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Egregio Professor Draghi, non posso negare l’impronta di sarcasmo che trapela dal titolo di questa lettera perché sono stanco di scrivere lettere aperte ai potenti della Terra, ma non posso fermarmi fino a quando qualcuno non risponde per tutti facendo qualcosa per l’accertamento della verità scientifica nell’interesse delle generazioni future. Avevo già scritto l’articolo che le trasmetto in allegato, sapendo che prima o poi, sarebbe diventato il nuovo presidente del consiglio del governo italiano. Ho aggiunto all’ultimo momento solo dei chiarimenti riguardanti la transizione ecologica che lei ha inserito nel suo governo. Per il sottoscritto, gradita ma non sufficiente.

L’Italia non può permettersi di avere pensionati illustri come lei. Li deve sfruttare fino in fondo. Non lo dico con sarcasmo, che è rivolto a chi non mi ha mai risposto. Non mi dica che l’articolo allegato è troppo lungo e non ha tempo di leggerlo. Se non ha tempo, lo faccia leggere a qualcuno di cui si fida ciecamente, dal punto di vista morale e scientifico, perché oggi chi ha partecipato attivamente a produrre il riscaldamento globale, è in prima fila a combatterlo, ma senza affondare il coltello nella piaga per continuare a trarre profitto da invenzioni, impianti e macchine sbagliate, che continuano a produrre in tutto il mondo, aumentando semplicemente i rendimenti energetici e riducendo le emissioni tossiche. Purtroppo, questo non è più sufficiente e chi ha prodotto il riscaldamento globale lo sa molto bene, per questo c’è il silenzio mondiale della scienza pubblica e privata sulle depurazioni e le energie interattive.  La questione chiave che le pongo è la seguente: Cosa possono fare gli Statisti e gli economisti mondiali per salvare il pianeta, se la scienza mondiale ha sbagliato l’applicazione dei principi fondamentali dell’energia e delle depurazioni? Conseguentemente, la scienza pubblica e privata, ha sbagliato anche i principi dell’economia sostenibile? Questi dubbi atroci gli Statisti mondiali non vogliono scioglierli. Oggi chi paga le conseguenze maggiori di questi errori sono principalmente persone innocenti che hanno lavorato in settori diversi da quelli che hanno creato questi disastri. Mi riferisco principalmente ai medici e gli infermieri che sono in prima linea e stanno rischiando la vita per colpa delle cattive progettazioni industriali ambientali ed energetiche. Mi riferisco anche alle persone che stanno vedendo giorno dopo giorno scomparire i propri risparmi lavorando nel settore turistico, dello spettacolo, del commercio, la ristorazione. Ma anche agli scolari che non possono continuare a studiare serenamente, per quanto i professori che insegnano le scienze e le tecnologie non vogliono aggiornarsi sulle possibili sinergie interattive che potrebbero cambiare positivamente sviluppo mondiale e l’istruzione scientifica di base degli studenti. La questione non è soltanto ecologica. Dobbiamo potenziare i principi interattivi, soprattutto, ossidativi dell’acqua inquinata e del sangue infettato. Paradossalmente, lo possiamo fare producendo energia interattiva estratta direttamente dall’ambiente e dalla forza gravitazionale.  Paradossalmente, la scienza pubblica e i politici che dovrebbero proteggerci, stanno ignorando quaranta depositi di brevetti intellettuali sulle depurazioni ed energie interattive che costerebbe pochissimo sperimentare, almeno per verificare la verità scientifica, prima di iniziare a spendere i 209 miliardi previsti dall’Italia e le migliaia di miliardi previste nel mondo intero.  

Io sono quasi suo coetaneo, essendo del 1949, e sono tra i colpevoli dello sviluppo sbagliato avendo lavorato come progettista e installatore di impianti antropici per diciassette anni nell’industria automobilistica e venti in una piccola azienda specializzata in appalti di impianti tecnologici ambientali, fognari, sollevamento acque, energetici. La motivazione che mi spinse a lasciare il settore industriale, che conoscevo abbastanza bene, fu proprio il desiderio di ampliare le mie conoscenze nella progettazione degli impianti pubblici depurativi ed energetici. Confrontando le esperienze industriali e ambientali, non ho potuto non notare i pregi e i difetti dei due sistemi. Da questa conoscenza diretta è nata la mia vocazione di pensionato inventore ambientale ed energetico indipendente. Prima dell’arrivo della pandemia, ho        pubblicato, chiaramente (anche attraverso il deposito di brevetti internazionali, che un comune pensionato non può permettersi di depositare per gli ingiusti costi previsti dai legislatori), che il risanamento ambientale si può realizzare soltanto se si applica scientificamente l’organizzazione scientifica del lavoro all’ambiente seguendo passo dopo passo i cicli depurativi completi dell’acqua e aria insieme, neutralizzando anche il CO2 producendo carbonati nell’acqua. La scienza pubblica mondiale e gli statisti hanno ignorato questi brevetti, ma quello che è peggio, hanno ignorato anche l’avanzamento dello stato dell’arte successivo, che ha consentito allo stesso sistema di diventare energetico. Estraendo dall’ambiente non solo le depurazione, ma anche l’energia per produrla.  Non solo per le esigenze depuratrice ma anche per gli usi domestici, pubblici urbani, industriali, per i mezzi di trasporto e di lavoro, https://www.spawhe.eu/dove-non-arriva-la-scienza-arriva-lorganizzazione-scientifica-del-lavoro-se-e-applicata-globalmente/,

Nella sostanza, era ed è necessario applicare il Taylorismo all’ambiente per correggere anche gli errori dell’industria.  Non è stato semplice applicare il Taylorismo all’ambiente perché gli impianti ambientali ed energetici sono progettati in modo diverso da quelli industriali. Quindi, ho dovuto modificare virtualmente gli impianti e le macchine affinché i cicli depurativi iniziassero al posto giusto e nel momento giusto. Non come gli impianti attuali che svolgono cicli parziali, non globali, al posto sbagliato.  Per fortuna, la forza gravitazionale mi ha dato una mano, insieme a vecchi principi scientifici quasi dimenticati dalla scienza moderna, come quelli di Pascal, Henry, Venturi, Torricelli, che dialogano molto bene con l’elettromagnetismo, senza la necessità di usare il calore. Non mi hanno dato nessuna mano gli attuali consiglieri scientifici degli statisti mondiali, compresi quelli italiani, nemmeno per amor di patria. Paradossalmente, a lei che è un economista dico che scienza mondiale non ha il senso dell’economia. Basti pensare che ha diviso l’atomo per produrre energia con immensi costi in ricerca, mentre poteva produrre energia semplicemente dividendo in due parti l’alimentazione delle pompe centrifughe e alimentarle nella direzione della forza gravitazionale invece di usarle per Sollevare l’acqua contro la forza gravitazionale. Più recentemente ha estratto l’idrogeno dall’acqua e dal metano per trasformarlo in combustibile, non accorgendosi che l’aria compressa e molto più potente dell’idrogeno e non costa niente. L’aria compressa, che è elastica, bisogna usarla a senso unico insieme all’acqua che non si comprime, che ugualmente non costa niente. Infatti l’aria compressa usata a senso unico diventa una potente fonte energetica, mentre come è usata negli impianti attuali è soltanto un attuatore energetico (che assorbe e restituisce energia). Mentre l’acqua negli impianti interattivi muovendosi a senso unico diventa  il vettore energetico, che uscendo da una autoclave pressurizzata produce energia elettrica in una pompa  pluristadio usata come turbina, mentre la  pompa con la doppia alimentazione, sopra menzionata, reinserisce l’acqua scaricata dalla turbina nel circuito di riciclo della stessa, facendo entrare nella stessa girante della pompa di riciclo a senso unico acqua in alta e bassa pressione che esce con una sola pressione, per il principio di Pascal. Non volevo farle una lezione di fisica, ma la dura realtà mondiale è che i consiglieri scientifici di tutti gli statisti mondiali, per ragioni sconosciute, non hanno compreso questo semplice circuito auto energetico (per il principio di Pascal) e auto depurativo (per il principio di Henry). Non hanno compreso o hanno fatto finta non comprendere, tutte le applicazioni derivate, che il sottoscritto è stato costretto a sviluppare nel silenzio scientifico mondiale. L’energia interattiva, così prodotta, avrebbe risolto in pochissimo tempo i problemi ambientali mondiali e ridotto il debito pubblico mondiale, non essendo più necessarie le grandi inutili e dannose opere idrauliche. L’acqua avrebbe seguito i percorsi naturali. Non servirebbero metanodotti e gasdotti, nemmeno cavidotti e tralicci per il trasporto dell’energia elettrica. Non servirebbero deforestazioni, gallerie, strade ferrate e superstrade, perché sulle grandi distanze il mezzo più economico per viaggiare sarebbe per via aerea senza inquinare l’atmosfera. Tutte queste opere inutili hanno prodotto inutili debiti pubblici, il riscaldamento globale e rotto gli equilibri biochimici mondiali. Per questo, io mi domando dove vivono i consiglieri ambientali che le hanno proposto la transizione ecologica e non quella energetica interattiva che io, come Italiano, propongo, gradualmente, da quindici anni attraverso invenzioni ambientali energetiche sanitarie tra loro collegate dai principi interattivi? La Transizione energetica interattiva è mille volte superiore a quella semplicemente ecologica perché i principi interattivi consentono di svolgere più funzioni contemporaneamente e queste funzioni le svolgono a pressioni superiori. Fino a prova contraria, la potenza di un sistema energetico fluidodinamico e dovuta alla quantità di fluido che circola per la pressione e per la densità dello stesso. Non si comprendono le ragioni per le quali la scienza abbia usato il calore per produrre energia quando la temperatura non entra in tale formula. Si comprende ancora meno perché abbia fatto circolare i gas di combustione e il vapore che hanno una densità quasi mille volte inferiore all’acqua. Si comprende ancora meno perché hanno usato i combustili che bisogna pagarli a chi li estrae dal sottosuolo li raffina, li trasporta e li commercializza, con tutti gli inquinamenti prodotti nelle fasi precedenti e successive alle combustioni. L’acqua è l’aria sono gratis, non richiedono nessuna trasformazione prima e dopo l’uso e nessuna depurazione, anzi, più energia produciamo più depuriamo l’ambiente. Con il senno di poi, bisognava soltanto progettare diversamente gli impianti depurativi ed energetici mondiali. Ma questo senno non è arrivato nemmeno dopo che io ho pubblicato come bisogna progettare gli impianti antropici. Chi è più colpevole la scienza privata, quella pubblica, i legislatori, gli Statisti che tutti insieme hanno coperto tutto con una grande coperta che vorrebbe coprire anche la pandemia solo usando i vaccini e la transizione ecologica senza correggere gli errori scientifici ed economici mondiali?  

Con la transizione interattiva globale, la prima a guadagnarci sarebbe proprio l’economia mondiale e l’equa distribuzione della ricchezza, senza pagare rendite parassitarie ai proprietari di fonti energetiche che hanno prodotto più danni che benefici.     L’energia interattiva che produce energia depurando l’ambiente, oppure depura l’ambiente producendo energia, senza consumare risorse naturali, potrebbe essere il fiore all’occhiello del nuovo governo Italiano, se il nuovo Presidente del Consiglio, dimostra di avere più coraggio di quelli che lo hanno preceduto. Le mezze misure al tempo del corona virus non servono. La semplice transizione ecologica è la solita invenzione politica, non progettata globalmente, che è già fallita in Francia.

La concezione legislativa arretrata che premia la proprietà industriale, lascia intendere, che le invenzioni siano frutto della casualità, non della programmazione scientifica del progresso mondiale. Chi ha una buona idea commerciale, una volta depositato il brevetto, se trova i fondi necessari ha il diritto di sfruttarla a livello nazionale e internazionale rispettando le normative esistenti e le tasse richieste. Può fare questo anche se le normative ambientali mondiali non sono adeguate al rispetto integrale dell’ambiente, proprio a causa del fatto che le depurazioni e le energie interattive che proteggerebbero integralmente l’ambiente non sono mai state realizzate e quando sono state inventate, sono state occultate da tutti i governi mondiali.

 L’inventore di soluzioni di pubblica utilità non dovrebbe essere colui che si trasforma in imprenditore per realizzare la sua invenzione ma, colui che fa conoscere al mondo la sua invenzione intellettuale, prima che diventi industriale, affinché tutti possano concorrere a sviluppare i dettagli industriali, accelerando globalmente lo sviluppo nell’interesse di tutti. Sono ridicole le attuali leggi sulla proprietà industriale che costringono gli inventori a cercare finanziatori e a pagare le tasse di deposito e mantenimento dei brevetti per non perdere i diritti di autore indissolubilmente legati alla proprietà industriale, non a quella intellettuale.  Pensiamo a Nikola Tesla, che è stato il più prolifico degli inventori, depositando oltre duecento brevetti. Tesla non è mai stato premiato con il Nobel ed è morto povero perché si è rimesso in gioco per migliorare le sue stesse invenzioni nell’interesse generale.  Il più furbo Edison, contemporaneo di Tesla,  con pochissime invenzioni, trasformatosi in imprenditore, diventò molto ricco e ostacolò anche le invenzioni di Tesla.  Comunque, l’elenco degli inventori concorrenti di Tesla ed Edison è lunghissimo e ognuno ha dato il proprio contributo a far avanzare lo stato dell’arte molto complesso dei fenomeni elettromagnetici. Le grandi competizioni scientifiche sull’elettromagnetismo hanno portato invenzioni importantissime come il telegrafo, il telefono, la radio, la televisione, i motori elettrici, i generatori di corrente elettrica, i trasformatori di tensione e indirettamente, anche l’informatica e Internet.  Oggi, dietro ognuno di questi settori, ci sono grossi gruppi industriali. Altre competizioni importanti tra inventori sono avvenute per lo sfruttamento, dell’energia solare, eolica, idroelettrica, nuovi accumulatori di energia, energie di origine biologica, biomasse, inceneritori. Altre invenzioni hanno interessato gli elettrodomestici, le caldaie, le pompe le turbine i mezzi di trasporto. Anche dietro questi settori ci sono grossi gruppi industriali. La scienza pubblica mondiale collabora con tutti, senza svolgere il suo compito principale, che avrebbe dovuto essere proprio l’individuazione dei principi interattivi depurativi ed energetici per guidare lo sviluppo mondiale con le migliori depurazioni e le migliori energie per il risparmio delle risorse mondiali e il mantenimento degli equilibri biologici nell’interesse di tutti.

Quello che non ha compreso la scienza pubblica mondiale lo ha compreso il sottoscritto che dopo aver studiato l’organizzazione del lavoro industriale e ambientale nell’industria nei cantieri, nelle fognature, negli impianti di sollevamento dell’acqua, nei depuratori,  centrali termiche,  con le esperienze acquisite in questi settori, ha cercato di seguire passo dopo passo i cicli di dispersione delle risorse che si trasformano in inquinamento e ha cercato di intervenire al posto giusto, al momento giusto, come aveva imparato a fare nell’industria automobilistica per incrementare la capacità di produzione.

Facendo questo, credo di essere diventato, l’inventore più anomalo e scomodo della storia mondiale.  Non ho avuto inventori concorrenti. Sono stato in gara solo con me stesso, per fare avanzare lo stato dell’arte delle depurazioni ed energie in modo interattivo, che è un modo di lavorare completamente sconosciute alla scienza, pubblica e privata.  Alle spalle del sottoscritto non c’è nessun gruppo industriale e nessun governo interessato. Non è stata finanziata nessuna delle mie invenzioni.   Sono senza soldi e in età Avanzata.  Certamente non mi posso trasformare in imprenditore, come vorrebbe la legislazione attuale. Anche se avessi i soldi e fossi più giovane, non potrei accedere agli impianti pubblici fognari, depurativi, di sollevamento delle acque, inceneritori, centrali termiche per trasformarli in impianti interattivi.

Al massimo potrei fare dei prototipi dimostrativi delle energie e depurazioni interattive. Certamente non potrei industrializzarle in tutto il mondo. L’ignoranza della legislazione pubblica è comune in tutto il mondo. Altrettanto lo è la cultura scientifica interattiva, perché tutti si nascondono dietro specifiche competenze, mentre i principi attivi sono trasversali e sono gli unici che possono proteggere l’ambiente, allungare la vita umana, rendere l’economia sostenibile.  E’ necessario cambiare i capitolati di appalto pubblici, il modo progettare, le macchine e gli impianti antropici che producono l’energia primaria mondiale, che è quella che ha alterato gli equilibri biochimici mondiali.  Questo problema non lo può risolvere l’inventore dei sistemi interattivi e nemmeno gli imprenditori che non li vogliono realizzare perché hanno investito in depuratori ed energie obsolete. Lo devono risolvere gli statisti mondiali che si devono assumere la responsabilità di affossare gli attuali sistemi depurativi ed energetici e promuovere le depurazioni e le energie interattive se vogliono promuovere uno sviluppo più sostenibile e prevenire le altre future pandemie.

Le generazioni future ci giudicheranno per quello che abbiamo fatto non per le parole senza senso pronunciate dai politici che promettono sconti di tasse, riprese delle attività, transizioni ecologiche inefficienti per non perdere consensi elettorali. Il tempo della politica è finito. Il mondo deve essere governato scientificamente e la scienza deve essere applicata globalmente nell’interesse di tutti. La proprietà industriale deve essere sostituita con quella intellettuale che è riconosciuta anche a chi scrive una semplice canzone, ma non agli inventori, di soluzioni di pubblica utilità mondiali. Io non mi meraviglio di non aver trovato interlocutori pubblici e privati a livello mondiale, perché conosco il mondo del lavoro reale e il complesso groviglio di interessi pubblici e privati. Questo mi ha stimolato di più perché difficilmente qualcun altro avrebbe fatto il mio lavoro nei prossimi cento anni. Non per cattiva volontà, ma perché nessuno avrebbe saputo da dove incominciare. La progettazione globale interattiva non si può improvvisare e io, amando il mio lavoro, inconsapevolmente, mi sono preparato una vita intera a svolgere questa missione. Ringrazio Dio che mi ha dato la forza.   Se i governi mondiali avessero voluto realizzare un’economia sostenibile, avrebbero messo insieme persone esperte di progettazioni in diversi settori presso le Nazioni Unite, proprio per individuare le soluzioni interattive.  Non è un caso che il numero di lettere aperte più consistente le abbia indirizzate alla corte di Giustizia internazionale e alle Nazioni Unite, alle quali ho dedicato trenta lettere aperte negli ultimi sei anni, per denunciare il reato di omissione degli enti pubblici mondiali nei confronti delle invenzioni di pubblica utilità, non proposte dai centri di potere mondiali  https://www.spawhe.eu/it/progetti-ambientali-e-risposte-di-un-falso-segretario-generale-dellonu/.

Allo stato attuale, solo un miracolo mi potrebbe consentire di sviluppare qualche prototipo dimostrativo delle potenzialità delle energie interattive. Non posso pretendere il premio di cento milioni che ha messo in palio dal miliardario Elon Musk, se lui non è stato sincero nel dichiarare questa sua volontà. Oppure non gli piace la mia soluzione per cattura e la neutralizzazione del CO2.  Oppure, non gli piace il modo in cui userei i suoi soldi, che chiaramente, andrebbero contro i suoi interessi, cercando di dimostrare che le auto elettriche non sono sostenibili e che l’aria compressa è più potente ed economica dell’idrogeno usato come combustibile, che lui usa per raggiungere lo spazio, per in semplice fatto che l’aria compressa non si esaurisce e lavorando senza sviluppare calore può consentire di sommare la spinta di newton a quella di Lorentz. https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/.

Ma stando con i piedi sulla Terra, oggi dobbiamo pensare a fare un passo per volta. Possiamo vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia da corona virus, evitando che si ripeta di nuovo, cambiando le depurazioni, i sistemi energetici, i trasporti terrestri, per riportare l’ambiente allo stato in cui era prima dell’era industriale.  Se useremo l’energia interattiva che ci ha messo a disposizione la natura, anche i virus indesiderati rintoneranno al loro posto naturale. La terrà non perderà l’atmosfera e gli oceani, come è stato accertato è già successo a Marte. Se questo avverrà ugualmente, non sarà per colpa dell’uomo. Io spero che i collaboratori che si è scelto siano all’altezza della situazione e del momento storico che stiamo vivendo. Nel mio sito web https://www.spawhe.eu, sono pubblicate dettagliatamente tutte le soluzioni e io sono a disposizione per eventuali chiarimenti.  Soprattutto, noi nonni in pensione o richiamati in servizio attivo, dobbiamo lavorare per i nostri nipoti, perché i genitori non possono rischiare il posto di lavoro per combattere l’attuale finta democrazia mondiale.  

Cordiali saluti

Luigi Antonio Pezone.

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