Il titolo reale di questo articolo è un poco più lungo ed è il seguente: La differenza tra l’onesta imparziale dell’energia dell’universo e la manipolata energia terrestre dei governi e delle multinazionali, che sta distruggendo il pianeta. Le soluzioni alternative di Spawhe.eu boicottate dai potenti della Terra.
Riassunto
Ho sempre saputo che l’energia dell’universo è uguale a zero anche se non sono uno scienziato ma solo uno che ragiona con la propria testa. Questo è confermato anche da grandissimi scienziati come Stephen Hawking. Noi piccoli uomini, grazie a questi scienziati e alle osservazioni astronomiche sempre più potenti consentite dalla tecnologia, possiamo solo cercare di comprendere meglio il funzionamento dell’universo che ha una dimensione infinita, solo parzialmente dalle galassie, buchi neri, materia oscura, stelle, pianeti, che sono misteriosamente collegati da una fitta rete elettromagnetica e forze gravitazionali che collegano tra loro tutti i corpi nello spazio che si muovono in sincronia, mentre l’universo continua ad espandersi, a causa delle esplosioni nucleari delle singole stelle e pianeti nello spazio infinito in tutte le direzioni per occupare nuovi spazi, ampliando sempre di più la grande rete elettromagnetica e gravitazionale che continua a tenere tutto collegato. Le misurazioni con il telescopio spaziale Hubble indicano che l’universo si sta espandendo a una velocità maggiore di quanto previsto dai modelli degli scienziati. Io non so come gli scienziati abbiano potuto fare delle previsioni, ma da semplice progettista di impianti antropici terrestri, assimilo tale fenomeno al principio di Pascal che dice che la pressione si espande in tutte le direzioni. Pertanto, se la velocità di espansione dell’universo aumenta significa che l’universo sta incrementando il numero delle esplosioni nucleari che creano la pressione che si espande nel vuoto infinito.
È chiaro che in un contesto dimensionale infinito, il pianeta Terra non è altro che un piccolo elemento insignificante, che se smette di funzionare, perdendo le sue caratteristiche vitali, ci rimettono soltanto gli abitanti della terra. Ma quali sono le caratteristiche vitali della Terra? Partendo dall’esterno, sono certamente: il naturale scambio ionico tra la ionosfera e la superficie terrestre, l’aria atmosferica, l’acqua, la vita biologica, la forza nucleare prodotta da nucleo ferromagnetico interno che produce il calore e l’elettromagnetismo di base collegato a quello universale. Con questi elementi e con le elementari invenzioni proposte dal sottoscritto, senza l’uso di nessuna delle attuali energie terrestri, potremmo estrarre in modo indolore dall’ambiente terrestre senza produrre CO2, vapore nessun tipo di inquinamento, riportando in breve tempo il valore di CO2 e vapore ai livelli preindustriali. Pertanto, incominciare a raffreddare il pianeta e a ricostruire l’habitat naturale. Probabilmente consentendo anche la graduale ricrescita delle barriere coralline.
Se non interveniamo, il pianeta Terra continua a consumare le proprie risorse interne e prima o poi, smette di funzionare. Non viene espulso dal sistema dell’universo ma continua a girare all’infinito come un corpo senza o con pochissima vita, che conserva la sua massa priva di vita biologica, come gli altri pianeti del sistema solare. Dove voglio arrivare con questa premessa? È molto semplice. Gli esseri umani non possono fare riferimento all’energia dell’universo che è tutta un’altra cosa rispetto all’energia terrestre. Altrimenti non saremmo i soli abitanti del sistema solare. Dobbiamo imparare a estrarre l’energia dall’ambiente terrestre in modo indolore per l’ambiente stesso. Questo non significa rinunciare al progresso. In altre parole, non possiamo copiare l’energia nucleare dell’universo che è sproporzionata per gli equilibri biologici terrestri e non possiamo continuare a estrarre risorse dal sottosuolo. Dobbiamo osservare meglio la natura perché ci ha dato gli strumenti per estrarre tutta l‘energia che ci serve in modo indolore per l’ambiente terrestre. Non è facile comprendere tutti i dettagli se ci limitiamo dire che siamo favorevoli all’energia rinnovabile, oppure al nuovo nucleare, all’idrogeno trasformato in combustibile, all’idroelettrico tradizionale, all’eolico e all’energia solare. Nella mia vita di progettista e installatore di impianti antropici industriali e ambientali, ho dovuto constatare che la maggioranza degli impianti antropici sono sbagliati dal punto di vista economico e tecnologico perché la natura terrestre nel corso dei 4,5 miliardi di vita ha già stabilito le condizioni climatiche di sopravvivenza degli uomini senza usare nessuna tecnologia. Pertanto, il compito dei progettisti e inventori è molto semplificato, se non si lasciano condizionare dai politici, dai datori di lavoro che mirano a ad investire sulle energie che producono i maggiori guadagni economici, senza tener conto che nessuna delle attuali energie possiede il funzionamento interattivo, che è contemporaneamente energetico e depurativo, che solo le energie proposte dal sottoscritte possiedono essendo, estratte in modo naturale dall’ambiente, benché siano anche le più economiche di tutte le altre.
Descrizione
Nel descrivere questo articolo, non posso non collegarmi all’articolo precedente che anticipava di pochi giorni il vertice del futuro appena concluso avvenuto il 22 e 23 settembre 2024 nella sede Onu di New York. Questo vertice non ha fatto altro che ribadire gli obiettivi dell’Agenda 2030 sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 paesi tra cui l’Italia, per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. Io voglio soltanto sottolineare la parte più importante dell’intervento del Presidente del Consiglio Italiano che ha confermato il piano Mattei, che per il sottoscritto è un tuffo nel passato, mentre per il sottoscritto, come scritto nel riassunto, anche le attuali rinnovabili sono superate. Voglio inoltre sottolineare l’intervento della Presidente dell’ENEL italiana Patrizia Grieco, che riferendosi, alle aziende energetiche, afferma: “non basta più remunerare il capitale, devono imparare a remunerare il sistema in cui vivono”. Una sfida che – ha sottolineato Grieco – vede Enel primo player al mondo per capacità di generazione energetica da energie rinnovabili. Anche in questo caso, ribadisco che non solo anche le attuali rinnovabili sono superate, ma aggiungo che proprio la centrale idroelettrica di Bargi, progettata e gestita dall’Enel, distrutta da un probabile colpo di ariete, pochi mesi prima, le avrebbe dovuto insegnare che le centrali idroelettriche sarebbero molto più efficienti, razionali e sicure, se lavorassero senza il salto idraulico. Fatte queste premesse, riprendo la descrizione dell’articolo in oggetto.
Se sul pianeta Terra esistesse un senno di poi, si dovrebbe ammettere che la tecnologia umana si doveva concentrare nello sviluppo delle velocità produttive dei beni di consumo senza alterare le condizioni climatiche del pianeta. Sul pianeta Terra sono sempre esistiti fenomeni naturali negativi o inquinanti, come le scosse sismiche, eruzioni vulcaniche, incendi boschivi, alluvioni, ma tutti questi fenomeni naturali, sono stati compensati dalla natura stessa per mezzo del graduale assorbimento degli stessi fenomeni inquinanti prodotti. Mentre le acque, prima dell’era industriale erano abbastanza gestibili dal regolare svolgimento delle quatto stagioni. Ma con lo sviluppo industriale, per sopperire ai maggiori fabbisogni energetici e alimentari e di comfort della popolazione umana, la scienza terrestre si è orientata sulla energia fossile, nucleare, idroelettrica, solare, eolica. Il sottoscritto, che da pensionato ha voluto cimentarsi come inventore nella pulizia dell’energia fossile, da una decina di anni si è accorto che è molto più semplice ed economico estrarre a freddo l’energia dall’ambiente, che cercare di pulire l’energia fossile, progettando diversamente gli impianti idroelettrici. I quali, contrariamente a quello che pensava il sottoscritto e che ancora pensa la scienza, non hanno bisogno del salto idraulico per produrre energia elettrica e possono essere realizzati anche in versione mobile nella versione idroelettrica compressa. Non dobbiamo dimenticare che tra le mie invenzioni ce ne è una che si chiama welling artificiale che potrebbe incrementare, oltre ogni aspettativa anche la produzione alimentare estratta dal mare e dai laghi, migliorando le condizioni ambientali. Infatti, pompando l’acqua verso il basso il sistema porterebbe l’ossigeno delle acque superficiali nei fondali, molto spesso inquinati, e porterebbe in superfice i carbonati come concime alimentare. Inoltre, l’energia elettrica per far funzionare la pompa la possiamo produrre sul posto usando una pompa identica collegata a un generatore di corrente. Infatti, il gruppo “generatore di corrente pompa”, che sfrutta il battente idrostatico, produce più energia di quella che serve al gruppo che consuma l’energia “motore pompa”. Quindi l’energia elettrica è gratis, essendo stata estratta dall’ambiente. Quindi, gli utenti non dovrebbero pagare l’energia ma soltanto la tecnologia che la produce e possibilmente anche gli inventori. Ritornerò su questo argomento in questo stesso articolo. Per il momento, affermo, come anticipato nel riassunto che l’intero sistema industriale depurativo ed energetico terrestre, dovrebbe essere revisionato e corretto con importanti modifiche, in quanto colpevole degli attuali cambiamenti climatici che stanno devastando il pianeta e hanno già devastato l’economia mondiale facendo pagare a tutti l’energia che in gran parte potrebbe essere estratta dall’ambiente terrestre senza trivellare pozzi e nessuna trasformazione industriale in impianti antropici fissi e mobili.
La scienza mondiale legata ai centri di potere non ha mai preso in considerazione nessuna delle mie quaranta invenzioni, tuttavia, nel pianeta Terra continua a insegnare che l’energia non si può creare dal nulla e che il moto perpetuo non è possibile. È stata questa la principale accusa che ho ricevuto dall’ufficio brevetti italiano ed europeo alle mie invenzioni più importanti. Mi sono opposto inutilmente con ragionamenti e anche principi scientifici noti, che rappresentano paradossi scientifici. Cioè, eccezioni che confermano le regole. Sono proprio i paradossi scientifici che consentono di estrarre l’energia dall’ambiente terrestre, che come ho detto, è molto diversa dall’energia dell’universo. In quanto può essere sviluppata soprattutto a freddo, sfruttando principi fluidodinamici come quelli di venturi, Pascal, Torricelli, Newton ai fini della produzione della forza e principi fisici, come la solubilità dell’aria nell’acqua di Henry e Dalton ai fini depurativi. Ma, soprattutto, i principi elettromagnetici di Maxwell e Lorentz, devono essere sviluppati a freddo per poter essere sommati alla forza fisica. Infatti, la spinta di Lorentz, sarebbe particolarmente utile nei trasporti aero spaziali e sottomarini, ovviamente, senza combustibili ed energia nucleare.
Infatti, nemmeno a farlo apposta, anche l’elettromagnetismo terrestre producibile dall’uomo è diverso da quello prodotto dall’energia nucleare, poiché può essere prodotto soltanto a freddo alla temperatura dell’ambiente, tramite avvolgimenti di fili di rame protetti con vernici isolanti e la circolazione di magneti permanenti, sostati dalla stessa energia elettrica. Fortunatamente l’elettromagnetismo terrestre dialoga perfettamente con l’elettromagnetismo di origine nucleare. Questo dialogo è importante, oltre che per la produzione energetica elettrica, anche in tutte le applicazioni naturali, industriali, agricole, chimiche biologiche, elettrostatiche a causa della ionizzazione naturale dell’acqua e dell’aria. Anche il sangue umano si ionizza, altrimenti, anche la mia invenzione del cuore artificiale ossigenatore del sangue umano non funzionerebbe molto bene. Adesso non funziona ancora, probabilmente perché darebbe fastidio a invenzioni utili ma meno efficienti, come i pacemaker.
L’ invenzione del sottoscritto della pompa centrifuga con la doppia alimentazione separata fino alla girante è fondamentale per la rivoluzione mondiale delle depurazioni e delle produzioni energetiche.
Chiaramente, il Creatore dell’universo è un grandissimo progettista, altrimenti, non avrebbe predisposto tutto, affinché gli uomini potessero inventare queste soluzioni. Infatti, il pianeta Terra, essendo dotato di una forte forza gravitazionale ha subito delle evoluzioni naturali che gli hanno consentito di sviluppare elementi chimici organici e inorganici e forme di vita biologiche che mostrano chiaramente che noi terrestri, abbiamo ereditato una energia molto più evoluta di quella dell’universo. Purtroppo, caso strano, queste rivelazioni alcune volte le comunica a persone comuni, senza titoli accademici, come il sottoscritto, per complicare le cose.
Per cui, contrariamente a quanto affermano i professori, sul pianeta Terra, possiamo andare molto oltre il moto perpetuo. Il moto perpetuo non avrebbe senso, in quanto, non produrrebbe e non consumerebbe energia. Come progettista e installatore di impianti industriali e ambientali, ho compreso la logica del rendimento degli impianti industriali, dove ho lavorato per i primi diciassette anni della mia vita. Successivamente, ho cambiato lavoro per comprendere la logica del rendimento degli impianti pubblici, dove ho lavorato per venti anni prima di andarmene in pensione e progettare gli impianti antropici a modo mio, scontentando tutti. Sia i padroni delle industrie, sia i governi, che in teoria, dovrebbero essere i padroni degli impianti pubblici. Nella realtà, i veri padroni della società attuale sono le multinazionali. Alle quali fa molto comodo l’alto rendimento della produzione industriale e il basso rendimento degli impianti pubblici, che continuano a usare soluzioni obsolete nella produzione energetica e nelle depurazioni, consentendo più facili guadagni economici alla ristretta classe dirigente mondiale, che fa quello che vuole, senza trovare opposizioni, ma soltanto collaborazioni a diffondere invenzioni sbagliate come le auto elettriche, che senza la realizzazione di una adeguata rete di punti di ricarica dell’energia elettrica (alimentati dall’energia prodotta da centrali termiche) non sarebbero state vendute. La mia auto idroelettrica completamente autonoma energeticamente non ha trovato finanziatori, senza che nessun partito politico associazione ambientale rivista scientifica, organi di informazioni protestasse per questa discriminazione.
Avendo i governi rinunciato a fare gli imprenditori anche nei paesi comunisti, la ricerca mondiale, si può dire che lavora tutta per le multinazionali. I progettisti delle macchine e degli impianti lavorano per creare la ricchezza dei datori di lavoro in cambio dello stipendio, non per risolvere i problemi di consumo energetici. Purtroppo, consumando le energie nel modo sbagliato consumiamo anche le risorse naturali del pianeta. Sul pianeta Terra tutti i materiali metallici, plastica, vetro possono essere riciclati anche se questo non avviene perfettamente, ma quello che la scienza mondiale non ha ancora compreso è la potenza della energia idroelettromagnetica compressa che pure può essere completamente a riciclo sul pianeta sul pianeta Terra e io aggiungo che stiamo sbagliando anche la ricerca e lo sviluppo spaziale, continuando a insistere su energie fossili, nucleari, chimiche a pagamento, che sono le stesse che usa la NASA. (Il sottoscritto è l’unico inventore al mondo che insiste nel dire che potremmo andarci anche con l’energia pulita estratta dall’ambiente naturale terrestre e dagli ambienti artificiali terrestri, perché l’energia estratta dell’acqua dall’aria, non si consuma e si ricicla all’infinito, proprio per le caratteristiche ioniche dell’acqua e dell’aria. Ovviamente, dobbiamo progettare gli impianti affinché l’aria conservi lo stato gassoso e l’acqua lo stato liquido. C’è qualcosa di oscuro nel rifiuto della scienza pubblica e privata di sperimentare le mie semplici soluzioni dell’energia idroelettrica sommersa e compressa brevettate nel 2014 e 2015, che potrebbe risolvere in breve tempo il problema delle irregolarità climatiche che alternano alluvioni e siccità e relativi danni. L’attuale classe dirigente mondiale per continuare a consentire l’attuale commercio delle fonti energetiche e delle attuali tecnologie, finge di non comprendere la potenza della interattività di processi comuni dell’acqua e dell’aria che si depurerebbero a vicenda mentre produrrebbero energia elettrica alla temperatura dell’ambiente.
Io sono costretto a usare il condizionale perché l’attuale classe dirigente, non avendo mai voluto realizzare cicli comuni energetici e depurativi nelle abitazioni e nelle fognature modificando anche le ciminiere perché le proposte sono state fatte da un semplice pensionato, è stato impossibile far avanzare lo stato dell’arte tecnologico degli impianti fissi depurativi ed energetici. È ancora più difficile sperare che si facciano le sperimentazioni sulle energie mobili e ancora di più quelle sui mezzi di trasporto aerei e spaziali, dove le inevitabili perdite fisiologiche delle fonti energetiche, si dovrebbero rigenerare partendo dalla fotosintesi clorofilliana, quindi, dalla luce artificiale prodotta nei vagoni spaziali. Ma nulla è impossibile se la soluzione è corretta. Certamente non è corretto pensare di andare nello spazio infinito con i razzi.
Se io ho interpetrato bene la logica del Creatore dell’universo per produrre correttamente l’energia terrestre (che ancora non è stata prodotta ma boicottata dalla intera classe dirigente mondiale), a maggior ragione, tale soluzione vale anche per lo spazio. Proprio perché lo spazio è infinito dobbiamo pensare a energie che non si consumano e che devono essere respirabili dagli uomini. Pertanto, dovremo portarci appresso non solo le materie prime, ma anche le tecnologie per rigenerarle all’infinito, come il sottoscritto ha proposto nelle progettazione virtuale dei motori lineari globali che potrebbero appunto, portarci nello spazio con l’energia terrestre prodotta a freddo, che sarebbe in grado di sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz che sulla Terra non è mai stata sommata perché la scienza pubblica e privata, si è ostinata a usare l’energia termica che non consente di affiancare ai propulsori termici (razzi) i delicati propulsori elettromagnetici costruiti con bobine di fili protetti con vernici isolanti, che insieme alla circolazione di magneti permanenti riescono a produrre tale tipo di spinta, indispensabile per vincere la forza gravitazionale. Ma anche per collegarsi alla rete elettromagnetica dell’universo. Se noi non ci colleghiamo in modo razionale ed efficiente alla rete elettromagnetica dell’universo non faremo grandi passi nemmeno nelle esplorazioni spaziali.
Riporto uno stralcio del mio articolo e deposito di brevetto https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-cattura-polveri-interstellari-e-impianti-ambientali-spaziali/ “Costerà di meno spostarsi nel vuoto quando la pressione atmosferica e la resistenza dell’aria diventa inconsistente. Ma quello che è ancora più importante è il fatto che, modificando leggermente i motori lineari globali, viaggiando nello spazio, potremo catturare le polveri interstellari, che contengono gli stessi minerali presenti sulla Terra. Queste potranno essere utilizzate per molti scopi scientifici, ma soprattutto, come concime per le coltivazioni idroponiche e la produzione di carne senza animali per alimentare i viaggiatori spaziali. Dobbiamo semplicemente realizzare un tunnel di acciaio esterno al motore lineare globale collegato al turbo ventilatore dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica e la gravità. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre. Non bisogna meravigliarsi che non mi sia stato concesso il brevetto su questa soluzione e che io non abbia fatto un ricorso legale contro tale decisione dei burocrati degli uffici brevetti italiano ed europeo. Io non posso sprecare le mie scarse risorse economiche di semplice pensionato per oppormi a tali decisioni se l’intera scienza mondiale non è pronta ad ammettere i propri errori. Posso soltanto ipotizzare funzionanti le mie soluzioni e far avanzare lo stato dell’arte virtualmente proponendo le invenzioni successive che seguono gli stessi ragionamenti interattivi. Infatti, i processi depurativi ed energetici interattivi avvengono naturalmente in natura in presenza della fotosintesi e del ciclo del carbonio alla pressione atmosferica in presenza dei minerali terrestri, della chimica, biologia, fisica ed elettromagnetismo alla velocità naturale dell’ambiente terrestre. Per farli avvenire a velocità superiori è necessario incrementare le pressioni di esercizio, le portate dei componenti interessati ai processi, creare la luce artificiale, modificare le macchine che fanno circolare i fluidi e quelle che producono energia. Poiché, la scienza mondiale è stata sempre divisa in settori specializzati in singole discipline anche l’industria e le multinazionali non hanno approfondito il modo di incrementare la velocità dei processi depurativi ed energetici interattivi.
Quindi, a un inventore come il sottoscritto che ha appreso per metà della vita lavorativa l’organizzazione scientifica del lavoro e la tecnologia nell’industria automobilistica e per un’altra metà della vita lavorativa i processi depurativi energetici e distribuzione idrica degli impianti pubblici, non ha potuto fare altro che mettere insieme le due esperienze per studiare e proporre da pensionato i processi interattivi completi, che sono stati accolti con il silenzio della scienza pubblica e privata e con l’ovvia opposizione dei burocrati degli uffici Brevetti. E’ ovvio, che non essendo stati compresi gli impianti terrestri, non possono essere compresi gli impianti spaziali, (dove è necessario incrementare artificialmente la pressione dell’ambiente per non creare danni fisiologici agli uomini abituati a vivere alla pressione atmosferica e nello stesso tempo compensare la minore gravità, guidando i flussi dell’acqua e dell’aria nelle direzioni desiderate per mezzo della pressurizzazione dell’ambiente e la ionizzazione dell’acqua e dell’aria, già parzialmente sperimentati sul pianeta Terra in ambienti particolari terrestri, come le cabine di verniciatura elettrostatica). È altrettanto ovvio che un inventore che conosce il proprio lavoro, non può accettare i silenzi della scienza, che non ha mai applicato i principi scientifici di Henry, Pascal, Venturi, Torricelli, Maxwell, Faraday, Einstein contemporaneamente negli stessi impianti come verità scientifiche. La scienza mondiale ha dimostrato di essere capace a legiferare singoli principi scientifici, mentre la tecnologia ha dimostrato di essere capace di progettare le macchine che li sfruttano singolarmente. Ma le vere invenzioni sono quelle che mettono insieme più principi e tecnologie insieme per accelerare i processi energetici e depurativi insieme compatibilmente con la resistenza dei materiali, le temperature, le pressioni, sopportabili dagli esseri umani nel modo più semplice ed economico. La scienza pubblica e privata e le multinazionali che hanno prodotto il riscaldamento globale, i virus e l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale hanno dimostrato che non sanno progettare gli impianti antropici globalmente. Mentre il sottoscritto senza un solo euro o dollaro di nessun governo e di nessuna multinazionale ci ha provato sia negli impianti depurativi, energetici, sanitari e anche in quelli spaziali. Inoltre, noi non possiamo pensare di andare nello spazio senza organizzare la vita interna ai vagoni spaziali, che ha bisogno di produrre alimentazione umana e riciclare all’infinito l’acqua, l’aria e abbattere e consumere il CO2 prodotto dalla respirazione umana. Quindi nella mia versione di progettazione virtuale dei trasporti spaziali mi sono permesso di riproporre il mio progetto di risparmio idrico domestico (CE2006A020014 del 22. 05. 2006, che è anche un brevetto europeo, non realizzato sulla Terra per gli incomprensibili silenzi della scienza pubblica italiana, europea e mondiale. Infatti, tale soluzione integrata con un sistema di pressurizzazione dei vagoni spaziali e la cattura esterna delle polveri interspaziali depositato il 27. 07.2021 con il numero di deposito italiano U102021000019907, è stato l’ultimo deposito di brevetto del sottoscritto, con il quale ho chiusi definitivamente la mia carriera di inventore senza trovare interlocutori. Sembra strano che il mio primo deposito di brevetto si collega all’ultimo, in ambienti completamenti completamente diversi. Ma non lo è perché vuol dire che dal 2006 al 2024 non abbiamo risolto i problemi ambientali terresti e abbiamo la pretesa di voler andare nello spazio. Quindi, la mia la mia fallimentare carriera di inventore, che non ha visto nemmeno una delle quaranta invenzioni proposte, rispetta perfettamente la storia e i retroscena dl risaldamento globale attuale.
Purtroppo, per sfortunate circostanze, le cose non sono andate nel modo sopra indicato, perché, come ho scritto in qualche articolo precedente, la lettera Prot. ENEA/2009/370587/PRES datata 2/07/2009, nella quale, l’ex presidente dell’ENEA, mi invitava a un incontro nella loro sede di Bologna, scrivendomi testualmente: “Al fine di approfondire gli aspetti tecnici e le implicazioni economiche dei sistemi e delle tecnologie da lei prospettate, la prego di voler contattare il Dr…………., responsabile della Sezione Metodi di Analisi e Prevenzioni del Rischio Antropico, che potrà organizzare un incontro con gli esperti del settore”
Purtroppo, per motivi sconosciuti al sottoscritto, i collaboratori del Presidente ritardarono l’incontro, e mi convocarono nella seconda metà del mese di settembre 2009, facendomi fare tra andata e ritorno circa 1100 km di treno solo per comunicarmi, che il prof. Paganetto non era più il presidente dell’Enea, e loro non potevano più occuparsi dei miei brevetti, non avendo fondi sufficienti nemmeno per portare avanti i loro brevetti. Pertanto non ci fu nessuna discussione tecnica sui miei brevetti. Tutto questo poteva essermi comunicato anche con una semplice mail, senza farmi sostenere anche i disagi le spese di viaggio. Questo è il livello di comportamento degli enti di ricerca italiani e probabilmente, mondiali, nei confronti degli inventori privati. Successivamente, L’ENEA, come tutti gli altri enti di ricerca italiani e mondiali, non ha risposto all’invio delle mie pubblicazioni, benché, come ho dimostrato, abbia presentato brevetti molto più importanti e potenzialmente utili all’umanità, di quelli elaborati fino al 2009. Certamente, oggi molti editori mi invitano a pubblicare presso di loro gli articoli che scrivo, ma vorrebbero anche essere pagati per pubblicarli. Anche gli organizzatori dei congressi mi invitano a partecipare, ma anche essi vorrebbero essere pagati e in più dovrei pagare le spese di viaggio e di soggiorno.
Gli sponsor, che sono le multinazionali, non finanziano gli estranei al loro sistema di potere. Ho sottratto alla famiglia mono reddito 20.000 euro per tasse di deposito dei brevetti, che essendo di pubblica utilità sociale, avrebbero dovuto essere esentati da qualsiasi tassa. Li ho pagati per cercare interlocutori pubblici e privati che non ho trovato. Inoltre non sono stato retribuito da nessun datore di lavoro per circa venti anni di lavoro, compresi gli straordinari, perché lavoro tutti i giorni. Anche in quelli festivi. I problemi che ho cercato di comprendere restano tutti irrisolti, nonostante i vertici mondiali sull’ambiente e l’energia. Nel frattempo anche quest’anno, arriva l’inverno e milioni di persone soffrono il freddo e la fame e non possono nemmeno riscaldarsi e spostarsi in altri posti per mancanza di energia elettrica. che invece, potrebbe essere estratta dall’ambiente nel posto in cui vivono, anche se si trova al polo nord o nel deserto.
Come progettista e inventore, che ha proposto alternative, che non hanno mai avuto risposte, non posso stare in silenzio, perché oltre ad essere vittima dello stesso sistema energetico e depurativo mondiale, sarei complice del loro reato di omissione. https://www.spawhe.eu/it/il-reato-di-omissione-e-il-pane-quotidiano-delle-scienze-burocrati-e-governi-mondiali/.
Se ragioniamo, la temperatura dell’ambiente terreste, pur essendo molto lontana dalla temperatura del vuoto spaziale, che è quella dello zero assoluto è di – 2,73 K circa, pari a -270,42 gradi Celsius, considerando che nel vuoto il calore tra l’interno e l’esterno dei vagoni spaziali, si trasmette solo per irraggiamento e non per conduzione e convezione, data l’assenza sul lato esterno dell’aria atmosferica, sarebbe stato più logico andare nello spazio con una energia prodotta a freddo invece che a caldo, come hanno fatto gli enti spaziali pubblici e privati. Ma anche molto più economico perché l’energia terrestre, come l’ha concepita il sottoscritto (virtualmente senza finanziamenti) non costa niente, è riciclabile all’infinito, è respirabile dagli uomini, dalle piante e dagli animali da allevamento che ci porteremo appresso, affinché l’energia terrestre la possiamo rinnovare negli stessi vagoni spaziali, partendo dalla luce artificiale, la fotosintesi clorofilliana e intero ciclo del carbonio. Possiamo, addirittura catturare dallo spazio le particelle di minerali vaganti nelle polveri per scopi di ricerca, ma anche come elementi di reintegro dell’alimentazione umana e della tecnologia, riguardanti i futuri trasporti aerospaziali come descritto dal sottoscritto in alcuni depositi di brevetti e relativi articoli collegati. Ma stando con i piedi per terra, la scienza spaziale attuale sta facendo il passo molto più lungo della gamba, proprio perché la scienza terrestre non ha compreso come si estrae l’energia dall’ambiente. Non importa se tale energia deve servire a restare sulla terra o andare nello spazio. L’importante è che l’energia sia compatibile con la vita degli esseri viventi, sia economica e producibile a freddo. Con tali caratteristiche è evidente che a sia sul pianeta Terra che in quello spaziale avrebbe dovuto essere fluido dinamica ed elettromagnetica. Le soluzioni nucleari e termiche non consentono tale tipo di accoppiamento e sono anche antieconomiche e inquinanti. La forza elettromagnetica che porta il nome dello scienziato Lorentz non è stata molto utile nella progettazione dei trasporti aeronautici sottomarini e spaziali, dove il mezzo di trasporto si deve muovere in uno spazio tridimensionale, gli altri scienziati hanno usato il calore al posto della fluidodinamica. Mentre il mio Motore lineare globale producendo a freddo l’intero ciclo energetico, la estrae dall’ acqua e dall’aria compressa. Infatti tale motore benché non sia mai stato realizzato usa un turbo ventilatore elettrico incorporato in una doppia parete cilindrica, all’interno della quale è avvolto il circuito elettrico indotto e le scanalature dove scorrono i magnetici permanenti montati su supporti isolati, che secondo che secondo la direzione in cui si muovono producono la spinta chiamata appunto di Lorentz.
Ovviamente esistono anche altri accorgimenti affinché la spinta vada sempre nella direzione desiderata ma il fattore essenziale è quello di usare una fonte primaria energetica fredda sia per produrre la spinta di Newton che quella Lorentz. che sono separate solo da una semplice parete. Questa soluzione sul pianeta terra non è mai stata realizzata perché i turbo ventilatori degli aerei sono termici. Di conseguenza anche la corsa spaziale è stata impostata sull’energia termica. Usando i razzi al posto dei turbo ventilatori termici, che non potrebbero superare l’atmosfera.
Fino al 2014 – 2015, quando ho inventato l’energia idroelettrica sommersa e compressa, nessuno poteva pensare che si poteva utilizzare anche nell’atmosfera terrestre. Invece, nel 2020 ho concepito i motori lineari globali incorporati in tunnel con doppia parete contenenti bobine di fili di rame con circolazione di magneti permanenti che potrebbero produrre la spinta lineare di Lorentz all’esterno dei turbo ventilatori elettrici e all’esterno delle stesse autoclavi che contengono l’acqua e l’aria compressa che serve per produrre l’energia elettrica primaria. È ovvio che l’energia elettrica prodotta è meno potente di quella termica, ma non costando niente le materie prime, possiamo affiancare più motori lineari globali che lavorano in parallelo riuscendo lo stesso a superare l’atmosfera, senza sollecitare eccessivamente i materiali. La subordinazione dei progettisti e degli inventori ai datori di lavoro, il mercato dei brevetti e molti altri fattori impediscono che le soluzioni migliori vengano fuori. Se qualcuno, come il sottoscritto, pubblica le soluzioni senza poterle dimostrare praticamente per l’assenza di finanziamenti non viene creduto da nessuno degli addetti ai lavori dei settori interessati, che preferiscono lasciare le cose allo stato attuale, dove ci guadagnano tutti, anche se il progresso non avanza e il pianeta Terra si riscalda sempre di più e si consumano le risorse del sottosuolo.
Per il sottoscritto, la verità scientifica sarebbe molto più semplice da comprendere se si ragionasse globalmente, anche se nelle fasi successive di sviluppo dei progetti è necessario ricorrere a singole specializzazioni scientifiche e tecnologiche per sviluppare tutti dettagli. Con l’energia elettrica pulita che non costa niente, potremmo addirittura incorporare la spinta elettromagnetica nelle pareti dei vagoni aeronautici o spaziali oltre che nei motori lineari globali. Ma Le progettazioni si fanno gradualmente un passo alla volta, prima di imparare a volare è necessario imparare a camminare. Per questo abbiamo prodotto il riscaldamento globale rimettendoci anche economicamente. Sbagliando si impara ma questa classe dirigente si sostiene a vicenda e si combatte su questioni politiche e raziali, sostenuta da una scienza che invece di lavorare per la pace con invenzioni sociali, come quelle proposte dal sottoscritto, le occulta.
Come può un inventore che ama il proprio lavoro e che non trova interlocutori, tacere su invenzioni stupide come le auto con accumulatori elettrici e come può stimare i governanti che spendono i soldi pubblici per alimentarle con l’energia prodotta con centrali alimentate con l’energia fossile che emette CO2, o nucleare che emette vapore, che sono due gas serra che non riescono eliminare perché non sanno progettare i depuratori. Mente l’energia pulita fissa e mobile non costa niente e si trova dappertutto?
Per esempio, immaginiamo funzionante il container antincendio e sapendo dalla scienza metereologica, che la maggior parte dei fulmini che producono le perturbazioni atmosferiche nascono nella zona della ionosfera posta a 300 chilometri dalla terra, io penso che saremmo degli sprovveduti se non provassimo in futuro quando avremo sviluppato il mio sistema di volare, a spedire in tale zona, magari senza equipaggio, un container del tipo antincendio (sopra riportato) con un carico di acqua per diffonderla sopra le zone desertiche nelle varie stagioni per studiarne gli effetti. Ovviamente dopo che avremo fermato le attuali emissioni di vapore acqueo prodotte dagli attuali impianti nucleari, termici, solari e il trasporto dell’energia elettrica su tralicci in alta tensione che insieme interferiscono attualmente con il naturale scambio ionico tra la superficie terrestre e la ionosfera.
Vedere la figura sotto
La figura sotto mostra un vagone spaziale con l’impiantistica di movimentazione e climatica essenziale
Ho concluso la mia carriera di inventore indesiderato. Non ho concluso quella di scrittore critico delle istituzioni mondiali che pretendono di progettare lo sviluppo del futuro senza saper mettere insieme coerentemente e in modo multidisciplinare tutti i dettagli necessari a garantire la sopravvivenza dell’uomo anche in situazioni particolari, come saranno, appunto, i futuri viaggi spaziali, che, per il sottoscritto, non hanno bisogno di raggiungere la velocità di fuga di 11,2 km/al secondo per lasciare il pianeta Terra, se hanno una fonte energetica interna che non si consuma, e che in assenza della spinta di spinta di Newton la sostituisce con quella elettromagnetica di Lorentz. Guarda caso, l’unica energia che può produrre tale spinta alla temperatura del vuoto spaziale è quella idroelettrica, dovuta alla circolazione dell’acqua pressurizzata all’interno dell’autoclave del motore lineare globale, il quale è stato concepito dal sottoscritto per rinforzare la spinta di Newton dei motori elettrici, certamente meno potenti di quelli termici, ma considerando che nel vuoto non esistono dispersioni all’esterno delle autoclavi che contengono l’acqua e l’aria per conduzione e convezione, possiamo benissimo mantenere liquida l’acqua e gassosa l’aria atmosferica con semplici resistenze e elettriche e termostati senza ricorrere a pesanti e costose soluzioni nucleari o gli attuali combustibili liquidi degli enti spaziali pubblici e privati. Ovviamente, se con tale soluzione possiamo ipotizzare di risolvere il problema spaziale, possiamo anche ipotizzare di risolvere i problemi energetici degli enti aeronautici, navali sottomarini, terrestri per spostarsi da un posto all’altro o semplicemente lavorare la terra nei campi agricoli. Per il sottoscritto, tutti questi disastri economici e ambientali sono dovuti al fatto che non è mai stata prodotta sul pianeta l’energia idroelettrica compressa, perché nessuno scienziato si è accorto che non abbiamo bisogno del salto idraulico per produrre energia idroelettrica. C’è voluta una intuizione del sottoscritto nel 2014, ben 124 anni dopo la realizzazione della prima centrale idroelettrica mondiale, avvenuta nel 1990 presso la Cascata del Niagara negli Stati Uniti. Infatti, per produrre energia idroelettrica sommersa è sufficiente mettere in serie nello stesso tubo di discesa una pompa centrifuga che pompa nella direzione della forza gravitazionale alimentata con un motore elettrico e sotto di essa, montare la stessa pompa collegata a un generatore di corrente elettrica che riceve l’acqua e produce energia elettrica. Ci possiamo accorgere facilmente che l’energia prodotta dal generatore di corrente è molto superiore all’energia elettrica assorbita dal motore elettrico della pompa posizionata sopra, non solo per il fatto che quella collegata al generatore di corrente si trova in posizione più bassa e quindi sfrutta una altezza idrostatica superiore, ma soprattutto, perché il circuito idraulico è aperto e l’acqua che viene scaricata all’uscita della pompa usata come turbina chiude il circuito idraulico con uno scarico sommerso, che non è un riciclo. Ha solo una perdita di carico pari a alla velocità di uscita al quadrato divisa per 2g. Nella sostanza la pompa superiore ha soltanto il compito di vincere lo stato d’inerzia dell’acqua, mentre la pompa inferiore che funziona da turbina, sfrutta sia il battente idrostatico, sia l’energia cinetica prodotta dalla pompa superiore per prodotte l’energia elettrica. Questo modo semplice per produrre energia elettrica sul pianeta Terra non è mai stato sfruttato e sebbene io lo abbia pubblicato e migliorato con alcuni depositi di brevetti italiani dell’anno 2014 (102014 92260232, 102014 92290390, 102014 92298581, 102014 92305199), Mentre nel 2015 con l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante (102015 000048796), che è anche un brevetto internazionale, che consentirebbe di produrre energia idroelettrica anche sfruttando l’energia potenziale di bacini paralleli di altezze idrostatiche diverse e realizzare generatori di corrente che possono essere montati nelle singole abitazioni riciclando sempre la stessa acqua ( 102015000048792). Di conseguenza, questi generatori potrebbero essere montati anche sui mezzi di trasporto, per cui, nel 2016 con il brevetto 102016000087373 è nata anche l’auto idroelettrica con coppia motrice applicata alla periferia delle ruote, che sarebbe stata completamente autonoma dal punto di vista energetico, ma anche innovativa dal punto di vista meccanico in quanto applicando la forza motrice direttamente alla periferia delle ruote con il controllo elettronico dei numeri dei giri si risparmierebbero gli alti costi delle trasmissioni meccaniche. Ovviamente questo concetto è valido anche per gli altri mezzi di trasporto e di lavoro, compresi i trattori agricoli. Purtroppo, siamo governati a livello mondiale da una classe dirigente che non si assume le responsabilità sociali. Le caste pubbliche dei paesi della NATO e dei paesi comunisti sono costituite da molte migliaia di dirigenti, che si occupano di energia e ambiente, sul pianeta Terra, che avrebbero potuto rispondermi e invitarmi a un confronto costruttivo, perché queste soluzioni io le ho depositate negli uffici brevetti istituzionali che loro stessi hanno legalizzato. Non lo hanno fatto nemmeno recentemente, quando ho dimostrato chiaramente, dopo il disastro della centrale idroelettrica di Bargi in Italia, che il riscaldamento globale e le attuali alluvioni mondiali, si potevano evitare e addirittura prevenire, estraendo, proprio dall’acqua e dall’aria l’energia elettrica terrestre senza nessun bisogno del salto idraulico e delle altre energie terrestri, perché nulla è più economico dell’acqua e dell’aria. Quindi, distribuendo meglio le acque mondiali ed estraendo dalle stesse l’energia elettrica, solo con l’idroelettrico sommerso e compresso avremmo potuto salvare il pianeta dal riscaldamento globale e dalle alluvioni.
La figura sopra indica il modo per trasformare una centrale idroelettrica con il salto idraulico in una centrale idroelettrica sommersa senza salto idraulico rinforzata con energia idroelettrica compressa estratta direttamente dall’ambiente terrestre secondo gli articoli già pubblicati.
Oggi, purtroppo, siamo in una situazione paradossale: la ricerca pubblica mondiale non può permettersi di opporsi al potere delle multinazionali, ma ha anche buoni motivi per andare d’accordo. Infatti, I ricercatori e gli inventori pubblici, sono privilegiati. Se sono bravi prendono lo stipendio dai governi, ma i maggiori guadagni li ottengono dalla vendita dei brevetti alle multinazionali. Ovviamente, le multinazionali non comprano i brevetti che vanno contro i loro interessi e quindi, abbiamo una produzione industriale con alti rendimenti e una produzione ambientale ed energetica con bassi rendimenti, che comporta una maggiore richiesta di macchine prodotte dalle multinazionali, le quali sono più interessate produrre profitti economici che a realizzare il vero progresso scientifico, tecnologico ambientale e della salute umana.
Solo in questo modo si può spiegare il silenzio mondiale sulle invenzioni che ho proposto che non usano formule matematiche, chimiche, fisiche complicate, ma semplici ragionamenti basati sull’esperienza e l’organizzazione scientifica del lavoro. Infatti, io imparato l’organizzazione scientifica del lavoro nell’industria automobilistica. Ma quando ho provato ad applicarla anche nel settore ambientale ed energetico, semplificando i processi, incrementato la velocità degli stessi, aumentato i rendimenti, esattamente come è avvenuto nei processi industriali, invece di raccogliere consensi, ho raccolto soltanto silenzi.
Purtroppo, alle multinazionali fa comodo che la produzione industriale aumenta, ma il settore ambientale ed energetico deve restare arretrato, come è attualmente, affinché gli imprenditori traggano profitto anche dai bassi rendimenti energetici, dalla vendita dei combustibili, dalle auto elettriche, da nuovi combustibili più costosi ma meno inquinanti. Invece, il sottoscritto, per eccesso di zelo, ha esagerato, stravolgendo i concetti fondamentali dell’energia, basandosi su reale funzionamento dell’ambiente terrestre, che anche se la scienza ufficiale non se ne è accorta, è molto più semplice ed economico di quello desiderato dalle multinazionali: richiede una più semplice e razionale progettazione delle infrastrutture pubbliche e private mondiali, in quanto, l’energia pulita e potente, può essere estratta direttamente dall’ambiente terrestre.
L’attuale collasso climatico mondiale è dovuto soprattutto alla scarsa preparazione scientifica dei politici mondiali, che sono manovrati da chi gestisce il potere scientifico, tecnologico, economico mondiale, che pubblicizza soltanto le invenzioni che le fanno comodo, mente occultano quelle che avrebbero risolto i problemi estraendo gratis energia già pulita dall’ambiente.
L’ipocrisia dei governi e delle multinazionali non ha limiti. Di fronte ai danni dei cambiamenti climatici i governi e le multinazionali, invece di progettare razionalmente gli impianti antropici, sia dal punto di vista strutturale che tecnologico, vogliono imporre ai cittadini polizze assicurative contro i danni delle calamità naturali (che non sono naturali ma prodotte dalle cattive progettazioni). Queste soluzioni sono suggerite dai falsi consiglieri governativi che fanno gli interessi di coloro che detengono la ricchezza mondiale, che vogliono guadagnare anche sulle disgrazie prodotte dalle loro stesse cattive progettazioni industriali e ambientali. Da questa situazione assurda non si può uscire senza il risanamento morale della intera società mondiale. Questo risanamento si può fare soltanto dimostrando praticamente quali sono le soluzioni migliori strutturali, energetiche, depurative, riprogettando in scala ridotta i principali impianti antropici mondiali fissi e mobili. Non ci vuole molto a comprendere che quello che funziona su una piccola scala funziona anche nella grandezza reale. Non possiamo continuare a produrre e moltiplicare impianti sbagliati in tutto il mondo nella scala reale come stiamo facendo sull’intero pianeta dall’inizio dell’era industriale, senza testare soluzioni veramente alternative al modello di sviluppo della società dei consumi, che praticamente asserisce che bisogna consumare per creare lavoro e benessere. Mentre il sottoscritto asserisce che creiamo un maggiore benessere se quando lavoriamo chiudiamo completamente tutti i cicli che apriamo, altrimenti è meglio non lavorare perché stiamo distruggendo il pianeta con cicli chimici organici e inorganici aperti e non chiusi.
Anche se io non avessi peccato di presunzione, inventando subito dopo l’idroelettrico compresso (che potrebbe non funzionare, ma io sono certo che funziona), il riscaldamento globale si poteva evitare perché invece di alimentare i veicoli con motori elettrici alimentati dalle centrali termiche e nucleari, sarebbero stati alimentati da energia idroelettrica presente dappertutto, che avrebbe comportato anche una razionale distribuzione delle acque mondiali in favore dell’agricoltura.
Purtroppo, le Istituzioni mondiali, come le Nazioni Unite, che attraverso la WIPO (World Intellectual Property Organization) concedono agli inventori una grossa percentuale sui profitti dei brevetti industriali realizzati, mentre non riconoscono nessun valore alla proprietà intellettuale delle invenzioni non finanziate. Questo tipo di organizzazione, nei fatti, ha impedito agli inventori di lavorare su idee e progetti importanti, che le multinazionali non avrebbero mai acquistato, avendo impostato il loro modello di sviluppo su energie termiche fossili, nucleari, solari, eoliche e idroelettriche con il salto idraulico.
Io non ho mai pensato di cambiare il mondo dal punto di vista politico o morale. Pensavo semplicemente che se mi fosse concentrato a risolvere problemi pratici, con la mia esperienza industriale ambientale, sarei stato più utile da pensionato che da lavoratore dipendente, obbligato a rispettare gli ordini ricevuti dai datori di lavoro e i capitolati di appalto prestabiliti. Ho messo sulla carta le mie idee, nate dall’esperienza per dare un contributo alla società, non per contestarla. Ho iniziato dai problemi più semplici, come il risparmio idrico domestico, che a mio parere, si può fare separando i percorsi delle acque che contengono grassi da quelle usate per l’igiene personale per usare meglio l’acqua ancora pulita nel circuito interno delle abitazioni invece di sprecarla. Se mi fosse stato consentito di modificare le ciminiere, realizzandole con due condotti concentrici e creato una espansione superiore in modo da rallentare la velocità di uscita dei fumi, anche senza mettere dei filtri elettrostatici che sarebbero stati molto utili, avrei potuto richiamare verso la fognatura il CO2 (che è 1,5 volte più pesante dell’aria) e SOx, Nox, altri inquinanti, con appositi ventilatori, per iniziare nelle stesse fogne la depurazione comune di acqua e aria in fosse verticali depurative tipo Imhoff, ma dotate di ossidazione superficiale e piogge artificiali su materiale calcareo. Se queste mie invenzioni, regolarmente depositate come domande di brevetto che mi sono anche state concesse ma non finanziate dagli enti pubblici e dalle multinazionali, le città sarebbero state molto migliori di come sono adesso. Purtroppo queste invenzioni non sono state prese in considerazione dagli enti pubblici italiani e mondiali e lo stato dell’arte depurativo non è migliorato come avrebbe potuto. Infatti almeno i brevetti depurativi (che sono diciassette) mi sono stati concessi e comprendono le invenzioni depurative. Sei di questi brevetti li ho estesi a livello internazionale per verificare se io sono un inventore incompreso solo in Italia oppure incompreso a livello internazionale. Chiaramente ho avuto la risposta che sono incompreso a livello internazionale. Avrei dovuto arrendermi all’evidenza di essere considerato un incompetente dalla scienza attuale, invece ho continuato a fare invenzioni, pagando solo lo stretto indispensabile, che è il deposito di brevetto nazionale, pur sapendo, che dopo tre anni decade se non continua a pagare le tasse di mantenimento. Infatti, le mie invenzioni sono quaranta e al sottoscritto non interessa la proprietà industriale ma solo quella intellettuale che è riconosciuta anche a chi scrive una semplice canzone. Non agli inventori che si sforzano di trovare soluzioni non commerciali a problemi ambientali. In questo periodo di grandi alluvioni gli amministratori più accorti che hanno pensato di creare delle vasche di laminazione per proteggere almeno i centri abitati, giustamente, sono accolti come eroi nazionali, dimostrando che in un mondo di ciechi anche chi vede un poco di luce può essere una guida per gli altri. Nessuno dei politici e amministratori italiani e mondiali si è accorto che i bacini di laminazione non sono una soluzione definitiva, ma soltanto provvisoria in attesa di cambiare, non solo il sistema preventivo contro le alluvioni ma l’intero sistema gestionale idrico, depurativo ed energetico mondiale.
Da dieci anni questo sistema aspetta pazientemente di essere compreso dopo le invenzioni del sistema idroelettrico sommerso e compresso che ha dimostrato che non abbiamo bisogno del salto idraulico per produrre energia idroelettrica e quindi possiamo energia idroelettrica dappertutto anche negli impianti mobili riciclando la stesse acqua invece di usare i combustibili. Non abbiamo bisogno delle Ferrari per lavorare la terra ma di trattori agricoli che sviluppano energie molto superiori senza consumare combustibili. Ma questo vale per tutte le attività umane perché tutto può funzionare con l’energia elettrica fluidodinamica prodotta senza il calore alla temperatura dell’ambiente terrestre.
L’Europa in particolare, mentre si combatte una guerra senza senso tra la Russia e l’Ucraina è sommersa dalle alluvioni che coinvolgono tutti i paesi, nessuno escluso. Mentre scrivo questo articolo si vivono emergenze climatiche in Slovenia, Ungheria, in Francia, Germania e in particolare, in Polonia, mentre si è ripetuta l’alluvione dell’Emilia Romagna a poco più di un anno dalla precedente. Tutti questi fenomeni confermano che il collasso climatico mondiale è oramai avvenuto. Non perché gli Dei del cielo si sono arrabbiati contro gli uomini comuni, che non contano niente nelle scelte strategiche ambientali.
Io credo che il Dio scientifico che governa l’universo, si sia stancato della presunzione e della ignoranza della scienza terrestre che asseconda la sete di potere, dei politici e dei miliardari. La scienza ha sbagliato tutte le energie mondiali e creato armi di distruzione affinché alcuni uomini accrescano il loro potere. Sotto questo aspetto, quasi mi pento di aver inventato il cuore artificiale ossigenazione del sangue umano autonomo energeticamente, che sicuramente, se realizzato potrebbe consentire agli esseri umani di vivere molte centinaia di anni, in quanto gli uomini del futuro si alimenteranno soprattutto di Tecnologia. Infatti, per sopravvivere, gli anziani del futuro, si alimenteranno con soluzioni fisiologiche dovendo alimentare soltanto il cervello. Tutte le altre funzioni saranno svolte da organi artificiali, più efficaci di quelli naturali. La ragione per la quale, questa invenzione non è stata compresa è dovuta soprattutto all’ignoranza scientifica degli uomini di potere che continuano a usare la forza al posto del cervello. Essendo i migliori scienziati impegnati ad accontentare gli uomini di potere, è toccato a un modesto pensionato inventare il cuore artificiale ossigenatore del sangue, perché questa invenzione non poteva essere concepita, se prima l’inventore non avesse imparato a estrarre l’energia pulita direttamente a freddo dall’ambiente terrestre. La metafora che dice che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio senza nessuna differenza nel colore di pelle, acquista maggiore senso, se con il cuore artificiale ossigeniamo meglio il sangue che arriva al cervello, che ha già delle potenzialità superiori a un computer super quantico. Solo l’ignoranza degli uomini di potere e della stessa scienza, che ha impedito la depurazione globale dell’ambiente e l’estrazione dell’energia elettrica pulita direttamente dall’ambiente, ha impedito di inventare il cuore artificiale e di conseguenza di i allungare la vita umana incrementando anche le capacità intellettuali umane senza alterare il DNA. Pertanto, senza imparare a estrarre a freddo l’energia dall’ambiente terrestre l’uomo non è stato in grado di sommare insieme la spinta fisica di Newton con quella elettromagnetica di Lorentz per volare nell’atmosfera, nello spazio e negli ambienti sottomarini con energia sostenibile estratta direttamente dall’ambiente. Avrebbe dovuto essere chiaro da moltissimo tempo che l’energia di un pianeta come la Terra, che non ha quasi nulla in comune con l’energia dell’universo, in quanto tale energia è basata sullo scambio ionico dell’acqua, l’aria terrestre e tutti i minerali presenti nella tavola periodica degli elementi che concorrono a sviluppare la vita biologica che non esiste nel resto dell’universo.
Il cuore artificiale ossigenatore del sangue depositato come brevetto nel 2018, non è stato finanziato e sperimentato perché è la miniaturizzazione del sistema idroeelettromanetico compresso, brevettato nel 2015, che estraendo a freddo l’energia dall’ambiente depurerebbe e ossigenerebbe e nutrirebbe gli esseri viventi del pianeta Terra senza le attuali energie terrestri. Sarebbe stato un controsenso finanziare il cuore artificiale per allungare la vita umana e non usare lo stesso sistema per allungare la vita del pianeta intero. Quello che io mi chiedo, è possibile che il sottoscritto sia solo a fare queste riflessioni, che tuttora non hanno ricevuto un solo euro di finanziamento pubblico o privato, per essere verificate? È possibile che nemmeno il collasso climatico semina qualche dubbio nell’attuale classe dirigente mondiale?
Conclusione
Chi sono io dal punto di vista professionale è scritto nel mio curriculum vitae e anche negli articoli pubblicati in rete e nel mio sito web https://www.spawhe.eu, ma nel momento in cui ho deciso di chiedere delle donazioni per dimostrare la validità delle mie soluzioni in favore dell’ambiente e della umanità intera , ritengo che sia giusto dire qualcosa in più in più sulla mia persona dal punto di vista umano.
La mia vita di essere umano è stata povera e modesta ma piena di affetti familiari e non ho mai invidiato persone più ricche e potenti. Mio padre era un modesto operaio agricolo che morì a soli trentacinque anni in un incidente su lavoro quando avevo otto anni, lasciando una moglie casalinga e quattro figli, di cui io ero il secondo genito, ma unico maschio. Sono stato in un orfanotrofio cattolico con i salesiani fino al completamento delle scuole medie inferiori e dopo ho frequentato le scuole superiori per diventare perito Industriale. Ma sono sempre stato un capo famiglia per le mie sorelle in quanto, oltre ad andare a scuola lavoravo come garzone di un fabbro (marito della sorella di mio padre). Quindi, non ho avuto una vita facile da adolescente e mi sono abituato al lavoro duro e allo studio contemporaneamente. Ho avuto una buona vita familiare, con mia moglie che si occupava delle mie figlie che oggi fanno le insegnanti, essendosi laureate. Abbiamo otto nipoti. Quindi, ho avuto una vita faticosa ma serena. Ho amato il mio lavoro, ma non ho cercato di fare carriera perché avrebbe comportato l’occupazione stabile di una posizione, mentre io ero interessato a una preparazione multidisciplinare e cambiavo frequentemente gruppo di lavoro, fino a lasciare a lasciare l’Alfa Romeo dove avevo partecipato alla installazione di tutti gli impianti tecnologici dello stabilimento di Pomigliano d’arco in provincia di Napoli. Avevo compreso che la mia vocazione professionale era la progettazione e la realizzazione di impianti antropici. Pertanto dopo aver conosciuto una parte importante degli impianti industriali, andai a lavorare in una piccola azienda installatrice di impianti pubblici di distribuzione idrica, depurazioni e produzione di energia. Il caso ha voluto che l’azienda per la quale lavoravo cessasse l’attività proprio quando avevo maturato i requisiti per andare in pensione e decisi di non cercare un nuovo lavoro. Ma di iniziare l’attività di inventore. Non avrei mai immaginato di diventare un inventore scomodo. Quello che ho depositato come brevetti e quello che ho scritto come scrittore, non è stato compreso e realizzato perché, a mio parere, ci sono troppi interessi occulti che impediscono i collegamenti corretti tra le varie discipline scientifiche e tecnologiche. Essendo il sottoscritto esperto soprattutto sull’organizzazione scientifica del lavoro, non vedendo comprese oltre quaranta invenzioni. Alla fine, di fronte all’incalzare di fenomeni meteorologici violenti e frequenti che io avevo già previsto combattuto con le mie soluzioni, non ho avuto altra scelta che proporre una raccolta fondi “No Profit” basata sulle invenzioni di SPAWHE, con le quali si potrebbe addirittura realizzare una mini città di nome SPAWHE CYTY, dove si potrebbe far vedere praticamente come bisogna progettare gli impianti antropici fissi e mobili affinché chiudano tutti i cicli che aprono. Questa città virtuale non sarà mai realizzata se non la finanziano i poveri che sono tanti. Ma spero anche che tra i tanti falsi finanziatori di cui ho parlato in alcuni articoli ci sia anche qualche miliardario vero a cui piacciono le mie soluzioni, se non altro, per guadagnarsi il regno dei cieli. Infatti, il vangelo di Matteo dice che Gesù affermò che è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio. Io credo nei miracoli, tanto è vero che sono riuscito a fare delle proposte che la scienza mondiale non è mai riuscita a pensare in oltre 150 anni di sviluppo industriale. Il fatto che io raccolgo soltanto silenzi scientifici, non reali opposizioni, per in sottoscritto è la conferma che ho ragione. I soldi che raccoglierò saranno tutti spesi per l’accertamento della verità scientifica. Ho vissuto bene da povero. Non ci tengo a morire da ricco per vedermi chiudere le porte del Paradiso. Anche se il paradiso non esistesse non cambia niente, perché non sono i soldi che fanno la felicità. Io sono un uomo felice anche se non sono mai entrato in un albergo a cinque stelle.
Ma io concludendo questo articolo, voglio fare alcune riflessioni sul significato “No Profit”. Questa parola non significa che la gente lavora senza essere pagata. Significa soltanto che lo scopo delle opere che si costruiscono e quello che si produce, non è quello di generare il profitto per arricchire gli investitori, i produttori di macchine e impianti mondiali, ma di migliorare le condizioni di vita di chi lavora e della società che sostiene tale tipo di attività. Quindi anche delle banche locali e i cittadini che non lavorano direttamente nell’attività finanziata. Non è una questione di chi ci guadagna e chi ci rimette. E’ una questione di fare le cose a regola d’arte, che è una parola sconosciuta, soprattutto, nel settori importantissimi delle depurazioni e produzioni energetiche mondiali.
Tutte le attività pubbliche comunali, regionali, statali sono “No profit” ma se gli impianti pubblici non funzionano bene, oltre ai danni ambientali, aumenta anche il debito pubblico dello Stato interessato. L’ Italia è uno dei paesi più indebitati al mondo perché ha un tipo di organizzazione scientifica del lavoro pubblico più inefficace degli altri paesi. Per risanare il debito pubblico italiano non servono i politici, ma i progettisti e gli inventori del lavoro pubblico e sociale. Non quello dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del turismo e via di seguito. Tutto sommato, l’Italia se la cava abbastanza bene in tali settori.
Quello che manca in tutto il mondo sono proprio i progettisti e gli inventori del lavoro pubblico e sociale e io me ne sono accorto proprio perché ho imparato a lavorare nell’industria e poi ho cercato di trasferire la mia esperienza nella progettazione del lavoro pubblico. Innanzi tutto, devo dire che ho potuto farlo solo da pensionato, non pagato da nessuno. Perché nessuno si oppone dal punto di vista tecnico e scientifico sulle soluzioni. Mentre le grandi aziende private si dividono gli appalti legalmente. Non importa se si tratta di energia termica, nucleare, solare, idroelettrica, cogenerazione, eolica, depurazioni dell’acqua, aria, sollevamenti e distribuzioni idriche, trattamento rifiuti, compostaggio, inceneritori. Sono tutte tecnologie separate tra loro e le opere civili sono adeguate ai processi tecnici e scientifici adottati. Io questi tipo di impianti li ho conosciuti soprattutto in lavori di subappalti.
Solo da pensionato ho avuto il tempo e la libertà di studiare le alternative e sono partito subito con la parte più complicata che è quella depurativa. La quale è ancora uguale in quanto le mie soluzioni non sono mai state realizzate (stagni biologici sovrapposti, ciminiere speciali, serre calcaree, piogge artificiali sedimentatori fognari) e poi, senza che la scienza e la classe dirigente mondiale si accorgesse di niente, per ridurre i costi, mi sono accorto potevo estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente, con l’idroelettrico senza il salto idraulico in versioni fisse e mobili. Quindi, non volendo, credo di aver risolto prima i grandi problemi depurativi che riguardano le produzioni di acciaio ghise, i grandi inceneritori, e poi per ridurre i costi di queste depurazioni, per puro caso, ho inventato prima l’energia idroelettrica sommersa e dopo quella compressa. Ma stiamo parlando di invenzioni del 2014 – 2015 che ancora non hanno trovato interlocutori pubblici e privati a livello mondiale. Certamente, potrei anche essere io a sbagliarmi e in tal caso sarei costretto a scusarmi pubblicamente per il grande sbaglio. Ma io ho raccolto soltanto silenzi e fino a prova contraria, mi fido della mia esperienza, anche se le mie soluzioni nessuno le ha realizzate sul pianeta Terra. Ripeto Il creatore dell’universo attraverso la forza gravitazionale, l’atmosfera terrestre, la composizione chimica dell’acqua e dell’aria atmosferica e lo scambio ionico tra la superficie Terrestre la governato il clima terrestre e le depurazioni naturali senza l’impiego di nessuna tecnologia, quindi, noi dovevamo soltanto incrementare la velocità dei processi alle temperature naturali dell’ambiente terrestre senza coinvolgere il calore, che è quello che ha fatto il sottoscritto e già descritto in italiano e in inglese in 40 brevetti e 120 articoli pubblicati. Non dobbiamo fare altro che far circolare e ricircolare le acque terrestri che producono l’energia elettrica attraverso gli impianti idroelettrici sommersi e compressi senza il salto idraulico e reintegrare le acque che si consumano dalla fonte idrica più vicina. Questo significa che abbiamo sbagliato l’intero sviluppo mondiale perché se non dobbiamo produrre ghise e acciai e non dobbiamo incenerire rifiuti, l’energia termica non serve. Quindi, è stato corretto e logico il mio modo di risolvere i problemi ambientali partendo dalla pulizia dell’energia fossile che richiedeva soluzioni più complete e poi semplificare le soluzioni energetiche e depurative quando il calore non è necessario, che rappresenta la maggioranza dei casi. Questo spiega anche le ragioni per le quali io non trovo interlocutori pubblici e privati a livello mondiale. Pertanto, io non sono uno che ha organizzato una raccolta fondi “NO profit” per soddisfare le ambizioni personali. Sono stato costretto a farlo dalla ipocrisia della intera classe dirigente mondiale.
Io Ho pubblicato le mie soluzioni energetiche e depurative in ordine cronologico dal 2006 al 2024 e le ho riassunte come una cantilena per bambini nella filastrocca di SPAWHE, perché le invenzioni di dopo non potevano essere inventate senza le invenzioni di prima. Infatti, non esistono né le invenzioni di prima, né quelle di dopo. Probabilmente i bambini comprenderanno il significato della filastrocca. La classe dirigente mondiale scientifica, politica, economica, sicuramente non l’ha compresa. Ecco la filastrocca di spawhe: https://www.spawhe.eu.
“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su Spawhe.eu, basata, soprattutto sulla chimica inorganica, che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua, per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta. Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto. Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte. Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre. L’attuale scienza, ha dimenticato che l’energia primaria fluidodinamica è prodotta dalla portata per la densità del fluido stesso. Quindi, la soluzione migliore per produrre energia pulita a basso costo e in quantità infinita è: usare come fonte energetica l’elasticità l’aria compressa (che non si consuma) e come vettore energetico l’acqua (che con l’impiego delle nuove pompe con la doppia alimentazione separata fino alla girante, possono riciclarla all’infinito sfruttando la massima pressione dell’aria compressa e la massima densità dell’acqua contemporaneamente. Nella semplice formula dell’energia fluidodinamica sopra citata non serve nessuna fonte di calore. Questo è il più grande errore nella scienza mondiale, perché l’acqua non è soltanto il miglior vettore energetico fisico ed oleodinamico, è anche il miglior vettore elettromagnetico, avendo la capacità naturale di ionizzarsi in Ioni (H+) e (OH-). Questa capacità, le è stata conferita direttamente dalla natura, cioè da DIO. Escludere l’acqua dalla produzione di energia, significa escludere la vita fisica, chimica, biologica, neurologica, soprattutto, producendo a freddo l’energia. Tanto è vero che tra le invenzioni del sottoscritto, c’è anche il cuore artificiale ossigenatore del sangue umano, che potrebbe prolungare la vita umana di diverse centinaia di anni. Ovviamente, insieme ad altre invenzioni parallele nel campo della medicina, della robotica, dell’intelligenza artificiale, che sono ancora da sviluppare. Ma l‘aria e l’acqua, che sono fondamentali, sono fornite gratis dalla Natura e il cuore artificiale, almeno come progetto, è fornito gratis dal sottoscritto, che non ha trovato finanziatori. Io credo che il cuore artificiale ossigenatore del sangue non sia stato finanziato dall’attuale classe dirigente perché, se funziona, dimostra che gli uomini hanno sbagliato le invenzioni più importanti per la sopravvivenza della natura e del genere umano, soltanto per accumulare danaro.”
La filastrocca di SPAWHE, sopra pubblicata, per essere compresa completamente deve essere letta insieme alla mappa del sito web https:www.spawhe.eu, dove le invenzioni del sottoscritto e gli articoli illustrativi sono pubblicati cronologicamente, partendo dalla pulizia dell’energia fossile, come se questa fosse stata realizzata, almeno con dei prototipi dimostrativi del funzionamento. Invece questi prototipi nessuno li ha finanziati, ma gli studi e le ricerche che ho effettuato mi hanno fatto comprendere i limiti di tale soluzione, che per diventare sostenibile, avrebbe dovuto ridurre i costi energetici per sollevare le acque, modificare gli attuali depuratori e le preistoriche ciminiere. Se si segue la cronologia delle invenzioni e gli articoli successivi, si può notare che lo sviluppo dei dettagli scientifici e tecnologici sviluppati per la pulizia dell’energia fossile sono stati essenziali e propedeutici alla nascita dell’energia idroelettrica e idroelettromagnetica compressa, che è nata soprattutto per economizzare il consumo di energia necessario per sollevare le acque e creare le piogge artificiali su materiali calcarei che avrebbero assorbito il CO2 e prodotto acque alcaline. Il salto di qualità è avvenuto quando il sottoscritto ha inventato la pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante. Infatti, le pompe sono il cuore di tutti gli impianti antropici e devono lavorare con le pressioni equilibrate in aspirazione e mandata per estrarre l’energia dall’ambiente senza l’uso di combustibili per produrre l’energia primaria. Pertanto, queste pompe devono avere una sola girante e due alimentazioni separate fino dentro alla girante per uscire con la pressione maggiore assorbita dalla fonte di pressione maggiore e per essere riciclata all’infinito. Ovviamente, lavorando con le pressioni equilibrate in aspirazione e mandata, non è più necessario il calore per avere una pressione che si può sfruttare staticamente: è sufficiente sfruttare la pressione statica del bacino superiore oppure quello di una autoclave riciclando la stessa quantità di acqua che utilizzeremo per produrre energia in modo da non consumare l’energia necessaria a ripristinare la pressione dell’aria compressa. Ovviamente, le pompe con la doppia alimentazione separata non possono produrre una forza motrice superiore a quella che fa circolare l’acqua nel circuito di riciclo. Per produrre la forza motrice dobbiamo usare le turbine, oppure pompe alimentate al contrario rispetto all’uso attuale, le quali possono avere più giranti collegate in serie per moltiplicare la pressione e quindi la forza da trasmettere all’asse di rotazione, consumando l’energia cinetica acquistata grazie al battente idrostatico superiore oppure alla pressione dell’autoclave. Ovviamente, per avere una produzione di energia costante non dobbiamo far abbassare il livello del bacino superiore che conferisce la pressione maggiore e nemmeno far abbassare la pressione dell’autoclave. Pertanto, concettualmente, per estrarre energia e forza motrice dall’ambiente è sempre necessario montare in serie una pompa con la doppia alimentazione separata fino girante e una pompa e una turbina o una pompa usata come turbina che produce la forza motrice. Non possiamo far uscire più acqua dal circuito dotato di maggiore pressione di quella che usiamo per produrre energia elettrica attraverso il generatore di corrente collegato alla turbina o alla pompa usata come turbina. Tuttavia questo sistema è sufficiente a rivoluzionare tutti i sistemi energetici e depurativi mondiali, poiché possiamo produrre impianti di qualsiasi dimensione aperti o impianti pressurizzati a pressioni molto elevate negli impianti mobili senza produrre inquinamento e senza usare combustibili ed energia nucleare che producono inquinamento e gas serra come il CO2 e il vapore. Il vapore è tuttora sottovalutato dalla scienza mondiale perché è costituito da semplice acqua con Ph neutro, mentre il CO2 combinandosi con l’acqua produce acido carbonico (H2CO3) che contribuisce ad acidificare i laghi e i mari. La scienza ha sottovalutato il fatto che il CO2 nonostante il forte incremento avuto con la produzione di energia fossile è ancora 420 ppm rispetto al volume dell’atmosfera; La densità del CO2 è soltanto 1,5 volte superiore all’aria. Invece, il vapore, con lo sviluppo industriale e l’attuale modo di produrre energia con impianti termici e nucleari, ha assunto percentuali altissime, che possono superare anche il 6% del volume dell’atmosfera, mentre la densità delle gocce di acqua contenute nel vapore è 830 volte superiore all’aria atmosferica. Considerando che la forza espressa dalle perturbazioni atmosferiche si calcola moltiplicanfo la velocità per la densità del fluido e la portata che si sposta nell’atmosfera, i danni prodotti dal vapore in eccesso presente nell’atmosfera sono immensamente superiori a quelli prodotti dal CO2. gli scienziati che studiano la fisica, avrebbero dovuto essere i primi a scartare le energie che producono prima di tutto il vapore e dopo il CO2, che è sempre abbinato ad altri gas di combustione che sono anche tossici (Sox, NOx, CO, etc). Considerando inoltre che gli scienziati che hanno studiato i fenomeni meteorologici dall’inizio del 1900 fino ad ora, hanno accertato che tra la superficie terrestre è la ionosfera avviene un continuo scambio di ioni elettrostatici ed elettromagnetici che si rigenera continuamente per mezzo la produzione dei scariche elettriche comunemente chiamati fulmini, nella quantità immensa di circa 1500 -2000 per ogni secondo sull’intero globo terrestre, da almeno un centinaio di anni avremmo dovuto accorgerci che era necessario cercare un modo diverso di produrre energia elettrica, evitando la produzione di vapore e CO2, ma anche evitare il trasporto dell’energia elettrica nell’atmosfera, che inevitabilmente, va a interferire con lo scambio ionico naturale tra la terra e la ionosfera. Purtroppo, l’intera scienza mondiale, non avendo compresi questi concetti scientifici e tecnici fondamentali, ha consentito la corsa alle fonti energetiche sbagliate che hanno sprecato inutilmente le risorse naturali e creato il riscaldamento globale. La filastrocca di SPAWHE, non è altro che un lungo elenco di invenzioni sostenibili proposte dal sottoscritto e non finanziate dai governi e dagli imprenditori mondiali per colpa del silenzio della scienza più premiata con premi Nobel, che oggi sta provando a realizzare sulla Terra il nuovo nucleare, basato sulla fusione nucleare, che comporta temperature di 100 milioni di gradi centigradi, che sarebbero isolati magneticamente con tecnologie ancora da sperimentare. Mentre il Creatore dell’universo ha preferito creare l’energia nucleare delle stelle a distanza di centinaia di milioni di chilometri dai pianeti e protetto gli stessi pianeti da diversi strati atmosferici addensati dalla forza gravitazionale, mentre l’energia nucleare prodotta all’interno dei nuclei ferromagnetici degli stessi pianeti è isolata da diversi strati del sottosuolo. Inoltre, il Creatore dell’universo ha consentito di sviluppare attraverso la forza gravitazionale, l’elettromagnetismo universale uno scambio ionico tra l’aria atmosferica, l’acqua, i materiali organici e inorganici, la produzione di energia elettrica invisibile che governa il pianeta senza nessun bisogno di apposite linee di trasporto dell’energia. Infatti, l’energia elettrica ed elettromagnetica è già presente sul pianeta. Lo dimostra lo scambio ionico naturale elettrico ed elettromagnetico che produce la fotosintesi e il ciclo del carbonio del Pianeta. Quindi, il sistema SPAWHE non è altro che il sistema energetico naturale terrestre messo insieme dal sottoscritto utilizzando principi scientifici e le invenzioni del passato messe insieme più razionalmente dal punto di vista industriale e ambientate in base alla propria esperienza di ex progettista e installatore di impianti antropici terrestri. Tuttavia con gli impianti previsti su SPAWHE noi potremmo incrementare la produzione alimentare mondiale con il welling artificiale, portare acqua nei deserti dissalando in modo sostenibile le acque del mare, ma prima di tutto, è fondamentale demolire le invenzioni sbagliate e costruire quelle corrette ma l’intera classe dirigente mondiale finge di non comprendere e parla a vanvera di energie rinnovabili. La soluzione è molto più semplice, lineare ed economica e si può applicare dappertutto perfino nel cuore umano per allungare la vita dell’uomo. Non è un caso che nessuna delle invenzioni logiche, cronologicamente concepite, siano mai stare sperimentate e realizzate. Fino a quando restano solo allo stato virtuale si potrà sempre dire che è soltanto semplice fantascienza. Invece, per il sottoscritto è la fantascienza che si deve basare sulle invenzioni semplici ma ben collegate, come, appunto, sono i motori lineari globali che potrebbero portarci anche nello spazio senza combustibili ed energia nucleare, catturando perfino le polveri interstellari per incrementare le risorse alimentari e tecnologiche dei viaggiatori generazionali, in gran parte dotati di cuori artificiali ossigenatori del sangue autonomi energeticamente.
Le Nazioni Unite che pretendono il pagamento delle tasse anche sui brevetti di pubblica utilità sociale dovrebbero garantire la sperimentazione delle invenzioni in tempi ragionevoli perché gli inventori che si dedicano allo studio di queste soluzioni non sono tutti miliardari. Invece fanno decadere I brevetti se gli inventori non pagano le tasse di mantenimento. I miei brevetti sono tutti decaduti e quelli più importanti non sono stati nemmeno concessi. Tra questi il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente. Se io avessi pagato tutte le tasse di mantenimento dei brevetti che mi hanno concesso e sostenuto tulle le spese legali per i brevetti che non mi hanno concesso, non avrei potuto far sopravvivere la mia famiglia. Questo sacrificio non sarebbe servito a niente perché nessuna delle mie invenzioni è stata realizzata. Comunque, anche risparmiando al massimo solo per adempiere alle spese di deposito dei brevetti, io ho speso oltre 20.000 che sono molti per un semplice pensionato. Questi soldi possono essere considerati come il mio contributo economico alla raccolta fondi che ho organizzato tramite il seguente sito web: https://www.gofundme.com/f/spawhe-synergic-plants-artificial-welling-hydroelectrenergy?attribution_id=sl:195f103e-08a5-43cd-a1bd-dfa1309935a2&utm_campaign=man_sharesheet_dash&utm_medium=customer&utm_source=print_poster
Per partecipare alla donazione o anche per vedere soltanto quanti soldi ha ottenuto la mia raccolta fondi, bisogna copiare l’intero link sopra riportato e incollarlo su Google.
Io ho fatto la prova e al momento risultano donati solo 20 euro, che ho donato io stesso con un bonifico bancario per verificare il funzionamento del sistema. il sistema gofundme funziona. Ma bisogna tener presente che, come detto sopra che ho già versato 20.000 euro in depositi di brevetti e tutto il mio lavoro non retribuito da nessun datore di lavoro pubblico o privato dal 2005 fino a quanto l’intera impresa non sarà realizzata. Ion non sono uno che lavora otto ore al giorno. Non ho orari. Si può dire che sono mezzo uomo e mezzo spawhe e lo resterò fino alla fine. Il mio non è mai stato un lavoro ma una missione.
Luigi Antonio Pezone