spinte-di-newton-e-lorentz/ Infatti, anche questa invenzione sarà molto utile nello spazio per realizzare esplorazioni locali e collegare tra loro con un mezzo di trasporto di dimensioni minori i vari container che viaggeranno in fila indiana e avranno singole specializzazioni.
6) Che cosa dobbiamo trasportare nelle carovane spaziali per sopravvivere nei viaggi generazionali?
Supponendo che i motori globali interattivi e il sistema di trasporto, taciuti dalla scienza funzionino per rispondere alla domanda sopra riportata, purtroppo, a dispetto della scienza mondiale predominante che continua a usare il sistema di Giulio Verne, sia pure aggiornando il tipo di combustibile, io penso che la scienza mondiale non voglia realmente colonizzare lo spazio, altrimenti avrebbe compreso che non è sufficiente che i combustibili diventino puliti. Non si devono nemmeno consumare altrimenti non possiamo allontanarci dalla Terra. Quindi, dobbiamo andare oltre il modo di pensare le attuali missioni spaziali. Le dobbiamo pensare come un esodo di esploratori, che durante il viaggio avranno bisogno di produzione alimentare, officine di riparazioni. Devono avere perfino ospedali e scuole. Quindi, per colonizzare lo spazio dobbiamo portarci appresso le conoscenze astronomiche sviluppate e conoscenze tecnologiche energetiche, depurative, di produzione alimentare che ancora non abbiamo sviluppato. Da dove le devono prendere queste tecnologie gli enti spaziali se sulla Terra quelle energetiche e depurative interattive sono state boicottate dell’intera classe dirigente mondiale? mentre quelle alimentari, sono ancora allo stato embrionale. Gli enti spaziali hanno dimostrato che quando hanno voluto hanno superato lo stato dell’arte terrestre. Che cosa li ha frenati nello sviluppo di ragionamenti interattivi? Eppure, noi sappiamo che con la luce artificiale e gli ingredienti giusti possiamo riprodurre la fotosintesi e il ciclo del carbonio. Quindi se i container spaziali partono della terra già pressurizzati alla pressione atmosferica, bisogna solamente integrare e depurare i componenti dell’aria atmosferica terrestre. Il CO2 che produrremo con la nostra respirazione potrà essere usato come concime carbonico per le piante alimentari e per alcalinizzare l’acqua che ugualmente ricicleremo all’infinito, insieme ai rifiuti organici.
Ripropongo per l’impiego spaziale una parte del deposito di brevetto N. 102018000004864 del 26/04/2018, che non ha ricevuto il brevetto, perché l’ufficio brevetti italiano, come quelli mondiali, non possono giudicare le invenzioni interattive, se i concetti delle applicazioni interattive non entrano prima nelle scuole mondiali. L’intera società mondiale terrestre è condizionata dagli enormi interessi economici che nascondono le invenzioni sostenibili. Dove finisca l’ignoranza scientifica globale e dove iniziano gli interessi delle multinazionali e dei governi che non vogliono realizzare le soluzioni interattive è un mistero che bisogna risolvere al più presto perché tutto è collegato ai sistemi interattivi, perfino il possibile e concreto allungamento della vita umana, con il cuore artificiale che ossigena e nutre direttamente il sangue e l’intelligenza artificiale.
La scienza mondiale, soprattutto pubblica, tace e non partecipa alla sperimentazione dei sistemi interattivi proposti dal sottoscritto in numerosi brevetti intellettuali. “Fin dall’anno 2006, con il deposito di brevetto CE2006A000014 del 22/05/2006 si sarebbe potuto evitare di usare l’acqua potabile per lo sciacquone del wc, recuperandola all’interno dell’appartamento stesso senza modifiche strutturali ai fabbricati. Infatti, proponevo di aggiungere in ogni appartamento un mini dosatore di calce per prevenire la formazione di idrogeno solforato nelle fogne dosando in modo capillare ad ogni scarico circa 70 mg/l di calce. Paradossalmente questa soluzione non usata sulla terra, la possiamo usare nello spazio perché ossidando le acque all’infinito si abbassa l’alcalinità. Come scritto sopra il calcio è uno degli elementi più presenti nel pulviscolo interstellare, disciolto nell’acqua assieme al CO2 prodotto dalla respirazione degli uomini e delle piante interne ai container spaziali, produrrebbe i bicarbonati di calcio che ripristinano l’alcalinità originale. Paradossalmente, sulla Terra il calcio lo possiamo estrarre soltanto dalle rocce calcaree, riscaldandole a circa 1000. In tali condizioni il carbonato di calcio si decompone in ossido di calcio (calce viva) e anidride carbonica. La reazione schematica del processo è la seguente: CaCO3 -> CaO + CO2. Questa reazione comporta la produzione di 1, 51 kg di CO2 che si diffondono nell’ambiente per produrre un kg di ossido di calcio solo in base al rapporto del peso molecolare. Nella realtà la quantità è molto superiore considerando le impurezza delle rocce e le emissioni di CO2 emesse dalla combustione necessaria a riscaldare il materiale calcareo. Sulla Terra l’abbattimento delle emissione di CO2 Potrebbe essere effettuata in modo sostenibile soltanto corrodendo a freddo il materiale calcareo con piogge artificiali in ambienti chiusi (serre calcaree) producendo acque alcaline, ma la classe dirigente mondiale ha preferito produrre il riscaldamento globale a tale soluzione, che ovviamente, sarebbe stata una soluzione ingombrante costosa.
Il sottoscritto, invece, ha approfondito la soluzione delle serre calcaree e per renderla più economica, ha scoperto l’energia idroelettromagnetica compressa con il riciclo dell’acqua, che non emette CO2, depura l’acqua per il principio di Henry e non consumando l’acqua né l’aria compressa, non comporta l’uso di combustibili. Pertanto è l’energia ideale anche per conquistare lo spazio, avendo una autonomia infinita, minori ingombri, minori pesi, nessuna produzione di gas di scarico e di scorie nucleari. Il silenzio che tuttora esiste su tale energia dimostra soltanto l’attuale prostituzione della scienza nei confronti dei poteri forti dell’economia mondiale.
Tuttavia, la vera scienza non si può fermare, deve andare avanti con soluzioni semplici e sostenibili che possono essere tali, soltanto se utilizzo soluzioni interattive come fa la natura quando usa la biochimica al posto della chimica, l’elettromagnetismo al posto del magnetismo, la fluido dinamica al posto della termodinamica. Pertanto, il sottoscritto, avendo individuato il modo di estrarre energia dall’aria e dall’acqua terrestri e ritenendo che si possa utilizzare meglio delle altre energie anche nello spazio, ha pensato che nello spazio dobbiamo risolvere in modo sostenibile anche altri problemi, come quello alimentare delle persone che affronteranno i viaggi generazionali, ma anche le emissioni di CO2 prodotte dagli stessi uomini, animali e piante che viaggeranno nello spazio devono essere neutralizzate. Questo problema che sulla Terra avevo affrontato su una scala molto più vasta proponendo le serre calcaree con piogge artificiali, per fortuna nello spazio diventa più semplice. Infatti, essendo le quantità di CO2 prodotte dagli uomini animali e piante modeste rispetto a quelle prodotte dagli impianti termici, il calcio necessario lo possiamo estrarre direttamente dal pulviscolo interstellare senza il complesso lavoro necessario sulla Terra di estrazione dalle rocce.
Ragionando globalmente, noi sappiamo che sul Pianeta Terra estraiamo tutto il nostro nutrimento dal suolo che calpestiamo e dagli oceani. Da cosa è composto il suolo e da cosa è composto il pulviscolo interstellare? I ricercatoti che l’hanno esaminato hanno trovato il carbonio (C), magnesio (Mg), silicio (Si), zolfo (S), ferro (Fe), calcio (Ca). Quindi, nello spazio possiamo anche trovare i concimi che usiamo sulla terra. Come possiamo catturare la polvere interstellare? Per pura combinazione, con l’invenzione dei motori lineari globali la cattura del pulviscolo interstellare è più semplice di quando si possa pensare. Non dobbiamo fare altro che aggiungere una opzione esterna ai motori lineari globali interattivi. Infatti, i turboventilatori elettrici nel vuoto non produrranno la spinta di Newton, ma se li usiamo ugualmente produrranno un grado di vuoto superiore al vuoto circostante che catturerà il pulviscolo spaziale ricco dei minerali sopra citati necessari a concimare le coltivazioni vegetali idroponiche, carni prodotte in vitro. Queste tecnologie che già si stanno sviluppando sulla Terra, devono essere accelerate, sia per evitare il sopraffollamento della Terra, sia per prevenire eventuali disastri dovuti al surriscaldamento del pianeta o da fenomeni cosmici. Non sappiamo cosa abbia prodotto la perdita della gravità e la desertificazione del pianeta Marte. Dobbiamo essere in grado di ricostruire industrialmente i pezzi di ricambio di quello che si consuma durante il viaggio riciclando i materiali originali e integrandoli con altri catturati e compattati con tecnologie possibili che non abbiamo ancora sviluppato. Questa non è fantascienza, ma organizzazione scientifica del lavoro applicata globalmente, che con l’attuale classe dirigente mondiale, politica, scientifica non è possibile sviluppare perché credono ancora che non si possa andare oltre all’economia del carbone, petrolio, gas, le auto a batteria, l’idrogeno trasformato in combustibile. Nulla è più sbagliato di queste soluzioni che hanno inquinato e riscaldato il pianeta e che ci impediranno anche la colonizzazione spaziale, oltre a non consentire l’allungamento della vita umana con il cuore artificiale che funzionerebbe sempre con lo stesso tipo di energia idroelettromagnetica.
Pertanto, le prossime generazioni, se riuscissero a liberarsi dell’attuale classe dirigente, potrebbero ispezionare l’universo viaggiando in città spaziali sviluppate linearmente per non disperdere le spinte lineari e le forze elettromagnetiche sviluppate all’interno e all’esterno degli stessi mezzi di trasporto. Nelle città lineari spaziali, la maggiore distanza tra le varie attività umane necessarie alla sopravvivenza e all’aggiornamento culturale, sarà ampiamente compensata dalla velocità dei trasporti. In questo articolo, che accompagna un deposito di brevetto intellettuale, descrivo, oltre al sistema di cattura delle polveri interstellari, come devono essere concepito l’habitat interno ai sistemi di trasporto per proteggere le vite umane. Mi dispiace dirlo, ma gli impianti di riciclo, depurazione spaziale non saranno molto diversi da quelli domestici che ho già proposto sulla Terra, con l’energia idroelettrica compressa, che la classe dirigente mondiale ha fatto finta di non comprendere per continuare a vendere l’energia fossile, motori termici, caldaie a gas e vapore, a realizzare gli attuali depuratori e circuiti fognari che non sfruttano le potenzialità interattive dell’acqua e dell’aria. Gli errori della scienza, dei governi e degli imprenditori terrestri non possiamo portarli anche nello spazio. Nello spazio dobbiamo usare il principio di Henry per depurare, quello di Pascal e dell’impenetrabilità dei corpi per produrre l’energia primaria. Paradossalmente, la stessa aria che respiriamo, la possiamo usare sia per farci navigare nello spazio, sia per realizzare gli impianti interni ai container spaziali senza consumarla. La natura con l’aria terrestre alla pressione atmosferica ci protegge dalle radiazioni cosmiche. Perché non dovrebbe proteggerci anche nello spazio? Soprattutto, se ci teniamo lontani dalle zone troppo calde e dai buchi neri.
Ripropongo di seguito la sintesi, alcune considerazioni e i disegni illustrativi del seguente deposito di brevetto intellettuale, che con le leggi attuali non ha nessun valore legale perché le attuali leggi, proteggono soltanto i brevetti industriali di chi può pagare le tasse di mantenimento dei brevetti in alcuni o in tutti i paesi del mondo. Chi ha stabilito che gli inventori si devono trasformare per forza in imprenditori o trovare finanziatori per avere dei diritti di autore sul proprio lavoro? Se il pianeta Terra non è ancora pronto per sviluppare le depurazioni e le energie interattive, certamente non possono gli inventori isolati, esclusi da qualsiasi finanziamento, pubblico e privato, far avanzare lo stato dell’arte globale. Soprattutto le Nazioni Unite che gestiscono la WIPO (Word Intellectual Property Organization) devono assumersi le proprie responsabilità. La proprietà intellettuale è un diritto inalienabile e riguarda tutte le opere di intelletto. I diritti degli inventori che innovano le scienze e le tecnologie dovrebbero essere a un gradino superiore; invece non hanno nessun diritto, se non sono affiliati ai centri di potere economici e alla proprietà industriale.
7) Motori lineari globali con spinte di Newton e Lorentz, sistema di cattura delle polveri interstellari e impiantistica di sopravvivenza spaziale.
Io penso che l’attuale classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica, sia la peggiore di tutti i tempi perché, nell’ultima conferenza tra le parti COP 25, a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i paesi del mondo, ha rimandato la decarbonazione del pianeta al 2050, quando la popolazione mondiale supererà i nove miliardi, che sarà costituita soprattutto da poveri. Le Nazioni Unite che organizzano queste conferenze e gestiscono anche la proprietà intellettuale e industriale delle invenzioni, non hanno mai risposto al sottoscritto che ha indirizzato a loro e ai Giudici Internazionali 25 lettere aperte, compresa la presente, nelle quali credo di aver dimostrato con invenzioni intellettuali e pubblicazioni collegate a tali invenzioni che la termodinamica nella produzione di energia, sul pianeta Terra, ricco di acqua, aria forza gravitazionale è un processo inutile e controproducente anche dal punto di vista economico. Questo è ancora più evidente, soprattutto nei sistemi di trasporto, dove per incrementare le prestazioni e ridurre gli ingombri è possibile incrementare la pressione dell’aria che sul pianeta terra non ha limiti, essendo la temperatura critica dell’aria – 140,6 gradi centigradi e la pressione critica di 37,6 bar. Questo significa che possiamo usare pressioni altissime dell’aria compressa se non si abbassa la temperatura di esercizio dell’acqua e dell’aria. Questo è un vantaggio immenso che la scienza ha sottovalutato fin dall’avvento dell’era industriale, perché gli impianti progettati correttamente sul pianeta Terra sono quelli che non sono mai stati realizzati. Quelli che sfruttano staticamente la pressione elastica dell’aria che si comporta come una potentissima molla, che senza espandersi deve trasferire la sua forza all’acqua. Infatti, l’energia meccanica da trasformare in elettrica e elettromagnetica è prodotta dalla pressione (P) dell’aria per densità del fluido (ρ) che circola, che è l’acqua, per la portata della stessa acqua (Q). Gli impianti termici sono sbagliati perché producono energia con la pressione dei gas di combustione o del vapore che hanno una densità mediamente 1000 volte inferiore all’acqua, mentre la pressione massima che si può sviluppare in una camera di scoppio di un cilindro, al massimo può raggiungere i quaranta bar e si riduce nella fase di espansione. Quindi i limiti del sistema termico e della termodinamica sono evidenti, oltre al fatto che i combustibili si esauriscono e sono a pagamento. Compreso L’idrogeno che, ha un alto e inutile costo di produzione. Inoltre, essendo molto leggero, prima di essere bruciato, deve essere compresso a pressioni elevatissime. Mentre l’acqua e l’aria sono energie già pronte per l’uso. Cosa ci guadagna la scienza mondiale a perseverare in queste assurde soluzioni invece di ammettere gli errori?
Non riporto la descrizione e la legenda di tutti i disegni, che sono descritti in altri articoli e depositi di brevetti. Descrivo solo le figure 9 e 10.
La fig. 9 mostra due generici container spaziali autonomi energeticamente con un motore lineare globale dotato di dispositivi di cattura delle polveri interstellari. Questi container possono essere specializzati in varie discipline scientifiche, tecnologiche, artigianali, commerciali, o semplicemente abitazioni umane. Possono essere accoppiati nello spazio in modo da realizzare una sola unità. Si può notare che ogni container è montato su ruote motorizzate elettricamente con coppie motrici applicate alla periferia dei cerchioni portanti per eventuali atterraggi. Inoltre, alle due estremità sono state previste due velivoli su ruote di dimensioni minori (Fig.11) che il sottoscritto ha depositato come domanda di brevetto italiano n.102020000001369 del 24.01.2020 (Autovetture volanti e galleggianti con motori lineari globali interattivi, spinte di Newton e Lorentz).
La Fig. 10 mostra ingrandito uno degli impianti di fig. 9, di cui si riporta la legenda:
(10.1) impianto di depurazione acque domestiche; (10.1.1 ) impianto di disinfezione a raggi ultravioletti; (10.1.2) punto di prelievo acqua potabile; (10.1.3) doccia; (10.2) impianto di depurazione acque di scarico wc; (10.2.1 ) vaschetta di scarico per wc; (10.3) coltivazione idroponica; (10.4) canale di raccolta acque di scarico; (10.5) impianto di depurazione umidificazione e riciclo aria; (10.6) bocchette di immissione aria nell’ambiente polarizzate elettrostaticamente; (10.7) plenum di distribuzione aria a soffitto; (10.8) soffitto filtrante rigenerabile in paglia di acciaio; (10.9) pavimento in grigliato con passaggio dell’aria; (10.10) bocchette di aspirazione aria nell’ polarizzate elettrostaticamente; (10.11) serbatoio di riserva acqua con solenoide esterno e circolazione verticale di magneti permanenti per produrre spinta di Lorentz; (10.12) serbatoio di riserva aria compressa con solenoide esterno e circolazione verticale di magneti permanenti per produrre spinta di Lorentz; (10.13) Oblò di passaggio a tenuta ermetica; (10.14) soffietto metallico flessibile elettromagnetico con guarnizione esterna a tenuta di vuoto; (10.15) tunnel in acciaio di collegamento esterno tra il turboventilatore elettrico fig1 e l’impianto di produzione dell’energia primaria idroelettrica compressa di fig.2; (10.16) chiusura tronco conica a settori del tunnel di raccolta polveri interstellari per mezzo di una corda di acciaio che scorre in anelli esterni al cono di chiusura; (10.17) attuatore elettrico di azionamento chiusura raccolta polveri; (10.18) elettrovalvola di intercettazione; (10.19) elettropompa per vuoto; (10.20) serbatoio di raccolta polveri a vuoto spinto; (10.21) elettrovalvola di entrata aria alla pressione atmosferica; (10.22) elettrovalvola di uscita polveri interstellari; (10.23) filtro elettrostatico; (10.24) contenitore estraibile delle polveri interstellari, (Fig. 11) veicolo di spostamento locale interstellare.
Per far comprendere le ragioni per le quali gli impianti spaziali che proteggono le vite umane con sistemi interattivi non sono mai stati pensati dagli attuali enti spaziali pubblici e privati, bisogna prendere atto che gli enti spaziali non possono inventare anche gli impianti di depurazione dell’acqua e dell’aria. Alcune tecnologie le devono attingere dallo stato dell’arte terrestre. Purtroppo lo stato dell’arte terrestre non ha mai realizzato gli impianti depurativi ed energetici interattivi riportati nelle legenda sopra alla posizioni (10.1 e 10.2). Questi impianti sono stati depositati come brevetti ma non realizzati sul pianeta Terra né dagli enti pubblici né dalle multinazionali (Deposito di brevetto N. 102018000004864 del 26/04/2018 dal titolo Mini sistema di depurazione acqua domestica produttore di energia idroelettrica, di cui pubblico il riassunto, con qualche piccola integrazione che ritengo necessaria perché questi impianti non sono stati compresi dalla classe dirigente mondiale: “Nelle abitazioni e locali pubblici possiamo riciclare all’infinito l’acqua non inquinata da oli e grassi, come quella che usiamo per l’igiene personale e quella di risciacquo della lavatrice e lavastoviglie. Questa si recupera mediante un impianto di raccolta nel pavimento, che la filtra e la solleva. Poi, per mezzo di una pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante, è introdotta in un serbatoio autoclave pressurizzato con aria compressa che funziona da depuratore dissolvendo ossigeno nell’acqua per mezzo dei principi di Henry e Dalton. L’acqua che esce alimenta una turbina idraulica producendo energia elettrica ritornando all’autoclave, oppure alimenta la lavatrice e i wc. Questo sistema ci consentirà di risparmiare quasi il 50% dell’acqua potabile che consumiamo, per giunta, producendo energia nelle nostre abitazioni. (Ovviamente se usiamo questi impianti nello spazio dobbiamo recuperare il 100% dell’acqua realizzando degli appositi depuratori con lo stesso sistema anche per le acque dei wc che non beviamo). Questo è possibile grazie all’invenzione dell’energia idroelettrica pressurizzato che sfrutta diversamente i principi fisici dell’acqua e dell’aria: il serbatoio autoclave è inserito in serie nel flusso di acqua, che è a senso unico. L’acqua entra dal basso del serbatoio pressurizzato ed esce lateralmente mentre il cuscino di aria esercita staticamente la pressione sulla superficie dell’acqua. Mantenendo costante la pressione senza far espandere il cuscino di aria, per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, il circuito espelle soltanto la quantità di acqua che entra in bassa pressione attraverso l’alimentazione secondaria della girante della pompa. Il principio dell’impenetrabilità dei corpi non è mai stato sfruttato dalla scienza mondiale, ma è molto più economico, logico e pulito della divisione dell’atomo. Infatti, non ci vuole molto a comprendere che la depressione che si crea al centro della girante di una pompa centrifuga consente facilmente di inserire una grossa percentuale di acqua in bassa pressione nel circuito di riciclo pressurizzato in alta pressione, se la stessa quantità di acqua devia il proprio percorso attraverso una turbina collegata a un generatore di corrente. Questo è lo stesso sistema che il sottoscritto ha usato nell’invenzione del cuore artificiale che ossigena il sangue e dei motori lineari globali che ci porteranno nello spazio senza combustibili e ci consentiranno di catturare anche le polveri interstellari per sopravvivere. La scienza mondiale non ha spiegato in modo chiaro a chi insegna nelle scuole la differenza tra la prevalenza di una pompa e la pressione del circuito in cui la pompa è inserita. Infatti, possiamo avere una pompa che lavora con una bassa prevalenza e un basso assorbimento di energia, inserita in un circuito chiuso pressurizzato con alta pressione per mezzo dell’aria compressa. La produzione di energia elettrica attraverso la turbina e il generatore avviene al costo minimo dovuto solo alla quantità di aria che si dissolve nell’acqua, se realizziamo una apertura comunicante con lo stesso centro della girante, che fa entrare la stessa quantità di acqua che esce, senza aumentare la prevalenza della pompa. Questo fenomeno è dovuto al principio di Pascal in quanto la pressione all’uscita della girante si espande in tutte le direzioni del circuito pressurizzato dall’aria compressa. Ovviamente, la stessa quantità di acqua introdotta in questo modo è espulsa nello stesso istante in alta pressione producendo energia elettrica attraverso la turbina. Il fenomeno può durare all’infinito senza scaricare la pressione del cuscino di aria, poiché è stabilizzato dalla stessa acqua che entra in eguale quantità in bassa pressione. Non c’è nessuna differenza tra un circuito domestico o spaziale. L’acqua espulsa dall’autoclave che viene usata per usi domestici, non attraversa la turbina. Da una uscita separata, attrverso un riduttore di pressione va ad alimentare i rubinetti dell’acqua potabile passando attraverso la disinfezione con raggi ultravioletti, oppure va alimentare gli elettrodomestici e gli sciacquoni dei WC. Solo questa ultima negli impianti terrestri è scaricata definitivamente nella fognatura, mentre nello spazio deve essere scaricata in un altro impianto (10.2) che la ricicla all’infinito.
Non ho cambiato la frase finale che descrive questo semplice impianto domestico terrestre, che è la seguente: “Questo sistema sarà molto utile anche sui treni, camper, aerei, navi, barche, sottomarini, aerei e navi spaziali”. Come si può notare da tale frase che fin da quel deposito di brevetto che risale al mese di aprile 2018 avevo scritto che questi impianti avrebbero potuto essere usati anche nello spazio, anche se non avevo ancora inventato i motori lineari globali e il sistema di cattura delle polveri interstellari, perché la prima cosa da inventare, prima di iniziare la corsa spaziale doveva essere proprio il sistema di sopravvivenza umano. Invece gli attuali enti spaziali, pubblici e privati, hanno posto questo problema all’ultimo posto, sbagliando anche il modello di sviluppo spaziale, come hanno sbagliato quello terrestre. Infatti, il semplice impianto domestico che recupera e depura l’acqua producendo energia gratis sul pianeta Terra non esiste, come non esiste il cuore artificiale ossigenatore del sangue. Gli uffici brevetti respingono le invenzioni intellettuali non finanziate da nessuno con le scuse più banali. La scienza e la giustizia, che dovrebbero essere imparziali tacciono e gli inventori che non sono legati a centri di potere pubblici e privati, sono completamente isolati.
Purtroppo l’avanzamento dello stato dell’arte mondiale non lo possono fare gli inventori non finanziati dai governi e dalle multinazionali, soprattutto, con la cultura attuale che considera le energie interattive “moto perpetuo e contrarie ei principi dell’energia”. La descrizione completa degli impianti di depurazione interattivi produttori di energia elettrica è riportata. nell’articolo https://www.spawhe.eu/it/la-progettazione-ambientale-sostenibile-e-un-dovere-sociale-delle-istituzioni-mondiali-mini-sistema-di-depurazione-acqua-domestica-produttore-di-energia-idroelettrica/.
Proseguendo nella descrizione della Fig 10, abbiamo due impianti di depurazione e riciclo totale di aria alla pressione atmosferica in quanto l’intero ambiente è pressurizzato alla pressione atmosferica di base, che è mantenuta costante da una quantità di serbatoi di aria compressa che fanno parte dello schema della fig.2, pressurizzati alla pressione iniziali di circa 20 bar, e integrate nello spazio dalla produzione di ossigeno e azoto prodotto dalle piante idroponiche (10.3) sempre presenti in tutti gli ambienti spaziali, Infatti, la quantità di ossigeno, azoto e CO2 prodotta complessivamente dalle piante e dalla respirazione umana è regolata da pressostati posti nell’ambiente che comprimono l’aria in eccesso nei serbatoi (10.12), mentre il CO2 è regolato producendo carbonati nell’acqua come avviene sulla Terra: disciogliendo particelle di calcio e manganese nell’acqua che circola negli impianti di depurazione (10.1) e (10.2). Ovviamente, il calcio, il manganese, ed eventuali altri materiali alcalini che possono servire allo scopo saranno forniti dal sistema di cattura delle polveri interstellari abbinato ai motori lineari globali interattivi, che la scienza mondiale terrestre non ha ancora compreso. Anche se mediamente il vuoto spaziale contiene soltanto un atomo di minerale per cm3, le velocità di spostamento dei container spaziali potrà raggiungere i 30.000 km/h. Non sarà più semplice estrarre i minerali dal vuoto rispetto alle attuali estrazioni dalle miniere terresti e successive lavorazioni industriali?
L’efficienza dei filtri elettrostatici è di circa il 99% anche nel caso di polveri finissime come quelle interstellari. Il trattamento consiste nell’applicare un’elevata differenza di potenziale tra gli elettrodi tra i quali le polveri sono costretta a passare a bassa velocità. Il campo elettrico generato provoca la ionizzazione dell’aria attorno alla superficie dell’elettrodo di emissione. L’effetto che si realizza prende il nome di effetto corona. Il flusso di aria viene fatto passare tra le piastre di raccolta, dove viene ionizzato. Gli ioni si spostano dagli elettrodi di cattura verso gli elettrodi di raccolta entrare in collisione con le particelle in sospensione e cedono loro una carica elettrica (ogni particella può essere caricata dall’azione di più ioni, fino a raggiungere elevati livelli di carica). Le polveri cariche vengono quindi attirate verso gli elettrodi di raccolta dove sono trattenute e successivamente rimosse con un scuotimento a secco o con un lavaggio a umido.
Sul Pianeta Terra non sono stati sfruttati sufficientemente i fenomeni elettrostatici dei fluidi e nemmeno la comprimibilità dei gas atmosferici e l’incomprimibilità dell’acqua. Questo è stato il più grosso errore scientifico ed economico mondiale, che ci ha portato anche al riscaldamento globale e alla alterazione degli equilibri biologici terrestri. Ma quello che è ancora più grave è il fatto che la scienza mondiale e l’intera classe dirigente mondiale sta sbagliando anche lo sviluppo delle tecnologie di sopravvivenza dell’uomo nello spazio.
La proprietà industriale su invenzioni sbagliate concettualmente, in quanto non meditate sugli aspetti globali, hanno impedito l’affermazione dei principi scientifici interattivi, che potevano essere individuati solo in una fase successiva, approfondendo gli aspetti depurativi e di risparmio delle risorse naturali. Oggi siamo arrivati a una situazione paradossale mondiale: le specializzazioni delle scienze e degli economisti hanno accettato integralmente l’attuale modello di sviluppo, negando la proprietà intellettuale e i diritti di autore agli inventori che sviluppano brevetti senza interessi di parte, senza soldi, senza finanziamenti, costringendoli a pagare spese in ricorsi legali contro gli uffici brevetti e tasse di mantenimento dei brevetti che nessun imprenditore e nessun ente pubblico ha interesse a finanziare proprio per nascondere gli errori commessi dall’attuale modello di sviluppo.
Essendo, tutti gli addetti ai lavori, pubblici e privati coinvolti in questi colossali errori, anche se gli inventori privati sono invitati a parlare nei congressi internazionali come relatori, dovrebbero andare a questi congressi a loro spese mentre gli inventori pubblici che avrebbero dovuto correggere gli errori delle multinazionali, sono pagati dai governi per partecipare ai congressi e continuare a vendere brevetti alle multinazionali. Come fa un inventore privato anziano che non ha i soldi per fare ricorsi legali, pagare le tasse di deposito e mantenimento dei brevetti e girare il mondo a sue spese per convincete tutti che l’attuale modello di sviluppo è sbagliato dalle fondamenta? Chi può rispondere a questo dilemma? Se nemmeno i giovani che protestano contro questo modello di sviluppo, come Greta Tumberg, che almeno sono ascoltati dai media, si battono per sviluppare i dettagli delle invenzioni indesiderate?
Ovviamente, non potendo accedere a laboratori di ricerca e sperimentazioni pubblici e delle multinazionali, gli inventori privati sono considerati dei sognatori dall’intera comunità mondiale. Per la società attuale non ha importanza che l’inventore non usa formule matematiche complesse, ma sviluppa semplicemente dettagli impiantistici meccanici e fluidodinamici, per far lavorare meglio i principi scientifici già legiferati dagli scienziati e ricercatori del passato insieme ai principi naturali fisici, biochimici, elettromagnetici, che avvengono sul pianeta Terra da quattro miliardi e mezzo di anni.
Oggi il ruolo che dovrebbero svolgere gli inventori indipendenti dai centri di potere mondiali è quello di far comprendere al mondo che non hanno senso le attuali divisioni delle specializzazioni scientifiche della fisica, chimica e biologia, perché l’idroelettromagnetismo può entrare dappertutto e comporterebbe effetti collaterali positivi importantissimi in funzione delle pressioni e della temperatura di esercizio. Questi effetti riguarderebbero l’intero sviluppo mondiale, compresa, la salute umana, come è dimostrato dal “cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente”, che è un’altra invenzione indesiderata, rifiutata dagli uffici brevetti, che non ha ancora trovato finanziatori, nonostante gli inviti ai congressi internazionali. La realtà della inefficienza della burocrazia e delle istituzioni mondiali supera ogni fantasia, perché chi ha il potere politico ed economico ha paura di entrare nei dettagli della invenzioni sviluppate in modo interattivo che evidenzierebbero gli errori di tutti. Compresi gli attuali enti spaziali.
Quindi, tutti gli impianti antropici devono essere progettati globalmente senza divisione di competenze tra elettrotecnica ed elettronica, termodinamica e fluidodinamica alle pressioni e alle temperature sopportabili dagli esseri umani, dagli animali e vegetali tenendo presenti i fattori biologici, non semplicemente chimici delle trasformazioni. Nella natura terrestre tutto è collegato. In particolare, dobbiamo tenere presente che conosciamo ancora poco l’enzimologia, che è lo studio del metabolismo intermedio animale o vegetale. Gli enzimi sono sostanze di natura proteica che svolgono la funzione di catalizzatori biologici, accelerando la velocità delle reazioni biochimiche (di sintesi o di demolizione) che avvengono all’interno di una cellula, nell’ambiente terrestre. Ciascun enzima è specifico di una data reazione o di un gruppo di reazioni simili.
La complessità della fotosintesi clorofilliana e del metabolismo degli esseri viventi dovrebbe far riflettere gli scienziati e gli inventori mondiali che accettano lo stato dell’arte delle scienze e delle tecnologie senza indagare trasversalmente alle stesse per cercare collegamenti interattivi tra le diverse discipline. Per questi signori che cercano di non farsi nemici potenti tra governanti e multinazionali che hanno prodotto il risaldamento globale i virus e l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale, le parole idroelettromagnetismo compresso non significano niente, perché non possono ammettere che l’attuale energia idroelettrica che sfrutta il salto idraulico a senso unico, è un’energia banale e primordiale. Non possono ammettere di non aver compreso che la pressione e l’elasticità dei gas, in particolare dell’aria, possano essere sfruttate come fonte di energia (non come avviene attualmente, che sono usate come attuatore di energia). Non sono spiegabili i silenzi mondiali della scienza su questi argomenti che lasciano gli imprenditori, i politici e gli economisti nella loro ignoranza mentre continuano a costruire macchine e impianti sbagliati, fare leggi sbagliate ed economie sbagliate. Le scorciatoie che ha trovato la natura per trasformare la chimica in biochimica, non solo per velocizzare i processi ma anche per far incrociare contemporaneamente migliaia di molecole diverse che devono riprodurre fedelmente cellule vegetali e animali alle temperature e pressioni terrestri.
Nei laboratori mondiali di tutto il mondo la scienza ha fatto incroci diversi tra tutte le specie di piante, ha cercato perfino di clonare gli animali, probabilmente anche l’uomo. Non ha fatto le cose più semplici: mettere insieme i cicli depurativi dell’acqua e dell’aria negli stessi impianti per fruttare i principi depurativi interattivi di Henry e Dalton della solubilità dei gas nell’acqua. Il sottoscritto che ha soltanto ipotizzato di fare questo, non avendo laboratori a disposizione, ha scoperto che l’interattività tra acqua e aria, oltre a depurare l’acqua e assorbire il CO2, producendo carbonati nell’acqua, può servire anche a produrre energia, estraendola direttamente dall’ambiente. https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/
E’ stato vergognoso il silenzio mondiale della scienza, delle multinazionali e dei governi su questi argomenti. La loro credibilità sarà ancora minore, se questa energia sarà quella che porterà le generazioni future a iniziare la vera colonizzazione spaziale da parte degli uomini, perché nei lunghi viaggi generazionali si potranno nutrire e vivere in modo molto simile alla vita terrestre, ma vivendo diverse centinaia di anni, sostituendo durante il viaggio il cuore naturale con un cuore artificiale ossigenatore del sangue, che funziona con gli stessi principi interattivi dell’ idroelettromagnetismo compresso.
Oggi, ipotizzare di iniziare l’avventura spaziale senza portarsi appresso l’atmosfera terrestre (che è un potentissimo accumulatore di energia che può essere compresso a migliaia di bar) e l’acqua terrestre (che è un potentissimo vettore energetico, essendo incomprimibile e molto più denso di qualsiasi gas che si possa usare per produrre una energia cinetica) è pura follia da parte della scienza mondiale. Ma non ci dobbiamo meravigliare perché la scienza che vuole portarci nello spazio è la stessa che ha prodotto il riscaldamento globale e i virus che stanno attaccando l’uomo. Non lo ha fatto per cattiveria nei confronti dell’umanità, ma inconsapevolmente, non essendo competente globalmente. Anche se le competenze ci sono, gli interessi di parte delle stesse facoltà scientifiche, delle tecnologie specifiche, il commercio dei brevetti dei ricercatori pubblici verso le aziende private, impediscono che la verità scientifica globale venga fuori spontaneamente, mentre i politici e gli economisti che governano il mondo non si rendono conto della gravità della situazione e favoriscono e incentivano un modello di sviluppo che con le attuali rinnovabili, e l’idrogeno trasformato in energia pulita, ma sempre commerciale esauribile e non interattivo non può diventare l’energia del futuro. Pertanto, la colonizzazione dello spazio da parte dell’uomo non avverrà mai, non per l’incapacità della scienza mondiale nel suo complesso, ma per oscuri giochi di potere incomprensibili agli stessi giocatori e agli spettatori, che ancora applaudono negli autodromi i motori termici delle Ferrari e Mercedes, come in passato applaudivano i gladiatori, senza accorgersi, che l’energia termica, in tutte le sue forme è superata, perché il calore che serve all’uomo lo possiamo produrre senza gli effetti collaterali indesiderati che ha prodotto il riscaldamento globale e l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale.
Io penso che la scienza debba cambiare completamente e che debba essere studiata globalmente, prima di essere industrializzata, perché oggi, per il sottoscritto che è stato per una vita intera un installatore di impianti antropici industriali e ambientali, abbiamo realizzato soltanto impianti antropici incompleti che non chiudono i cicli che aprono come quelli progettati dalla natura, che sono interattivi, pur non disponendo di tecnologia e intelligenza artificiale. Con il senno di poi, la scienza mondiale avrebbe dovuto comprendere che la tecnologia e l’intelligenza artificiale avrebbero dovuto servire ad accelerare i processi interattivi, non a nasconderli, come sta facendo in tutto il pianeta. Non è strano che tutto i tecnici e scienziati mondiali cercano di combattere il riscaldamento globale con immensi investimenti pubblici e privati, mentre chi ha depositato oltre quaranta brevetti modificando le macchine e gli impianti affinché lavorassero in modo interattivo non ha ricevuto nemmeno un centesimo di nessuna moneta mondiale?
Io se avessi voluto il successo economico mi sarei concentrato su una sola invenzione, cercando di renderla commerciabile, invece ho voluto evidenziare le potenzialità future senza danneggiare l’ambiente con investimenti sbagliati, come hanno fatto gli inventori gli imprenditori e i governi nel passato e tuttora. Prima bisogna sperimentare globalmente le soluzioni interattive con piccoli impianti, migliorare le tecnologie e poi procedere a realizzare gli impianti su scala reale.
Con gli impianti interattivi si ridurrebbero del 90% le attuali grandi opere civili e strutturali mondiali, mentre il mio paese si accinge a finanziare il ponte sullo stretto di Messina. Tutte queste grandi opere, sono inutili, dannose, costose. Se funziona l’energia interattiva bisognerà demolirle tutte prima che crollino corrose dagli agenti atmosferici sulle innocenti generazioni future.
Io non rinnego l’importanza della ricerca specifica in ogni settore delle attività umane e non voglio porre nessun limite alla scienza, ma invito alla riflessione, affinché lo sviluppo avvenga globalmente, verificando le soluzioni interattive prima di fare i grandi investimenti. La natura terrestre ha dimostrato che senza l’uso delle tecnologie con i suoi tempi riesce a mantenere in equilibrio tutti i complessi processi, termici, biochimici, organici, inorganici, neutralizzando tutti gli effetti collaterali dovuti a fenomeni accidentali (come incendi, esplosioni, alluvioni). Noi uomini, con le tecnologie che abbiamo sviluppato soprattutto elettromagnetiche ed elettroniche, possiamo controllare tutti i processi terrestri, purché evitiamo le alte temperature e i fenomeni radioattivi. Dobbiamo usare la fluidodinamica compressa che si può collegare direttamente con l’elettromagnetismo, la biochimica, la biomineralogia, la fotosintesi, il ciclo del carbonio alle temperature terrestri senza passaggi intermedi, perché non è il calore che produce l’energia primaria, che genera la corrente elettrica che produce le forze motrici, il caldo e il freddo, ma la portata e la pressione del flusso fluidodinamico dell’acqua alle temperature compatibili con la vita terrestre degli uomini, vegetali e animali. L’energia elettromagnetica indotta prodotta dall’energia primaria, utilizza solo una piccola percentuale della stessa per alimentare il motore delle pompe con la doppia alimentazione separata fino alla girante che innescano di nuovo il vantaggioso processo fluidodinamico dell’energia primaria idroelettromagnetica compressa.
Io penso che il concetto del rendimento meccanico non possa superare il valore del 100% debba essere riservato solo alle macchine semplici, non agli impianti, soprattutto, se partono da condizioni di pressioni vantaggiose e sfruttano in modo intelligente i fenomeni cinetici nella direzione della forza gravitazionale, che nel loro percorso producono pressioni e depressioni che innescano i principi interattivi fluidodinamici e biochimici, che producono elettromagnetismo e completano i cicli depurativi e di crescita degli elementi organici. I cicli fluidodinamici sono fondamentali perché hanno la possibilità di moltiplicare i rendimenti dell’energia primaria in funzione del grado di vuoto o di pressione che riescono a incrementare lavorando nella direzione della forza gravitazionale o sotto l’azione di un battente positivo di pressione. Solo dopo aver estratto l’energia dall’ambiente in questo modo e trasformata in energia elettrica, possiamo decidere in che direzione far girare i motori elettrici che producono le coppie motrici oppure i motori che fanno muovere i magneti permanenti linearmente affinché producano le correnti indotte nei solenoidi che producono la spinta lineare di Lorentz indotta.
Non è un caso che gli impianti idroelettromagnetici compressi antropici li abbia dovuti inventare il sottoscritto che ha sviluppato e installato per meta della vita lavorativa impianti antropici industriali e per l’altra metà impianti antropici ambientali, accorgendosi che gli attuali impianti antropici industriali e ambientali sono incompleti, inquinanti e antieconomici perché non chiudono tutti i cicli che aprono. Solo studiando l’organizzazione scientifica del lavoro globalmente e mettendo insieme cicli energetici e depurativi dell’acqua e dell’aria è stato possibile gradualmente arrivare al concepimento dei motori lineari globali che catturano anche le polveri interstellari per realizzare impianti antropici completi anche nello spazio. Ovviamente, anche gli impianti interni alle carovane spaziali (non alle navi) devono essere concepiti con gli stessi principi interattivi idroelettromagnetici compressi, perché l’elettromagnetismo serve ad attrarre o respingere energeticamente i corpi e le molecole per sfruttare fenomeni elettrostatici (Se i corpi diventano un corpo unico, come una astronave, non sviluppano energia distribuita linearmente nella direzione desiderata per sfruttare meglio le forze elettromagnetiche, comprese quelle gravitazionali). Ai fini dello sfruttamento delle forze gravitazionali e dell’elettromagnetismo, è più conveniente realizzare carovane spaziali invece di navi spaziali.
Io non mi sono meravigliato del silenzio della scienza mondiale perché sono stato un lavoratore dipendente per trentasette anni, e so che la scienza obbedisce ai datori di lavoro. Andare contro corrente è stato uno stimolo superiore perché so che difficilmente la verità sarebbe venuta fuori nell’interesse delle generazioni future. L’attuale legislazione dei brevetti protegge solo chi può pagare le tasse di deposito e mantenimento a livello internazionale, non importa che gli impianti antropici sono tutti incompleti, poiché non esistono esaminatori in grado di giudicare i brevetti interattivi. Per queste ragioni io ho depositato i brevetti, ma non ho fatto ricorsi legali contro i rifiuti e non ho pagato le tasse di mantenimento per i brevetti concessi. Le avrei pagate solo se avessi trovato finanziatori, che ovviamente, non ho trovato nella società attuale. Anche questo non mi ha scoraggiato, altrimenti non sarei arrivato a queste ultime invenzioni che non sono mai state ipotizzate nemmeno nei film di fantascienza. E’ l’intera formazione scolastica mondiale che deve essere educata alle invenzioni e alle progettazioni interattive, altrimenti gli uomini si autodistruggeranno con le loro invenzioni incomplete, che nessuno è stato pagato per mettere insieme razionalmente. Il sottoscritto lavora gratis dal 2005, rimettendoci anche i soldi per depositare cli inutili brevetti intellettuali indesiderati dalla classe dirigente mondiale che preferisce le invenzioni attuali.
Con il senno di poi, la scienza mondiale avrebbe dovuto comprendere che la tecnologia e l’intelligenza artificiale avrebbero dovuto servire ad accelerare i processi interattivi, non a nasconderli, come sta facendo in tutto il pianeta. Non è strano che tutti i tecnici e scienziati mondiali cercano di combattere il riscaldamento globale con immensi investimenti pubblici e privati, mentre chi ha depositato oltre quaranta brevetti modificando le macchine e gli impianti affinché lavorassero in modo interattivo non ha ricevuto nemmeno un centesimo di nessuna moneta europea, statunitense, cinese, russa, africana, asiatica, australiana. Tutto il mondo è paese. I governi dipendono dalle borse mondiali e queste si mantengono a galla su invenzioni sbagliate.
Per il sottoscritto è impossibile che la scienza mondiale non comprenda che ha sbagliato il modello di sviluppo. Continuando a tacere sull’energia idroelettrica compressa che è un fenomeno interattivo universale, come l’elettromagnetismo e la biologia. Rischia di sminuire anche le importati scoperte, elettromagnetiche, biochimiche e biomediche che hanno fatto importanti scienziati e inventori di tutti i tempi nei campi delle specifiche conoscenze. Tutti i fenomeni interattivi terrestri dialogherebbe meglio con la fluidodinamica compressa, prodotta alla temperatura terrestre. La scienza pubblica e privata mondiale non vuole comprendere che se la spinta di Lorentz non è ancora stata sommata a quella di Newton è dovuto soltanto al fatto che quella di Lorenz non può collegarsi alle alte temperature dei processi termici e nucleari. Anche la biochimica e un fenomeno interattivo terrestre che è molto diverso e molto più complesso della chimica organica e inorganica tra un numero limitato di componenti presenti nell’universo allo stato naturale. La presenza sulla Terra della gravità, della fotosintesi clorofilliana, del ciclo del carbonio, hanno creato i micro organismi che consentono la biochimica animale e vegetale senza la quale non ci sarebbe la vita stessa. Noi non possiamo pensare di andare nello spazio senza portarci appresso gli elementi che attivano i processi della vita terrestre che sono l’acqua, l’aria, la pressione atmosferica, le macchine e gli impianti fluidodinamici che sono in grado di riciclare all’infinito le condizioni di vita terrestre, attingendo dallo spazio una piccola quota della gravità generale (integrata con l’elettromagnetismo e l’elettrostatica terrestre) e attingendo anche una quota dei materiali inorganici da integrare a quelli riciclati. Poiché nello spazio, vivremo in condizioni estreme, non potremo permetterci, come abbiamo fatto sulla Terra, di non chiudere perfettamente tutti i cicli che apriamo. Potremmo avere guasti meccanici, elettrici e dispersioni di acqua e aria che sarebbero letali. Purtroppo, la scienza pubblica e privata mondiale, che non ha chiuso i semplici cicli termici terrestri e quelli più complessi nucleari, vuole continuare a esportare gli errori anche nello spazio, dove ancora prima di partire sta spargendo spazzatura spaziale, che se non ripuliamo accuratamente con bracci meccanici quando inizieremo a navigare con energie interattive pulite che non si consumano, uscire dall’ambiente terrestre sarà un’avventura pericolosa per gli uomini, le macchine e gli impianti spaziali.
Gli errori commessi sul pianeta Terra sarebbero letali nello spazio. Infatti, sul pianeta Terra, a qualsiasi latitudine e longitudine, perfino nel torace dell’uomo, noi potremmo prendere in prestito dalla natura l’energia primaria e restituirla con la stessa composizione chimica, grazie alle macchine fluido dinamiche, meccaniche elettromagnetiche progettate correttamente. Come la fotosintesi e la biochimica naturale ci consente di estrarre dall’ambiente terrestre le risorse alimentari, nello spazio, con la luce artificiale è possibile creare la fotosintesi partendo all’aria, acqua e poca terra riciclando tutti i componenti all’infinito. Quello che deve essere integrato per sopravvivere nello spazio si può estrarre dalle polveri interstellari sviluppando le tecnologie interattive alle temperature e alle pressioni alle quali è abituato a vivere l’uomo.
La Natura ha fatto bene la parte più difficile creando il modello di sviluppo originale basato sulla fotosintesi e il ciclo del carbonio, mentre gli uomini hanno sbagliato completamente le macchine e gli impianti antropici, dimostrando di non saper copiare dal modello originale. E’ stata una fortuna che le macchine elettromagnetiche funzionino ancora meglio con l’energia primaria prodotta a freddo, ma la classe dirigente mondiale non ha apprezzato questa fortuna e continua a tacere su tutte le invenzioni proposte intellettualmente dal sottoscritto, senza soldi pubblici e privati. Tutto il mondo è paese. I comitati scientifici terrestri sono costituiti da specialisti che affrontano validamente le emerge specifiche. Purtroppo, non esistono comitati scientifici globali perché più si sale nelle gerarchie degli uomini che governano il mondo, meno si entra nei dettagli delle soluzioni. Invece, i problemi globali emergono proprio a causa della mancanza dei collegamenti invisibili che svolgono elementi invisibili come gli enzimi biologici che svolgono un lavoro occulto di collegamento tra milioni di particelle alla pressione e alla temperatura terrestre. Sarebbe pazzesco entrare in tutti questi dettagli. E’ molto più semplice evitare di aprire cicli che non si riesce a chiudere perfettamente ma per fare questo è necessario progettare insieme i cicli, le macchine e gli impianti e tutti i collegamenti con altre macchine e impianti. La cultura scientifica specialistica non ha formato in nessuna parte del mondo tecnici e scienziati che entrano nei dettagli di funzionamento delle macchine, degli impianti e degli uomini per realizzare cicli globali. Con le macchine e gli impianti antropici attuali, la velocità dei processi industriali non è compatibile con la lentezza dei processi ambientali. Pertanto i comitati scientifici, i legislatori, i politici gli economisti, hanno accettato dei compromessi rappresentati da limiti di emissioni tossiche da non superare. Ma il riscaldamento globale e la proliferazione di virus che attaccano l’uomo e gli animali, passando dagli uni agli altri, hanno dimostrato che i comitati scientifici hanno sbagliato ad accettare limiti di emissioni tossiche nell’ambiente. I cicli naturali non si possono alterare. Tuttavia, il sottoscritto ha dimostrato che si possono accelerare incrementando le pressioni di esercizio, la velocità dei flussi e le temperature nei limiti consentiti dall’ambiente terrestre. Ha studiato, brevettato e pubblicato le soluzioni che realizzano cicli completi utilizzando le macchine esistenti allo stato dell’arte. Chiaramente, queste soluzioni avrebbero comportato la demolizione e la modifica delle centrali termiche, le ciminiere, i depuratori, le fognature, ma gradualmente, ipotizzandole funzionanti e modificando le macchine con le invenzioni successive, sono diventate sempre più interattive ed economiche: Le depurazioni sono diventate l’effetto collaterale della produzione dell’energia idroelettromagnetica compressa a causa della saturazione dell’ossigeno nell’acque e la produzione di energia, l’effetto collaterale della produzione energetica per la stessa ragione. Non è stato un caso che queste soluzioni, opportunamente miniaturizzate, consentirebbero di realizzare un piccolo cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente (ovviamente brevettato senza successo). Non è stato un caso che realizzate in dimensioni normali rivoluzionerebbero i trasporti mondiali e le macchine di lavoro, non inquinando, ma depurando l’ambiente. Ovviamente anche queste soluzioni sono state brevettate senza successo perché l’avanzamento dello stato dell’arte non lo fanno i progettisti degli impianti e gli inventori ma i capitolati di appalti pubblici e le multinazionali che commercializzano le macchine da utilizzare. Un progettista di impianti che decide di fare l’inventore da pensionato per sfruttare la sua esperienza dovrebbe avere a disposizione una immensa quantità di capitali da investire perché nessuno vuole cambiare il modello di sviluppo globalmente. Questo comporterebbe il passaggio dalle attuali energie fossili, nucleari e rinnovabili inefficienti, all’energia interattiva perfetta contemporaneamente energetica e depurativa che non si consuma perché non trasforma la materia ma la prende in prestito dalla natura, coinvolgendo i migliori processi naturali, scientifici e tecnologi: idroelettromagnetica compressa.
Non è un caso che queste soluzioni sono le uniche che possono mettere insieme la spinta di Newton e Lorentz e contemporaneamente catturare le polveri interstellari che ci consentiranno di colonizzare lo spazio infinito, realizzando intere comunità tecnologiche sviluppate linearmente per assecondare i percorsi elettromagnetici più convenienti, integrando con le particelle dei minerali catturati lungo la navigazione spaziale, sia i minerali che oggi estraiamo dalla terra a scopo alimentare, sia quelli che estraiamo dalle miniere a scopo di costruzioni industriali e tecnologiche.
Nello spazio, l’assenza di gravità comporta vantaggi e svantaggi che non possono essere risolti occultando i processi interattivi come è avvenuto sulla Terra per creare una distribuzione della ricchezza mondiale basata sull’ignoranza scientifica globale in favore della cultura scientifica specialistica legata al profitto sia degli imprenditori, sia degli scienziati, sia dei governi mondiali.
Il modello di sviluppo terrestre, creato dalle attuali divisioni di competenze, che hanno creato l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale, nello spazio non può funzionare perché tutti i nodi vengono al pettine. Solo le soluzioni migliori con i minori ingombri, le minori masse, i minori consumi energetici e alimentari, possono diventare spaziali. I pianeti abitabili, se esistono, distano tra loro miliardi di chilometri. Chi partirà dalla Terra deve essere consapevole che non vi farà più ritorno e il viaggio lo continueranno i discendenti. Quindi, già sulla terra doveva essere studiato un modello di sviluppo diverso, basato sul riciclo all’infinito degli elementi essenziali alla vita dell’uomo, che sono l’acqua, l’aria, il sistema alimentare e sanitario. Su tali elementi si deve impostare lo sviluppo spaziale.
Purtroppo, la tecnologia sviluppata per conquistare lo spazio ha trascurato questi elementi perché il modello di viluppo terrestre non ha valorizzato gli elementi corretti dal punto di vista energetico, economico, tecnologico e sanitario. La scienza terrestre non ha compreso che per produrre energia non bisogna trasformare la materia ma soltanto prenderla in prestito dalla natura, restituendola con la stessa composizione chimica, anzi migliorando la purezza dell’acqua che useremo sia come elemento essenziale alimentare, ma anche come vettore energetico. La stessa cosa vale per l’aria atmosferica che useremo come fonte energetica primaria, ma anche come elemento essenziale per la respirazione e schermo protettivo dai raggi cosmici.
Nello spazio non possiamo permetterci di sprecare l’aria: la dobbiamo produrre, comprimere e amministrarla saggiamente. L’aria compressa deve essere sfruttata staticamente a senso unico. Non come viene sfruttata adesso nei cilindri pneumatici, che assorbono energia nella fase di compressione e la cedono nella fase di espansione. Per trasformare gli impianti di aria compressa in generatori di energia dobbiamo modificare il modo di far lavorare le pompe, che non devono sollevare l’acqua ma la devono pompare nella direzione della forza gravitazionale. Le pompe devono essere dotate di una seconda alimentazione separata fin dentro alla girante, mentre l’alimentazione principale ricicla l’acqua internamente a una autoclave pressurizzata a molti bar. Con questo sistema, la stessa quantità di acqua introdotta in bassa pressione nell’autoclave viene espulsa immediatamente in alta pressione dall’autoclave per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, pertanto può alimentare una turbina collegata a un generatore di corrente che produce energia e ossigenazione dell’acqua contemporaneamente (principio di Henry), a bassissimi costi perché possiamo realizzare cicli energetici e depurativi di durata infinita consumando soltanto l’usura dei materiali.
Questa è la tecnologia energetica che dobbiamo portare nello spazio perché è quella che può integrare la piccola parte che si consuma o si disperde nello spazio per guasti tecnici. Questa tecnologia, attraverso la fotosintesi ci consente di produrre anche l’alimentazione umana e di creare gli ambienti spaziali dove deve vivere l’uomo, pressurizzati alla pressione atmosferica. Senza la pressione atmosferica che entra anche nel torace dell’uomo, gli uomini si ammalano in breve tempo di cardiopatie, osteoporosi, insufficienze polmonari e altre patologie legate al metabolismo.
Non è stato casuale il fatto che approfondendo lo studio dell’interattività di questi due elementi, il sottoscritto sia arrivato all’invenzione del “cuore artificiale ossigenatore del Sangue autonomo energeticamente” N. 102018000005791 depositato il 28/05/2018. Il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente e lo spartiacque tra il presente e il futuro dell’uomo. Grazie al cuore artificiale gli uomini e le donne vivranno diverse centinaia di anni, soprattutto se contemporaneamente avanzeranno gli studi in corso per la produzione di neuroni artificiali. Quando il connubio tra neuroni artificiali e naturali sarà avanzato sarà molto difficile che l’uomo muoia per le attuali cause di morte, poiché sarà molto più simile alle macchine. Tutti i parametri di sopravvivenza saranno sotto il controllo del cervello che fino a quando avranno una percentuale anche minima di neuroni naturali, non si potrà dire che le decisioni importanti le prendono le macchine a posto degli uomini.
Io penso che la scienza applicata globalmente, potrebbe fare miracoli, se si liberasse dei vincoli occulti collegati alla proprietà industriale e al commercio dei brevetti dei ricercatori pubblici che non lavorano per il benessere mondiale ma per le multinazionali che comprano il loro lavoro.
Gli statisti, i parlamentari mondiali, i giudici, gli economisti, non possono accorgersi che l’economia e il modello di sviluppo attuale è malato dalle fondamenta perché non possono comprendere i dettagli tecnici che impediscono il progresso globale. La stessa scienza non riesce a comprenderli a causa delle divisioni delle competenze. Solo chi è entrato nei dettagli di come si progettano gli impianti delle multinazionali e degli enti pubblici mondiali, ha potuto notare le ragioni per le quali i cicli energetici e depurativi non si completano negli impianti attuali. Purtroppo sono stati necessari sedici anni di lavoro solitario, non riconosciuto e non retribuito da nessuno. Questo lavoro è ancora occultato dai consiglieri scientifici delle massime autorità mondiali. Eppure è semplice comprendere che bisogna partire dall’inizio e poi si modifica tutto il resto: Le pompe idrauliche devono pompare nella direzione della forza gravitazionale per produrre l’energia primaria gratis.
Non ha senso pagare con i soldi pubblici la ricerca, le tasse di deposito e di mantenimento e vendere i brevetti alle multinazionali private. Controllori e controllati non possono avere interessi comuni. Questa è la ragione per la quale il sottoscritto lasciò il lavoro con il minimo della pensione a cinquantasette anni per proporre i primi impianti interattivi sul risparmio idrico e la depurazione insieme dell’aria e dei fumi che gradualmente attraverso oltre quaranta depositi di brevetti non sperimentati dagli enti pubblici e dalle multinazionali hanno portato ai motori lineari globali con il sistema di cattura delle polveri interstellari e all’impiantistica di sopravvivenza spaziale, che non ha nulla che vedere con l’attuale modello di sviluppo Terrestre, che non ha fatto nessun progresso nello sviluppo delle tecnologie fluidodinamiche ed elettromagnetiche interattive, sebbene queste siano le sole compatibili fisiologicamente con la vita dell’uomo.
La classe dirigente mondiale tecnica scientifica economica si è impantanata su un modello di sviluppo senza senso, la cui progettazione e iniziata in seguito a invenzioni casuali, tra loro scollegate, basate soprattutto sulla termodinamica che hanno prodotto il riscaldamento globale. Per attenuarne gli effetti, hanno inventato energie rinnovabili ingombranti discontinue e inefficienti. Per compensare tali inefficienze hanno inventato accumulatori di energia ed auto elettriche, senza fare concreti passi avanti nello sviluppo energetico sostenibile Terrestre e Spaziale. Il fallimento dell’energia nucleare e i disastri di Cernobyl e Fukushima hanno fatto comprendere che anche l’energia nucleare non è un affare per l’umanità. Tuttavia, la classe dirigente mondiale ha continuato a compiacersi delle proprie invenzioni. Tra i più recenti premi Nobel per la chimica hanno premiato le batterie al Litio (2019) a dimostrazione che il modello di sviluppo energetico mondiale è molto lontano dal comprendere le potenzialità dell’energia idroelettromagnetica compressa. Infatti, se ne occupa soltanto il sottoscritto che non è un accademico, ma un semplice pensionato.
Anche se a parole le denunce ambientali sono tante, nessuno entra nel vivo dei dettagli pubblicati sul sito web di htps://www.spawhe.eu, che sono centinaia, ma sviluppati solo virtualmente dal sottoscritto, senza un solo euro di finanziamento pubblico o privato. La filastrocca di SPAWHE è completamente virtuale perché se mi fossi fermato a fare qualche sperimentazione con il mio modesto reddito di pensione, probabilmente, non sarei andato oltre la prima invenzione. E per realizzarla avrei dovuto trasformarmi in imprenditore. Chi ha stabilito che gli inventori privati debbano fare tutto da soli? Senza il supporto delle istituzioni? E che debbano necessariamente trasformarsi in imprenditori? Anche se sono anziani pensionati che vogliono sciogliere dubbi tecnici e scientifici che lo hanno accompagnato per una vita intera lavorativa? La mia esperienza nella grande industria automobilistica mi ha portato a conoscere l’organizzazione scientifica del lavoro per aumentare la produttività degli impianti, mentre la mia esperienza nella realizzazione di impianti di depurazione, sollevamenti idrici, termici, idroelettrici pubblici, mi ha portato a comprendere che l’organizzazione scientifica del lavoro deve essere applicata soprattutto agli impianti pubblici. Come avrei potuto trasformarmi in imprenditore in questi immensi settori che hanno sbagliato completamente i principi fondamentali delle depurazioni e della produzione dell’energia sostenibile, non utilizzando mai i principi interattivi tra acqua e aria e forza gravitazionale?
E’ molto strano che la scienza mondiale (pubblica e privata) insista a produrre l’energia elettrica partendo dall’energia termica, quando sa bene che il calore non può produrre nessuna forza direttamente. Lo può fare soltanto indirettamente attraverso la produzione di un gas di combustione oppure attraverso il vapore, che non solo hanno costi superiori, ma hanno anche effetti collaterali che bisogna neutralizzare con altri costi supplementari. A che servono gli economisti mondiali se nemmeno loro comprendono i ragionamenti economici legati all’energia e all’ambiente? Sarebbe stato logico e lineare usare il gas atmosferico pulito, già pronto per l’uso come fonte energetica e come vettore energetico l’acqua incomprimibile, altrettanto pulita e pronta per l’uso che avendo una densità superiore di circa 830 volte rispetto all’aria, a parità di portata e pressione produrrebbe una anergia 830 volte superiore. L’unico problema da risolvere era ed è trovare il modo di sfruttare la pressione e la portata a senso unico e questo si può fare soltanto modificando gli impianti e le pompe come ha indicato il sottoscritto in molti depositi di brevetti e pubblicazioni a partire dall’anno 2013.
Tuttavia, nessun governo mondiale ha mai ordinato la sperimentazione delle invenzioni interattive tra acqua e aria proposte dal sottoscritto e riassunte nella filastrocca di SPAWHE, che parte dalla pulizia dell’energia fossile, fino ad arrivare ai motori lineari globali, che non solo potrebbero portarci nello spazio senza combustibili, ma anche farci sopravvivere nello spazio con le tecnologie terresti, catturando proprio viaggiando nello spazio, tra le poveri interstellari le particelle minerali da integrare alla nostra alimentazione alimentare e produzione industriale riciclata all’infinito, ma pur sempre soggetta a perdite accidentali.
Questo è il tempo della pandemia da “corona virus” ma anche momento di legiferare correttamente, eliminando definitivamente l’attuale legislazione dei brevetti e il commercio degli stessi che hanno falsificato lo sviluppo mondiale, impedendo l’emersione delle invenzioni interattive. A queste invenzioni appartiene anche il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente, che non è stato mai stato sperimentato, come tutte le invenzioni pubblicate dal sottoscritto sul sito web https://www.spawhe.eu.
Avendo sbagliato lo sviluppo terrestre è impossibile realizzare correttamente lo sviluppo spaziale sostenibile. I modelli di sviluppo sostenibili si realizzano sviluppando i dettali delle invenzioni interattive perché solo il requisito di interattività consente di risolvere più problemi contemporaneamente. L’interattività è presente in tutti i sistemi fisici chimici e biologici, mentre le invenzioni energetiche dell’uomo hanno rendimenti bassissimi e producono inquinamento all’ambiente. Basti pensare ai motori termici, caldaie a vapore, turboventilatori a gas, razzi a combustione, che non prendono in prestito la materia dall’ambiente, ma la consumano e la trasformano in altri elementi senza chiudere tutti i cicli cha aprono. Queste invenzioni sulla Terra hanno prodotto il riscaldamento globale. Con il modello di sviluppo che abbiamo creato, possiamo soltanto raggiungere le orbite solari seminando spazzatura spaziale, ma non essendo autonomi energeticamente e non essendo in grado di produrre alimentazione umana nello spazio, non possiamo nemmeno ipotizzare di iniziare la colonizzazione spaziale.
Le invenzioni propedeutiche terrestri pubblicate dal sottoscritto su https://www.spawhe.eu, sono state dichiarate contrarie ai principi della conservazione dell’energia dai burocrati degli uffici brevetti. Chi ha formato scolasticamente questi burocrati? L’attuale scuola che separa la fisica dalla matematica, chimica, biologia dalle scuole elementari fino alle lauree specialistiche. La scienza mondiale per motivi sconosciuti non ha approfondito la ricerca di macchine e impianti che favoriscono l’innesco dei principi interattivi naturali che interferiscono tra loro trovando incredibili scorciatoie che si chiamano fotosintesi, ciclo del carbonio, biochimica. Queste scorciatoie applicate globalmente insieme alla tecnologia ci porteranno anche nello spazio infinito modificando prima l’uomo che non deve morire quando invecchia il cuore e gli altri organi, ma soltanto quando muore il cervello che è molto più longevo degli altri organi e con neuroni artificiali potrebbe vivere ancora di più, senza alterare il DNA originale della persona umana.
La scienza attuale ignorando i principi interattivi, ha fatto gli interessi degli inquinatori e di coloro che si sono impadroniti delle risorse del sottosuolo che sono dell’umanità intera. Purtroppo hanno usato tali risorse, non in favore dell’umanità, ma contro di essa. La scienza ha sbagliato anche le energie rinnovabili, non basate sui principi interattivi. Nessuno nega che l’energia solare è una risorsa, ma non si può negare che è ingombrante e discontinua e non può sviluppare le potenze elevate che servono nei mezzi di trasporto e lavoro. Sono ingombranti e discontinue anche le energie idroelettriche, eoliche, le onde marine. Mentre l’energia idroelettromagnetica compressa ha le potenzialità per sviluppare qualsiasi potenza, ma può essere anche rimpiccolita per entrare nel torace dell’uomo.
Solo quando ho compreso che la vita dell’uomo si può allungare di moltissimi anni, ho pensato che vale la pena di pensare a lunghissimi viaggi generazionali nello spazio e quindi a pensare quali potrebbero esser le tecnologie da utilizzare nello spazio per la motorizzazione dei mezzi di trasporto. La parte più complessa è stata certamente lo studio degli ambienti interni a causa dell’assenza della gravità e la ricerca di tecnologia capaci di produrre alimentazione umana senza i minerali che fornisce la Terra. Solo quando ho compreso che i motori lineari globali, già pubblicati, con una piccola modifica darebbero stati in grado di catturare i minerali contenuti nelle polveri interstellari, mi sono deciso a pubblicare l’intera soluzione, pur essendo consapevole che avrei trovato il rifiuto dei burocrati degli uffici brevetti e il silenzio della scienza mondiale, che ha sempre taciuto sulle depurazioni ed energie interattive, dimostrando che non è al servizio dell’umanità ma di chi la paga meglio, per sfruttare i brevetti a scopo commerciale.
Non si possono spiegare diversamente la diffusione di motori termici, accumulatori di energia elettrica a batteria, pannelli solari e pale eoliche con alti ingombri e bassa efficienza energetica, mentre la natura ci ha fornito l’aria che se la comprimiamo e la sfruttiamo a senso unico è il più potente ed economico accumulatore di energia, mentre l’acqua è il più potente vettore energetico, avendo una densità mille volte superiore ai gas di combustione che, non solo sono antieconomici, ma inquinano anche l’ambiente.
Chi ha finto di non comprendere gli impianti terresti interattivi per il risparmio idrico, la depurazione dei fumi la produzione di energia idroelettrica compresa, continuerà a fingere di non comprendere che gli impianti terrestri sono tutti sbagliati, pertanto, continuerà a lanciare razzi e spazzatura tecnologica nello spazio, che le generazioni future dovranno raccogliere con pazienza e appositi bracci meccanici quando comprenderanno che il modo corretto di navigare nello spazio e quello di portarsi appresso nello spazio le scienze e le tecnologie interattive che non sono ancora state sviluppate sulla Terra ma descritte nella filastrocca di SPAWHE che ho riportato aggiornata nella pagina iniziale del sito web, dove spiego chi sono io e cosa è SPAWHE.
Estraggo da Wikipedia il seguente episodio: il 10 febbraio 2009 alle 16:56 UTC. Il satellite inattivo Cosmos 2251 ed il satellite operativo Iridium 33 si sono scontrati a 789 chilometri di altezza sopra la Siberia settentrionale. La velocità di impatto relativa è stata di circa 11,7 chilometri al secondo, approssimativamente 42 120 chilometri orari. Entrambi i satelliti sono andati distrutti. La collisione ha prodotto una considerevole mole di detriti (in numero stimato di 1 700) che costituiscono un rischio aggiuntivo per i velivoli spaziali.
Per quale ragione la scienza mondiale ha taciuto su tutte le invenzioni sostenibili interattive proposte dal sottoscritto e ha taciuto anche sui motori lineari spaziali? Che oggi il sottoscritto aggiorna tecnicamente per catturare non la spazzatura spaziale (che si potrà fare successivamente con bracci meccanici applicati al sistema di traposto interattivo in oggetto) ma il pulviscolo spaziale che serve per sopravvivere nello spazio.
In base a quanto sopra descritto, i disegni già pubblicati del Sistema di trasporto aerospaziale e sottomarino con motori lineari globali interattivi primari e indotti (Deposito di Brevetto italiano n. 102020000000031 del 03/01/2020) vanno integrati con le figure 9 e 10 che riportano gli impianti interni indispensabili a un container spaziale.
Ovviamente, le figure sono soltanto simboliche, in quanto riportano soltanto gli elementi essenziali per far comprendere che i sistemi di circolazione dell’acqua e dell’aria, di depurazione, di riciclo, di produzione energica esterna e interna agli ambienti spaziali devono essere simili a quelli terrestri (Anche se sulla Terra questi impianti non sono ancora stati realizzati) perché gli uomini per sopravvivere hanno bisogno di acqua e aria alla pressione atmosferica. Non ha senso esporsi nello spazio a malattie cardiache, polmonari, osteoporosi per viver in ambienti non pressurizzati alla pressione atmosferica, soprattutto perché l’acqua e l’aria sono anche gli elementi più potenti per produrre insieme la spinta esterna di Newton e Lorentz che ci serve per uscire dall’atmosfera e per la navigazione spaziale con il riciclo dell’energia infinito.
Paradossalmente, la divisione dell’atomo e l’energia nucleare che è costata all’umanità immense spese di ricerca, sperimentazioni e tanti disastri ambientali, a prescindere dalla bomba atomica, è risultata meno adatta dell’energia primaria interattiva tra acqua e aria, che è costata zero dollari in ricerca e sperimentazione, in quanto è stata sviluppata soltanto dal sottoscrito virtualmente con zero finanziamenti, nel silenzio generale della scienza pubblica e privata e delle multinazionali.
Cosa ci vuole a comprendere che sul pianeta Terra il concetto del moto perpetuo non ha senso? Dove vivono i professori che insegnano questa stupidaggine nelle scuole, che hanno formato anche i burocrati degli uffici brevetti mondiali, che negano la fattibilità delle invenzioni energetiche interattive? Grazie alla forza gravitazionale e alle differenza delle pressioni dei fluidi, si possono creare ovunque differenze tra le basse energie assorbita dalle pompe di circolazione dell’acqua (con la doppia alimentazione separata fino alla girante) che lavorano con le pressioni equilibrate in aspirazione e mandata, e l’alta energia prodotta dalle turbine che alimentano i generatori di corrente, che sfruttano a senso unico l’acqua introdotta in eccesso nel circuito di riciclo attraverso l’alimentazione separata, che è espulsa dal troppo pieno del bacino superiore o dalla pressione d i una autoclave, per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, per alimentate di nuovo le turbine in cicli infiniti.
Non ha avuto senso sviluppare sulla Terra delle tecnologie energetiche e depurative che hanno escluso i principi interattivi tra acqua e aria e cercare di volare nell’atmosfera e nello spazio con energie inquinanti e antieconomiche. Non ha senso ignorare il cuore artificiale ossigenatore del sangue umano che potrebbe allungare la vita umana di centinaia di anni. Non è pensabile iniziare la ricerca di nuovi pianeti senza portarsi appresso il meglio della scienza e della tecnologia terrestre che purtroppo non è stata sviluppata sulla Terra per oscure e ignoranti opposizioni alle quali ha partecipato l’intera classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica, senza assumersi nessuna responsabilità nei confronti delle generazioni future. Il reato di omissione pubblica è stato legalizzato silenziosamente a livello mondiale dai governi di destra e di sinistra.
Come si vede nelle fig. 9 e 10, all’estremità dei container spaziali sono riportati dei mezzi di trasporto spaziali di dimensioni inferiori (Fig. 11) ai quali si accede attraverso degli oblò circolari (10.11), circondati da un soffietto estensibile elettromagnetico che non disperde l’aria (10.12).
Questi mezzi di trasporto sono descritti nel deposito di brevetto intellettuale italiano n. 1020200000001369 del 24.01.2020 pubblicati su https://www.spawhe.eu/it/autovetture-volanti-e-galleggianti-con-motori-lineari-globali-interattivi-spinte-di-newton-e-lorentz/.
Questi piccoli mezzi di trasporto spaziali per spostamenti locali sono pressurizzati alla pressione atmosferica con ragionevoli margini di autonomia per assicurare la respirazione umana. Fermo restando che chi viaggerà nello spazio, se si sposta da un container all’altro, farà uso di tute e dispositivi di sicurezza, nel caso specifico, essendo la fonte energetica che fa muovere il mezzo di trasporto aria compressa, per evitare un eccessivo arricchimento di CO2 dell’ambiente, dovuto alla respirazione umana, si possono usare delle mascherine di respirazione, come quelle usate sugli aerei, che tramite riduttori di pressione alimentano la respirazione dei viaggiatori con la riserva di aria compressa del mezzo di trasporto contenuta nel serbatoio (2.12) che produce la spinta di Lorentz. Mentre l’aria atmosferica della cabina passeggeri si mantiene costantemente alla pressione atmosferica introducendo l’aria in eccesso nel serbatoio pressurizzato alla pressione superiore. Ovviamente, quando il veicolo di trasporto ritorna alla postazione di riposo, si collega il serbatoio all’impianto di depurazione globale del container al quale appartiene, che riporta i valori di CO2, alle condizioni normali (2.12).
Come si vede nelle figure 9 e 10, anche gli impianti interni ai container contengono dei serbatoi isolati di accumulo di acqua o di aria compressa (10.11 e 10.12) simili a quelli riportati nella fig.2, dotati di solenoide esterno e circolazione di magneti permanenti. Ovviamente questi serbatoi dovranno essere posizionati strategicamente nei container affinché le spinte avvengano in modo equilibrato (per mantenere sempre la posizione orizzontale dell’abitacolo) regolando la velocità di circolazione dei magneti permanenti. Questi serbatoi lavoreranno in abbinamento al motore lineare principale posto sotto al container, che come scritto sopra, oltre al compito di effettuare lo spostamento orizzontale, ha anche il compito di catturare le polveri interstellari. La ragione per la quale questi serbatoi di accumulo sono stari dotati di spinta elettromagnetica è dovuta al fatto che il sistema di trasporto con telai motorizzati con più motori globali sarà certamente superdimensionato rispetto alla normale navigazione spaziale inserita nelle orbite delle stelle e delle galassie. Infatti i telai motorizzati servono principalmente per vincere le forze gravitazionali dei pianeti come la Terra. Effettuato tale lavoro possono tornare negli aeroporti di partenza, mentre i container possono proseguire autonomamente il viaggio spaziale. Tuttavia, possono essere necessarie delle deviazioni di percorso per evitare collisioni con altri corpi vaganti nello spazio e per eventuali atterraggi. Per quest’ultima ragione, ogni container sarà dotato di ruote terrestri motorizzate autonomamente con coppia motrice periferica alle ruote, come indicato nella posizione fig. 11 della fig.10. Ovviamente, nell’eventualità di atterraggi dovranno essere previste in dotazione delle carovane spaziali anche dei veicoli motorizzati di fig. 11 dotati di pale meccaniche per spianare la zona di atterraggio. E’ ovvio che siamo nel campo della fantascienza e queste cose si potranno fare soltanto tra moltissimi anni. Io ritengo che non si faranno nemmeno tra moltissimi anni se si continuerà a governare il mondo attraverso gli attuali partiti politici che non comprendono nulla di scienza e tecnologia e non si abolisce la proprietà industriale e il commercio dei brevetti, che invece di favorire il progresso globale creano conflitti di interesse, pubblici e privati, che occultano le migliori idee di sviluppo a vantaggio di quelle peggiori, che sul pianeta Terra hanno creato il riscaldamento globale, distrutto le foreste, le biodiversità per creare strade, ponti, viadotti, ferrovie, città di milioni di persone che non sempre convivono pacificamente, proprio a causa delle cattive informazioni pubblicitarie, che impediscono lo sviluppo globale delle scienze e tecnologie.
Continuando la descrizione degli impianti interni ai container spaziali, dobbiamo dire che le coltivazioni idroponiche nello spazio saranno indispensabili per la capacità di produzione del cibo con piccoli ingombri rispetto alla coltivazione su terra e la facilità di trattamento e riciclo dell’acqua. Come si vede le acque di scolo delle piante idroponiche (10.3) sono collegate con pozzetti a sifone al collettore di scarico delle acque (10.4) che alimenta l’impianto di depurazione (10.1). Ovviamente, essendo gli impianti di depurazione dotati di autoclavi pressurizzate staticamente con l’aria compressa che si dissolve nell’acqua proporzionalmente alla pressione di esercizio per i principi di Henry e Dalton, anche nello spazio possiamo realizzare dei cicli depurativi ed energetici globali, come descritto nel seguente articolo. https://www.spawhe.eu/it/la-progettazione-ambientale-sostenibile-e-un-dovere-sociale-delle-istituzioni-mondiali-mini-sistema-di-depurazione-acqua-domestica-produttore-di-energia-idroelettrica/. Ovviamente, dovranno essere fatte piccole modifiche alle pompe di circolazione per triturare i rifiuti organici, ma i componenti e il sistema di funzionamento è identico.
Osservando la fig. 10, che è l’ingrandimento della fig. 9, che riporta anche i numeri di riferimento della legenda, possiamo considerare che il fatto che non esiste la gravità terrestre nello spazio ma solo la gravità generale, può essere compensato dalla presenza della pressione integrale dell’ambiente alla pressione atmosferica terrestre e dalla circolazione a senso unico della stessa aria atmosferica, che esce dalle bocchette di mandata ( 10.6), pressurizza il plenum superiore (10.7), attraversa un soffitto filtrante (10.8), attraversa un pavimento in grigliato di acciaio (10.9), entra nelle griglie di aspirazione (10.10), e passa attraverso l’unita di trattamento (10.5), dove viene riscaldata e umidificata. Tali unità saranno sempre in numero doppio per assicurare sempre la pressurizzazione dell’ambiente anche se una di esse è fuori esercizio per motivi di manutenzione.
Il ventilatore dell’unità di trattamento aria (10.5) la spinge di nuovo verso l’alto con una pressione in grado di vincere le perdite di carico nei canali e nel filtro del soffitto. Per evitate che l’assenza di gravità faccia galleggiare l’acqua non solubilizzata nell’aria, l’intero percorso sarà guidato da cariche elettrostatiche che attirano le particelle di acqua e aria verso le griglie di mandata (10.6) o di aspirazione (10.10), mentre l’acqua, che ha una molecola che si polarizza automaticamente in presenza di una piccola corrente elettrica dissociandola in due varietà di ioni (lo ione idrogeno idrogenione H+ e lo ione ossidrile ossidrilione O-, segue i percorsi polarizzati dell’aria. Invece, i percorsi intubati sono guidati dalle pompe di circolazione senza diffondersi nell’ambiente. Gli scarichi di acqua a gravità terrestri dei rubinetti e della pulizia wc saranno guidati da elettrodi posizionati nei sifoni di scarico.
Nella sostanza, negli ambienti dove si svolgono le attività umane la pressione atmosferica e i gas atmosferici che entrano anche nel torace dell’uomo, creano le stesse condizioni terrestri dal punto di vista fisiologico, quindi non soffriremo di malattie cardiovascolari e osteoporosi, ma faremo meno fatica a muoverci, essendo più leggeri. Mentre i flussi dell’aria atmosferica e dell’acqua negli ambienti in cui vivremo saranno integrati dall’elettrostatica, che è pur sempre un fenomeno elettromagnetico prodotto localmente. Chi non crede a questi fenomeni può andare a visitare una cabina di verniciatura elettrostatica, dove può notare che questa tecnologia è già usata sulla Terra, in quanto esiste sia il plenum di immissione dell’aria pressurizzata superiore, sia il flusso guidato della vernice verso gli oggetti da verniciare che sono caricati con cariche elettrostatiche opposte agli ugelli che spruzzano la vernice. Quindi, per viaggiare nello spazio la gravità nei mezzi di trasporto non è indispensabile. È indispensabile produrre nei mezzi di trasporto la pressione atmosferica per rispettare fisiologicamente la natura dell’uomo e per proteggere l’uomo dai raggi cosmici come avviene sulla terra. Ovviamente ci sarà bisogno anche di altre invenzioni per rinforzare la protezione degli esseri umani, come l’emissione di raggi elettromagnetici opposti a quelli cosmici captati, ma i primi passi per iniziare la colonizzazione spaziale erano e sono l’individuazione di energia pulita sostenibile e inesauribile che la scienza terrestre, compresa quella spaziale, non ha mai voluto cercare, esponendo anche gli astronauti a inutili e irreversibili danni alla salute. Eppure gli astronauti sono persone molto preparate del punto di vista scientifico e tecnico. Cosa aspettano a prendere delle posizioni per difendere la loro salute?
Si riportano di seguito i disegni aggiornati dell’intero sistema con le relative legende.
SISTEMA DI TRASPORTO AEROSPAZIALE E SOTTOMARINO CON MOTORI LINEARI GLOBALI INTERATTIVI PRIMARI E INDOTTI CON CATTURA DELLE POLVERI INTERSTELLARI E IMPIANTISTICA DI SOPRAVVIVENZA SPAZIALE