L’equivoco mondiale del moto perpetuo che ha condizionato lo sviluppo terrestre e la ricerca spaziale.

Riassunto

Non è un caso che la scienza e l’insegnamento scolastico terrestre abbiano convinto gli umani che il moto perpetuo non è possibile e che le macchine e gli impianti terrestri non possono avere rendimenti superiori al 100%. La scienza e la tecnologia terrestre affermando questo e insegnandolo anche nelle scuole mondiali hanno creato una immensa quantità di scienziati e professionisti che indagano sui singoli principi scientifici e le singole tecnologie, escludendo dal progresso i principi fisici interattivi, che in natura fanno la differenza tra la chimica e la biochimica, il magnetismo e l’elettromagnetismo.  Questi principi non utilizzati dalla scienza e dalle istituzioni mondiali, riguardano soprattutto, l’individuazione della fonte primaria dell’energia pulita terrestre. La quale non può essere nucleare e nemmeno termica perché queste fonti energetiche si consumano e si trasformano producendo effetti collaterali inquinanti che solo nell’universo possono essere accettabili, date le immense distanze tra i pianeti abitati da esseri viventi o dotati di vita biologica. Tuttavia, la scienza terrestre non ha fatto queste semplici riflessioni. Ha usato le stesse fonti energetiche universali pur non riuscendo a neutralizzare gli effetti collaterali (scorie radioattive, SOx, NOx, CO, CO2, ossidi di piombo, polveri sottili, immense quantità di vapore). Fonti primarie dell’energia terrestre non possono essere nemmeno le attuali energie rinnovabili, che non si basano sulla trasformazione della materia ma sono ingombranti, discontinue e con bassi rendimenti (eoliche, solari, idroelettriche). La fonte primaria dell’energia terrestre è una energia interattiva, che si può estrarre dall’ambiente, alla temperatura terrestre, in ogni angolo della Terra nell’istante che serve, senza produrre nessun effetto collaterale. Ci sono molti modi per estrarre questa energia dall’ambiente, ma la forma più semplice ed elementare  è stata indicata nell’articolo pubblicatoil 22.07.2016https://www.spawhe.eu/it/relativita-e-tecnologia-nella-nuova-energia-idroelettrica/, dopo che il sottoscritto ha visto che la scienza e le istituzioni pubbliche  mondiali hanno fatto decadere senza finanziarli quattro brevetti internazionali e uno europeo sulla pulizia dell’energia fossile dal CO2 abbinata alla  depurazione e il riciclo dell’acqua con un sistema unico depurativo interattivo. L’approfondimento di tali soluzioni hanno consentito l’individuazione dei principi fisici interattivi energetici, che in casi particolari, avvengono anche in natura spontaneamente (pozzi artesiani). Il sottoscritto, si è accorto che  per farli avvenire secondo i desideri degli umani è necessario modificare le macchine e gli impianti fluidodinamici mondiali. Infatti, le macchine e gli impianti devono lavorare sempre a senso unico, sfruttando la forza gravitazionale, i fenomeni pressostatici, le depressioni, le forze centrifughe e centripete e, soprattutto, il principio dell’impenetrabilità dei corpi, che diventa una fonte immensa di energia primaria, grazie all’elasticità e alla comprimibilità dell’aria e l’incomprimibilità dell’acqua senza trasformare la composizione chimica degli elementi coinvolti.  La scienza mondiale non ha avuto l’intuizione e la pazienza di cercare una fonte primaria di energia infinita che non trasformando la materia, prendendola soltanto in prestito dall’ambiente, negli impianti fissi e mobili, producesse l’elettromagnetismo terrestre indotto dei generatori di corrente elettrica, che possono alimentare impianti a pompa di calore o semplici resistenze elettriche e fluidi refrigeranti con scambiatori di calore per produrre il caldo e il freddo.  Non ha usato questi generatori di corrente elettrica per alimentare motori elettrici che producono coppie motrici che tramite ruote o turbo eliche possono produrre il movimento dei mezzi di trasporto terrestri su ruote o la spinta di Newton nell’acqua e nell’aria. Non ha pensato che la stessa energia elettrica, estratta dall’ambiente, può anche movimentare piste di scorrimento di magneti permanenti che producono le correnti indotte in solenoidi posti all’esterno degli impianti che producono l’anergia primaria alle temperature terrestri per realizzare la spinta elettromagnetica di Lorentz che si somma a quella di Newton per uscire dall’atmosfera terrestre. Pertanto, l’energia primaria, a totale riciclo, si può produrre anche negli impianti mobili terrestri e spaziali se si dispone delle tecnologie e degli ingredienti necessari.  Questo è possibile soltanto se si attinge da una fonte energetica che non costa niente e non si consuma.  Pertanto, anche l’idrogeno trasformato in combustibile e una presa in giro da parte della scienza e le istituzioni pubbliche mondiali nei confronti degli essere umani.  Al sottoscritto viene il dubbio che non siamo governati da esseri umani, oppure sono io che ho subito una metamorfosi e mi sono trasformato in un alieno che ragiona diversamente, visto che non trovo interlocutori scientifici, e istituzioni disponibili all’ascolto. Non mi meraviglio di non essere ascoltato dagli imprenditori, che avrebbero molti impianti e macchine da rottamare. A questo dovrebbero servire gli incentivi statali mondiali, finanziati a livello mondiale per combattere la pandemia da corona visus. La quale è nata soprattutto perché abbiamo sbagliato il modello di sviluppo e le energie terrestri.  Invece, i politici mondiali, con la consulenza della scienza, stanno continuando a finanziare le attuali energie non interattive, non depurative, non sostenibili per l’economia globale mondiale, che non riusciranno mai a portarci nello spazio per il semplice fatto che si consumano e non possono essere reintegrate con elementi naturali che si possono catturare nelle polveri interstellari attraverso i motori lineari interattivi globali. La scienza e i politici mondiali non possono continuare a ignorate all’infinito le invenzioni di Spawhe, nascondendosi dietro ai burocrati degli uffici brevetti che ancora credono alla favola del “moto perpetuo”. Tutti i dubbi devono essere chiariti con apposite sperimentazioni nell’interesse della giustizia sociale internazionale e delle future generazioni.    

La sigla SPAWHE (synergic plants, artificial welling, hydro electromagnetism) è diventata troppo piccola per contenere tutte le invenzioni umane, scientifiche, tecnologiche e strutturali, che dovrebbero essere aggiornate per fermare i danni che hanno prodotto i processi termici e nucleari con i loro effetti collaterali che si sarebbero evitati con l’innesco dei processi fisici interattivi terrestri.

Sbagliare è umano. Non è umano non correggere gli errori. Supera ogni possibile immaginazione la comune responsabilità delle facoltà scientifiche economiche e politiche mondiali in questo grandissimo disastro che non dura da un anno ma dall’inizio dell’era industriale.

Ecco la filastrocca illustrata di SPAWHE:

La pulizia dell’energia fossile pubblicata su spawhe, basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua non è stata compresa dalla scienza e dalla intera classe dirigente mondiale. Non sono state realizzate le serre calcaree che inviano i carbonati ai laghi e ai mari che si stanno acidificando.

Non è stato realizzato nemmeno il welling artificiale che combatterebbe l’acidificazione oceanica sollevando i carbonati solubilizzati negli oceani in quattro miliardi di anni.

Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali; pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi.

Pur avendo depositato i brevetti di molte soluzioni, ho dovuto subire l’accusa di “moto perpetuo” da parte degli uffici brevetti italiano e europeo. Sono stato costretto a pubblicare articoli in italiano e in inglese, raccogliendo soltanto silenzi. Quello che io mi chiedo è: A che servono gli alti livelli di conoscenze specifiche della scienza se mancano i progettisti e gli inventori che le sappiano mettere insieme praticamente seguendo cicli di lavoro depurativi ed energetici globali? Questo è il lavoro che io ho imparato a fare installando impianti industriali e ambientali in una vita intera. Purtroppo, fino a quando i governi mondiali non comprendono che gli impianti antropici devono essere progettati globalmente, non ci può essere nessun progresso reale nella protezione dell’ambiente e nella ricerca spaziale. A prescindere dalle funzioni che svolgano gli impianti antropici, non devono produrre effetti collaterali nell’ambiente dove vivono gli essere umani e in quelli circostanti.  La progettazione globale è molto diversa da quella specifica, perché cambiando i cicli di lavoro cambia anche il modo di progettare le macchine e gli impianti. Ma fino a quando sarà il mercato mondiale a governare l’ambiente non saranno realizzati impianti globali e pertanto non esisteranno le macchine e gli impianti in grado di realizzarli. La transizione ecologica di cui si parla attualmente resterà una utopia politica. I politici non possono continuare a governare appoggiandosi a comitati scientifici specifici.  Continuando a governare in questo modo passeranno da un’emergenza sanitaria a un’emergenza ambientale o energetica senza mai affrontare i problemi globalmente. Le Nazioni Unite sono il più grosso ente inutile mondiale perché invece di proteggere le proprietà industriali delle multinazionali, dovrebbero sperimentare e diffondere le invenzioni globali nell’interesse generale. Oggi gli inventori che propongono soluzioni globali non trovano interlocutori in nessuna parte del mondo, sia per l’ignoranza scolastica sul moto perpetuo che resiste, sia per gli interessi dei singoli governi nazionali e delle multinazionali.

La figura sopra mostra un semplice impianto mai realizzato sul pianeta Terra perché l’intera scienza mondiale non si è accorta che se facciamo lavorare le pompe di circolazione dell’acqua nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore.

Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti.

Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo.

Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio.  Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.

Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio.  Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.

Luigi Antonio Pezone