Scusate il ritardo (per il chiarimento, spero definitivo, di alcuni aspetti dell’energia terrestre)
Cliccando sul seguente link: https://www.gofundme.com/f/spawhe-synergic-plants-artificial-welling-hydroelectrenergy?qid=669693a9518559019eb1d9746f7a08b8, appaiono le somme raccolte, che serviranno a realizzare i prototipi dimostrativi di come si deve depurare l’ambiente e come si deve produrre energia l’energia sostenibile fissa e mobile in tutti i settori delle attività terrestri e dei pianeti e satelliti simili dell’universo, dove si è sviluppata la vita biologica, la fotosintesi clorofilliana e il ciclo del carbonio, che consentono di estrarre, a freddo l’energia già pulita dallo stesso ambiente, che riciclata all’infinito anche nei mezzi di trasporto, compresi quelli spaziali, che hanno bisogno di sommare insieme la spinta di Newton è Lorentz per aggirare la forza gravitazionale e navigare nello spazio senza combustibili ed energia nucleare.
Io, come inventore, ho preso altrettanto seriamente il mio lavoro, osando fare le mie proposte solo da pensionato, dopo una vita di lavoro nell’industria e nell’ambiente. Mi scuso per il ritardo, ma sono certo che abbiamo sbagliato l’intero modello di sviluppo mondiale. So bene che pecco di superbia, perché ci sono stati grandi scienziati nelle ere precedenti, ma a quei tempi non c’erano sufficienti conoscenze per separare le invenzioni utili da quelle dannose all’ambiente terrestre.
Io ho avuto la fortuna di fare l’installatore di impianti tecnologici prima industriali (partecipando alla realizzazione dell’intero stabilimento automobilistico dell’Alfa Romeo di Pomigliano di arco e di seguire la messa in esercizio e la gestione per diciassette anni). Poi, per altri venti anni, mi sono occupato della installazione e realizzazione di impianti ambientali, sollevamento, distribuzione idrica e produzione di energia. Solo da pensionato mi sono permesso di propormi come inventore, trasferendo, le esperienze industriali in quelle ambientali, non vice versa, essendo il settore industriale più sviluppato di quello ambientale. Le mie quaranta invenzioni non sono state accolte dagli enti pubblici mondiali, per cui sono stato costretto a scrivere la “filastrocca di SPAWHE” che potrebbe essere trasformata in una canzone di successo se fosse musicata e cantata da un cantautore di successo, per metter in evidenza anche gli errori della scienza. Ecco la filastrocca di spawhe https://www.spawhe.eu.
“ La pulizia dell’energia fossile pubblicata su Spawhe.eu, basata, soprattutto sulla chimica inorganica, che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua, per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta. Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto. Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte. Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”
Pertanto, il calore non è mai servito per produrre energia elettrica. Questo è stato il più grande errore nella scienza mondiale, perché l’acqua non è soltanto il miglior vettore energetico fisico, è anche il miglior vettore elettromagnetico, avendo la capacità naturale di ionizzarsi in Ioni (H+) e (OH-). Questa capacità, le è stata conferita direttamente dalla natura, cioè da DIO. Escludere l’acqua dalla produzione di energia, significa escludere la vita fisica, chimica, biologica, neurologica, soprattutto, producendo a freddo l’energia. Con la mia soluzione miniaturizzata sarebbe possibile realizzare anche un piccolo cuore artificiale, autonomo energeticamente, ossigenatore del sangue, che potrebbe allungare la vita umana di moltissimi anni. Io credo che il mio cuore artificiale non sia stato finanziato dall’attuale classe dirigente perché, se funziona, dimostra che gli uomini hanno sbagliato le invenzioni più importanti per la sopravvivenza della natura e del genere umano, soltanto per accumulare danaro. Tuttavia è anche possibile che he terranno nascosta questa invenzione solo per la ristretta cerchia degli uomini di potere, escludendo anche l’inventore.”
102014902290390 (CE2014A000011) del 03.09.2014 dal titolo Impianti idrovori marini sospesi a piattaforme galleggianti per down e upwelling; 102014902298581 (CE2014A000012) del 03.11,2014 dal titolo impianti idroelettrici verticali con riciclo d’acqua; 102015000048792 (UB2015A003412) del 04.09.2015 dal titolo Generatori di corrente perpetui mobili con aria o gas compressi e riciclo acqua; 102015000048796 (UB2015A003404) del 07.09.2015 dal titolo Elettropompe e turbine con doppia bocca di alimentazione; 102016000057968 (UA2016A004148) del 08.06.2016 dal titolo Desalinizzatori – demineralizzatori verticali a scambio ionico con produzione di energia idroelettrica; 102016000058416 (UA2016A004177), del 08. 06.2016 dal titolo Sistema di galleggiamento con tubi in polietilene estrusi, nervati, rinforzati e riempiti di polistirolo; 102016000066396 (UA2016A004687), del 27.06,2016 dal titolo impianto autoclave per sollevamento idrico, produttore di energia idroelettrica; 102016000087373 (UA2016A006226) del 26.08.2016 dal titolo Auto idroelettrica con coppia motrice periferica alle ruote; 102016000111939 (UA2016A008002), dal titolo Impianti idroelettrici pressurizzati sommersi in pozzi con sollevamento e ossigenazione; 102016000111938 (UA2016A008001), del 16.11.2016 dal titolo Impianti idroelettrici pressurizzati sommersi in bacini con sollevamento e ossigenazione; 102016000058018 (UA2016A004152), del 16.11.2016 dal titolo Impianto galleggiante, idroelettrico, dissalatore, estrattore di calcio e carbonio dalle acque marine profonde; 102016000130510 (UA2016A009428), del 23.12.2016 dal titolo Sistema idraulico domestico pressurizzato, produttore di energia idroelettrica; 102017000059993 (UA2017A003967) del 01.06.2017 dal titolo Sistema di trasporto aerospaziale idroelettrico pressurizzato con turboventilatori e iniezione di aria compressa.
L’elenco prosegue con altre invenzioni su trasporti aerospaziali senza combustibili. Ma fermandoci alla produzione di energia idroelettrica sommersa nei bacini e nelle falde acquifere, la mia riflessione che propongo in questo articolo è la seguente:
Cosa sarebbe successo se le energie idroelettrica sommersa e compressa, proposte dal sottoscritto e non finanziate, fossero state inventate e realizzare nel 1900, qualche anno dopo la realizzazione della prima centrale idroelettrica; qualche anno prima della pubblicazione delle teorie della relatività di Albert Einstein?
Io ho già risposto a questa domanda, che mi sono fatto da solo, asserendo che quella era l’epoca migliore per migliorare scientificamente e tecnologicamente l’energia idroelettrica. Invece il settore idroelettrico, da allora, non si è innovato concettualmente e sono avanzate energie termiche e nucleari che producono CO2 e vapore in grandissime quantità. Questi settori basati su grandi combustioni e grandi reattori hanno comportato anche grandi trasporti energetici in alta tensione su tralicci aerei, ai quali ha partecipato anche l’energia idroelettrica, che non possono non interferire con il naturale scambio ionico tra la ionosfera e la superficie terrestre che la scienza meteorologica nello stesso periodo storico aveva già individuato. Pertanto, le varie branche della scienza non si sono coordinate fino ai nostri giorni per evitare che la produzione di energia e il trasporto della stessa non peggiorassero le condizioni ambientali e climatiche del pianeta. Ai fumi di combustione degli impianti energetici fissi e mobili, le produzioni di CO2 e vapore, il trasporto di energia su tralicci, con l’energia prodotta con il salto idraulico, si son aggiunti anche i crolli delle dighe, gli straripamenti delle stesse, che sono molto più dannosi del vantaggio dell’energia prodotta se non sfruttano salti idraulici naturali. Infatti, i bacini idrici conservati pieni al massimo livello per produrre energia elettrica, hanno incrementato la velocitò dell’acqua verso le valli agricole i centri urbani mentre le centrali termiche, nucleari solari hanno incrementato il CO2, il vapore e la quantità di energia elettrica da trasportare su tralicci.
Io, che ho iniziato a fare l’inventore nel 2005, ho dedicato nove anni a cercare di pulire l’energia fossile e a migliorare i sistemi depurativi dell’acqua e dell’aria insieme nelle ciminiere, fognature e depuratori. Negli anni 2014- 2016 ho inventato l’idroelettrico sommerso e compresso per realizzare piogge artificiali su serre calcaree, il telling e piogge artificiali per produrre carbonati nelle acque per produrre generatori di corrente elettrica, che negli anni successivi ho proposto anche sui mezzi di trasporto e perfino in un cuore artificiale ossigenatore del sangue. Quindi, ho impiegato nove anni di lavoro per accorgermi che dovevo indagare sul settore idroelettrico che potendo produrre a freddo l’anergia, aveva le potenzialità per estrarre l’energia elettrica pulita direttamente dall’ambiente terrestre, per usarla a scopi civili, industriali, sanitari sui mezzi di trasporto e lavoro. Nel 2024 ho sviluppato tutte le possibili soluzioni senza raccogliere un solo euro di finanziamento pubblico o privato. Quindi chiedo scura per il ritardo con il quale sono arrivato a indagare su questo settore ed anche per il fatto che non sono stato bravo a farmi comprendere. Ma penso che chi deve veramente chiedere scusa al popolo mondiale è l’intera scienza mondiale che ha completamente trascurato le riflessioni energetiche, depurative, elettromagnetiche, nascoste dietro il salto idraulico dell’acqua che era soltanto l’aspetto più appariscente della produzione energetica idroelettrica, che alla fine, nel 2024, il sottoscritto, ha preferito, non usare, per sfruttare soltanto l’energia idroelettrica sommersa e compressa, che è più leggera, potente e gestibile di quella del salto idraulico, potendo essere realizzata di qualsiasi dimensione e potenza, fino ad entrare anche nel torace umano per realizzare piccoli cuori artificiali. È chiaro che queste soluzioni sono in contrasto con le scelte che stanno facendo i maggiori scienziati mondiali. che ancora insistono sulle energie termiche e nucleari. Per il sottoscritto, non ha senso produrre il calore fossile e ancora peggio nucleare per poi doverlo raffreddare nelle utilizzazioni pratiche della vita quotidiana terrestre, industriali, agricole, urbane, nei sistemi di trasporto terrestri, marini, aeronautici, spaziali.
Infatti, l’elettromagnetismo terrestre non può essere accoppiato direttamente con l’energia termica, Se consideriamo che i combustibili fossili e nucleari non sono gratis come l’acqua e l’aria e che le tecnologie sono più complesse e che bisogna aggiungere anche i costi di raffreddamento e condizionamento.
io personalmente, che lavoro da 55 anni nei sistemi antropici industriali e ambientali, non riesco a comprendere quali sono le ragioni per le quali, noi, esseri umani, non possiamo estrarre l’energia a freddo dall’ambiente terrestre, approfittando dei vantaggi offerti gratis dalla forza gravitazionale, l’aria atmosferica flessibile e comprimibile e l’acqua incomprimibile, impalpabile, ionizzabile.
Soprattutto, oggi, che la tecnologia lo consentirebbe, come mai non regoliamo con inverter la quantità di energia da estrarre dall’ambiente, controllando il numero dei giri dei motori che alimentano le pompe che a loro volta alimentano le turbine collegate a generatori di corrente?
Come mai la scienza non ha sfruttato le leggi fisiche dovute alla forza gravitazionale, alla pressione idrostatica, che consentono all’alternatore accoppiato alla turbina di produrre più energia elettrica di quella assorbita dalla pompa, che deve vincere solo stato di inerzia del vettore energetico, che è l’acqua o un qualsiasi altro liquido contenuto nell’impianto, aperto alla pressione atmosferica solo all’uscita della turbina, ma con l’acqua o il liquido energetico riciclabile all’infinito, grazie all’invenzione del sottoscritto chiamata “pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante”.
Dovrebbe essere chiaro che un impianto idroelettrico compresso, oltre che dal battente idrostatico e dalla pressione dell’autoclave, può essere potenziato anche usando un liquido vettore energetico più denso dell’acqua.
Dovrebbe essere chiaro che più impianti idroelettrici compressi messi insieme su un mezzo di trasporto terrestre, marino, aeronautico spaziale, con la propria energia elettrica estratta separatamente dall’ambiente, possono costituire un complesso energetico completo e autonomo energeticamente, che può partire anche dalla luce artificiale, con la fotosintesi clorofilliana, il ciclo del carbonio, la produzione della stessa acqua e aria e la spinta di newton e Lorentz per muoversi nello spazio alla velocita proporzionale alla quantità di energia estratta gratis dall’ambiente terrestre e trasformata in motori lineari globali o semplicemente in generatori di corrente ausiliari per alimentare i motori che fanno circolare i magneti permanenti nella direzione desiderata per realizzare la spinta elettromagnetica di Lorentz; oppure, rinforzare l’energia dei motori elettrici che alimentano le pompe che fanno circolare il liquido vettore nelle turbine, che fanno girare gli alternatori che producono la stessa corrente elettrica, che alimenta tutto, compresi i piccoli compressori che recuperano l’aria atmosferica che esce dagli sfiati atmosferici posti sui serbatoi che recuperano l’aria solubilizzata nell’acqua o nel liquido energetico nella fase di riciclo a senso unico attraverso le autoclavi pressurizzate, alimentate all’infinito con le pompe dotate della doppia alimentazione separata fino alla girante, che gli scienziati al servizio dei governi e delle multinazionali hanno fatto finta di non comprendere.
Nel frattempo gli stessi scienziati hanno compreso sistemi molto più complessi e costosi come il confinamento magnetico del calore della fusione nucleare che può raggiungere i cento milioni di gradi. Le scienze pubbliche mondiali stanno ancora gareggiando per ricavare energia dalla divisione dell’atomo e non hanno finanziato la semplice divisione della bocca di alimentazione delle pompe centrifughe che applicata alla modifica degli impianti idroelettrici sommersi e compressi, che nemmeno ha finanziato, ci consentirebbe di estrarre gratis dall’ambiente terrestre tutta l’energia che serve per governare alla temperatura terrestre l’ambiente terrestre senza inquinamento e anche di progettare impianti di trasporto aeronautici e spaziali. Io non sono contrario all’energia nucleare. Trovo molto utili le applicazioni della medicina nucleare e quelle industriali che consentono l’impiego di laser, che si limitano alla eccitazione degli atomi.
Produrre energia nucleare è pazzesco sotto tutti gli aspetti, Non è altro che la moltiplicazione esponenziale dei difetti dell’energia termica, che pure avrebbe potuto essere evitata se qualche scienziato di buon senso, mi avesse preceduto agli inizi del 1900, subito dopo la realizzazione della citata centrale idroelettrica del Niagara. Purtroppo questo non è ancora avvenuto fino a nostri tempi, per questo ho dato a questo articolo lo strano titolo del film di Massimo Troisi “Scusate il ritardo”.
Non ero ancora nato quando è iniziato tutto questo disordine energetico e depurativo mondiale e ho impiegato una vita di lavoro nell’industria e nell’ambiente per comprenderlo. Nessuno dei miei capi e dei miei datori di lavoro mi ha mai invitato a correggere gli errori ma soltanto di rispettare i capitolati di appalto degli impianti da realizzare nell’industria e nell’ambiente. Le correzioni, le ho proposte da pensionato senza essere pagato da nessuno, rimettendoci anche i soldi per depositare i brevetti che non sono piaciuti né alle multinazionali, né agli enti pubblici che collaborano tra loro per creare lo sviluppo mondiale anche attraverso il commercio dei brevetti. Le mie invenzioni non sono state gradite perché entrano nei dettagli dei cicli depurativi trascurati e nei dettagli della progettazione impiantistica sostenibile che non avrei mai potuto proporre senza conoscere i cicli di lavoro e gli impianti esistenti.
Per questo ho chiesto scusa per il ritardo, non ai governi e nemmeno alle multinazionali. Ma all’intero popolo mondiale che si agita e protesta nelle piazze di tutto il mondo, senza sapere che se non si entra nei dettagli delle soluzioni non possono essere individuate le soluzioni migliori contemporaneamente dal punto di vista economico ambientale ed energetico. Solo le soluzioni complete producono lo sviluppo e il benessere per tutti democraticamente. Le soluzioni incomplete consentono speculazioni illecite che arricchiscono gli speculatori e danneggiano le classi meno abbienti. Progettare impianti antropici completi e imparziali usando le tecnologie più aggiornate al posto giusto e al momento giusto dovrebbe essere un dovere sociale e morale, soprattutto per i progettisti pubblici. Purtroppo, secondo la mia ultracinquantennale esperienza sono proprio gli impianti pubblici quelli più sbagliati. Anche gli impianti industriali sono sbagliati dal punto di vista energetico e ambientale, ma si salvano per una migliore organizzazione scientifica del lavoro. Le ragioni per le quali, io credo di aver risolto contemporaneamente sia il problema del riscaldamento globale, sia il problema dell’energia sostenibile che ci porterà nello spazio sono dovute al fatto che io ho portato nel settore ambientale l’organizzazione scientifica del lavoro industriale nel settore ambientale ed energetico. Non ci poteva essere nessun progresso nel settore ambientale ed energetico, senza un travaso di esperienze dell’industria all’ambiente e senza predisporre gli impianti e le infrastrutture per seguire i cicli comuni dell’acqua, dell’aria, dei fumi, riducendo i costi ed aumentando la velocità dei processi depurativi ed energetici, come se fossimo in concorrenza per efficienza con un pianeta simile alla Terra.
Solo modificando virtualmente il funzionamento delle ciminiere e delle fognature è stato possibile creare cicli depurativi dell’acqua e dell’aria comuni, che hanno portato prima a realizzare piogge artificiali e poi ad economizzare i processi modificando il modo di lavorare delle pompe, che noi usiamo soltanto per sollevare le acque. Invece, se le usiamo al contrario, pompando l’acqua nella direzione della forza gravitazionale, diventano uno strumento per estrarre l’energia dall’ambiente. Ovviamente è solo il primo passo da fare. Non trovando interlocutori pubblici e privati, sono stato costretto a fare virtualmente l’intero percorso descritto nella filastrocca di Spawhe. Se ho sbagliato qualche dettaglio solo con la sperimentazione si può migliorare. Per il momento io posso asserire che ho seguito un percorso originale del settore idroelettrico che è stato innovato solo con grandi opere civili e strutturali che hanno portato più disastri che benefici, alterando la naturale distribuzione delle acque terresti. L’attuale sistema idroelettrico abbinato alla produzione di energia fossile e nucleare che ha prodotto CO2 e vapore in grandissime quantità e abbinato al trasporto in alta tensione dell’energia elettrica, producono le alternanze perfette di alluvioni e siccità, come se fossero state studiate appositamente per distruggere il pianeta Terra, che prima del 1900 aveva un clima perfetto.
Producendo l’energia elettrica ed elettromagnetica a freddo su tutto il pianeta possiamo salvare l’economia e l’ambiente terrestre iniziando seriamente anche la strada per esplorare lo spazio.
Naturalmente, prima di fare tutto questo dobbiamo allungare la vita umana con il cuore artificiale ossigenatore del sangue umano autonomo energeticamente, che pure fa parte delle invenzioni incomprese dalla attuale scienza terrestre.
Luigi Antonio Pezone
La figura sopra indica il modo di trasformare un impianto idroelettrico con il salto idraulico in un impianto idroelettrico sommerso senza il salto idraulico rinforzato con l’energia idroelettrica compressa estratta direttamente dall’ambiente terrestre secondo i seguenti articoli già publicati
Questo grafico sviluppato dallo scienziato geofisico britannico Sydney Chapman (1888 – 1970) collega la densità degli ioni (sull’ascissa) e l’altitudine (sull’ordinata). Vengono inoltre menzionate le zone dell’atmosfera in cui vengono assorbite le varie lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico. Fonte: Università di Cambridge.
Come si vede il picco della curva si trova a circa 300 km dalla superfice della terra. In questa zona nascono principalmente le perturbazioni monostatiche che produco i fulmini e di conseguenza anche le piogge naturali. Se noi con la produzione a freddo dell’energia terrestre, eliminiamo gli attuali eccessi di vapore C0 e reti elettrostatiche in alta tensione che disturbano il sistema naturale terrestre, con il sistema di trasporto a freddo e la spinta congiunta di Newton e Lorentz, potremmo inviare l’acqua che sappiamo è già ionizzata, direttamente nella zona F2 sopra indicata nelle zone in cui desideriamo le piogge. Probabilmente, potremo fertilizzare anche i deserti, riducendo i fenomeni atmosferici che stanno distruggendo il pianeta a causa delle cattive progettazioni energetiche e ambientali della scienza terrestre.
La figura sotto riporta il mezzo di trasporto che potrebbe svolgere tale funzione anche senza equipaggio, telecomandato, come un drone dalla superficie terrestre.