1. Riassunto
Un nuovo modo di produrre l’energia mondiale, estraendola gratis, già pulita dalla forza gravitazionale. I falsi concetti scolastici mondiali sull’energia che non può essere prodotta dal nulla e sull’impossibilità di creare il moto perpetuo hanno favorito la produzione di impianti antropici energetici fissi e mobili termici, anche se i rendimenti rispetto a potere calorifero dei combustibili è molto basso (30 – 40 %) e producono molto inquinamento (SOx, NOx, CO, CO2, e vapore). Con l’invecchiamento degli impianti, si abbassa il rendimento, e oltre al costo dei combustibile, gli utenti si devono addossare anche i costi obbligatori delle revisioni e manutenzioni per mantenere accettabili i livelli di inquinamento dell’ambiente. E’ evidente che nonostante i tanti difetti, l’energia termica dal punto di vista della potenza, della forza e dell’economia è ancora la principale energia mondiale. Ma io penso che la colpa della situazione attuale sia dovuta al fatto che nessun organo di ricerca pubblico mondiale ha fatto completamente il proprio dovere di indagare in modo multidisciplinare e imparziale. Non mi riferisco a singoli ricercatori, in quanto nessuno può indagare liberamente, ma l’unione avrebbe potuto fare la forza, se non ci fossero stati forti conflitti di interessi, creati appositamente dai centri di potere occulti, per evitare che le invenzioni sostenibili potessero venire fuori. Come ad esempio, il commercio a senso unico, dei brevetti pubblici verso le multinazionali, che ha impedito, di fatto, che le invenzioni utili come quelle della pulizia razionale dell’energia fossile, portassero appunto, razionalmente, al sistema di estrazione dell’energia pulita direttamente dall’ambiente, senza l’uso delle attuali fonti energetiche, fossili, nucleari, rinnovabili. La filastrocca di https://spawhe.eu dimostra che questo poteva avvenire. Sono stato sempre d’accordo con gli scienziati che asseriscono che la somma totale dell’energia dell’universo è uguale a zero. Questo non significa che credo nel moto perpetuo che non produce e non consuma energia. Ho preso semplicemente atto che l’energia dell’universo scaturisce da esplosioni nucleari che sviluppano milioni di gradi centigradi e si mantengono nel tempo per miliardi di anni. Questa immensa quantità di energia sviluppa l’elettromagnetismo universale che fa espandere l’universo che è sempre in movimento consumando e rinnovando continuamente l’energia per mezzo di nuove esplosioni nucleari. Ma io mi sono accorto che l’energia dei piccoli pianeti come la Terra, dove si è sviluppata la vita biologica, è molto più delicata e complessa e sulla Terra, ha impiegato 4,5 miliardi di anni per essere perfetta e in grado di ospitare gli esseri umani, i cui primi esemplari sono apparsi solo negli ultimi 300.000 anni. Se la gravità terrestre fosse stata diversa, gli esseri umani sarebbero apparsi prima o qualche miliardo di anni dopo. Sarebbero anche molto diversi fisicamente da noi, in quanto l’evoluzione delle specie viventi sono direttamente collegate alla purezza dell’ambiente del pianeta che li ospita alle pressioni gravitazionali e atmosferiche. La forza gravitazionale è il fattore predominante per l’espulsione dei gas tossici presenti nelle atmosfere primordiali, la creazione di una propria atmosfera composta dalla miscela di gas puliti con prevalenza di azoto e ossigeno, la creazione dell’acqua oceanica, dei ghiacciai, laghi, fiumi etc. Quindi, l’energia primaria pulita di un qualsiasi pianeta dipende principalmente dalle fortunate coincidenze ambientali e fluidodinamiche dell’atmosfera, dalla elasticità e la comprimibilità dell’aria, la incomprimibilità dell’acqua, ma bisogna tener conto anche della solubilità dei gas atmosferici nell’acqua e dei sali minerali. Con questi elementi a disposizione possiamo estrarre tutta l’energia elettrica che serve, sfruttando insieme i principi fluido dinamici ed elettromagnetici in impianti fissi mobili. Come sappiamo, abbiamo avuto grandi scienziati e inventori che hanno ben studiato e sperimentato i principi elettromagnetici e pochissimi che hanno studiato e sperimentato quelli fluidodinamici, che implicano anche processi biochimici organici e inorganici. Nessuno scienziato o inventore ha mai collegato insieme i due sistemi, in quanto era necessaria l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante e la modifica del modo di utilizzare le autoclavi che non devono fungere da semplici attuatori o ammortizzatori di energia, ma da accumulatori di energia, per sfruttare staticamente la pressione dell’aria, senza disperderla, insieme agli effetti biochimici coinvolti. Pertanto, sul pianeta Terra, all’attuale stato dell’arte, è stato sviluppato un modello di sviluppo efficiente solo per la parte elettromagnetica, che non ha risolto i problemi dell’inquinamento dell’ambiente, il problema del costo dell’energia, il problema del trasporto e della durata dell’energia. Nella sostanza, sul pianeta Terra non sono state sviluppate le invenzioni di collegamento tra i vari rami della scienza che in natura esistono e agiscono alle velocità consentite dalla forza gravitazionale e dalla temperatura terrestre. Le modifiche che ho proposto, in quaranta invenzioni tra loro collegate sono appunto le invenzioni di collegamento tra i vari rami della scienza, che portano al completamento dei cicli depurativi e all’estrazione diretta dell’energia dall’ambiente terrestre. Producendo l’energia in questo modo, oggi sarebbe possibile compensare e correggere localmente tutti i difetti ambientali naturali terrestri: siccità, eccessi di calore, abbassamenti di temperature, dissalazione, incremento della produzione alimentare terrestre e marina. Non avremo più bisogno di trasportare l’energia con le attuali reti di distribuzione; non è necessario nemmeno l’estrazione, la raffinazione il trasporto dei prodotti petroliferi, del gas, carbone, uranio, essendo la fonte energetica primaria costituita dall’aria e dall’acqua allo stato naturale. Gli utenti non dovranno pagare le bollette perché saranno loro i produttori. Gli attuali governi mondiali, nessuno escluso, rifiutando di sperimentare l’estrazione dell’energia pulita dall’ambiente terrestre, stanno rifiutando una perenne manna caduta dal cielo, offerta gratis dalla natura Terrestre. Nell’anno 2023, nonostante gli apparenti progressi scientifici e tecnologici, ancora nessun governo mondiale ha compreso la potenza della manna scientifica. La quale non cade da sola, se non la inneschiamo localmente sfruttando contemporaneamente, i principi fluidodinamici ed elettromagnetici. Non può essere un caso che nessuna delle invenzioni raccolte e descritte nel sito web https://www.spawhe.eu, sia mai stata sperimentata dai centri di potere pubblici e privati. Non può essere un caso che i legislatori pretendono dall’inventore anche il pagamento delle Tasse di mantenimento dei brevetti per non riconoscere i diritti di autore. Perché non chiedono il pagamento di tali tasse anche agli scrittori che non trovano editori e agli artisti che non riescono a vendere le loro opere?
2. Molti problemi: siccità, incendi, alluvioni, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, rallentamento delle correnti marine, riscaldamento globale, caro energia, scarsa depurazione ambientale, impossibilità di allungare la durata della vita umana e una sola soluzione: estrazione diretta dell’energia primaria dall’ambiente terrestre.
Collegandomi al riassunto precedente e alla scelta obbligata tra l’energia universale e terrestre che, per il sottoscritto, senza alcun dubbio, doveva essere terrestre, arriviamo al problema principale che è la scelta della fonte primaria di tale energia, la quale, purtroppo, per coloro che le hanno inventate, non può essere nessuna delle energie fino ad commercializzate dai governi e dalle multinazionali per motivi ambientali, economici e pratici. Questi tre elementi avrebbero dovuto essere i requisiti primari da soddisfare, ma, sia la scienza sia i governi sia le multinazionali, hanno avuto fretta nel creare lo sviluppo industriale ed economico terrestre.
Infatti, se l’energia dell’universo si rinnova automaticamente senza attingere energie da altri universi, anche i piccoli pianeti che fanno parte dell’universo, ma dotati di vita biologica, possono fare altrettanto. La natura terrestre ha dimostrato di saperlo fare autonomamente per 4,5 miliardi di anni senza l’impiego di nessuna scienza e nessuna tecnologia terrestre.
Con la comparsa dell’homo sapiens gradualmente, in circa 300.000 anni sono cresciuta le conoscenze scientifiche e tecnologiche terresti. Ma i veri progressi sono avvenuti, soprattutto, negli ultimi 200 anni, che non sono nulla rispetto ai 4,5 miliardi di anni precedenti. L’invenzione dell’elettricità, e soprattutto, dei generatori di corrente e dei motori elettrici, che funzionano sugli stessi principi dell’induzione elettromagnetica, avrebbero dovuto far comprendere che l’energia primaria terrestre dalla quale ricavare l’elettricità avrebbe essere dovuto essere sviluppata alla temperatura dell’ambiente terrestre per non alterare gli equilibri biologici dell’ambiente terrestre creati in 4,5 miliardi di anni, ma anche per esigenze pratiche, in quanto per realizzare i generatori di corrente elettrica e i motori elettrici che funzionano con le correnti indotte abbiamo bisogno di realizzare avvolgimenti con bobine di fili di rame protetti con vernici isolanti che non possono sopportare temperature elevate.
Quindi, subito dopo l’invenzione della energia elettrica, dei motori elettrici e dei generatori di corrente elettrica, era necessario cercare di produrre a freddo la forza e l’accelerazione necessaria ai generatori di corrente. Considerando la forza è dovuta alla massa in kg, mentre l’accelerazione si misura in m/s2, la scienza ha stabilito che un Newton è uguale a 1 Kg x m/s2. Ma io penso che è più facile comprendere il concetto dell’energia fluidodinamica ragionando nel modo tradizionale perché un litro di acqua rappresenta la massa di un kg. La formula che io ho usato per una vita intera per calcolare la potenza in Kw è la seguente: Portata (l/s) per pressione (m) / 1000, usando l’acqua come vettore energetico. Quindi, il calore non serve a produrre energia elettrica. Se consideriamo che l’acqua ha una densità 830 volte superiore all’aria o un gas di combustione, vuol dire che a parità di portata e pressione la potenza prodotta in Kw, usando l’acqua come vettore energetico, è 830 volte superiore. Se, inoltre, consideriamo che i combustibili hanno dei costi di estrazione di trasformazione, trasporto e commercializzazione, non si comprendono le ragioni per le quali la scienza e gli uomini di potere continuano a insistere sulla produzione di energia primaria termica. Purtroppo, ai danni economici prodotti dall’energia termica è necessario aggiungere anche i danni prodotti dai cambiamenti climatici direttamente collegati alle energie termiche. Secondo un rapporto pubblicato nel 2020 dalle Nazioni unite, il costo economico globale degli eventi climatici estremi dai 1.600 miliardi di dollari per gli anni 1980-1999 ai quasi 3 mila miliardi di dollari per i vent’anni tra il 2000 e il 2019. Ma il periodo che stiamo vivendo dopo il 2019 sembra che sia il peggiore di tutti i tempi per i danni climatici e gli incendi che stanno avvenendo.
Quello che è grave è il fatto che nel 2023, ancora non sono compresi i ragionamenti solitari, che il sottoscritto, ha sintetizzato nella filastrocca di Spawhe, che attraverso quaranta invenzioni tra loro collegare, partendo dalla pulizia dell’energia fossile, hanno portato ad estrarre l’energia direttamente dall’ambiente terreste in impianti antropici fissi e mobili, che non solo eliminerebbero il riscaldamento globale senza costi energetici, ma addirittura, incrementerebbero la produzione alimentare mondiale senza produrre nessuna forma di inquinamento, correggendo, dove necessario, la desertificazione e lo scioglimento dei ghiacciai inviando una maggiore quantità di acque alcaline verso i mari.
Onestamente, Io penso che chi non sa progettare gli impianti antropici fissi e mobili è meglio che sia pagato senza lavorare. Invece, sul pianeta Terra sta succedendo il contrario; chi propone le soluzioni corrette deve lavorare gratis e rimetterci anche economicamente, perché non trova interlocutori pubblici e privati.
Sull’intero pianeta Terra nessuno si è accorto le invenzioni dei generatori di corrente e dei motori elettrici erano già gli strumenti sufficienti ad estrarre l’energia dell’ambiente se accoppiati diversamente, alle già esistenti pompe e turbine. Infatti se intubiamo e alimentiamo dall’alto una pompa usata al contrario (che invece di sollevare l’acqua, la spinge verso il basso) collegata un generatore di corrente, la rotazione della pompa pro duce attraverso il generatore di corrente, una quantità di corrente proporzionale alla pressione idrostatica H sull’asse della pompa, per la portata in litri al secondo della pompa stessa. In sostanza la pompa viene usata come turbina, con il cosiddetto, salto idraulico.
Se parallelamente a questo impianto ne realizziamo uno simile (con una pompa uguale alla precedente usata nel modo attuale, con la mandata dell’acqua verso l’alto) collegata a un motore elettrico, questo assorbe una quantità di corrente proporzionale alla pressione idrostatica H sull’asse della pompa, per la portata in litri al secondo della pompa stessa. I due impianti si equivalgono come produzione ed assorbimento di energia con qualche piccola differenza, essendo uguali la caratteristiche della pompa, la portata, e l’altezza H.
Se invece di affiancare i due impianti sopra menzionati, ne realizziamo uno solo che produce energia affiancando due bacini idrici aperti alla pressione atmosferica, avente la stessa uscita dell’acqua alla stessa quota H degli impianti precedenti, ci possiamo accorgere facilmente che le condizioni dell’impianto che produce energia non cambiano e quindi, questo continua a produrre la stessa quantità di energia, come in un normale salto idraulico. Mentre l’impianto che assorbe energia cambia completamente, in quanto non deve più sollevare l’acqua. Deve soltanto vincere lo stato dì inerzia dell’acqua che non circolerebbe senza una differenza di livello tra i due bacini affiancati. L’energia elettrica assorbita dal motore elettrico fa girate la pompa nella direzione della forza gravitazionale è solo una piccola percentuale dell’energia prodotta dal generatore di corrente accoppiato alla turbina.
Infatti, l’acqua che rientra nel bacino idrico all’uscita della turbina, trova solo come opposizione l’attrito con le molecole di acqua ferme all’uscita della pompa usata come turbina, che si può calcolare con la formula (V2/g) di un comune scarico sommerso, che non dipende dall’altezza H del bacino, in quanto l’acqua non deve risalire in superficie. Questo ragionamento e altri molto simili, ancora incompresi dalla intera scienza mondiale, mi hanno portato a progettare altri impianti fluidodinamici alla temperatura dell’ambiente terrestre per la produzione di energia elettrica, fino ad arrivare alla invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante, alla modifica del modo di lavorare delle autoclavi che ci consentirà di produrre energia idroelettromagnetica compressa negli impianti mobili terrestri, marini, sottomarini, aeronautici e spaziali, che per produrre energia riciclano sempre la stessa acqua e la stessa aria compressa che rinnova soltanto la percentuale di aria che si dissolve nell’acqua per i principi di Henry e Dalton, ogni volta che l’acqua esce dal circuito chiuso a quello aperto alla pressione atmosferica. Infatti, anche negli impianti mobili spaziali il serbatoio di riciclo dell’acqua sarà sempre posto all’interno di un locale pressurizzato alla pressione atmosferica, proprio per scaricare la pressione dell’aria presente nel circuito, che ovviamente viene recuperata e di nuovo compressa nelle autoclavi incorporate nei motori lineari globali che produrranno insieme la spinta di Newton e Lorentz. Purtroppo, se l’intera classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica, non ha compreso che è sufficiente capovolgere le pompe sotto un adeguato battente idraulico per estrarre l’energia dall’ambiente terrestre, come si può sperare che possano comprendere le invenzioni successive che hanno portato al concepimento dei motori lineari globali che potrebbero sommare le spinte di Newton e Lorentz anche nello spazio, senza combustibili ed energia nucleare? E’ ancora più difficile comprendere che il concetto di rendimento termico non avrà più senso se sul pianeta Terra impareremo a estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente. Infatti, avremo sempre una resa del 100% rispetto all’energia spesa. Mentre. Oggi con l’energia a pagamento dobbiamo accontentarci del rendimento di circa il 15 % se usiamo il carbone, e del 30- 40% se usiamo il gas o i combustibili liquidi. Con rendimenti così bassi dobbiamo chiederci dove va finire il resto dell’energia che non usiamo? La risposta è molto semplice: Purtroppo si trasforma tutto in inquinamento termico, ambientale, nucleare etc. Come possiamo continuare a fidarci di questa classe dirigente mondiale scientifica politica economica che non comprende che l’unica energia sostenibile è quella estratta direttamente dall’ambiente terrestre, che non si consuma e può anche essere respirata dall’uomo alla pressione atmosferica. Se un giorno l’uomo colonizzerà lo spazio lo farà con tale energia (non con quella che sta usando La Nasa e gli altri enti spaziali pubblici e privati) che potrà anche essere prodotta nei container delle carovane spaziali per mezzo della luce artificiale e della fotosintesi clorofilliana come descritto nell’articolo 29.07.2021 https://www.spawhe.eu/from-the-earth-beyond-the-moon-colonizing-space-with-compressed-hydroelectromagnetic-energy-unknown-to-terrestrial-science/, https://www.spawhe.eu/dalla-terra-oltre-la-luna-colonizzando-lo-spazio-con-lenergia-idroelettromagnetica-compressa-sconosciuta-dalla-scienza-terrestre/
Nella mia vita di progettista e installatore di impianti antropici industriali e ambientali, ho avuto l’onore di partecipare direttamente costruzione di un intero stabilmente di una industria automobilistica con capacità produttive di oltre 1000 auto al giorno di partecipare alla costruzioni di piccoli stabilimenti industriali con le proprie centrali termiche, impianti di vapore, condizionamento e di verniciatura e piccoli e grandi impianti di depurazione e sollevamento delle acque. Io ritengo che sia normale che da pensionato abbia sentito bisogno di fare l’inventore, per mettere insieme, con il senno di poi le esperienze migliori. Chi altro avrebbe potuto farlo? Se tutte le invenzioni attuali sono in concorrenza tra loro per conquistare fette del mercato attuale, dovrebbe essere logico che per avere un modello di sviluppo senza il riscaldamento globale è necessario cambiare alcune invenzioni importanti. Solo progettando di nuovo, globalmente gli impianti antropici industriali e ambientali si possono chiudere tutti i cicli che si aprono, ma anche evitare di aprire cicli che non servono. Analizzando tutti i dettali è venuto fuori che anche molti trasporti sono inutili, compresi quelli delle fonti energetiche e della stessa energia prodotta, se alla fine, con il senno di poi, si arriva alla conclusione, che le soluzioni migliori sono sempre le più semplici e lineari, già individuati dalla natura in quattro miliardi e mezzo di anni. Infatti la natura è autonoma dal punto di vista energetico e depurativo anche se i cicli energetici e depurativi, non disponendo di tecnologie, sono più lunghi dei processi industriali inventati dagli uomini.
Ma i processi industriali inventati dagli uomini sono incompleti dal punto di vista ambientale, pertanto, dei processi industriali dobbiamo salvare soprattutto l’organizzazione scientifica del lavoro e applicare tale organizzazione anche ai sistemi ambientali ed energetici, che sotto questo aspetto sono meno organizzati. Ma chi deve fare questo lavoro così importante con le attuali divisioni delle competenze, gli attuali conflitti di interessi, le attuali leggi sulla proprietà industriale? Stando alla mia esperienza lascerei inalterata l’attuale organizzazione del lavoro industriale, cambiando solo i sistemi energetici con l’estrazione diretta dell’energia dall’ambiente. Ovviamente, le industrie che producono impianti e motori termici (compresa l’industria automobilistica) devono cambiarli in impianti e motori idro elettromagnetici compressi. Per quanto riguarda tutti gli altri impianti, privi di una organizzazione scientifica del lavoro è necessario riorganizzarli affinché, i processi depurativi avvengano spontaneamente insieme al processo energetico unificando i cicli dell’acqua e dell’aria, nei sistemi fognari e completando le depurazioni finali negli attuali depuratori. Ovviamente, tutto diventerà più facile con l’estrazione diretta dell’energia dall’ambiente.
E’ normale che la natura non può sopperire ai fabbisogni di otto miliardi di persone attuali, che certamente in futuro saranno molte di più, non solo perché tutti hanno diritto alla vita ma anche perché la vita umana dura molto di più rispetto al passato. Il compito degli inventori avrebbe dovuto essere quello di incrementare localmente, la velocità produttiva energetica e depurativa della natura attraverso lo sviluppo tecnologico e l’organizzazione scientifica del lavoro. Più o meno, dobbiamo fare la stessa cosa che avviene nell’industria automobilistica, dove concorrono molte tecnologie e una perfetta organizzazione del lavoro, altrimenti non sarebbe possibile produrre in un solo stabilimento più di mille auto al giorno. Io penso che non sia un caso che io sia arrivato ad estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente, mentre tutti gli altri inventori cercano di migliorare i rendimenti delle energie esistenti, che non potranno mai avere un rendimento superiore alla fonte energetica utilizzata e non potranno mai non produrre effetti inquinati collaterali, né mai potranno sviluppare l’energia primaria contemporaneamente a quella elettromagnetica, né mai potranno sommare insieme le spinte di Newton e Lorentz. Gli impianti ben progettati globalmente, estrarranno contemporaneamente l’energia primaria e produrranno l’energia elettromagnetica compressa alla temperatura terrestre, senza usare inutili e costosi accumulatori di energia, che abbassano il rendimento dell’energia prodotta.
Poiché l’intera classe dirigente mondiale non vuole assumersi le responsabilità di correggere gli errori commessi, lo sviluppo attuale va avanti per inerzia. Mentre la scienza si nasconde ed evita di parlare della possibilità di estrarre direttamente dall’ambiente, i politici che sono più ignoranti dal punto di vista scientifico e tecnologico continuano proporre energie obsolete, soprattutto, in Italia, ex patria di importantissimi scienziati e inventori.
L’Italia sta andando nella direzione opposta alla possibilità di raccogliere la manna caduta dal cielo offerta gratis dalla forza gravitazionale a chi la sa estrarre. Vuole riprendere le trivellazioni nel mare adriatico per estrarre petrolio. Vuole ripristinare il vecchio piano Mattei per realizzare un gasdotto dall’Algeria, che potrebbe anche trasportare idrogeno trasformato in combustibile e cavi elettrici provenienti dall’Algeria. Tutte cose che non servirebbero se la scienza italiana si fosse accorta che la patria dell’energia estratta pulita direttamente dall’ambiente è proprio l’Italia. Quanto costa realizzare un gasdotto? Quanto costa trasformare l’idrogeno in combustibile e quale sarebbe il costo di mercato? Quanto costa il trasporto dell’energia elettrica prodotta in Algeria e trasportata in Italia? Personalmente, io come inventore mi vergogno di essere italiano, non per il governo attuale ma anche per quelli precedenti che non hanno mai collaborato a sperimentare le mie invenzioni di pubblica utilità sulla pulizia dell’energia fossile e successivamente sulla estrazione dell’energia pulita dall’ambiente. Non si tratta di invenzioni casuali ma di quaranta invenzioni tra loro collegate in base a principi scientifici di scienziati del passato che non sono mai stati sfruttati, soprattutto dalla scienza pubblica attuale, che invece di indagare negli interessi dell’ambiente e del popolo mondiale, collabora con le multinazionali a sviluppare invenzioni commerciali. Quanto costerebbe verificare su piccola scala se funzionano o meno le mie invenzioni, che eviterebbero anche il trasporto dell’energia da un posto all’altro? Costerebbero pochissimo. Solo un pensionato, con una modesta aspettativa di vita non si può permettere di sperimentarle personalmente. Probabilmente se avessi saputo di essere lasciato da solo dal mio paese e dal mondo intero, non avrei provato a mettere sulla carta le mie soluzioni alternative all’attuale modello di sviluppo delle multinazionali. Ma, oggi, non mi pento di averlo fatto perché sono sempre più convinto di aver ragione. Solo da uomo libero ho potuto fare le mie ricerche, riflessioni e proposte alternative al modello di sviluppo attuale. Non è un caso che io sia una delle poche persone al mondo che pur svolgendo un lavoro intellettuale, non essendo un accademico, non essendo un lavoratore dipendente, non lavorando in nero perché nessuno mi paga, sono al disotto del salario minimo che dovrebbe essere riconosciuto a chi svolge i lavori più umili. La società dei consumi gira al contrario delle esigenze dell’ambiente nel quale viviamo. I piedi di un calciatore valgono milioni di dollari, mentre il cervello di un inventore vale zero, soprattutto se non è inserito nel sistema accademico di potere. Soprattutto i legislatori che si occupano di proprietà intellettuale dovrebbero spiegare come mai i diritti di autore sono riconosciuti a tutti gli autori di opere di intellettuali tranne che agli inventori indipendenti, che devono pagare le tasse di mantenimento anche se non trovano imprenditori e governi disponibili investire sulle loro invenzioni? Cosa ci vuole a comprendere che se ancora oggi nessuno è riuscito ad estrarre l’energia elettrica pulita dall’ambiente erano necessarie più invenzioni messe insieme che seguono una logica comune? Cosa ci vuole a comprendere che occorrono anni per sviluppare tutti i dettagli, soprattutto se si lavora da soli senza finanziatori e laboratori sperimentali? E’ chiaro che le mie soluzioni fin dall’inizio, quando si sono concentrate sulla corretta pulizia della energia fossile sono risultate scomode per tutti i centri di potere mondiali in quanto comportavano la modifica delle ciminiere, le fognature, i depuratori. Queste modifiche non hanno trovato interlocutori pubblici e privati disposti a finanziarle. Come potevano essere finanziate quello successive che hanno affondato ancora di più il coltello nella piaga del disastri ambientali ed energetici mondiali? Se non si entra nei dettagli scientifici, tecnologici, economici e della organizzazione del lavoro non è possibile migliorare globalmente lo stato dell’arte energetico e depurativo mondiale. Con le attuali leggi che penalizzano gli inventori poveri a vantaggio degli inventori dipendenti degli enti pubblici e delle multinazionali non sarebbe mai stata possibile nessuna ipotesi di estrazione della energia elettrica pulita direttamente dall’ambiente, se questo è avvenuto, almeno virtualmente è dovuto a tutte le mie quaranta invenzioni, tuttora non finanziate da nessun governo mondiale. Oggi i diritti di autore sono riconosciuti a tutti agli scrittori, agli artisti, ai musicisti, ai professori, e anche agli inventori che producono invenzioni commerciali che danneggiano l’ambiente protetti dalle attuali istituzioni mondiali, soltanto perché i datori di lavoro pagano le tasse di mantenimento dei brevetti. Come avrebbe potuto pagare tali tasse su quaranta brevetti depositati il sottoscritto che è un pensionato e vive solo della propria pensione, se nessuno ha voluto realizzare le sue invenzioni?
Mi dispiace dirlo ma tutte le invenzioni termiche e nucleari hanno prodotto più disastri che benefici all’umanità intera, mentre chi le produceva si arricchiva economicamente. Anche le energie rinnovabili, se si confrontano con l’energia estratta dall’ambiente (supposta funzionante) sono inutili essendo meno potenti e antieconomiche rispetto all’acqua e all’aria che produrrebbero l’energia in impianti fissi e mobili senza accumulatori di energia, e senza il trasporto dell’energia.
Raramente, una singola invenzione può essere determinante per risolvere i problemi energetici e ambientali terrestri. Sono necessarie molte invenzioni di diversa provenienza e molti principi scientifici individuati, selezionati e sperimentati per realizzare impianti antropici fissi e mobili. Se non si effettuano tutti i collegamenti scientifici e tecnologici e non si aggiorna lo stato dell’arte multi disciplinare mondiale, il sistema non potrà mai funzionare. L’energia universale non può essere creata dall’uomo per le altissime temperature che comporta. Nemmeno quella terrestre può essere creata dall’uomo, per l’immensa quantità di vita biologica e microrganismi coinvolti.
Nessuna delle attuali energie terrestri, può soltanto essere potenziata localmente, senza alterare i delicati equilibri biologici e zoologici coinvolti sviluppati sul pianeta dopo un lunghissimo periodo di assestamento, che nel caso della Terra è durato circa 4,5 miliardi di anni. Nessuna delle attuali energie terrestri, risponde alle esigenze naturali terrestri. Per rispettare completamente la natura non ci deve essere nessun trasporto dell’energia da un posto all’altro, ma soltanto l’incremento delle velocità dei processi fisici chimici e biologici e questo si può fare soltanto favorendo l’innesco dei principi scientifici individuati da Torricelli, Pascal, Venturi, Henry, Dalton, ma anche quelli di Newton e Lorentz se desideriamo realizzare impianti mobili che si muovono nello spazio e nell’atmosfera.
La fonte primaria energetica che deve essere per forza la pressione dell’aria sull’acqua e la portata dell’acqua sempre il vettore energetico. La temperatura di funzionamento degli impianti energetici deve essere uguale a quella dell’ambiente terrestre per non alterare gli equilibri biologici, ma anche per non danneggiare i componenti tecnologici, soprattutto, elettrici ed elettronici, soprattutto, nei mezzi di trasporto aerei e astronautici, che non potranno mai essere realizzati senza sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz. Quest’ultima si può produrre solo a temperatura ambiente per mezzo di bobine di fili protetti con vernici isolanti.
La logica della progettazione degli impianti antropici pubblici e privati mondiali, non soddisfa nessuno dei requisiti sopramenzionati, non avendo mai utilizzato l’energia naturale scaturita dalla forza gravitazionale, che pure è presente in ogni angolo della terra. Molto stranamente, le invenzioni portate avanti dai politici, legislatori, economisti, coincidono perfettamente con quelle commerciali prodotte dalle multinazionali. Queste, non chiudendo tutti i cicli che aprono, non hanno potuto, approfondire le sinergie naturali depurative ed energetiche tra la forza gravitazionale, l’aria atmosferica e l’acqua, per accorgersi che è possibile estrarre gratis l’energia pulita direttamente dell’ambiente. Io stesso, come ho descritto nella filastrocca di SPAWHE, mi sono accorto per caso di questa autentica “manna caduta dal cielo”, dopo aver dedicato dieci anni a studiare il modo di catturare il CO2, e trasformarlo in Carbonati nell’acqua, che avrebbero combattuto anche l’acidificazione dell’acqua dei mari e dei laghi. Molto stranamente questa soluzione non è mai stata finanziata dagli enti pubblici mondiali che hanno preferito cercare di nascondere il CO2 nel sottosuolo spendendo immense risorse economiche senza affrontare il vero problema. La mia soluzione non è piaciuta nemmeno al miliardario americano Helon Musk che aveva promesso 100 milioni di Dollari a chi avesse catturato e neutralizzato il CO2 (01.02. 2021 https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/). Questo dimostra che imprenditori e governi sono dalla stessa parte, non per ragioni scientifiche e di economia delle risorse naturali, ma per semplici ragioni di potere machiavellico “il fine giustifica i mezzi”. Se il fine è l’arricchimento economico della classe dirigente, tutto diventa normale, anche il commercio dei brevetti pubblici verso le multinazionali e il conseguente non riconoscimento della proprietà intellettuale agli inventori che cercano di fare il proprio dovere di proteggere l’ambiente e la popolazione mondiale che ignara della gravità dei problemi reali si distrae con le partite di pallone, le gare automobilistiche, la musica underground, pubblicizzate da tutti i mezzi di informazione. Anche le energie rinnovabili sono pubblicizzate dai mezzi di informazione ma non hanno nulla a che vedere con la vera energia rinnovabile che nessun governo mondiale ha mai finanziato, proprio perché metterebbe fine a tutti gli illeciti arricchimenti pubblici e privati a scapito dell’ambiente e dell’intera ignara popolazione mondiale.
Il pianeta Terra, nonostante sia vecchio di 4,5 miliardi di anni, le svolte energetiche importati sono avvenute nel 1800 con le invenzioni termiche e subito dopo dell’elettricità. Poiché l’energia elettrica per essere prodotta ha bisogno di un’altra fonte di energia primaria che fa muovere dei magneti permanenti e di un’altra che produce un campo elettrico, molto stranamente, nessuno scienziato ha pensato che la fonte energetica poteva essere la stessa perché le due cose si possono fare contemporaneamente, estraendo l’energia pulita direttamente dell’ambiente.
Purtroppo, l’intera scienza mondiale, fino ai nostri giorni ha identificato come fonte primaria dell’energia elettrica, l’energia termica. E’ sembrato logico sia agli inventori dell’ottocento, che a quelli dell’intero novecento che l’energia primaria avrebbe dovuto essere prodotta con il calore, il quale, può produrre vapore con una certa pressione, oppure con i combustibili in camere di scoppio, la cui uscita dei fumi di combustione, produce una quantità di energia ancora superiore. In alcuni casi, è stato usato il salto idraulico per far ruotare l’asse di una turbina, solidale con un generatore di corrente elettrica alternata; in altri casi le pale eoliche per far girare l’asse degli stessi generatori di corrente. Infine sono stati usati i pannelli fotovoltaici per produrre acqua calda senza combustibili, e anche energia elettrica a corrente continua che con i moderni inverter, la trasformano in corrente alternata. Peccato, che ancora oggi, nessuno si sia accorto che se estraessimo l’energia primaria direttamente dalla forza gravitazionale, non avremmo nessun bisogno delle reti di trasporto dell’energia elettrica perché la forza gravitazionale è dappertutto. Pertanto, non avremmo bisogno del calore, del vapore, dei combustibili, delle centrali termiche, nucleari, idroelettriche, pale eoliche e pannelli solari. Non avemmo bisogno nemmeno delle auto elettriche che produce Elon Musk perché queste non risolvono i problemi del trasporto mondiale in quanto non si possono elettrificare con accumulatori di energia i camion, i trattori agricoli, gli aerei, le navi e i sommergibili. I costi degli accumulatori di energia sono immensi e hanno una scarsa autonomia, abbassano il rendimento dell’energia elettrica prodotta. Ma sono soprattutto, inutili perché l’energia idroelettromagnetica compressa produce insieme nello stesso istante l’energia primaria e quella elettrica indotta senza nessuna fonte energetica esterna.
Anche i costi delle attuali energie sono immensi, come sono immensi i costi delle depurazioni che nessuno riesce a fare correttamente. Dove hanno imparato a progettare gli impianti antropici i progettisti pubblici e quelli della multinazionali?
Come si fa a non comprendere che gli attuali miliardi di condizionatori di aria che scambiano il calore interno delle abitazioni con l’esterno con il sistema aria/aria, non fanno altro che incrementare il riscaldamento globale? Sarebbe molto più logico scambiare il calore con il sottosuolo con scambiatori acqua/aria. Non si può combattere il riscaldamento globale con le invenzioni commerciali. Ma il problema è chiedersi chi autorizza la vendita e la commercializzazione di queste soluzioni? Io penso che sono gli stessi che hanno occultato le mie quaranta invenzioni.
Io penso che le attuali divisioni di competenze scientifiche e tecnologiche non abbiano aiutato e progettare impianti interattivi come quelli naturali terrestri che sono molto lenti ma completi e interattivi e soprattutto, chiudono tutti i cicli che aprono. Quello che manca alla natura non è la scienza ma la tecnologia, soprattutto quella che incrementa la pressione della fonte energetica e la velocità del vettore energetico. La forza di gravità è già una energia primaria ed è equamente distribuita su tutta la superficie del pianeta. Questa energia, addensando l’aria atmosferica alla pressione di un bar, già ci fornisce una fonte di energia fisica che ci consente di sollevare l’acqua di 10 metri asportando l’aria atmosferica da un tubo immerso nell’acqua secondo l’esperimento di Torricelli (1608- 1647) senza usare nessuna pompa di sollevamento. L’estrazione dell’aria sarebbe un piccolo innesco di energia pulita estratta gratis dall’ambiente, che l’intera scienza mondiale, non ha approfondito, continuando a preferire le attuali energie termiche, idroelettrica, nucleare, solare, eolica. Non ha voluto accorgersi che con l’invenzione della pompa centrifuga con la doppia alimentazione separata fino alla girante, usando una alimentazione per far entrare l’acqua da sollevare e l’altra per riciclare nella stessa girante l’acqua posta a un livello altimetrico superiore, possiamo equilibrare nella girante in rotazione le due diverse pressioni idrostatiche, sfruttando il principio di Pascal e sollevare l’acqua al bacino superiore spendendo soltanto l’energia necessaria a un normale riciclo di un circuito chiuso, non l’energia che sarebbe stata necessaria per il sollevamento contro la forza gravitazionale. Poiché l’energia spesa per il riciclo dell’acqua è molto inferiore all’energia prodotta dalla caduta dell’acqua attraverso una turbina collegata a un generatore di corrente questa sarebbe la prima dimostrazione di estrazione diretta dell’energia dall’ambiente, che non è moto perpetuo, ma semplice sfruttamento dei principi fisici più vantaggiosi: non sollevare le acque contro la forza gravitazionale, è meglio aggirarla. Eppure nessuno ci ha mai pensato. Nessuno ha mai pensato che se al posto del bacino superiore ci mettiamo una autoclave pressurizzata con aria compressa, possiamo incrementare localmente la pressione dell’autoclave a qualsiasi pressione, e con l’acqua che esce in alta pressione alimentare ugualmente una turbina con generatore di corrente e realizzare impianti mobili energetici di qualsiasi dimensioni. Le applicazioni possono essere infinite: terrestri, marine, aeronautiche e spaziali, riciclando sempre la stessa acqua e la stessa aria. Come sappiamo, l’aria e l’acqua sono gratis. Se l’intera scienza mondiale, non comprende questi ragionamenti così semplici e lineari, come possono comprenderli i politici e gli economisti che governano? I politici e gli economisti sono stati ingannati dalla scienza? Oppure gli scienziati e gli inventori, non sono stati messi in condizione di lavorare in modo multidisciplinare dai governi e dalle multinazionali? Nella filastrocca di SPAWHE, (Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectromagnetic Energy) ho riassunto le mie invenzioni scomode per tutti e non finanziate da nessun governo e da nessuna multinazionale, ma nemmeno commentate, da tutti coloro che potrebbero essere interessati, comprese le associazioni ambientali, i sindacati, le associazioni dei consumatori, i giovani, le chiese mondiali. Nessuno vuole entrare nei dettagli delle soluzioni e scegliere, dettaglio dopo dettaglio, da che parte stare. Io le mie scelte le ho fatte proprio sviluppando i dettagli, e permettere anche ai non addetti ai lavori di scegliere da che parte stare. Solo lavorando in questo modo, libero dai condizionamenti dei datori di lavoro, è stato possibile chiudere tutti i cicli lasciati aperti dalle invenzioni commerciali delle multinazionali. Solo alla fine del mio lungo lavoro, mi sono accorto che le soluzioni migliori sono anche le più semplici e tecnologicamente avanzate, perché l’energia elettrica pulita e protettiva dell’ambiente, può essere estratta a freddo alla temperatura e alla pressione dell’ambiente terrestre, e anche immagazzinata nei serbatoi di acqua e aria delle autoclavi per realizzare impianti fissi e mobili di maggiore potenza, con riciclo infinito della fonte energetica e del vettore energetico. Ovviamente, gli impianti mobili riguardano anche i mezzi di lavoro e trasporto terrestri, marini, sottomarini, aeronautici e spaziali. Questo è molto di più di quello che speravo di ottenere con la mia discesa in campo come inventore. Ed è molto di più della manna caduta dal cielo, che se è avvenuta realmente, è stata un episodio occasionale, che non si è più ripetuto nella storia mondiale.
Comunque, è triste ugualmente affrontare questi argomenti così importante nel silenzio della scienza, degli organi di informazione, del popolo mondiale, al quale fin dalle scuole medie sono stati insegnati i principi fondamentali della conservazione e produzione dell’energia terrestre nel modo sbagliato.
Il concetto che un corpo persevera nel suo stato di moto e di quiete fino a quando una causa esterna non ne modifica le condizioni, appartiene allo spazio, non alla Terra, dove i corpi in movimento si fermano non appena finisce l’energia a pagamento prodotta dalle multinazionali con il consenso dei governi e degli inventori pubblici. Questi ultimi, invece di studiare soluzioni alternative e sostenibili in favore dell’intero popolo mondiale, con il consenso dei governi, collaborano a sviluppare le invenzioni commerciali delle multinazionali, che non chiudono tutti i cicli che aprono. Chi può impedire questo commercio se tutti sono coinvolti? Visto che i governi mondiali hanno rinunciato a fare gli imprenditori, delegando lo sviluppo alle multinazionali che producono lavoro e benessere per tutti? Questi sono gli insanabili conflitti di interesse che impediscono il vero progresso scientifico e tecnologico.
Possibile che nel 2023 ancora nessuno scienziato mondiale crede che non sia possibile estrarre l’energia dall’ambiente? Questa è la vera manna che scende dal cielo, non per un miracolo occasionale in favore di un popolo oppresso da un altro popolo, ma per una inconfutabile scoperta scientifica e tecnologica che non deve avere padroni, miliardari e politici, che sono stati i primi a non credere a queste incredibili, piccole invenzioni che tra loro collegate consentiranno di estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente in ogni angolo della Terra. Eppure, i potenti della terra hanno sempre avuto a disposizione i migliori scienziati mondiali e i più attrezzati laboratori sperimentali. Io non posso giudicare la buona fede degli inventori del passato, ma posso asserire con certezza, che dopo l’invenzione dell’elettromagnetismo, e dei generatori di corrente elettrica avventa alla fine dell’Ottocento, tutti i momenti sono stati buoni per inventare gradualmente i sistemi migliori per estrarre l’energia gratis dall’ambiente. Posso giudicare, invece, l’attuale classe dirigente mondiale pubblica e privata che non ha voluto sperimentare le mie soluzioni perché la loro manna dal cielo l’avevano già trovata, che è l’energia a pagamento e il trasporto dell’energia stessa, che non serve. A loro non importa che l’energia in molti casi è anche sporca, tanto sul pianeta Terra hanno il monopolio mondiale, essendo gli scienziati e gli inventori loro dipendenti, ben pagati. Comunque, pagati sufficientemente per tacere. Certamente, nemmeno io sono infallibile, ma non posso sbagliarmi su tutte le quaranta invenzioni che ho proposto. Solo cercando i miei errori è possibile trovare anche i loro. Ma questa ricerca degli errori non si farà mai fino a quando le leggi attuali consentono agli inventori pubblici di arrotondare lo stipendio producendo nuove invenzioni in linea con le attuali energie a pagamento delle multinazionali. Gli scienziati e gli inventori dipendenti dai governi e dalle multinazionali non si devono preoccupare nemmeno del pagamento delle tasse di deposito e mantenimento dei brevetti perché li pagano i datori di lavoro. Non si devono preoccupare delle spese da sostenere per partecipare ai congressi internazionali sull’ambiente e l’energia; Le tasse le pagano i datori di lavoro. Mentre al sottoscritto che ha proposto solo soluzioni di pubblica utilità, certamente non commerciali, gli uffici brevetti nazionali e internazionali, non hanno mai fatto uno sconto sulle tasse di deposito e mantenimento dei brevetti; gli organizzatori dei congressi, pur invitandomi, non possono addossarsi le spese di viaggio e pernottamento. È chiaro che con queste condizioni così svantaggiose, nessuno può permettersi di fare l’inventore libero e indipendente, a meno che, non si limita a depositare solo i brevetti, senza pagare le tasse di mantenimento e senza partecipare ai congressi, ma scrivendo articoli sugli argomenti trattati, anche se questi articoli non trovano interlocutori, nessuno potrà mai negare la paternità delle mie invenzioni.
Bisogna chiedersi, come mai le Nazioni Unite, che gestiscono la WIPO (World Organization Intellectual Property) negli interessi di tutti i paesi, permettono il proliferare di invenzioni commerciali incomplete da parte delle multinazionali e pretendono il pagamento delle stesse tasse anche sulle invenzioni complete e di pubblica utilità sociale? Bisogna anche chiedersi come mai non consentono il deposito di brevetti soltanto intellettuali di pubblica utilità sociale, senza costringere gli inventori a trasformarsi in imprenditori se non trovano governi e imprenditori disponibili a realizzare le loro invenzioni? Bisogna chiedersi cosa fanno i legislatori internazionali e la corte di giustizia internazionale di fronte a questo gravissimo vuoto legislativo, che non consente l’accertamento di verità scientifiche trasversali e interattive, perché non interessano alla classe dirigente pubblica e privata, che ha creato il riscaldamento globale? Se tutti lavorano a compartimenti stagni, compresa la scienza e la giustizia la verità scientifica globale non potrà mai venire fuori. Tutte le soluzioni depurative ed energetiche sono parzialmente buone. Se questa parzialità fosse stata sufficiente, certamente, non avremo avuto il riscaldamento globale e nemmeno l’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale. Infatti non dobbiamo dimenticare che qualsiasi energia esistente attualmente, rinnovabile o non rinnovabile, costa di più dell’energia che costerebbe quella estratta direttamente dall’ambiente. Ma costano di più anche le trasmissioni meccaniche, gli ingranaggi, gli alberi di trasmissione, rispetto agli invisibili alberi elettrici perfettamente sincronizzati a distanza con rilevatori ottici.
Noi abitanti della Terra non possiamo non tenere conto della forte forza gravitazionale alla quale siamo sotto posti e alla conseguente pressione atmosferica basata su gas perfettamente puliti ed elastici, che rappresentano un immenso accumulatore di energia. Non possiamo nemmeno non tener conto che circa il 70% della superficie della terra è coperta da acqua, ma l’acqua è presente anche nell’aria in forma di vapore ed negli strati acquiferi del terreno, sotto forma di acqua freatica. Anche i ghiacciai sono acqua. Ma quello che mi interessa come inventore è il fatto che l’acqua, allo stato liquido è incomprimibile e ha una densità circa 830 volte superiore ai gas atmosferici, ai fumi di combustione e al vapore che secondo la quantità di acqua che contiene oscilla tra i valori di densità massimi e minimi, diventando molto pericoloso quando le precipitazioni avvengono con la massima velocità dei venti e la massima densità del vapore. Quindi L’acqua è un vettore energetico con capacita di trasmettere a parità di pressione e portata, una forza circa 830 volte superiore a un gas. E’ da stupidi favorire invenzioni termiche, nucleari, solari che incrementano la produzione di vapore nell’atmosfera, invece di sfruttate l’incredibile forza dell’acqua allo stato naturale e alla temperatura dell’ambiente terrestre.
Solo perché nessuno mi ha creduto e nessuno mi ha pagato per approfondire questi argomenti non ho potuto sottrarmi al dovere di farlo ugualmente anche sapendo che pure i legislatori premiano le invenzioni commerciali invece di quelle globali.
Come ho scritto nel riassunto, io sono sicuro al 100% che è possibile estrarre l’energia pulita a basso costo dall’ambiente, ma anche se ci fosse una sola possibilità su mille che avessi ragione, la classe dirigente mondiale dovrebbe tentare ugualmente la sperimentazione perché nella situazione attuale chi guadagna sulle attuali energie commerciali sono al massimo, qualche milione di persone, tra imprenditori e politici corrotti o ignoranti. Mentre, dall’altra parte ci sono otto miliardi di persone di questa generazione e di tutte le future generazioni, che ci guadagnerebbero dalla estrazione diretta della energia primaria dall’ambiente terrestre. Ci sono altrettante miliardi di ragioni per le quali, la sperimentazione si dovrebbe fare immediatamente, senza perdere nemmeno un minuto. Invece, accanto a quel supposto milione di politici e imprenditori ci sono miliardi di persone che, in buona fede fanno una disinformazione, continuando a utilizzare, senza protestare le energie attuali. Al massimo si battono per abbassare i costi. Questi miliardi di persone non possono nemmeno immaginare che la soluzione è a portata di mano molto di più di quanto si possa pensare a causa della disinformazione scientifica scolastica, su concetti scientifici sbagliati come il “il moto perpetuo”. Nulla di più falso è mai stato insegnato, poiché, il pianeta Terra è uno dei pochi posti dell’universo, dove l’energia pulita è già pronta per essere usata ed è dappertutto. Bisogna soltanto imparare ad estrarla, non con formule matematiche ma con ragionamenti multidisciplinari e interattivi che non sono mai entrati nelle scuole di formazione scolastiche e professionali, in quanto fanno parte del bagaglio di esperienze di lavoro trasversali, che richiedono ragionamenti altrettanto trasversali che si scontrano con l’attuale cultura specialistica universitaria e della produzione industriale commerciale delle multinazionali. Questa è la ragione principale per la quale nessuno ha mai provato a estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente terrestre e questa è l’unica ragione per cui chi ci ha provato non è creduto da nessuno. Ma non significa che chi ragiona diversamente ha torto. Se ha ragione ci guadagna la natura e otto miliardi di persone per tutte le generazioni future. Se ha torto, ci perdono al massimo qualche milione di persone, che si sono già arricchite abbastanza a spese dell’ambiente e del resto della popolazione mondiale, grazie a invenzioni sbagliate e incomplete.
Nell’attuale situazione mondiale, è chiaro che i pochissimi inventori indipendenti dai centri di potere, se esistono (io conosco solo me stesso) sono discriminati dall’attuale sistema legislativo in materia di brevetti, che è tutto a favore delle invenzioni commerciali e pubbliche e private, che di comune accordo hanno prodotto il riscaldamento globale senza nessuna opposizione concreta sul piano scientifico e tecnologico. Infatti, gli oppositori attuali sono ambientalisti, sindacalisti, associazioni di consumatori, che non oppongono soluzioni alternative. Queste opposizioni sono le prime a non credere agli inventori non legati a centri di potere, proprio a causa della formazione scolastica che loro stessi hanno ricevuto e il tabù del moto perpetuo, contro il quale mi sono battuto con gli uffici brevetti, che mi hanno rifiutato i brevetti più importanti. Ma considerando che anche i brevetti che mi sono stati concessi nessuno ha voluto realizzarli, mi hanno fatto soltanto favore. Nella società attuale chi pensa di conoscere bene il proprio lavoro e proporsi come inventore, può solo armarsi di pazienza, e come il sottoscritto, sviluppare in ordine cronologico una quarantina di brevetti nazionali e internazionali. Poi li deve pubblicare in rete su un proprio sito web, anche su Linkedin, Facebook, Accademia edu ed altri editori, spiegando come le invenzioni successive si collegano alle invenzioni precedentemente pubblicate. Se alla fine di tutto questo lavoro si ritrova con quaranta brevetti depositati e più di un centinaio di articoli pubblicati, non deve disperare ugualmente, perché le sue invenzioni potrebbero sempre essere comprese dalle generazioni successive. Questa situazione mi fa pensare a quello che ritengo il più bravo inventore di tutti i tempi che è stato Nikola Tesla, il quale, al contrario del sottoscritto, ha avuto un grande successo, ma ha continuato a investire sulle sue idee di avanguardia, fino a quando gli investitori non lo hanno più seguito. Alla fine è morto povero e solo. Nessuno potrà mai negare i grandi meriti acquisiti da Tesla nei confronti dell’umanità intera, poiché anche le invenzioni che non riuscì a realizzare sono risultate esatte.
Soprattutto, la vicenda di Tesla, dimostra come è difficile fare l’inventore di invenzioni di pubblica utilità mondiale se si supera troppo velocemente lo stato dell’arte del proprio tempo. Purtroppo, oggi siamo in una situazione di emergenza. Le invenzioni di Tesla non contemplavano l’estrazione dell’energia primaria dall’ambiente che sarebbe stata la compagna ideale della produzione di energia elettrica ed elettromagnetica indotta per estrarre a freddo l’energia primaria dall’ambiente terrestre, senza danneggiare il pianeta con combustibili ed energia nucleare. Questo è l’unico modo per sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz, che sul pianeta Terra non è mai stata sommata. Se riusciamo a sommare queste due spinte, come descritto in articoli precedenti, dato il bassissimo costo dell’energia, in un futuro prossimo il mezzo di trasporto più economico sarà per via aerea, senza consumare pneumatici, combustibili e oli lubificanti. Senza costruire viadotti gallerie e grandi ponti, come quello che si accinge a costruire l’attuale governo Italiano sullo stretto di Messina, in una zona notoriamente sismica, incrementando ancora di più il già grande debito pubblico italiano di almeno una ventina di miliardi. Anche in questo caso non sarebbe il caso i verificare se ho ragione o torto? Se ho ragione questo ponte sarebbe inutile. Ma sarebbero inutili anche le flotte aeree italiane e mondiali che consumano immense quantità di energia inquinando l’ambiente, come sarebbero inutili e costosi tutti gli attuali mezzi di trasporto e lavoro che usano combustibili sul pianeta Terra.
Chi sono coloro che in tutto il mondo hanno progettato un impianto antropico globale che chiude tutti i cicli che apre? La verità è che nessuno scienziato o inventore ci ha mai provato. Non esistono impianti progettati globalmente che depurano contemporaneamente acque e aria. Secondo la mia esperienza industriale e ambientale, gli impianti antropici depurativi dell’acqua e dell’aria avrebbero dovuto essere sviluppati linearmente negli stessi impianti fognari, collegati anche alle ciminiere che avrebbero dovuto catturare i gas più pesanti come CO2, SOx per produrre carbonati e solfati per depurarli insieme alle acque con cicli interattivi, autonomi energeticamente, estraendo energia dall’ambiente e favorendo il contatto continuo dell’acqua e dell’aria in processi aerobici pressurizzati sfruttando la solubilità dei gas nell’acqua secondo i principi di Henri e Dalton. Tutto diventa possibile se estraiamo gratis l’energia primaria dall’ambiente che produce una forza motrice che fa girare alla temperatura dell’ambiente terrestre un generatore di corrente elettrica alternata a induzione elettromgnetica, già progettato da Faraday, Neumann, Lenz, Ferraris, Tesla, che a sua volta alimenta, uno o più motori elettrici a induzione di corrente elettrica alternata, che funzionano sugli stessi principi sollevando le acque e creando piogge artificiali gratuite energeticamente, su materiali calcarei che prevengono sul nascere le acidificazioni dei laghi e dei mari.
Ho indagato a trecentosessanta gradi sulle ragioni per le quali nell’anno 2023, ancora non esiste l’energia pulita estratta direttamente dall’ambiente e sono arrivato alla conclusione che a livello mondiale siamo governati dall’ipocrisia degli interessi delle singole categorie, più o meno legate, ai centri di potere politici, economici, militari, imprenditoriali, sindacali, dei mezzi di informazione e della scienza, raramente applicata negli interessi generali. La divisione delle competenze politiche, scientifiche, imprenditoriali, economiche, hanno favorito al 100 % il riscaldamento globale. Anche se, recentemente il fenomeno potrebbe essersi aggravato dal rallentamento delle correnti marine, per il probabile inizio della fase di inversione dei poli terrestri, estraendo localmente l’energia dall’ambiente, possiamo compensare anche gli effetti negativi prodotti da tali fenomeni, eliminando la produzione di CO2, riducendo la produzione di vapore, incrementare la produzione alimentare per mezzo del welling artificiale e la dissalazione sostenibile con resine di scambio ionico che fanno parte delle invenzioni legate all’estrazione dell’energia pulita dall’ambiente terrestre. 10.06.2016 , https://www.spawhe.eu/it/desalinizzatori-demineralizzatori-verticali-a-scambio-ionico-con-produzione-di-energia-idroelettrica/) 10.06.2016 , https://www.spawhe.eu/it/impianto-galleggiante-idroelettrico-dissalatore-estrattore-di-calcio-e-carbonio-dalle-acque-marine-profonde/ 30.10.2017 https://www.spawhe.eu/it/un-nuovo-modello-di-sviluppo-con-energie-interattive-e-ricche-colonie-galleggianti-negli-oceani-costruite-con-i-derivati-del-petrolio/
3. L’orgoglio ingiustificato, il pregiudizio manipolato, il silenzio omertoso delle istituzioni, la solitudine degli inventori non legati ai centri di potere
Volevo dare all’intero articolo, il titolo di questo capitolo, ispirandomi a due famosi romanzi del secolo scorso: ”Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen e ” Cento anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. Poi ho pensato che il titolo che ho scelto sia più diretto per far comprendere meglio l’incapacità della intera classe dirigente mondiale a gestire il pianeta Terra se ancora non riesce a comprendere quanto è facile raccogliere gratis la manna caduta dal cielo.
Cito ugualmente la mia introduzione riguardante i due romanzi, che sono opera di fantasia e non riguardano il mondo del lavoro e della scienza, ma vicende umane, familiari e sociali, per sottolineare come l’orgoglio ingiustificato di soluzioni scientificamente sbagliate, ma ugualmente realizzate e mai corrette dalla scienza, dagli imprenditori e dai governi, ancora oggi, sono più che mai, pubblicizzate attraverso i mezzi di informazione. Mentre, tutti insieme, affermano di voler combattere il riscaldamento globale. Nella realtà, nonostante viviamo nell’epoca di internet, che porta le informazioni in tutte le abitazioni e in tutti i telefonini mondiali, la disinformazione scientifica è capillare. I maggiori governi mondiali si accingono a intensificare le reti di distribuzione dell’energia elettrica urbana per consentire una più rapida ricarica delle auto elettriche urbane, senza che i loro consiglieri scientifici si siano ancora accorti che il problema non è la disponibilità di energia elettrica, ma da dove viene tale energia. Sul pianeta Terra, soprattutto per la cattiva gestione dei problemi da parte della Organizzazione delle Nazioni Unite, nata il 24 Ottobre 1945 da 51 nazioni e successivamente, estesa a tutti i 196 gli stati sovrani. Infatti, se L’ONU, fosse stata creata da persone competenti, avrebbe dovuto attrezzarsi per entrare nei dettagli dell’organizzazione scientifica del lavoro mondiale seguendo passo dopo passo dove sono gli errori che producono l’inquinamento, gli eccessi di consumo delle risorse naturali, gli eccessi di produzione di calore, di vapore, di CO2, eccetera. Sono questi i problemi non risolti che producono le guerre, i cambiamenti climatici, l’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale. Le Nazioni Unite, se avessero voluto rappresentare sia i paesi ricchi, che poveri, sia i comunisti, sia i capitalisti, avrebbero dovuto assumersi l’onere di individuare imparzialmente il modo di estrarre l’energia primaria ideale dall’ambiente terrestre. Questa avrebbe dovuto essere la prima e più importante invenzione mondiale. Tutte le altre invenzioni potevamo aspettare il graduale avanzamento dello stato dell’arte delle singole tecnologie per migliorare i rendimenti delle singole applicazioni. Invece, sul pianeta Terra, la ricerca della fonte primaria ideale dell’energia mondiale non è mai iniziata. Oggi, che per puro caso, questa fonte primaria ideale è stata individuata, tutti i responsabili di questo colossale disastro, a partire dalle Nazioni unite, dei governi dei G20, G8, fingono di non comprendere.
Come si fa a non comprendere che restando inalterate le attuali fonti primarie di produzione dell’elettricità, per ricaricare le batterie delle auto elettriche, incrementiamo ancora di più i consumi delle attuali energie primarie, che sono principalmente, fossili e nucleari, che producono CO2 e vapore. Anche se in futuro trasformeremo l’idrogeno in combustibile e ridurremo la produzione di CO2, non ridurremo la produzione di vapore e nemmeno i costi di produzione dell’energia. Non risolveremo nemmeno il problema del trasporto dell’energia perché l’energia primaria ideale non ha bisogno di essere trasportata. Tutto questo è ridicolo perché fin dall’inizio dell’era industriale, con il senno di poi, la scienza e la tecnologia terrestre, avrebbe potuto estrarre energia primaria pulita dall’aria e dall’acqua terrestre senza costi di estrazione, trasformazione industriale e reti di distribuzioni fisiche e commerciali, come io ho dimostrato con brevetti e pubblicazioni negli ultimi dieci anni, senza trovare interlocutori pubblici e privati. Nel romanzo di Marquez del 1967, quando non c’era ancora internet, il protagonista finale di una storia di solitudine familiare e di continue lotte tra liberali e conservatori, riesce a decifrare una antica pergamena dove tutto quello che era scritto, secondo l’antico scrittore, “era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cento anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla Terra”. Io sto toccando con mano la verità scritta nella antica pergamena di Marquez, non solo in materia di ambiente e di energia, ma anche di sviluppo democratico. Ho vissuto oltre mezzo secolo di solitudine personale, per fortuna, non familiare, per comprendere, riflettere e proporre soluzioni energetiche e depurative diverse da quelle attuali, attraverso lo studio imparziale dell’organizzazione scientifica del lavoro, aggiornato allo stato dell’arte attuale, ma integrato con quaranta invenzioni personali virtuali, studiate e pubblicate in ordine cronologico, le quali, se realizzate nell’ordine indicato nella stessa “FILASTROCCA DI SPAWHE” avrebbero potuto smentire la dura condanna della pergamena di Marquez. Sono già trascorsi oltre duecento anni dalla invenzione dell’elettricità, e la seconda opportunità di cambiare le fonti primarie e i vettori energetici, non è stata colta dai centri di potere terrestri. Nemmeno i grandi geni di Albert Einstein e Nikola Tesla sono accorti che l’energia primaria poteva essere estratta già pulita dell’ambiente Terrestre. Non riconoscere la seconda opportunità di cambiare il modo di produrre l’energia elettrica mondiale attraverso le invenzioni descritte nella filastrocca di SPAWHE (senza combustibili, energia nucleare e accumulatori di energia elettrica) da parte della classe dirigente mondiale significa negarla alle generazioni future. Le colpe dei genitori e dei Nonni ricadono sui figli e nipoti.
4. Il mistero della mancata estrazione dell’energia dall’ambiente terrestre e il conseguente modello di sviluppo sbagliato su tutti i fronti.
Ho indicato anche i sindacati tra i centri di potere mondiali perché, come tutte le associazioni si occupano solo di specifici problemi, come la difesa del salario e dei consumatori. Mentre scrivo questo articolo, In Italia c’è un grande dibattito sul salario minimo da assicurare al lavoro povero che probabilmente si dovrebbe assestare sui nove euro all’ora di cui ai lavoratori toccherà il 50%, tolti i contributi pensionistici e le tasse da pagare. Non è molto per un lavoratore con moglie e figli a carico, comunque è molto di più di quanto percepisce un inventore che non trova finanziatori pubblici e privati, al quale il salario minimo garantito è zero e per giunta i legislatori mondiali impongono di pagare anche le tasse di deposito e di mantenimento dei brevetti e di sostenere le spese legali contro i brevetti non concessi. Infatti, questa è l’unica categoria di lavoratori a cui non spettano i diritti di autore sulle proprie invenzioni, se non pagano le tasse di deposito e di mantenimento dei brevetti depositati. Ai legislatori non interessa che l’oggetto delle invenzioni sono sistemi depurativi ed energetici di pubblica utilità mondiale, che i governi e le attuali multinazionali non hanno saputo o voluto progettare.
La situazione degli inventori non legati agli attuali centri di potere è talmente paradossale che supera anche le discriminazioni raziali. Nessuno si accorge di questa discriminazione perché sono pochissimi gli inventori che arrivano fino in fondo a battersi per le proprie idee. Personalmente, io non mi arrendo, non perché pretendo un profitto per il mio lavoro, ma perché si tratta di una lunga serie di invenzioni che gradualmente, procedendo per senso logico e pratico, dimostrano che è possibile estrarre energia dall’ambiente, senza consumare nessuna risorsa terrestre. Dimostrare la verità scientifica è nell’interesse di tutti, soprattutto dei più poveri e indifesi. Chi deposita un brevetto non è un giocatore di azzardo che scommette sulla dea fortuna per diventare più ricco. Nikola Tesla ha dimostrato che pur avendo raggiunto il successo economico, ha investito tutto per proseguire la ricerca fino a morire povero. L’umanità intera deve molto a questo grandissimo uomo e inventore. Io ho sentito la necessità di trasformarmi in inventore da pensionato per battermi contro le incompetenze della classe dirigente mondiale in materia di ambiente, energia e organizzazione scientifica del lavoro. Se non fossi riuscito almeno a pubblicare le mie soluzioni, mi sarei sentito colpevole verso le generazioni future.
La società dei consumi attuali è piena di falsi profeti, falsi politici, economisti e imprenditori. Se è vero che l’economia deve circolare per creare benessere, dobbiamo anche chiederci perché è necessario anche consumare anche quello che non dovrebbe essere consumato? E’ giusto riciclare tutti i materiali usurati, il vetro la carta, la plastica. Trasformare in concime i materiali organici. Non è corretto consumare energie fossili e accumulatori di energia quando non è necessario, poiché esistono fonti energetiche più economiche e pulite, che oltre tutto, non si consumerebbero e potrebbero essere riciclate all’infinito. Mi riferisco all’acqua incomprimibile e all’aria atmosferica che è elastica e comprimibile anche migliaia di bar, se entrambe sono mantenute alla temperatura terrestre. Se la natura terrestre ha concepite in questo modo, questi due elementi che sono basilari per lo sviluppo della vita dei microrganismi vegetali e animali, è evidente che ci abbia fornito anche valide indicazioni scientifiche per consentirci di estrarre in modo economico e pulito l’energia dall’ambiente. Queste indicazioni sono state confermate anche da principi scientifici legiferati prima dell’era industriale da scienziati come Archimede, Torricelli, Newton, Venturi, Pascal, Henry, Dalton. Per quale ragione, questi principi sono stati trascurati proprio quando con l’invenzione dell’elettricità, potevano essere meglio utilizzati? Questa domanda non è retorica, ma fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo e per la sopravvivenza del pianeta Terra. La scienza naturale terrestre ci ha insegnato che tutto quello che non è economico non è nemmeno efficiente perché ricicla tutto senza disperdere nulla. Ovviamente, ogni tipo di riciclo ha i suoi tempi naturali, dipendendo dalla forza gravitazionale, pressione atmosferica e dalla temperatura terrestre. La tecnologia sviluppata dall’uomo negli ultimi duecento anni non avrebbe dovuto alterare i cicli naturali ma soltanto renderli più veloci localmente in presenza di maggiori percentuali di sostanze inquinanti dovute a processi industriali, termici, chimici. Per il sottoscritto, che ha vissuto oltre cinquanta anni come progettista e installatore di impianti antropici industriali, ambientali e inventore, la cosa più logica da fare avrebbe dovuto essere l’incremento locale della pressione dell’aria e la velocità della circolazione dell’acqua con la relativa portata coinvolta nei processi rigenerativi. Visto che le sostanze organiche si decompongono, possono essere rigenerate con trattamenti aerobici e anaerobici per ritornare allo stato iniziale, di acqua, aria o fanghi da utilizzare come concimi. Abbiamo un’ambia scelta di pressioni e portate di aria e acqua da utilizzare, senza nessun bisogno di usare processi di combustione. Il CO2 che è già presente nell’atmosfera, dovuto a combustioni precedenti e alla respirazione delle piante e degli animali può essere neutralizzato con la chimica inorganica, più o meno velocemente in funzione della pressione e della portata di acqua e aria coinvolti nei processi (serre calcaree con piogge artificiali prodotte con energia estratta direttamente dall’ambiente. 11.03.2019 https://www.spawhe.eu/it/serre-idroelettriche-depuratrici-dei-fumi-co2-e-acqua-con-alcalinizzazione-naturale/)
Quando si tratta soltanto di processi energetici, a parte gli effetti positivi dovuti all’assorbimento di ossigeno contenuto nell’aria per i principi di Henry e Dalton, che contribuiscono alla depurazione dell’acqua, in quanto è soltanto necessarie la forza fisica, che può essere prodotta senza scambio chimico tra l’acqua incomprimibile e l’aria comprimibile, la cui pressione può arrivare anche a migliaia di bar se la temperatura è mantenuta nell’ambito di quella terrestre. Quindi la scienza mondiale ha sbagliato l’intero sviluppo mondiale usando i combustibili per produrre la forza, sia dal punto di vista scientifico che economico e soprattutto, per la durata dei processi energetici, che con l’acqua e l’aria che non si consumano, possono durare all’infinito. La scienza doveva semplicemente usare a senso unico staticamente la pressione dell’aria compressa o non compressa e anticipare di un secolo l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante che consente di riciclare all’infinito la stessa quantità di acqua e aria in impianti aperti e chiusi per produrre tutta l’energia primaria che serve alla temperatura dell’ambiente terrestre, dalla quale estrarre sul posto, in impianti fissi e mobili, l’energia elettrica senza nessuna necessità di trasportare l’energia elettrica dalle centrali termiche, nucleari, solari ed eoliche. Ma questo l’intera scienza mondiale non lo ha compreso a causa delle divisioni delle competenze tra i vari rami della scienza. Ovviamente, non lo avrebbe compreso nemmeno il sottoscritto, se non avesse cercato di collegare tra loro alcuni concetti scientifici e alcune applicazioni tecnologiche acquisite in molti anni di lavoro. Quanto incide solo il trasporto dell’energia elettrica sulle bollette degli utenti mondiali? E quanto incide il costo della estrazione, trasformazione, trasporto dell’energia fossile con metanodotti, oleodotti, navi cisterna, gassificazione? E quando incidono sulle bollette degli utenti mondiali le successive depurazioni dell’aria inquinata che non sarebbero state necessarie? Quando hanno inciso queste depurazioni inefficienti sui costi energetici attuali, sul degrado dell’ambiente e sul riscaldamento globale? É chiaro che di fronte a tutti questi grandi problemi non risolti gli enti pubblici e le multinazionali preferiscono tacere. Ma che fanno nel frattempo i grandi filosofi, i grandi scrittori, i grandi giornalisti, gli organi di informazione, i sindacati, gli ambientalisti? Non fanno nulla di concreto. Si limitano a denunciare il singolo disastro, il singolo incidente, senza mai mettere il dito nella piaga che è, senza nessun dubbio, IL MODO SBAGLIATO DI ESTRARRE L’ENERGIA DALL’AMBIENTE.
Chi ha realizzato per primo bomba atomica ha vinto la seconda guerra mondiale. Come abbiamo visto per vincere tale guerra hanno partecipato moltissimi scienziati su fronti opposti. Chi dimostrerà praticamente che l’energia primaria pulita si può estrarre direttamente dall’ambiente rischia di vincere la pace mondiale. Tuttavia, sembra che nessun potente della Terra voglia prendersi questa grande responsabilità. E’ più comodo vivere con la minaccia della terza mondiale che distruggerebbe l’umanità intera che ammettere di aver sbagliato il modo naturale di estrarre l’energia dall’ambiente in impianti antropici fissi e mobili. Tutti i potenti della terra e i loro dipendenti più qualificati, snobbano le più semplici ed elementari sperimentazioni per estrarre in modo pulito l’energia dell’ambiente per non essere costretti a demolire quello che, di comune accordo, si sono copiati a vicenda senza mai ragionare globalmente. Nemmeno i poveri, che comunque sono tanti, si mettono insieme per sperimentare le tante possibili applicazioni per estrarre l’energia dall’ambiente terrestre già inventate dal sottoscritto, almeno virtualmente. I poveri aspettano ancora la manna dal cielo? La vera manna dal cielo e proprio l’energia primaria estratta dall’ambiente. Se non la estrarranno i poveri con le loro stesse mani, nessuno lo farà al loro posto. La scienza attuale pubblica e privata, ormai lavora solo per le multinazionali. Lo dimostra, non solo, l’attuale commercio dei brevetti a senso unico, di quelli pubblici verso le multinazionali, ma il silenzio di tutte le organizzazioni mondiali che non mettono in dubbio le competenze specifiche dei singoli rami della scienza. Nemmeno io contesto le competenze specifiche. Io contesto le competenze globali che possono venire fuori soltanto se si prova a realizzare cicli globali che sul pianeta Terra, nessuno ha provato a realizzare. Sono le competenze specifiche non collegate tra loro che hanno prodotto il riscaldamento globale e l’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale. Infatti, i mancati collegamenti dei cicli producono talmente danni che non si riescono a riparare. Per cui i ricchi, che sono nei giri degli affari degli impianti sbagliati e delle depurazioni inefficienti diventano più ricchi e i poveri diventano sempre più poveri.
Se ci fosse un vero interesse alla pace mondiale, da qualche parte del mondo, l’estrazione dell’energia dall’ambiente terrestre sarebbe già stata sperimentata, perché il mio sito web è accessibile a tutti. Nessuno deve pagare per accedervi. Purtroppo, l’arricchimento personale è l’obiettivo principale delle persone più intelligenti e creative ma anche di quelle senza scrupoli. Oggi, anche i paesi comunisti producono persone miliardarie che vanno nella direzione opposta all’economia sostenibile. Secondo l’autorevole rivista Forbes, gli uomini più ricchi del mondo si trovano in America, ma subito dopo ci sono i cinesi e i russi. Questo significa che il premio per la pace mondiale non lo vuole nessuno degli attuali uomini di potere esistenti. Mentre, tutti gli altri aspettano ancora la manna dal cielo senza fare nulla per catturarla.
A che serve depositare brevetti contro burocrati ministeriali che dichiarano che l’energia non può essere estratta dal nulla? Come può la scuola mondiale formare laureati in discipline scientifiche che hanno ancora questi preconcetti? Non c’è nulla di più semplice e lineare del collegamento tra la forza gravitazionale, l’aria comprimibile e l’acqua incomprimibile. Questi tre elementi essenziali per la vita terrestre sono sati concepiti dalla natura, proprio per consentirci di estrarre gratis l’energia dall’ambiente terrestre, perché sono complementari: L’acqua che è il vettore energetico e ha una maggiore densità si trova in basso, l’aria è stratificata nell’atmosfera in base alla densità dei gas che la compongono. I gas presenti nell’aria atmosferica nell’era primordiale come l’ammoniaca e il metano che avevano una densità ancora minore sono stati dispersi nel vuoto spaziale dalla natura stessa che, ragiona e agisce da sola, dimostrando che non ha bisogno della scienza, ma di inventori che sappiano progettare le macchine e le tecnologie secondo i principi scientifici naturali, già individuati dal scienziati del passato, quando la corsa al profitto immediato commerciale non era ancora iniziata. Perché la scienza e la tecnologia del dopo guerra ha sviluppato soltanto invenzioni commerciali e le hanno chiamate miracolo economico, europeo, americano, asiatico? Questo miracolo economico ha creato il riscaldamento globale e distrutto l’economia sostenibile.
Oggi siamo in una situazione paradossale a livello mondiale perché siamo costretti a risparmiare energia in inverno per riscaldarci e in estate per raffrescarci perché gli impianti antropici che producono il caldo e il freddo invece di scambiare il calore con l’acqua accumulata a temperatura costante nel sottosuolo usano scambiatori di calore aria/aria (soprattutto in estate) che riscaldano ancora di più l’ambiente esterno, producendo immense quantità di vapore che incide il doppio delle emissioni di CO2 sul riscaldamento globale. Siamo costretti a risparmiare energia perché i traporti mondiali (terrestri marini, aeronautici) che usano motori termici, consumano combustibili che costano troppo, inoltre producono CO2 e vapore SOx ,NOx, CO, ossidi di piombo e polveri sottili che non riusciamo a depurare. Tutto questo è ridicolo e paradossale perché tutto potrebbe funzionare con energia elettrica e motori elettrici alimentati con l’energia primaria estratta gratis direttamente dall’ambiente terrestre, senza combustibili ed energia nucleare, risparmiando anche costi delle depurazioni, che la stessa scienza ha dimostrato non saper progettare. Io, come inventore, non posso negare che il vuoto scientifico, politico, imprenditoriale, legislativo, sugli argomenti trattati, mi abbia favorito non trovando concorrenti che lavoravano sugli stessi argomenti a livello mondiale. Ma il rovescio della medaglia è il fatto che questo vuoto è talmente grande che io non ho trovato interlocutori disponibili a sperimentare e realizzare le mie invenzioni, in nessuna organizzazione governativa, non governativa, delle multinazionali o anche di piccoli imprenditori. A nessuno piace lavorare senza essere pagato. Nemmeno al sottoscritto. Tuttavia, non ho avuto scelta. Per orgoglio personale, ho continuato a sviluppare il proseguimento delle mie prime invenzioni anche se nessuno le ha volute sperimentare. Queste invenzioni riguardavano la pulizia dell’energia fossile, che nessun governo e nessuna multinazionale voleva e vuole fare in modo radicale come proposto dal sottoscritto. L’intera scienza mondiale, pubblica e privata, non ha voluto modificare le ciminiere, le fognature, i depuratori di acque e aria per produrre carbonati nell’acqua, che era la cosa più logica da fare. La scienza mondiale voleva catturar chimicamente il CO2 e senza neutralizzarlo, interrarlo nel sottosuolo con il sistema C.C.S. aumentando ancora di più il costo dei combustibili fossili (dal 12 al 30%) e creando altri pericoli sismici e tossici come l’effetto Nyos (cercare su internet). Comunque il sistema C.C.S, anche se non ha funzionato è costato alla comunità mondiale almeno 50 miliardi di dollari e ancora non è stato del tutto abbandonato.
Oggi siamo nel 2023 e come già scritto, io dall’anno 2005, continuo a lavorare senza essere pagato da nessuno, sperando che prima di morire riesca a vedere come andrà a finire, sia la storia della pulizia dell’energia fossile, sia la fase successiva, che dovrebbe essere l’estrazione dell’energia pulita gratis dall’ambiente. Ho pagato lo stretto indispensabile (circa 20.000 euro) di tasse che non avrei dovuto pagare per depositi di brevetti di pubblica utilità sociale. I would have been foolish to fully comply with the current laws, also paying the annual fees on the granted patents, given that even today the world’s ruling class does not want to make any of my inventions, both for the cleaning of fossil energy and the extraction of clean energy from the earth’s environment in fixed and mobile installations, which could also take us into space without fuels and nuclear energy. The pessimistic prophecy of Marquez’s parchment mentioned in chapter 2, is still valid for the entire Terran race. It could only be disproven by extracting the energy from the Earth’s environment.
Per la scienza, la politica, gli imprenditori e i mezzi di informazione, sembra che il sottoscritto abbia inventato “l’acqua calda”. Invece, ho inventato gli unici sistemi concretamente realizzabili per estrarre gratis energia dall’ambiente in impianti fissi e mobili senza produrre nessun tipo di inquinamento.
Ritornando al titolo del capitolo 2, per il sottoscritto, l’orgoglio personale, non è un difetto e nemmeno una virtù. Fa parte della personalità di ognuno di noi. E’ necessario esibirlo solo si è costretti a farlo per il bene comune, non per vantaggi personali. Il pregiudizio è sempre riprovevole, sia da parte delle persone che dalle istituzioni. Se non esistesse un pregiudizio organizzato, almeno qualche interlocutore l’avrei trovato, non su tutti gli argomenti, ma su qualcuno, visto che con il mio lavoro come progettista e installatore di impianti, sono riuscito sopravvivere fino alla pensione senza fare troppi danni ai miei datori di lavoro. Se le mie proposte le ho fatte da pensionato è dovuto solo al fatto che già sapevo che nessuno mi avrebbe ascoltato. Come dipendente di un’azienda automobilistica non potevo contestare i motori termici, e come dipendente di un’azienda che viveva di appalti e sub appalti progettati dagli enti pubblici mondiali non potevo dire che secondo il mio parere questi impianti sono sbagliati. Avevo dei validi sospetti che fossero sbagliati. Ma la mia critica per essere valida e costruttiva doveva essere accompagnata da soluzioni alternative, che ho potuto studiare solo da pensionato. E’ stato un lavoro lungo e faticoso perché solo sviluppando tutti dettagli, progettando con una visione diversa gli impianti antropici, mettendo insieme, i cicli depurativi dell’acqua e dell’aria, come non è mai stato fatto negli impianti antropici esistenti è stato possibile arrivare, almeno virtualmente, ad estrarre l’energia dall’ambiente.
Il silenzio, come l’orgoglio, non è un difetto e nemmeno una virtù. Ma il silenzio non possono permetterselo, dal punto di vista morale, quelli che governano il mondo, che devono fare delle scelte politiche, economiche e sociali. Il silenzio omertoso appartiene alla malavita organizzata, e alle mafie e agli spacciatori di droghe, se lo utilizzano anche i governi e le Nazioni Unite, non c’è speranza per le generazioni future.
Infine, resta la solitudine, che come l’orgoglio, è una caratteristica personale necessaria per meditare sul bene e sul male. Se si svolge un lavoro di ricerca o di inventore, è una caratteristica particolare indispensabile, che consente al ricercatore di lavorare anche quando nessuno lo paga, quando dorme o sta la gente, pensando a quelle soluzioni che gli sfuggono. Questa caratteristica particolare, solo i veri ricercatori e inventori la possono avere, perché le soluzioni si trovano nei momenti più inaspettati. Non è un caso che un grande scienziato come Newton e un grande inventore come Tesla erano persone solitarie, con pochissimi rapporti sociali. La solitudine dei ragionamenti è indispensabile per trovare i sistemi di innesco dei processi più importanti, che coinvolgono in modo interattivo molti alti processi paralleli. L’esempio più importante, per quanto mi riguarda, è l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante, senza la quale non sarà mai possibile estrarre l’energia dall’ambiente, rivoluzionare i sollevamenti idrici, le depurazioni, i trasporti mondiali le dissalazione sostenibili e nemmeno il cuore artificiale umano che consentirà di triplicare la durata della vita umana e forse anche di più se, se gli uomini si accontenteranno di vivere con pezzi di ricambio meccanici, telecamere al posto degli occhi, ma sentimenti umani. Buoni o cattivi? Dipenderà, soprattutto, dai valori morali e dagli affetti che avremo coltivato nella attuale vita terrestre, come figli, genitori, padri e nonni.
Grazie ad alcuni scienziati e inventori del passato, alcuni problemi sono stati risolti ma ne restano molti altri. Quelli più importanti per la sopravvivenza. Le invenzioni del futuro, non devono produrre inquinamento, ma devono anche sopperire alle carenze locali nell’ambiente terrestre. Esistono chiarissimi segni del rallentamento delle correnti marine che si possono osservare anche attraverso le immagini satellitari. Questi rallentamenti comporteranno la formazione di ampie zone ghiacciate e ampie zone surriscaldate. Oggi sembra impossibile intervenire su questi fenomeni, proprio perché abbiamo sbagliato la scelta della fonte primaria dell’energia terrestre, che deve essere estratta senza costi delle materie prime dall’ambiente. Per esempio, le siccità dei terreni agricoli, gli eccessi di pioggia che producono le alluvioni, possono essere prevenuti prima che avvengano, realizzando le opere di supporto. Si potrà provvedere all’ossigenazione gratuita delle acque inquinate consumando soltanto l’usura delle macchine, non le fonti energetiche. Si potranno riscaldare o raffrescate le abitazioni, i luoghi di lavoro, le serre agricole senza combustibili. Ovviamente, anche i mezzi di trasporto non avranno bisogno di combustibili, non perché viaggeranno con accumulatori di energia ricaricabili. Ma perché il più economico e potente accumulatore di energia è l’aria compressa che non si consuma. Si dissolve parzialmente nell’acqua che è il vettore energetico che nemmeno si consuma. Ma soprattutto, la scienza che ancora tace su questo argomento, sa bene che la dissoluzione dell’aria nell’acqua produce la depurazione dell’acqua, al contrario dei combustibili che producono inquinamento ( 29.12.2017 https://www.spawhe.eu/it/laria-compressa-e-molto-piu-potente-pratica-ed-economica-dellidrogeno/). Nel campo medico l’ossigenazione gratuita del sangue umano delle persone malate e anziane, potrà sopperire al cattivo funzionamento del corpo umano. Anche nel campo del dei mezzi di trasporto terrestri e aeronautici, vale sempre lo stesso ragionamento che è quello di innescare il processo di innesco dell’energia estratta dell’ambiente circostante che è nascosta nella forza gravitazionale e nell’aria atmosferica, che insieme costituiscono la fonte di energia primaria, mentre l’acqua incomprimibile costituisce il vettore energetico ideale, che non costando nulla dal punto di vista economico ed avendo una densità circa 830 volte superiore ai fumi di combustione e al vapore usati negli impianti termici, a parità di portata e pressione produrrebbero una quantità di energia 830 volte superiore. E’ molto strano che l’intera scienza mondiale non abbia mai preso in considerazione di mettere insieme acqua e aria negli stessi impianti per produrre energia pulita senza combustibili. Si è fermata a piccoli ostacoli dovuti allo sfruttamento a senso unico della pressione dell’aria e al riciclo dell’acqua che produce energia che può essere aggirato brillantemente, proprio con l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante. Non è strano che nessuno la vuole sperimentare? La paura che funzioni è molto forte. Non per nulla le pompe sono il cuore di tutti gli impianti antropici mondiali. Se quelle attuali sono parzialmente sbagliate, cambierebbe in meglio l’intero sviluppo mondiale. Io non trovando interlocutori pubblici e privati al mio brevetto internazionale, ho semplicemente smesso di pagare le tasse di mantenimento del brevetto, come ho smesso di pagare le stesse tasse anche gli altri brevetti, precedenti e successivi. Aspetto soltanto di vedere, finché avrò vita che cosa vuole fare questa classe dirigente mondiale e queste opposizioni che non sanno progettare impianti antropici con la logica chiaramente indicata dalla natura terrestre. Probabilmente da Dio, ma non voglio mettere in imbarazzo chi non crede in Dio. La natura è già sufficiente. La tecnologia la deve potenziare non alterare come ha sempre fatto. Il pianeta Terra vuole che l’energia primaria terrestre sia estratta a freddo dall’ambiente terrestre.
Il mistero della mancata estrazione dell’energia dall’ambiente diventa ancor più fitto se proviamo a realizzare mezzi di trasporto che vanno nello spazio e sottomarini, dove è necessario assicurare l’aria necessaria alla respirazione umana e l’aria comburente per bruciare i combustibili che nell’ambiente esterno non esiste. La scienza spaziale ha risolto il problema con una fortissima spesa energetica e un fortissimo inquinamento prodotto con molti tipi di combustibili per raggiungere la velocità di fuga di 11,2 km/sec per vincere la forza gravitazione e inserirsi nell’orbita solare dei pianeti per non ricadere sulla Terra. Che cosa ha dimostrato l’attuale scienza spaziale con tale soluzione che usa i razzi come proiettili che esauriscono l’energia interna appena raggiunto l’obiettivo? Questa energia non può avere nessuno sviluppo futuro. Questo sistema, dovendo abbandonare lungo la salita i serbatoi vuoti del combustibile (creando spazzatura spaziale) con il poco combustibile residuo, può fare delle semplici esplorazioni senza equipaggi depositando su qualche pianeta qualche robot esplorativo alimentato con accumulatori di anergia, ricaricabile con pannelli solari. Se funziona il sistema avremo maggiori informazioni dal pianeta interessato, ma saremo comunque molto lontani da una reale esplorazione spaziale che sarebbe possibile estraendo l’energia idroelettromagnetica compressa dal pianeta Terra, che trasferita nei container spaziali consentirebbe agli equipaggi spaziali di vivere anche nello spazio alla pressione atmosferica terrestre senza produrre all’organismo danni fisiologici come l’osteoporosi, cardiaci, metabolici, semplicemente riciclando all’infinito la fonte primaria dell’energia (aria atmosferica) e il vettore energetico (acqua), che lungo il viaggio possono essere integrati, con la luce, la fotosintesi artificiale e il ciclo del carbonio e addirittura con la cattura di particelle di polveri interstellari, che come ha scritto e dimostrato con disegni il sottoscritto, potrebbero essere catturati dai motori lineari globali dotati di spinta di reazione di Newton ed elettromagnetica di Lorentz. Perché gli astronauti devono rischiare la salute e la loro stessa vita per svolgere il lavoro che amano? A questa domanda nessuno può rispondere meglio del sottoscritto. Perché anche io ho amato il mio lavoro e ho cercato di imparare a conoscerlo per tutta la vita mentre mi ha consentito di alimentare la mia famiglia. Ma per migliorare i sistemi energetici e depurativi mondiali, di cui anche i sistemi di navigazione spaziali fanno parte, è necessario criticare costruttivamente l’organizzazine del lavoro alla quale si appartiene. Se necessario, uscire da tale organizzazione per essere libero di sviluppare le proprie idee. L’esempio di Nikola Tesla, dovrebbe essere di esempio per tutti quelli che credono che fare gli inventori sia un lavoro di una casta privilegiata. Quelli più bravi sono anche i più ostacolati, a meno che non rinunciano a sviluppare le loro migliori idee.
Nulla può essere più economico dell’acqua e dell’aria terrestre anche per andare nello spazio, ma se l’attuale classe dirigente mondiale non ha speso un euro per verificarlo negli impianti terrestri, come sarebbe stato possibile proporre la stessa soluzione anche negli impianti spaziali? Chi, come il sottoscritto, si accorge di essere un inventore, almeno da pensionato deve trovare il coraggio di lasciare il mondo del lavoro che gli ha dato da vivere senza farsi condizionare dai desideri dei datori di lavoro che non sono inventori, ma uomini di affari, politici e altre cose. L’inventore, se ha principi morali sani non può inventare armi di distruzione e impianti antropici che danneggiano l’ambiente e l’economia del pianeta terrestre. Se non ci riesce subito deve perfezionare le proprie invenzioni fino a quando non ci riesce. Non deve avere conflitti di interessi economici. Mentre le leggi attuali sul commercio dei brevetti dagli enti pubblici verso le multinazionali, favoriscono questi conflitti. Come fanno i legislatori mondiali a non accorgersi di questi conflitti?
Dovrebbe essere la storia a giudicare chi sono i veri ricercatori e i veri inventori, ma gli eventi climatici negativi stanno acquistando velocità impreviste e i ricercatori e gli inventori veri, pagati o non pagati, dagli enti pubblici e dalle multinazionali, non possono stare a guardare mentre la classe dirigente non comprende o finge di non comprendere la gravità della situazione. Che cosa ha impedito alla scienza di fare ragionamenti semplici e lineari che hanno portato a invenzioni come la pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante e successivamente, il concepimento dei motori lineari globali? Che cosa ha impedito alla scienza di estrarre l’energia direttamente dall’ambiente terrestre, che ne ha in abbondanza per tutti gli usi e consumi senza produrre i danni prodotti dai combustibili, l’energia nucleare e rinnovabili inefficienti ed ingombranti?
Io penso che la genialità di Albert Einstein sia apparsa troppo prematuramente su questo pianeta, quando la scienza e la tecnologia non avevano ancora sondato sufficientemente le enormi possibilità auto depurative e auto energetiche naturali, che avevano bisogno soltanto della invenzione dei sistemi di innesco tecnologici, in quanto l’energia pulita è già presente in forma statica nell’aria atmosferica, pressurizzata a un bar dalla gravità, e nell’acqua. Mentre, i principi scientifici interattivi terrestri erano già stati individuati dagli scienziati fluidodinamici prima dell’invenzione dell’energia elettrica. Basti pensare ai principi di Archimede, Torricelli, Newton, Venturi, Henry e Dalton, Pascal, e dopo l’invenzione dell’invenzione dell’elettricità, a quelli elettromagnetici, di Maxwell, Lorenz, Tesla, Ferraris. Senza un autorevole sostegno di uno scienziato come Albert Einstein, che non sembra esistere nell’era attuale, difficilmente qualcuno crederà al sottoscritto.
5. Il vantaggio apparente della corrente alternata rispetto all’energia a corrente continua.
La lunga polemica tecnica e scientifica tra grandi scienziati e inventori, quali erano Edison, Tesla e Galileo Ferraris sulle differenze sostanziali tra la corrente continua e alternata, è stata vinta certamente da Tesla e Ferraris sul piano scientifico e tecnico che sostenevano la corrente alternata. Per la storia dell’umanità non c’è paragone tra il valore delle invenzioni di Tesla e Ferraris con quelle di Edison. Non ha importanza il fatto che Tesla morì poverissimo e Edison ricchissimo, Edison era più furbo come imprenditore. La storia non premia i grandi imprenditori, ma solo chi lascia un segno tangibile del progresso scientifico e tecnologico e che cambia in modo irreversibile positivamente il modello di sviluppo precedente. Solo il tempo potrà distinguere e separare il vantaggio apparente e quello reale, in quanto il confronto non deve essere fatto solo sull’energia elettrica, ma anche sulla fonte primaria che produce l’energia elettrica. Infatti, uno dei vantaggi principali inequivocabile è il fatto che il trasporto dell’energia elettrica con la corrente alternata in alta tensione costa molto di meno di quello che costerebbe con energia a corrente continua. Questo vantaggio è solo apparente perché nessuno dei contendenti si accorse che l’energia primaria poteva essere estratta direttamente dall’ambiente e quindi non c’era nessun bisogno di trasportare l’energia elettrica a distanza.
Oltre tutto, se consideriamo l’incremento dei nubifragi e bombe d’acqua nel mondo intero, io penso che anche il trasporto dell’energia elettrica su pali e tralicci abbia delle colpe, insieme alla maggiore quantità di vapore prodotta dalla energia termica fissa e mobile, dall’energia nucleare e pannelli solari. Infatti è stato accertato che il vapore sul riscaldamento globale ha un incidenza doppia rispetto al CO2, ma si sottovaluta il fatto che il vapore, acquistando maggiore densità proporzionalmente alla percentuale di acqua che contiene rispetto all’aria (ottocento trenta volte superiore) produce molti più danni di una tempesta di vento. Considerando che secondo alcune osservazioni i ricercatori hanno stabilito che le bombe d’acqua sono più frequenti lungo i fiumi, torrenti, laghi e che le reti di trasporto dell’energia elettrica fiancheggiano tutte le strade cittadine, provinciali, regionali, statali e fiancheggiano i percorsi dei fiumi, laghi e mari, penso che tale presenza, possa contribuire a innescare dei fenomeni elettrostatici tra l’elettromagnetismo atmosferico e i cavi elettrici di trasporto dell’energia terrestre. Oltre tutto la stessa acqua contenuta nelle nuvole e sulla terra in presenza di elettricità si polarizza in due atomi di idrogeno negativi e uno di ossigeno positivo. I fenomeni elettrostatici tra le reti di distribuzione dell’energia elettrica e l’elettromagnetismo atmosferico, non sono stati sufficientemente studiati, come tanti altri problemi. Gli stessi atomi dell’acqua si polarizzano come immensi accumulatori di energia elettrica pur conservando le caratteristiche fisiche fluidodinamiche di densità e di forza 830 volte superiori alla comune aria atmosferica. Se la scienza pubblica non è in grado di approfondire con precisione le singole cause che producono i cambiamenti climatici, incominci almeno a schierarsi chiaramente dalla parte dell’estrazione dell’energia primaria direttamente dall’ambiente che non produce CO2 e vapore, che oltre tutto costa di meno di tutte le attuali energie commercializzate delle multinazionali.
Solo una grande ignoranza globale della intera classe dirigente mondiale ha impedito di estrarre l’energia dell’ambiente quando serve, nel momento che serve, senza pagare i costi delle materie prime, di trasformazione industriale e quelli per i trasporti delle materie prime e della stessa energia elettrica prodotta. Ancora oggi, a oltre 130 anni dalle prime reti di distribuzione dell’energia elettrica nessuno scienziato o inventore o imprenditore illuminato si è accorto di questo falso vantaggio del trasporto dell’energia elettrica che tutti gli utenti mondiali si vedono addebitati sulle bollette energetiche, non solo elettriche ma anche per il trasporto del gas e dei carburanti ai distributori che alimentano i mezzi di trasporto.
6. Il vantaggio reale della corrente alternata rispetto all’energia a corrente continua.
Il vantaggio reale della corrente alternata rispetto all’energia a corrente continua scaturito dalle invenzioni di Tesla e Marconi fu quello di trasmettere attraverso l’atmosfera le onde elettromagnetiche e quindi le onde radio. La trasmissione della corrente alternata anche se e migliore rispetto a quella a corrente continua, non serve se possiamo estrarre l’energia primaria idroelettromagnetica compressa direttamente sul posto, perfino ai poli nord e sud e nei deserti, ma questo ancora nell’anno 2023, non è stato compreso. Invece, fin dal 1888 la costruzione dei generatori di corrente elettrica e motori elettici a correnti indotte furono un successo che dura nel tempo e non moriranno mai, in quanto sia i generatori che i motori possono avere l’avvolgimento sullo statore alimentato direttamente con corrente alternata, con tensione che può arrivare fino a 10.000 V, realizzandoli più potenti e leggeri.
Newton, che è stato uno dei più importanti scienziati di tutti i tempi, asseriva che quello che conosciamo è una goccia, mentre quello che non conosciamo è un oceano. La goccia che conosceva Newton nel 1600 è crescita notevolmente con l’invenzione dell’energia elettrica. Dopo la quale, sono bastati poco meno di centocinquanta anni di sviluppo industriale per produrre il riscaldamento globale e rendere inospitali larghe parti del pianeta, dove gli stessi uomini non possono sopravvivere come facevano nei secoli passati. La colpa non è dell’invenzione dell’energia elettrica, che è l’invenzione più importante di tutti i tempi, alla quale hanno partecipato moltissimi inventori, ma dell’energia primaria utilizzata per far girare i rotori dei generatori di corrente elettrica.
Il mio lavoro di progettista e installatore di impianti antropici mi ha consentito di conoscere lo stato dell’arte industriale e ambientale terrestre. Ma le riflessioni e gli approfondimenti scientifici e tecnologici li ho potuti studiare solo da pensionato. Il mio obiettivo non era quello di trovare il modo di estrarre l’energia dall’ambiente, ma di pulire l’energia termica fossile con i concetti scientifici e tecnologici noti allo stato dell’arte ed economizzare i costi depurativi dei processi utilizzati. E’ stata proprio la fase finale di questo studio, quando ho cercato di ridurre i costi delle depurazioni, che mi ha fatto individuare la complementarità delle caratteristiche dell’acqua e dell’aria che mi hanno indotto a cambiare il modo di utilizzare le pompe centrifughe, le autoclavi e gli impianti fluidodinamici in generale, che accoppiati a quelli elettromagnetici, mi avrebbero consentito di estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente senza produrre nessun inquinamento. Quindi, tutto il mio lungo lavoro (non retribuito da nessuno) di migliorare i sistemi depurativo, apparentemente, è stato sprecato. Invece, non è stato sprecato proprio niente, perché, probabilmente, non avrei mai trovato le soluzione, se non avessi collegati tutti i dettagli depurativi. Inoltre, in molti casi, non possiamo rinunciare agli impianti termici. Come nella produzione degli acciai e l’incenerimento di rifiuti. Quindi le soluzioni depurative dell’energia fossile caratterizzate soprattutto dalle modifiche delle ciminiere, dalla copertura degli impianti di depurazione, dalla creazione di piogge artificiali e serre calcaree resterebbero comunque valide.
Purtroppo, ho dovuto a accorgermi che alla classe dirigente mondiale non interessa né la pulizia dell’energia fossile, né l’estrazione dell’energia pulita direttamente dell’ambiente. La situazione è molto più grave di quanto si possa pensare. I problemi da risolvere non sono soltanto tecnici e scientifici, ma anche legislativi. I legislatori non fanno nessuna distinzione tra invenzioni di pubblica utilità sociale e invenzioni commerciali. Pretendono dagli inventori autonomi che si occupano di problemi ambientali e sociali le stesse tasse di deposito e di mantenimento che chiedono alle multinazionali; consentono il commercio dei brevetti dagli enti pubblici verso le multinazionali. E’ chiaro che con tali leggi anche gli inventori pubblici preferiscono inventare soluzioni commerciali per le multinazionali, per guadagnarsi legalmente una retribuzione aggiuntiva. Ma questo commercio ha impedito ai ricercatori e agli inventori pubblici di studiare soluzioni diverse e alternative alla società dei consumi voluta dalle multinazionali. Oggi chi avrebbe dovuto correggere gli errori negli interessi dell’intero popolo mondiale e dell’ambiente è dalla stessa parte degli inquinatori perché viene pagato per occultare verità scientifiche che sarebbero la scorciatoia per risolvere i problemi globalmente e senza costi (manna dal cielo). Invece, i ricercatori pubblici e privati si concentrano a migliorare i rendimenti di soluzioni obsolete, che comunque sono e restano a pagamento, non potranno mai avvicinarsi all’energia già pulita estratta direttamente dell’ambiente. Sarebbero necessarie dimissioni in massa di tutti i ricercatori e inventori che non sono in grado di comprendere la gravità della situazione. Ma il coraggio non si può dare a chi non lo ha. Oltre tutto, sono dei privilegiati ben pagati ben pagati. Perché dovrebbero farlo? Io penso che se queste persone hanno dei figli e nipoti dovrebbero guardar al loro futuro. Non al loro presente.
Quando è stato scoperto il modo di produrre l’elettromagnetismo terrestre grazie a grandi scienziati, soprattutto, Maxwell e Lorentz, per mezzo del movimento di magneti permanenti in due campi elettrici induttore e indotto, tutti gli addetti ai lavori hanno compreso che i campi elettrici dovessero essere realizzati con bobine di fili di rame protetti con vernici isolanti per aumentare la resistenza elettrica totale dei circuiti e ridurre l’intensità delle correnti parassite che avrebbero prodotto una maggiore quantità di calore. Quindi è chiaro che i circuiti indotti e induttori non possono essere soggetti a temperatura elevata. Qualche campanello d’allarme avrebbe dovuto suonare nella testa dei ricercatori e inventori mondiali, ma questo non è avvenuto fino ai nostri giorni. Nell’intero pianeta Terra si è continuato a usare l’energia primaria termica, che deve essere opportunamente distanziata dai circuiti indotti e induttori. Pertanto non è stato possibile realizzare impianti compatti e leggeri per poter sommare la spinta di Newton e Lorenz. Infatti, gli impianti aeronautici e spaziali devono portarsi appresso enormi quantità di combustibili e anche gli impianti di raffreddamento. Dovrebbero portarsi appresso anche gli impianti di depurazione dei fumi di combustione, ma di questo non si preoccupano perché la scienza e i legislatori mondiali sono dalla loro parte.
Quando il sottoscritto, che non è uno specialista elettrotecnico, ma meccanico e fluidodinamico, ha deciso di estrarre a freddo l’energia primaria dall’ambiente terrestre, ha risolto più problemi contemporaneamente in quanto, ha evitato di riscaldare i circuiti elettrici con il calore delle combustioni, evitato l’inquinamento prodotto dagli ossidi di azoto, zolfo, piombo, CO2, e vapore, ha evitato di pagare il costo dei combustibili e ha consentito di affiancare senza nessuna separazione la produzione di energia primaria e indotta. Ma poiché nessuno dei poteri terrestri scientifici economici e politici ha gradito tale idea, dopo non aver gradito le invenzioni sulla pulizia dell’energia fossile, il sottoscritto, si è visto costretto anche a invadere il campo della produzione della energia primaria, che per senso logico, economico, ambientale e pratico, non può essere né termica, né nucleare, né solare, né eolica, ma semplicemente fluidodinamica e meccanica, con la forza gravitazionale e l’aria atmosferica come fonte primaria della energia terrestre e l’acqua come vettore energetico. L’acqua ha una densità superiore di circa 830 volte superiore ai fumi di combustione dei motori termici e del vapore degli impianti nucleari, a parità di portata e pressione di esercizio ha una efficienza altrettanto superiore senza la necessità di avere costi di estrazione dei combustibili e metalli radioattivi dall’ambiente; nemmeno costi di trasformazione di trasporto delle fonti energetiche e dell’energia prodotta e senza la necessità di costruire centrali termiche e nucleari, ma nemmeno motori termici che pure dovrebbero essere raffreddati per produrre elettricità ed elettromagnetismo, che solo a freddo potrebbero sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz per realizzare i mezzi di trasporto e lavoro terrestri marini aeronautici e spaziali. La fluidodinamica e l’elettromagnetismo, da soli, senza altri elementi, sarebbero bastati a risolvere tutti i problemi energetici e depurativi del nostro tempo. Ma, come sappiamo, la storia è andata diversamente. I regimi politici si fronteggiano su fronti opposti tra NATO e ed ex paesi comunisti, ma sono d’accordo a difendere a oltranza le energie commerciali che hanno prodotto il riscaldamento globale.
Purtroppo, il progresso scientifico e tecnologico, che avrebbe dovuto accompagnare la transizione dallo sviluppo agricolo a quello industriale, è stato disturbato da due fenomeni preesistenti: La necessità esistente di usare il calore del fuoco per cuocere il cibo, riscaldarsi nei mesi freddi, ha portato automaticamente anche a realizzare i primi mezzi di trasporto usando il calore. I primi mezzi di trasporto furono le locomotive a vapore su binari, azionate da un motore a vapore e destinato alla trazione ferroviaria di carri merci o carrozze passeggeri, inventate da diversi tecnici (tra cui Richard Trevithick e George Stephenson) all’inizio del XIX secolo. La locomotiva a vapore rivoluzionò il sistema dei trasporti su rotaia permettendo il passaggio da quelli a trazione animale a quelli a trazione meccanica. L’invenzione dei motori termici è dovuta a Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, nel 1853 dettagliarono il funzionamento e la costruzione in documenti e brevetti depositati in diversi paesi europei quali Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania. Pertanto, anche la produzione di energia elettrica ha avuto come fonte primaria l’energia termica. Il secondo fenomeno negativo che ha impedito l’approfondimento dei principi fluidodinamici per sviluppare a freddo l’energia primaria da accoppiare all’elettromagnetismo, sono stati gli eventi bellici più gravi di tutti i tempi. Non dobbiamo dimenticare che nel 1915 è iniziata la prima guerra mondiale fino al 1918 e solo ventuno anni dopo, è scoppiata la seconda guerra mondiale (1939 -1945). È chiaro che in tale periodo storico i paesi contendenti hanno concentrato gli sforzi per aumentare la forza del calore e produrre mezzi bellici sempre più efficienti. Il primo carro armato è stato creato nel Regno Unito. I primi esemplari entrarono in servizio sul fronte occidentale nel settembre 1916.
La relatività ristretta (1905) e generale (1916), nonostante le buone intenzioni di Einstein, che auspicava un unico governo mondiale ed era contrario alla divisione dell’atomo, ai paesi contendenti è sembrata la manna dal cielo, in quanto gli scienziati più bravi ne avevano subito compreso le immense capacità belliche. Chi avrebbe prodotto per primo la bomba nucleare, avrebbe vinto la seconda guerra mondiale. Così e stato. Ancora oggi i politici e i centri di potere economici condizionano la scienza e la tecnologia. Chi possiede più armi di distruzione di massa è più temuto e rispettato. Lo dimostra la guerra in Ucraina e i focolai di altre guerre sparse nel mondo, dietro le quali ci sono sempre fronti opposti che non hanno nulla a che vedere con le vecchie ideologie comuniste e capitaliste ma soltanto con gli interessi economici, delle borse mondiali, delle fonti energetiche fossili e nucleari. La situazione mondiale si è ulteriormente complicata perché, oggi le bombe atomiche ce l’hanno tutti i maggiori paesi interessati. I paesi che non la possiedono devono per forza allearsi con chi la possiede e fornire supporti logistici alle installazioni nucleari.
Oggi, che ci sarebbe la concreta possibilità di estrarre gratis tutta l’energia che ci serve direttamente dall’ambiente, nessuno dei vecchi e nuovi paesi contendenti è interessato a questa grande opportunità per paura di indebolirsi sul piano bellico e momentaneamente, anche sul piano commerciale, perché anche se l’energia non costa niente e l’inventore è un semplice pensionato, che non pretende nessun compenso per il proprio lavoro, se non quello di essere equiparato agli autori di opere intellettuali, come gli scrittori, i musicisti, gli artisti, i professori, che al contrario degli inventori, non sono tenuti a pagare tasse di deposito e di mantenimento sui brevetti depositati. Quali sono le mie colpe come inventore, se la classe dirigente non vuole realizzare le mie invenzioni per continuare a produrre impianti antropici sbagliati dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, ma utili in caso di guerre di piccole e grandi dimensioni? Gli impianti antropici corretti non si possono cambiare in un giorno. Occorrono molti anni e tutti i paesi devono essere d’accordo.
Bisogna fermare le guerre che nessuno può vincere perché nessuno ha ragione completamente. Se gli Stati Uniti hanno l’esercito più potente, alla Russia va invece il primato delle scorte nucleari più consistenti mentre alla Cina quello del maggior numero di militari in servizio attivo, ben 2 milioni di persone. U.S.A. e Russia hanno nelle loro mani il 90% delle testate atomiche presenti sulla Terra ma la Russia, come detto, ne ha di più. Secondo il SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute – gli arsenali atomici in mano ai diversi paesi sono così suddivisi: Russia: 6225; Usa: 5550; Cina: 350; Francia: 290; Regno Unito: 215; Pakistan: 165; India: 156; Israele: 90; Corea del Nord: 40.
Da Wikipedia estraggo il nome dei grandi geni che hanno contribuito a produrre la prima bomba atomica: Ernest Rutherford, Niels Bohr, Werner Karl Heisemberg, James Chadwick, Enrico Fermi, Otto Hann, Fritz Strassman, Lise Meitner, Otto Frisch, Ernest Orlando Lawrentz, Leo Szilard, Edward Teller, Eugene WIgner, Fransis Perrin, Artur Comton, Robert Oppenheier, Robert Serber. Questi grandi geni, e quelli che lavoravano sul fronte opposto, certamente, in buona fede, non hanno potuto fare altro che obbedire al proprio paese per cercare di vincere la guerra mondiale.
E ovvio che di fronte alla forza della energia nucleare e termodinamica, la più delicata fluidodinamica terrestre perse ogni interesse per la scienza e la classe dirigente mondiale. Ma la fluidodinamica composta da acqua e aria è l’unica energia che non costa niente. Non ha bisogno di essere trasformata e trasportata, pertanto può sopperire localmente ai deficit ambientali che esistono e sono sempre esisti sul pianeta Terra. Con la dissalazione sostenibile che non consuma energia, i deserti si possono irrigare, con il welling artificiale si può almeno triplicare la produzione di pesce in modo naturale. Con l’energia prodotta freddo è possibile sommare insieme la spinta fluidodinamica di Newton e quella elettromagnetica di Lorentz, che notoriamente non può essere sviluppata caldo perché si sviluppa attrverso bobine di fili protetti cin vernici isolanti. Questa è la ragione per la quale queste due spinte non sono mai state sommate insieme in nessun tipo di trasporto terrestre, aeronautico, spaziale, marino. Perfino i sommergibili sono stati progettati con energie termiche e nucleari anche se queste energie costringono i sommergibili a risalire in superficie per cercare l’aria comburente e/o rimuovere dall’ambiente il CO2 prodotto dalla respirazione umana. Quanti sono stati gli incidenti dei sottomarini dovuti a queste scelte scientificamente sbagliate? Se con il senno di poi, la scienza avesse compreso che è molto più semplice economico e lineare produrre energia elettrica ed elettromagnetica a freddo con il sistema idroelettromagnetico compresso che avrebbe risolto contemporaneamente sia i problemi dell’aria comburente, sia quelli della produzione di CO2 della respirazione umana, sia quello della produzione e smaltimento delle sostanze radioattive dei reattori nucleari e anche lo smaltimento di pesanti, costosi, inutili accumulatori di energia elettrica. Infatti, i sottomarini, viaggiano soprattutto, con gli accumulatori di energia e sono costretti a risalire in superficie per ricaricarli, rischiando di essere abbattuti perché nessuno dei progettisti e inventori si è ancor oggi accorto che potrebbero restare sommersi quasi all’infinito se fossero stati alimentati con l’energia idro elettromagnetica compressa che poteva essere inventata anche prima della prima guerra mondiale del 1915- 1918. Infatti, la prima centrale idroelettrica è stata realizzata presso la cascata del Niagara negli Stati Uniti nel 1881.
Se lo stato dell’arte dell’energia idroelettrica, dal punto di vista creativo, non si fosse fermato al salto idraulico, come lo è tuttora, le successive due guerre mondiali, avrebbero potuto esser combattute per via terrestre, marina, sottomarina e aeronautica con l’energia idroelettromagnetica compressa, senza combustibili ed energia nucleare. Probabilmente, non sarebbero nemmeno state combattute, perché la maggior parte delle guerre sono state combattute per appropriarsi delle fonti energetiche sbagliate.
Purtroppo, questo senno di poi, sul pianeta Terra, nel 2023, ancora non esiste. La scienza nucleare è ancora la più premiata con premi Nobel, non tanto per i risultati concreti raggiunti, ma per le false speranze seminate. Una cosa è separare gli atomi per produrre localmente energia elettrolitica ed elettrostatica; una è cosa eccitare gli atomi per produrre localmente raggi laser. Un’altra cosa è dividere gli attuali per produrre energia nucleare che non è compatibile con l’ambiente terrestre.
Invece, la fluidodinamica, più pratica e concreta, è ancora la cenerentola dell’energia mondiale e nessuno scienziato ha mai pensato di collegarla razionalmente all’elettromagnetismo prima del sottoscritto, che non è certamente uno scienziato, ma un semplice tecnico installatore di impianti antropici industriali e ambientali, che ha dovuto aspettare di andare in pensione per esprimere la propria opinione liberamente. Ma la libertà di scrivere le soluzioni non coincide con i più elementari diritti di autore che le leggi internazionali riconoscono anche a chi scrive una canzone, un romanzo di fantasia, oppure uno spartito musicale. Secondo le attuali leggi internazionali, gli inventori devono pagare le tasse di deposito e di mantenimento dei brevetti a livello nazionale e internazionali e se non trovano interlocutori pubblici e privati, come è successo al sottoscritto, devono continuare a pagare le tasse di mantenimento. Non parliamo dei brevetti non concessi con l’accusa di moto perpetuo da parte dei burocrati sfornati dalle università mondiali, che non possono comprendere che sul pianeta Terra è sufficiente far lavorare le pompe nella direzione della forza gravitazionale per estrarre energia dall’ambiente. Questo lo può dimostrare chiunque abbia un minimo di buonsenso, eppure la scienza, la classe dirigente mondiale tace su questi concetti elementari, ma stanzia migliaia di miliardi per riparare i danni prodotti dai cambiamenti climatici, ricostruendo argini delle zone alluvionate, piantando alberi dove sono stati incendiati, pur di non riconoscere che sono state sbagliate le interpretazioni delle diversità energetiche del pianeta terrestre rispetto a quelle dell’universo. Per questa ragione io dico che sarebbe stato meglio per tutti che il genio di Einstein fosse stato ancora più grande e si fosse accorto che si poteva estrarre energia pulita dall’ambiente, prima che iniziasse la folle corsa agli approvvigionamenti delle fonti energetiche sbagliate fossili e nucleari. Sarebbe stato un bene per tutti, anche se il genio di Nikola Testa si fosse accorto che l’invenzione della corrente alternata serve per molte applicazioni, ma non per il trasporto dell’energia elettrica, che cambiando le attuali fonti energetiche primarie, si potrebbe produrre dappertutto in impianti fissi e mobili, terrestri, marini, sottomarini, aeronautici e spaziali, semplicemente sommando insieme la fluidodinamica e l’elettromagnetismo terrestre che come ha dimostrato il sottoscritto, sarebbe l’unica opportunità di sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz, che non è mai stata sommata perché solo a freddo si può sommare.
Oggi è un’impresa troppo ardua per un semplice pensionato, mentre tutti gli altri sono pagati non per opporsi, ma per tacere su queste invenzioni che arrivano in ritardo. Basta vedere quanti sono i miei interlocutori su Facebook, Linkedin, Academia edu, Twitter. Il mio sito web è un deserto, come se avessi inventato l’acqua calda. Invece, i danni prodotti dalle energie sbagliate, vecchie e nuove, stanno appena incominciando e si sommeranno anche a fenomeni naturali che gli esseri umani non hanno mai vissuto, come l’inversione dei polo magnetici terrestri che la scienza astronomica sta riuscendo documentare meglio rispetto al passato. Pertanto, è indispensabile recuperare il tempo perduto e iniziare da subito ad estrarre energia pulita dell’ambiente senza interferire con i processi naturali terrestri ma mitigando localmente con le tecnologie interattive i problemi dovuti a siccità e indomabili incendi sui quali non siamo mai riusciti a intervenire proprio perché la scienza non è mai stata capace di estrarre l’energia pulita dall’ambiente e nemmeno di sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz per fermarsi sui focolari degli incendi.
Il fatto che Albert Einstein auspicasse un unico governo mondiale (Come il sottoscritto) dimostra che non era un persona legata al potere temporale. Mentre il fatto che non si sia accorto che l’energia può essere estratta direttamente dall’ambiente terrestre rende più umana sua genialità, ma francamente, io che me ne sono accorto e che ho raccolto soltanto silenzi e indifferenza, avrei preferito che anche i miei meriti di inventore andassero a lui. Perché chi ha compreso la teoria della relatività ristretta e generale, non avrebbe potuto non comprendere le ragioni per le quali l’energia si può e si deve estrarre direttamente dall’ambiente terrestre, che è strettamente legata alla forza gravitazionale e alla presenza della pressione atmosferica terrestre.
Questo significa che in tutti i pianeti simili alla Terra è possibile estrarre l’energia pulita dall’ambiente e di conseguenza, anche realizzare mezzi di trasporti spaziali, che usando gli elementi essenziali dell’energia primaria terrestre (aria e acqua) e producendo l’elettricità, le correnti indotte e l’elettromagnetismo terrestre, creando localmente la luce artificiale, la fotosintesi e il ciclo del carbonio possiamo creare anche la spinta di Newton e Lorentz senza dividere l’atomo, come auspicava lo stesso Einstein. Oggi che siamo nel 2023, dobbiamo chiederci come mai quello che è sfuggito ad Albert Einstein e a Tesla è sfuggito anche agli altri scienziati? Io penso che sia colpa della divisione delle competenze imposte dai datori di lavoro pubblici e privati, che per proteggere l’attuale modello di sviluppo e le borse mondiali, hanno favorito attività specialistiche separate per singoli settori pubblici e privati.
La mano destra della scienza non sa quello che fa la mano sinistra, Infatti, il commercio dei brevetti internazionali tra enti pubblici e multinazionali avviene nell’ambito degli stessi settori di appartenenza, mai trasversalmente. E normale che le facoltà scientifiche di un ateneo universitario collabori con altri atenei di paesi stranieri e multinazionali specializzate negli stessi settori. E’ anche normale che le facoltà universitarie non collaborino con le facoltà scientifiche dello stesso ateneo con altre specializzazioni. Pertanto è normale che sia le facoltà scientifiche, sia le multinazionali, specializzate in specifici settori, non si siano accorte che l’energia pulita può essere estratta direttamente dall’ambiente perché il sistema di estrazione richiede ragionamenti trasversali alle singole specializzazioni. Se non si correggono prima gli impianti sbagliati non è possibile andare avanti ed essere pronti fronteggiare anche i cambiamenti climatici e geologici che la prossima inversione dei poli magnetici comporterà. Comunque, non c’è fretta se come asserisce la scienza astronomica il processo durerà 20.000 anni.
7. I ragionamenti Trasversali sono indispensabili per estrarre l’energia dall’ambiente.
I ragionamenti trasversali che possono portarci a intuire che è possibile estrarre l’energia dall’ambiente sono soprattutto, fluidodinamici. Io ne ho citati molti, purtroppo, in modo disordinato, perché tali ragionamenti sono molti e li cito a caso mentre scrivo un articolo. Pertanto, altri esempi si possono estrarre da articoli precedenti. Questi esempi, anche se dicono cose diverse, non sono mai in contrasto tra loro. In questo articolo faccio un altro esempio:
Come un naturale sollevamento a sifone terrestre, non può innescarsi da solo, senza aspirare prima l’aria atmosferica nel tubo di sollevamento (l’aspirazione dell’aria costituisce l’innesco), altrettanto non è possibile estrarre energia idroelettrica dall’ambiente terrestre senza l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino girante. La quale, tuttora non mi risulta che sia mai stata realizzata, sebbene sia un brevetto nazionale e internazionale del sottoscritto dell’anno 2015. A quali porte deve bussare un inventore privato che non appartiene alla scienza pubblica e privata e alle multinazionali, se anche i legislatori lo penalizzano chiedendo il pagamento di tasse di mantenimento dei brevetti, prive di qualsiasi logica morale e legale? 10.09.2015 https://www.spawhe.eu/it/impianti-idroelettrici-con-sollevamento-riciclo-e-distribuzione-acqua/
La scienza inventata dagli uomini prima dell’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante (che non è stata realizzata perché l’inventore è un semplice pensionato) è l’esatto contrario della scienza naturale terrestre dal punto di vista tecnico economico scientifico depurativo ed energetico. Infatti, se osserviamo il funzionamento del già citato sifone, si può dire che è un esplicito invito ad estrarre l’energia direttamente dalla forza gravitazionale senza combustibili ed energia nucleare. Infatti, per innescare un sifone non dobbiamo fare altro che estrarre l’aria atmosferica presente sul lato aspirante dì una pompa centrifuga. Una volta innescato il sifone, l’acqua continua a sollevarsi come se la pompa non svolgesse nessuna funzione, nell’ambito dei dieci metri di sollevamento (che è l’equivalente della pressione atmosferica terrestre). Per sollevare l’acqua a un livello superiore ai dieci metri, è necessario fornire al motore della pompa una quantità di energia elettrica superiore. Per fermare il sollevamento dell’acqua è necessario fare entrare l’aria nel sifone per mezzo di una valvola che si chiama di disadescamento. Le migliori valvole di disadescamento sono elettromagnetiche in quanto quelle meccaniche risentono delle perturbazioni di moto vario prodotte dall’ingresso dell’aria nella condotta. Nel caso di un circuito aperto con una pressione idraulica positiva sul lato aspirante o chiuso pressurizzato a una pressione superiore a quella atmosferica per mezzo di una autoclave, per innescare il vantaggio del sifone che consente di sollevare l’acqua gratis è stata necessaria l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante, perché l’acqua, non dotata di un battente positivo sufficiente, non può sollevarsi senza l’uso di una pompa tradizionale che assorbe energia elettrica, né può entrare in un circuito chiuso pressurizzato a una pressione superiore, a meno che non si creino le seguenti condizioni:
1. Nei circuiti aperti è necessario collegare le due alimentazioni separate al bacino di aspirazione e di mandata, in modo che nella girante in rotazione si sfrutta parzialmente il principio dei vasi comunicanti e il principio di Pascal
2. Nei circuiti chiusi pressurizzati è necessario aprirli all’uscita della turbina, o della pompa usata come turbina, e far entrare la stessa quantità di acqua che è uscita per produrre energia elettrica in una delle alimentazioni separata fino alla girante, mentre l’altra alimentazione ricicla l’acqua dell’autoclave pressurizzata con la stessa portata.
3. In entrambi i casi suddetti, si devono equilibrare le pressioni nel corpo della girante in rotazione dell’acqua, che entra alla pressione atmosferica e quella riciclata a una pressione superiore dalla autoclave, o proveniente dal bacino superiore. Queste due condizioni di equilibrio si creano automaticamente, fornendo alla pompa soltanto l’energia necessaria al riciclo. Ci pensa il principio di Pascal e il principio dell’impenetrabilità dei corpi a far entrare nell’autoclave la stessa quantità di acqua che esce per produrre l’energia elettrica.
Quindi, è indispensabile l’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino girante se vogliamo estrarre l’energia dall’ambiente terrestre senza sprecare risorse economiche in combustibili ed energia nucleare ma anche in pannelli solari, pale eoliche, perché comunque richiedono maggiori costi di produzione e il trasferimento dell’energia elettrica prodotta al posto in cui deve essere utilizzata. Mentre l’energia idro elettromagnetica compressa, non solo non ha bisogno di essere trasportata, oltre che produrre energia pulita senza costi energetici depura l’acqua dissolvendo ossigeno ogni volta che questa attraversa l’autoclave per il principio di Henry e Dalton. I sistema si può addirittura miniaturizzazione con due piccolissime autoclavi pressurizzate per entrare nel torace umano e produrre energia elettrica sufficiente gestire alcuni organi artificiali autonomamente mentre il sangue umano si può depurare e nutrire mentre attraversa le piccole autoclavi, sopperendo alle carenze di ossigenazioni polmonari, dovute alle malattie e alla vecchiaia. Nelle attività agricoli mondiali, senza costi energetici, possiamo sollevare e trasportare a distanza grandi volumi di acqua. Se l’acqua dolce non c’è, possiamo usare l’acqua del mare riciclandola più volte su stessa, favorendo lo scambio ionico con resine appositamente scelte già esistenti sul mercato, senza consumare energia elettrica a pagamento. 10.06.2016 , https://www.spawhe.eu/it/desalinizzatori-demineralizzatori-verticali-a-scambio-ionico-con-produzione-di-energia-idroelettrica/
La figura sopra è stata estratta dall’articolo 22.07.2016 https://www.spawhe.eu/it/relativita-e-tecnologia-nella-nuova-energia-idroelettrica/, rappresenta uno degli impianti che io ho partecipato a realizzare in Italia. Quest’impianto, progettato dall’ente autonomo del Flumendosa, con pompe della Società Termoeccanica, motori dell’Ansaldo, realizzato dall’impresa Impregilo, con le opere elettromeccaniche subappaltate all’impresa “Ing. Caccavale e C. s.a.s.” di cui ero il responsabile degli impianti idraulici e meccanici. Per il sottoscritto, questo impianto, come gran parte degli impianti antropici mondiali, dovrebbe essere riprogettato, secondo gli schemi idraulici e le pompe che propongo. Perché se è vero che l’attuale impianto di sollevamento ha la capacità di sollevate 5 m3/s di acqua all’altezza di 220 m, ha anche la capacità di consumare circa 14666 Kw/s, considerando il rendimento delle pompe del 75%. Mentre, con gli schemi idraulici proposti in seguito, realizzando il sollevamento con quattro impianti a gradini per mezzo dell’abbinamento di pompe a doppia alimentazione, e turbine potremmo produrre circa 4000 Kw/s consumandone soltanto circa 40 kw/s per il riciclo dell’acqua anche nelle fasi in cui non c’è prelievo di acqua dall’impianto di sollevamento. I calcoli precisi si potranno fare in una fase successiva. In questa fase sono importanti soltanto i concetti. L’attuale impianto, per come è stato concepito, ha comportato complessi calcoli delle perturbazioni di moto vario, realizzati dall’università di Napoli e per la neutralizzazione di tale fenomeno sono stati necessari ben otto serbatoi di acciaio pressurizzati con aria compressa della capacità di 70 m3, con pressione di collaudo di 30 bar. Anche il costo di questo sistema poteva essere evitato realizzando il sollevamento a gradini con riciclo di acqua e pompe con doppia alimentazione sul lato aspirante. Si riporta sotto uno schema di sollevamento a gradini in vaso aperto.
La mia non è una critica al progetto realizzato e alla tecnologia italiana, tanto è vero che come tecnico installatore, ho partecipato con orgoglio alla realizzazione di quest’opera. Ma sapendo che nel mondo esistono molte migliaia di sollevamenti delle acque di ogni tipo, penso che sia stato utile riflettere con calma su queste opere da pensionato. Infatti la spesa mondiale per il sollevamento delle acque per scopi agricoli, civili e industriali, dopo quella spesa per i trasporti è quella più grande al mondo. Se pensiamo che questo costo energetico può trasformarsi in una produzione energetica estraendo l’energia direttamente dall’ambiente, dovrebbe far riflettere, non solo gli scienziati, ma anche i politici, gli economisti, i professori che insegnano nelle scuole e l’intero popolo mondiale. Quello che è certo è il fatto che non conviene sollevare le acque contro la forza gravitazionale. Questo è un principio energetico universale ed è proprio attraverso questo principio che potremmo azzerare quasi tutte le spese energetiche terrestri, comprese quelle dei trasporti che sono al primo posto. Dobbiamo usare la nostra intelligenza e la tecnologia per evitare questa inutile e immensa spesa economica. In linea di massima possiamo utilizzare lo schema sopra riportato per sollevare, accumulare e trasportare grandi quantità di acque per scopi agricoli alla pressione atmosferica, in modo da alleggerire le piene dei fiumi, prevenire le alluvioni e avere a disposizione, grossi volumi di acqua per i periodi di siccità. Quando si tratta di reti di distribuzione di acque potabili e industriali conviene usare l’abbinamento delle autoclavi pressurizzate con le pompe dotate di doppia alimentazione separata fino alla girante e le pompe usate come turbine accoppiate a generatori di corrente elettrica, che renderebbero tali impianti, non solo autonomi energeticamente, ma anche produttori di energia per gli impianti adiacenti, pubblici e privati, nonché depuratori di acqua, in quanto, ogni volta che l’acqua passa attraverso l’autoclave si auto depura assorbendo l’ossigeno contenuto nell’aria compresa per i principi fisici di Henry e Dalton, come si vede dagli schemi appresso riportati.
Legenda: (1) serbatoio autoclave pressurizzato; (1.1) regolatore di livello con sonde capacitive; (1.2) valvola di sicurezza; (1.3) manometro con valvola di intercettazione; (1.4) valvola motorizzata con regolazione flusso trasmettitore di posizione; (1.5) trasmettitore di portata o pressione; (2) pompa usata come turbina; (2.1) generatore di corrente alternata sommergibile; (2.2) valvola motorizzata di alimentazione turbina con regolazione flusso; (3) serbatoio di transito acqua alla pressione atmosferica e di contenimento pat; (3.1) valvola motorizzata di alimentazione acqua di rete in pressione; (3.2) valvola motorizzata di by pass alimentazione in bassa pressione; (3.3) valvola di sfiato aria; (3.4) regolatore di livello con sonde capacitive; (3.5) valvola motorizzata di alimentazione acqua in bassa pressione; (3.6) elettropompa di alimentazione in bassa pressione a giri variabili, azionata da inverter (4) elettropompa con doppia alimentazione sul lato aspirante; (4.1) motore di azionamento pompa, a giri variabili, controllato da inverter; (4.2) giunto di accoppiamento motore pompa; (4.3) albero di trasmissione; (4.4) tubo di protezione albero di trasmissione; (4.5) doppia curva con setti separatori incrociati in bassa pressione (lp) e alta pressione (hp); (4.6) setti separatori di flusso; 4.7 girante della pompa di tipo chiuso; (4.8) diffusore della pompa; (4.9) valvola di ritegno. (5) tronchetto deviatore di flusso; (6) rete di distribuzione idrica; (6.1) valvola motorizzata di alimentazione rete di distribuzione idrica; (6.2) trasmettitore di portata o pressione; (7) rete di alimentazione idrica; (7.1) trasmettitore di portata o pressione; (8) elettrocompressore.
Non è stato un caso che l’invenzione successiva del sottoscritto sia stata l’auto idroelettrica, brevettata nel 2016, che è la capostipite delle altre invenzioni che rivoluzioneranno i trasporti mondiali. 14.01.2017 https://www.spawhe.eu/it/auto-idroelettrica-con-coppia-motrice-periferica-alle-ruote/. Non è strano che ancora nel 2023 nessuno parla del nuovo modo di progettare gli impianti di sollevamento delle acque e di realizzare i sistemi di trasporto mondiali rappresentano che le maggiori spese energetiche mondiali e creano i maggiori problemi ambientali mondiali? Come possiamo fidarci dell’attuale classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica?
La figura sopra dovrebbe far comprendere anche ai profani in materia di scienza, fisica e tecnologia che modificando il modo di far lavorare le pompe centrifughe, non abbiamo limiti di dimensioni degli impianti, né limiti della massima altezza di sollevamento. Il ragionamento è valido sia se l’impianto funziona alla pressione atmosferica, sia se è collegato a una autoclave a qualsiasi pressione di esercizio. L’unica condizione da rispettare è quella che negli impianti deve entrare in bassa pressione la stessa quantità di acqua che esce in alta pressione, sia per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, sia per il principio di Pascal, che consente il mantenimento della pressione in tutte le direzioni, non l’incremento della pressione che richiede la fornitura di nuova energia, che comunque, se fosse estratta dall’ambiente non costerebbe niente, se non una maggiore usura dell’elettrocompressore e della pompa di circolazione. Come si vede dal disegno, io ho diviso l’ingresso dell’acqua in quattro settori alternati (LP) bassa pressione e (HP) alta pressione, ma sarebbe stata la stessa cosa dividere l’alimentazione in due anelli circolari di pari sezione, mettendo al centro quello più piccolo (LP) che si avvantaggerebbe di più del maggiore effetto centripeto prodotto dalla girante in rotazione. Avrebbe dovuto essere la sperimentazione pratica a definire questo dettaglio. Ma di fronte al silenzio dell’intera classe dirigente mondiale, compresa quella scientifica, non ho potuto fare altro che aspettare che venga fuori una generazione futura più saggia e previdente di quella attuale. Almeno sui problemi ambientali ed energetici.
L’attuale scienza, che non ha saputo estrarre l’energia pulita fornita gratis dall’ambiente terrestre, ha creato immensi danni economici all’economia mondiale perché oltre a pagare il costo dei combustibili fossili e nucleari, gli esseri umani devono anche pagare i costi delle depurazioni, di cui, purtroppo, la stessa scienza non ha saputo progettare gli impianti, mantenendo separate le specifiche competenze dei vari rami delle scienze e dei mestieri. Oggi abbiamo impianti termici fissi e mobili che sprecano risorse e non chiudono tutti i cicli che aprono e impianti nucleari che non ha saputo decontaminare dagli inquinanti radioattivi, che devono essere nascosti in siti di stoccaggio nel sottosuolo perché nessuno li sa neutralizzare. Mentre gli impianti in funzione producono gas serra come CO2 e vapore in quantità industriali nell’intero pianeta che non hanno nulla a che vedere con il CO2 e le evaporazioni naturali prodotte dalle vegetazioni e dagli esseri viventi.
Io penso che la scienza energetica e ambientale non può essere orgogliosa del proprio lavoro, né può continuare a tacere sulle invenzioni del sottoscritto, che ha vissuto in prima linea come progettista e installatore di impianti industriali e ambientali dal 1970 al 2005, per poi trasformarsi in inventore da pensionato, sottraendosi sia alla logica delle specializzazioni scientifiche, sia a quella degli imprenditori che pensano solo al profitto, sia a quella dei governi che pensano solo ai consensi elettorali, che la creazione di posti di lavoro possono creare.
La logica dell’organizzazione scientifica del lavoro prima industriale e poi ambientale mi ha portato a ragionare diversamente rispetto ai progettisti e inventori industriali e ambientali, e quindi a unificare i cicli di lavoro, di depurazione dell’acqua dell’aria e di produzione energetica, che alla fine, dopo una decina di anni, mi hanno portato alle prime invenzioni che estraevano direttamente l’energia pulita dall’ambiente. Ma il percorso non è stato semplice perché prima mi sono cimentato nella pulizia dell’energie fossile, producendo carbonati nell’acqua, e poi per economizzare i processi di tale soluzione, sviluppando altri dettagli, mi sono accorto che sul pianeta Terra non è necessaria l’energia termica e nemmeno quella nucleare. Non ha bisogno nemmeno del trasporto dell’energia.
La scienza mondiale ha sempre taciuto sulle le mie soluzioni. Non ha mai osato chiamarle “moto perpetuo” come hanno fatto, in alcuni casi, i burocrati dell’ufficio brevetti italiani ed europei, perché l’energia proviene dalla forza gravitazionale per mezzo del ragionamento scientifico e tecnologico che loro non sono stati in grado di comprendere, avendo avuto cattivi insegnanti nelle università che hanno frequentato.
La figura sotto mostra che tutti gli utenti mondiali dei paesi ricchi e poveri potrebbero prodursi l’energia pulita da soli producendo anche il caldo e il freddo per il proprio comfort, senza essere soggetti alle frequenti interruzioni di corrente elettrica dei gestori della rete pubblica.
La figura sotto mostra come l’energia prodotta nelle singole abitazioni potrebbe collegarsi con pozzi geotermici che scambiano il calore con il sottosuolo invece di usare le attuali invenzioni commerciali che contribuiscono a riscaldare ancora di più il pianeta con scambiatori aria / aria che non fanno altro che trasferire il calore degli impianti interni all’aria atmosferica. Ma mostra anche altri dettagli depurativi ed energetici che non sono mai stati realizzati sull’energia fissa e mobile che si possono trovare solo sul sito web https://www.spawhe.eu, in quanto né gli enti pubblici, né le multinazionali li hanno finanziati, per evidenti comuni interessi a continuare a produrre invenzioni commerciali incomplete, che non risolvendo i problemi globalmente e , assicurano il lavoro per tutti, senza accorgersi che il pianeta sta andando verso la propria auto distruzione, in quanto ogni invenzione commerciale incompleta è prodotta in miliardi di esemplari. Fin dai tempi di Archimede, la scienza è stata sempre al servizio dei potenti della Terra, altrimenti gli scienziati e gli inventori sarebbero morti di fame. Lo sa bene il sottoscritto che si è sottratto a questo ricatto dopo essersi guadagnato una modesta pensione di lavoro per poter proporre, almeno virtualmente, soluzioni radicalmente alternative a quelle attuali. Io non mi sono mai meravigliato dei silenzi che raccolgo. Mi interessa soltanto che, prima o poi, la verità venga fuori. La mia vita sarebbe stata inutile se non avessi proposto queste invenzioni. Non è sufficiente essere un buon padre, un buon nonno. Se uno si accorge di avere una vocazione, non necessariamente, religiosa, non può tirarsi indietro solo perché non trova interlocutori.
La scienza legata agli imprenditori mondiali ha sbagliato tutto sul piano economico, energetico e ambientale terrestre perché lo stato dell’arte tecnologico può avanzare soltanto attraverso il graduale perfezionamento delle tecnologie e delle sinergie utilizzate. In molti casi questo perfezionamento non può avvenire perché chi ha fatto gli investimenti sbagliati deve cercare di ammortizzare i capitali investiti. Ma nella maggioranza dei casi sono le fonti energetiche utilizzate che creano profitti, non legati al lavoro, ma soltanto al prodotto commercializzato, che non è universale, ma di proprietà privata. Questo è ingiusto dal punto di vista morale perché tutto quello che è nel sottosuolo, come nell’acqua e nell’aria dovrebbe essere patrimonio dell’umanità. L’appropriazione indebita delle fonti energetiche sbagliate, con il consenso di scienziati, professori e legislatori sta distruggendo il pianeta democraticamente, perché le divisioni delle competenze non consentono di approfondire le conoscenze globalmente. Chi propone invenzioni sinergiche, interattive e multidisciplinari, invece di essere premiato, viene isolato e penalizzato dai governi e legislatori per mezzo dell’attuale sistema dei brevetti mondiale, che lo costringono a pagare tasse che non dovrebbe pagare in assenza di finanziatori pubblici e privati. Questa non è democrazia ma una dittatura nascosta che premia le invenzioni sbagliate al posto di quelle corrette che nessuno può apprezzare perché nessun governo mondiale le finanzia.
Tuttavia, una parte della scienza, sta lavorando molto bene. Mi riferisco in particolare alla scienza astronomica, la quale, non essendo interessata alle invenzioni commerciali, attraverso le osservazioni astronomiche passate e presenti si è accorta che il pianeta ha accelerato notevolmente le irregolarità atmosferiche, con una notevole tendenza al surriscaldamento. La scienza astronomica, analizzando meglio i dati accumulati dalle osservazioni è riuscita a stimare con maggiore precisione i dati raccolti sul fenomeno dell’inversione dei poli magnetici. Oggi può affermare con certezza che l’ultima in inversione è avvenuta circa 773 mila anni fa e che la durata del processo durerà circa 20 mila anni. Da un lato non ci dobbiamo preoccupare perché essendo un processo molto lungo, non sarà molto traumatico. Dall’altro lato, dovrebbe farci riflettere ed apprezzare di più la stabilità climatica che abbiamo avuto prima dell’era industriale iniziata meno di duecento anni fa con invenzioni termiche sbagliate, seguite da invenzioni nucleari ancora più sbagliate, in quanto, chiaramente il pianeta Terra, in tutti i modi ha fatto comprendere di voler essere gestito a freddo.
Purtroppo, non è stato semplice nemmeno per il sottoscritto trovare il modo di estrarre a freddo l’energia dall’ambiente. Se io ci sono riuscito, almeno virtualmente, è solo perché ho imparato a conoscere le macchine egli impianti antropici industriali e ambientali in una vita di lavoro, come progettista, installatore di impianti e anche come partecipante alle gare di appalto pubbliche e private. Le gare di appalto non si possono vincere se non si riesce a fare il prezzo migliore, a parità delle prestazioni richieste dai capitolati di appalto. E vero che esistono anche le gare di appalto concorso, ma a queste gare non possono partecipare le piccole aziende, che conoscono meglio le macchine e gli impianti che installano e mettono in funzione quotidianamente, ma non hanno i capitali da investire per combattere un sistema che comunque le fa sopravvivere.
Non è un caso che io, da pensionato mi sia sottratto dal mondo del lavoro reale, iniziando da zero l’attività di inventore, non per comunicare nuovi principi scientifici, fisici, termici, fluidodinamici, chimici, matematici, biologici, elettrotecnici, elettronici, ma per poter sviluppare liberamente i dettagli di collegamento di tali principi scientifici, che a mio parere, non sono stati sufficientemente sviluppati, a causa delle divisioni delle competenze dei vari rami delle scienze, degli imprenditori e delle multinazionali e come detto, della impossibilità di intervenire da parte di chi veramente conosce gli impianti, essendo troppi i dettagli da sviluppare, collegare diversamente, sperimentare e procedere gradualmente a creare cicli di lavoro globali più completi ed efficienti.
Non è un caso che la mia attività di inventore sia partita nel 2005 con la unificazione dei cicli depurativi dell’acque e dell’aria, che ancora oggi sono divisi in quanto nessuno ha realizzato le mie prime invenzioni, modificando prima le ciminiere, poi le fognature, poi i depuratori, poi gli impianti di produzione dell’energia fissi e dopo quelli mobili, terrestri, marini, sottomarini e spaziali. Tutte queste invenzioni, sono state accolte con il silenzio dalla scienza, dagli imprenditori e politici mondiali. La fase sperimentale e l’inserimento graduale nei cicli di lavoro globali più completi ed efficienti non è mai iniziata. Pertanto, il sottoscritto è stato costretto a ipotizzare funzionanti senza sperimentazioni e il graduale avanzamento dello stato dell’arte per poter inventare le invenzioni successive. Probabilmente, queste invenzioni potranno essere apprezzate di più nei prossimi presunti 20.000 anni, se è vero che il pianeta si accinge a realizzare una nuova lunghissima inversione dei poli, di fronte alla quale la vita degli uomini è talmente breve, da rappresentare una frazione infinitesima di tale tempo. Tuttavia, grazie alle nuove tecnologie informatiche e internet alcuni uomini di scienza non saranno mai dimenticati anche tra miliardi di anni, come, Niccolò Copernico, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Isaac Newton prima dell’invenzione dell’energia elettrica e dell’elettromagnetismo, ai quali hanno partecipato notissimi inventori, solo per citarne alcuni: Charles Augustin de Coulomb, Luigi Galvani, Alessandro Volta, Hans Cristian Ostered, Andrè Marie Ampere, Geoge Simon Hom, Michael Farady, Ioseph Henry, Heinrich Daniel Ruhmkorff, Antonio Pacinotti, Wilhelm Eduard Weber, Heinrich Rudolf Hertz, Thomas Alva Edison, Galileo Ferraris, Nikola Tesla, James ClerK Maxwell, Hendrik Antoon Lorentz. Ovviamente, anche Albert Einstein che nello stesso periodo storico ha pubblicato la teoria della relatività ristretta e generale, che riguarda l’energia dell’universo, solo marginalmente, quella terrestre.
8. l’invenzione dell’energia elettrica e dell’elettromagnetismo è stato lo spartiacque dello sviluppo scientifico e tecnologico terrestre.
Tutti i bravissimi scienziati, sopra citati, hanno dato per scontato che l’energia primaria che fa girare i generatori di corrente elettrica doveva essere Termica, successivamente nucleare, e solo successivamente, di fronte ai problemi ambientali prodotti da tali fonti energetiche si è incominciato a parlare di energie rinnovabili, di origine biologica, solare, eolica, di elettrolisi, di idrogeno trasformato in combustibile, di nucleare di nuova generazione.
Eppure, nessuna di queste energie potrà essere sufficiente a fronteggiare quello che avverrà durante la lunghissima inversione dei poli magnetici, come non sono state in grado di evitare il riscaldamento globale in un periodo molto calmo dal punto di vista geologico e climatico del pianeta. Infatti, i prossimi 20.000 anni, comporteranno maggiori movimenti sismici e notevoli variazioni delle correnti oceaniche. Più veloce sarà la inversione dei poli, maggiori saranno i danni prodotti a livello geologico e climatico del pianeta. Già si stanno notando notevoli variazioni delle correnti marine al polo antartico.
“Dal mio articolo del 19.02.2018 https://www.spawhe.eu/it/le-civilta-perdute-il-pensiero-di-einstein-e-lenergia-di-sopravvivenza/ estraggo il seguente paragrafo:
I MITI DELLE CIVILTÀ SCOMPARSE. Il mito di Atlantide raccontato da Platone, stando all’autore, si riferisce anche a una fonte precisa, il legislatore e poeta Solone (615-535 a.C.), il quale, approdato in Egitto durante uno dei suoi viaggi, raccolse alcune informazioni sugli antichi fenomeni geologici. I sacerdoti gli raccontarono che nel 9570 a.C. esisteva una grande isola chiamata Atlantide situata oltre le colonne d’Ercole. Quest’isola era governata dai discendenti di Poseidone. Il nome derivava dal figlio più vecchio del dio del mare, Atlante, da cui prese il nome anche l’oceano Atlantico. Dal punto di vista scientifico esistono diversi fenomeni che possono giustificare la scomparsa di un intero territorio, come lo scorrimento della crosta terrestre, una grande eruzione vulcanica. Altri fenomeni possono portare alla emersione dal mare di un grande territorio, come avvenne nel caso del lago di Titicaca, sulle cui sponde è nata la cultura degli Inca. Questo lago è stato sollevato all’altezza di 3800 metri direttamente dal mare insieme alle Ande e, probabilmente anche alle opere civili realizzate dagli Inca. Ancora oggi sulle rive del lago si trovano conchiglie marine, mentre le opere INCA appartengono a una cultura molto più avanzata degli abitanti locali che le hanno ereditate senza comprenderne la provenienza. Infatti, i colonizzatori spagnoli, si trovarono di fronte a opere superiori alle loro conoscenze scientifiche, che non potevano appartenere nemmeno alle popolazioni locali. Io penso che non dobbiamo indagare tanto sul passato ma organizzarci affinché in futuro di tutto quello che succede sulla terra esistano dei testimoni che possano raccontare come siano andate esattamente le cose.”
Il caso dello spostamento del lago Titicaca dall’altezza del mare all’altezza di 3800 metri può sembrare impossibile, ma se lo inquadriamo nell’ottica dell’inversione dei poli magnetici della Terra, del tempo di 20.000 anni che ha impiegato per realizzarsi, è probabile che gli esseri viventi che abitavano la terra 773.000 anni fa non si siano accorti di niente a causa della brevità della vita degli stessi esseri viventi che occupavano la terra. Se consideriamo che i progenitori degli esseri umani (Homo sapiens) con apparsi sulla Terra solo 200.000 anni fa e solo negli ultimi cento anni abbiamo creato le tecnologie per trasmettere le nostre conoscenze scientifiche alle generazioni future, noi saremo i primi esseri viventi che potremo iniziare a monitorare questo grande fenomeno terrestre e spaziale, che coinvolgerà circa 5.000 generazioni future. Purtroppo stiamo arrivando impreparati a iniziare correttamente questo monitoraggio, perché la scienza mondiale non avendo imparato il modo corretto per estrarre l’energia dall’ambiente terrestre, ha contribuito notevolmente a riscaldare il pianeta e a dissestare i territori. Sarà più difficile comprendere a livello climatico quanto dipende dai fenomeni naturali e quanto dagli errori degli uomini. Sicuramente se la scienza avesse compreso come si deve estrarre l’energia dall’ambiente, avrebbe anche compreso il sistema di allungare la vita umana, con il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente. 31.05.2018 https://www.spawhe.eu/it/cuore-artificiale-ossigenatore-del-sangue-autonomo-energeticamente/. Allungando la vita umana, gli uomini del futuro potranno impiegare molte generazioni in meno per comprendere completamente il fenomeno della inversione dei poli e apportare localmente le correzioni tecnologiche che consentiranno di ridurre i danni climatici, ambientali e di produzione alimentare grazie alle invenzioni come il welling artificiale, la dissalazione sostenibile, Lo spegnimento degli incendi più veloce e il salvataggio per via aerea delle persone coinvolte nei tragici eventi. Purtroppo, anche il cuore artificiale ossigenatore del sangue è stata boicottato dagli attuali centri di potere mondiali. Per fortuna, siamo ancora agli inizi dell’inversione dei poli magnetici. Tutto può ancora migliorare, almeno per le generazioni future.
9. L’inizio della inversione dei Poli Magnetici, probabilmente si noterà attraverso la variazione delle correnti marine
Estraggo dall’articolo la seguente figura https://www.spawhe.eu/il-lavoro-scientificamente-disorganizzato-degli-enti-pubblici-e-delle-multinazionali-del-pianeta-terra/
E’ indispensabile che noi uomini impariamo a estrarre meglio l’energia dall’ambiente senza interferire con i processi naturali terrestri. Infatti, se la Terra è costretta a invertire la posizione dei poli magnetici, significa che esistono equilibri superiori del sistema solare, della via lattea e della galassia in cui viviamo ai quali il pianeta si deve adeguare. Tutto è collegato nell’universo, ma questo non significa che noi dobbiamo assistere impotenti a tali evoluzioni geologiche e climatiche. Dobbiamo semplicemente imparare a costruire opere antisismiche più leggere e meno invasive per l’ambiente terrestre che ci ospita. Dobbiamo evitare di costruite grandi città, grandi grattacieli, grandi ponti, grandi gallerie perché sono opere costose e richiedono grandi costi di manutenzione.
Se impariamo a estrarre in modo indolore l’energia dall’ambiente e sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz, il modo più semplice ed economico per spostarci sulle grandi distanze sarà per via aerea. In altre parole, l’ambiente terrestre non si deve accorgere della nostra presenza. Non possiamo continuare a usare combustibili ed energia nucleare che interferiscono negativamente con l’ambiente naturale. Abbiamo tutto da guadagnare e nulla da perdere ad abbandonare questi due tipi di energie. Ma le attuali energie rinnovabili sono inadeguate, ingombranti, antieconomiche, inefficienti a sostituire le energie termiche e nucleari.
Purtroppo, la scienza attuale sta chiaramente lavorando contro le invenzioni sostenibili come la pompa con la doppia alimentazione separata fino girante che dovrebbe essere considerata patrimonio dell’umanità intera.
il silenzio mondiale su tale invenzione e quelle precedenti che l’anno ispirata e quelle successive che ne hanno completato le applicazioni, essendo tutte virtuali, con zero finanziamenti, dimostrano da che parte sta la scienza. Io penso che queste soluzioni possono anche essere sfuggire agli scienziati accademici, ma non agli inventori che devono per forza conoscere le tecnologie e l’organizzazione scientifica del lavoro aggiornata all’ultimo stato dell’arte dello sviluppo mondiale. Se non ci fossero interessi di parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, sarebbe stato impossibile non trovare interlocutori. Solo gli interessi di parte, che impediscono l’applicazione imparziale delle scienze e delle tecnologie in favore dell’umanità intera, hanno potuto impedire la sperimentazione di tutte queste invenzioni tra loro collegate.
La natura, per quanto perfetta, non può impedire che ci siano squilibri climatici, geologici, termici in tutti i territori del pianeta, né può da sola prevenire gli eventi sismici e spegnere gli incendi dei boschi e delle savane. Le invenzioni devono essere imparziali come la giustizia e accessibili tutti come la buona musica, le opere d’arte, i buoni libri di lettura.
Scienziati e inventori, per incapacità o per soddisfare i desideri dei loro datori di lavoro, non avendo ragionato globalmente, hanno prodotto il riscaldamento globale, e non avendo studiato a fondo il modo di pulire l’energia fossile, non hanno potuto accorgersi che è più semplice estrarre l’energia primaria pulita direttamente dall’ambiente senza usare combustibili, l’energia nucleare e le attuali rinnovabili, che comunque, sono discontinue, ingombranti, hanno bassi rendimenti e necessitano del trasporto dell’energia prodotta.
Da quando il sottoscritto ha inventato il sistema per estrarre l’energia dall’ambiente e la scienza ha fatto finta di non comprendere, si può dire che tutti i rami delle scienze sono caduti in basso contemporaneamente, perché non si tratta solo di un problema di fisica, chimica, biologia, ma anche di economia e finanza in quanto non può esistere nulla di più economico e sostenibile dell’energia elettrica estratta direttamente dall’ambiente terrestre.
Questa invenzione riguarda perfino la medicina e la chirurgia perché una delle applicazioni più importanti è la possibilità di realizzare dei piccoli cuori artificiali ossigenatori del sangue autonomi energeticamente (31.05.2018 https://www.spawhe.eu/it/cuore-artificiale-ossigenatore-del-sangue-autonomo-energeticamente/)
Oggi, gli uomini di potere hanno infiltrati in tutte le istituzioni pubbliche per impedire uno sviluppo più sostenibile e democratico. I controllori e coloro che dovrebbero essere controllati sono dalla stessa parte. La realtà degli interessi privati in atti di uffici pubblici sta superando la fantasia degli scrittori e gli inventori, come il sottoscritto, passano più a scrivere articoli polemici contro il sistema di potere che a fare il proprio lavoro. Anche se non è facile sostituirsi agli scrittori professionisti, ed è lavoro aggiuntivo, è necessario farlo perché solo pubblicando i dettagli delle soluzioni non realizzate è possibile svegliare gli scrittori veri, affinché non lavorino di sola fantasia ma raccontino la solitudine di chi è costretto a comporre un puzzle scombinato ad arte da uomini di potere, scienziati insospettabili e legislatori. Questi ultimi, guarda caso, non riconoscono i diritti di autore intellettuali agli inventori che si rifiutano di pagare le tasse di mantenimento di brevetti che la classe dirigente mondiale pubblica e privata ha dimostrato di non voler realizzare per evidenti conflitti di interessi. Esiste la giustizia divina? Questo è un altro dilemma al quale nessuno può dare una risposta scientifica, ma io non mi pongo questa domanda perché non ho mai lavorato per il compenso terrestre o divino. La mia dignità professionale è sufficiente. Io sono certo che ho fatto bene il mio lavoro con i modesti mezzi che ho avuto a disposizione. Ho la coscienza a posto di fronte agli uomini e al creatore dell’universo, chiunque sia. Secondo la religione cattolica, molti sono i chiamati e pochi gli eletti. Io non so quanti siano stati i chiamati e certamente non mi sento un eletto. Ho fatto soltanto il mio lavoro sperando possa servire soprattutto ai poveri e agli indifesi, che a volte sembra che siano dimenticati, sia dagli uomini di potere che da Dio. Se è vero che il potere temporale e la scienza umana non credono che l’energia possa essere estratta direttamente dall’ambiente terrestre, cosa ne pensa la scienza di Dio? La quale, anche se ha rinunciato al potere temporale, ha sempre più potere di un pensionato per accertare una verità che è perfettamente in linea con le leggi della natura, che gli uomini hanno stravolto con l’uso dei combustibili e l’energia nucleare. Se è vero che anche l’energia nucleare è opera del creatore dell’universo, faccio osservare che l’ha usata nell’universo, non sui pianeti come la Terra dove si è sviluppata la biologica e le molteplici biodiversità composte da geni, specie, nicchie ecologiche ed ecosistemi in diverse centinaia di milioni di esemplari diversi. Personalmente io penso che chi ha creato l’universo abbia grandissime competenze scientifiche, e pur non volendo interferire con il libero arbitrio degli esseri viventi, certamente, non gradisce le attuali energie scelte dagli uomini, che stanno alterando tutti gli equilibri biologici che il creatore dell’universo ha creato sulla Terra. Per senso logico ha predisposto le cose in modo che la razza umana potesse estrarre l’energia dall’ambiente in modo indolore per l’ambiente terrestre e probabilmente anche per esplorare l’universo. Forse mi sbaglio a non ritenermi un eletto, ma resta il fatto che qualunque sia la verità, anche chi rappresenta le chiese mondiali deve fare la sua parte. Non può limitarsi solo a fare opere di beneficenza. Io ho già scritto qualcosa su questo argomento nell’articolo scritto il 15. 06.2015 https://www.spawhe.eu/it/anche-le-chiese-e-le-associazioni-devono-imparare-a-progettare/. Le chiese mondiali hanno una grande capacità di raccogliere fondi pubblici e privati. In Italia prendono il 5 per mille delle dichiarane dei redditi. Un tempo erano un punto di riferimento importantissimo per la ricerca e la sperimentazione mondiale. Oggi gli inventori che credono nel DIO cattolico o in un alto DIO equivalente, sono lasciati soli a combattere contro lo strapotere delle multinazionali e i governi, che di comune accordo producono solo invenzioni commerciali, che stanno distruggendo l’ambiente perché non sanno estrarre razionalmente l’energia dall’ambiente e non sapendolo fare, producono cicli termici, chimici, nucleari che non riescono a chiudere completamente. Poiché, questi impianti fissi e mobili, sono prodotti in miliardi di esemplari perché l’economia deve circolare per creare ricchezza e lavoro, io mi chiedo perché la ricchezza e il lavoro non si affida a coloro che dimostrano di saper progettare impianti completi che chiudono tutti i cicli che aprono?
Purtroppo, la risposta a questa domanda è più semplice di quanto si possa pensare. I sistemi attuali, lavorando a compartimenti stagni, sono legati indissolubilmente alle tecnologie sviluppate che sono in concorrenza tra loro, ma non le cambiano e non le migliorano se i legislatori mondiali non lo impongono con provvedimenti legislativi. Chi veramente vuole proporre soluzioni energetiche e depurative radicali come “l’estrazione dell’energia pulita direttamente dall’ambiente” è costretto a uscire dall’attuale organizzazione del lavoro mondiale, ma uscendo, non trova interlocutori pubblici e privati, disponibili all’ascolto. Come inventore cattolico, avrei preferito una Chiesa più attiva sul piano scientifico almeno per contrastare le invenzioni commerciali che non chiudono tutti i cicli naturali che aprono. Le quali sono molte e hanno contribuito moltissimo al riscaldamento globale. Basta ricordare, che io ho sfruttato il sistema di Giovani Battista Venturi per proporre l’invenzione del welling artificiale e il principio di Pascal per inventare la pompa con la doppia alimentazione separata fino girante, che sono due invenzioni fondamentali per salvare il pianeta Terra dalle attuali invenzioni commerciali. Pascal e Venturi erano due sacerdoti cattolici. Senza il loro contributo io non avrei potuto prepore le mie invenzioni, che chiaramente, non interessano ai potenti Terra. Purtroppo, non interessano nemmeno la chiesa cattolica che, un tempo era un importante punto di riferimento scientifico. Oggi la chiesa cattolica, come tutte le altre chiese, ha delegato il potere scientifico ai governi e alle multinazionali. Io sono d’accordo che le scelte scientifiche sono molto complesse e articolate, ma non riguardano il problema dell’estrazione dell’energia dall’ambiente, che è semplice e linerare se si osserva attentamente il funzionamento della natura terrestre, come ha fatto il sottoscritto, sviluppando solo le tecnologie necessarie di supporto all’energia naturale.
10. La tragedia del Titan e lo stato dell’arte inadeguato degli impianti sottomarini.
La recente tragedia del Titan avvenuta nei giorni 20-22 giugno 2023, che ha prodotto la morte di cinque persone di cui, due hanno pagato 250.000 dollari per la semplice curiosità di vedere da vicino i relitto del Titanic, mostra che la scienza e la tecnologia non è al servizio del bene comune, ma soltanto per creare profitti speculando su tutto. Da questa vicenda, oltre a difetti strutturali e di resistenza dei materiali impiegati alla forte pressione idrostatica, è emerso anche il fatto che se il sommergibile non avesse ceduto per la scarsa resistenza dei materiali alla forte pressione idrostatica, gli occupanti correvano anche il pericolo di morire per altre cause altrettanto importanti, in quanto, sicuramente era energizzato per mezzo di accumulatori di energia elettrica, la quale è soggetta ad esaurirsi, ma contemporaneamente, si consuma anche la riserva di aria respirabile a causa dell’aumento della percentuale di CO2 nell’aria. Rimanere intossicati dalla loro stessa respirazione sarebbe stato ancora più paradossale di morire a causa dello schiacciamento pressostatico. La mercificazione turistica del relitto del Titanic naufragato il 15 aprile 1912 a una profondità di circa 3.800, quindi sotto una pressione idrostatica 380 atmosfere, bar, o circa 5.600 psi, ha fatto perdere di vista il fatto che noi viviamo grazie alla respirazione dell’aria atmosferica che contiene CO2, il quale con la nostra respirazione aumenta la percentuale dagli attuali 420 ppm presenti nell’aria a valori molto più alti, fino a circa 5000 ppm senza conseguenze per la nostra salute, ma superati tali limiti è necessario rinnovare l’aria per non morire asfissiati, oppure neutralizzare il CO2. Ognuno di noi “consuma circa 250-300 millilitri di ossigeno all’ora per ogni chilogrammo di peso corporeo, ed elimina altrettanto volume di anidride carbonica, oltre a 30-40 grammi di vapore acqueo: è bene quindi che i locali di lavoro dispongano per ogni persona di almeno 10 mc (m3) di aria respirabile e rinnovata”. Ovviamente, queste condizioni atmosferiche non possono esistere nei sottomarini e nelle navicelle spaziali, ma possiamo arrivare abbastanza vicini a tale condizioni se cambiamo la fonte primaria dell’energia che fa muovere il sottomarino o la navicella spaziale. Perché ricorrere agli accumulatoti di energia elettrica se l’aria compressa è un accumulatore di energia naturale? L’aria compressa, costa di meno, e sapendo progettare razionalmente gli impianti può garantire anche il ricambio dell’aria e la neutralizzazione del CO2. Come si giustifica la scienza di fronte a questo piccolo disastro? Certamente, io non mi aspetto delle risposte perché la scienza non ha mai risposto alle mie soluzioni di estrarre l’energia pulita direttamente dall’ambiente terrestre, senza combustibili, energia nucleare e nemmeno accumulatori di energia elettrica. Tuttavia non posso sottrarmi a citare anche in questo articolo quella che io chiamo l’energia di sopravvivenza. Se la fonte energetica del Titan fosse stata l’aria compressa, e il vettore energetico la semplicissima acqua, l’aria atmosferica dell’ambiente atmosferico non si sarebbe esaurita ma rinnovata automaticamente ad ogni passaggio dell’acqua nell’autoclave neutralizzando il CO2 in eccesso producendo carbonati nell’acqua. Tale assorbimento si poteva anche incrementare aggiungendo un piccolo dosatore di ossido di calcio. ( https://www.spawhe.eu/it/laria-compressa-e-molto-piu-potente-pratica-ed-economica-dellidrogeno/).
Sia negli impianti alla pressione atmosferica che in quelli pressurizzati con aria compressa, è necessario modificare il modo attuale di usare le pompe, che non devono essere usate come le usiamo attualmente. Non devono sollevare l’acqua, ma la devono pompare nella direzione della forza gravitazionale. Inoltre, per realizzare cicli energetici e depurativi infiniti, devono essere dotate di una doppia alimentazione dal lato aspirante, in quanto con una alimentazione devono recuperare l’acqua che è già stata usata per produrre energia idroelettrica o acqua in bassa pressione da depurare, mentre con l’altra alimentazione, devono riciclare all’infinito l’acqua alimentata dal bacino superiore, oppure di una autoclave pressurizzata con aria compressa. Con questo sistema, grazie anche alla conformazione delle giranti delle pompe centrifughe, durante la rotazione si equilibrano le due pressioni in entrata, e poiché la pressione maggiore si espande in tutte le direzioni, all’uscita della pompa avremo la stessa pressione del bacino superiore o dell’autoclave che alimenta l’impianto. Ovviamente, essendo il motore che fa girare la pompa dimensionato solo per vincere lo stato d’inerzia del circuito idraulico, nell’autoclave può entrare soltanto la stessa quantità di acqua che è uscita per produrre energia elettrica attraverso la pompa usata come turbina, per il principio dell’impenetrabilità dei corpi. Tuttavia, come detto sopra, la differenza tra l’energia spesa e quella prodotta può essere anche centinaia di volte a vantaggio della seconda. Dipenderà soltanto dal futuro avanzamento dello stato dell’arte scientifico e tecnologico e dalla resistenza dei materiali impiegati. Questo futuro non è ancora iniziato a causa del comune silenzio della scienza, degli imprenditori e dei legislatori, dei mezzi di informazione, che hanno lasciato completamente solo il sottoscritto, che è un comune pensionato, senza mezzi economici e aziende pubbliche e private che collaborano a produrre questo tipo di energia, che nella versione mobile usabile nei mezzi di trasporto aerei, spaziali e sottomarini, si chiama idroelettromagnetica compressa e usa come fonte energetica l’aria compressa e come vettore energetico l’acqua. L’aria atmosferica, grazie alla sua flessibilità è il più grande, potente ed economico accumulatore di energia mondiale che la scienza non potrà mai eguagliare, mentre l’acqua incomprimibile, bevibile è il più potente, economico vettore energetico, che circolando a senso unico nelle autoclavi pressurizzate con aria compressa, passando attraverso pompe multicellulari usate come turbine accoppiate a generatori di corrente elettrica, può fornire tutta l’energia pulita e respirabile dall’uomo. In queste versioni, non dobbiamo temere nemmeno l’inquinamento da CO2 prodotto dalla respirazione dell’uomo, se contemporaneamente si inserisce nell’impianto un processo che neutralizza il CO2 presente nell’aria che pressurizza le autoclavi che costituiscono la fonte primaria dell’energia. Infatti, negli futuri astronautici il CO2 prodotto dagli esseri umani può essere usato come concime carbonico per piante alimentari indispensabili all’alimentazione umana coltivate nei container volanti del futuro, soprattutto con coltivazioni idroponiche, ma negli impianti più piccoli, che dovranno fare da collegamento e fare escursioni di breve durata nello spazio e nei fondali marini sarebbe sufficiente un semplice piccolo impianto di dissoluzione di ossido di calcio che produrrebbe del latte di calcio con relativa pompa dosatrice che fornirebbe la quantità esatta di latte di calcio in funzione del numero delle persone viaggianti per mantenere costante la quantità di CO2 presente nell’aria secondo la nota relazione chimica Ca OH2 + CO2 = Ca CO3 + H2O , che sostanzialmente sottrarrebbe all’origine il CO2 all’ambiente producendo carbonati nell’acqua scaricata dalle pompe usate come turbine, prima di essere inserite di nuovo nel circuito pressurizzato delle autoclavi.
Questi processi possono essere ripetuti all’infinito in piccoli e grandi impianti, grazie all’invenzione della pompa con la doppia alimentazione separata fino alla girante che consentirà di inserire di nuovo nell’autoclave la quantità di acqua che ha prodotto l’energia idro elettromagnetica compressa, grazie al fatto che lavorando con due bocche aspiranti e una sola uscita, l’unica girante, consente di equilibrare la pressione di uscita secondo il principio di Pascal e di conseguenza, di recuperare senza costi energetici l’acqua utilizzata per produrre energia idro elettromagnetica. Questa energia elettrica, il sottoscritto, l’ha chiamata idroelettromagnetica, perché oltre ad alimentare le eliche che producono la spinta di Newton terreste, aeronautica o sottomarina, può anche alimentare dei motori elettrici che fanno girare dei magneti permanenti che inducono la produzione di correnti indotte in bobine di fili che opportunamente avvolte intorno ai serbatoi di acqua, aria compressa, le stesse autoclavi, o addirittura lungo le pareti dei container che contengono gli uomini e le apparecchiature, possono produrre la spinta elettromagnetica di Lorentz nella direzione desiderata per opporsi alle forze esterne, che ne impediscono il sollevamento, collaborando con la forza di Newton per far muovere il container nella direzione desiderata.
Purtroppo, la scienza terrestre non ha mai progettato un impianto antropico completamente autonomo dal punto di vista energetico e ambientale negli impianti fissi, dell’ambiente terrestre. Come poteva progettare impianti antropici mobili autonomi energeticamente? Se la scienza terrestre non ha mai sviluppato i dettagli per pulire l’ambiente terrestre dalle emissioni dei fumi delle ciminiere, come poteva produrre energia pulita negli impianti mobili? Solo il sottoscritto che ha provato a depurare i fumi di combustione, sviluppando tutti dettagli si è accorto che il costo dell’energia mondiale aumenterebbe notevolmente continuando a usare le stesse fonti di energia primaria. Solo lo sviluppo dei dettagli può consentire di trovare le soluzioni. Perché la scienza pubblica e le multinazionali non hanno sviluppato questi dettagli? E soprattutto, perché hanno taciuto e ancora tacciono sulla mia soluzione finale, che ha dimostrato che è più economico e conveniente estrarre energia pulita direttamente dall’ambiente terrestre che pulire l’energia fossile?
Le mie invenzioni, mai realizzate, sono cresciute solo virtualmente fino a sembrare fantascienza, senza che nessun scienziato pubblico o privato le abbia mai commentate. Di fatto, queste invenzioni non esistono, per la scienza accademica, gli imprenditori e i governi, anche se diciassette brevetti mi sono stati concessi, di cui sei sono stati trasformati in brevetti internazionali. Gli ultimi brevetti, quelli più innovativi, non hanno ricevuto il titolo di brevetto, che comunque non serve a niente. Se i governi e le multinazionali non hanno investito sui brevetti concessi che sono propedeutici rispetto a quelli non concessi, certamente non hanno intenzione di finanziare i brevetti non concessi con accuse banali, come il moto perpetuo, perché, secondo le loro acquisizioni scolastiche e la verifica dei brevetti precedentemente depositati non è possibile estrarre l’energia dal nulla. Di conseguenza, attraverso gli uffici brevetti gestiti direttamente dalle Nazioni Unite attraverso La WIPO (World Intellectual Property Organizaziation), la forza gravitazionale, l’aria atmosferica e l’acqua che sono gli elementi che il sottoscritto utilizza per produrre l’energia primaria, sono il nulla. Se la scienza mondiale è cosi mal rappresentata addirittura presso le Nazioni Unite, come può un pensionato senza capitali e laboratori sperimentali dimostrare praticamente che sul pianeta Terra l’energia è dappertutto ed è la scienza pubblica e privata che non ha saputo estrarla?
Invece di spendere soldi in ricorsi legali contro i centri di potere mondiali ho preferito pubblicare autonomamente le mie soluzioni su un piccolo sito web, nato nel 2013, che porta la sigla SPAWHE che significa Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectric Electromagnetism. Le invenzioni e gli articoli collegati sono state pubblicate in ordine cronologico a partire dal 2005, creando un avanzamento virtuale dello stato dell’arte che nella realtà non esiste. Infatti, non potevo inventare le invenzioni successive senza ipotizzare funzionanti quelle precedenti.
Solo attraverso questo sviluppo tecnologico virtuale è stato possibile inventare i motori lineari globali che potrebbero portarci anche nello spazio senza combustibili ed energia nucleare, addirittura sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz e catturare le polveri interstellari per integrare i minerali mancanti nei processi di alimentazione di sviluppo tecnologico futuro. Ovviamente, anche i fondali marini sono un universo sconosciuto come quello spaziale per ragioni opposte. Tuttavia, non c’è bisogno di scendere nelle profondità oceaniche per realizzare il welling artificiale in quanto i carbonati che producono lo zooplancton li possiamo estrarre dall’alto, per effetto venturi, realizzando isole artificiali in superficie
Ma per accedere a entrambi i sistemi (spaziale e sottomarino) non possiamo rinunciare a sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz è queste spinte non si possono sommare con le attuali energie terrestri ma soltanto con quelle proposte virtualmente dal sottoscritto, nonostante i grandi silenzi della scienza è della classe dirigente pubblica e privata mondiale.
11.La difesa dalle acque alte e l’ossigenazione dei fondali inquinati delle città come Venezia per mezzo dell’energia gratuita estratta dall’ambiente.
Di fronte al fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai terrestri e marini non possiamo sottovalutare l’importanza di creare delle barriere locali che proteggono dalle alte maree le città costiere
Secondo il nuovo rapporto “Act Now or Pay Later: Protecting a billion people in climate-threatened coastal cities” dell’ONG Britannica Christian Aid, entro il 2060 più di un miliardo di persone saranno esposte ad inondazioni costiere a causa di un insieme di fattori: innalzamento del livello del mare, mareggiate e condizioni climatiche estreme. Questo rapporto afferma che le persone più a rischio vivono soprattutto nei tre Paesi maggiori inquinatori di carbonio: Stati Uniti, Cina e India. Le proiezioni per il 2070 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change mettono le città indiane di Kolkata e Mumbai, rispettivamente con 14 milioni e 11,4 milioni di persone a rischio, in cima alla lista delle metropoli dove la popolazione sarà più esposta alle inondazioni costiere. Seguono Dhaka (Bangladesh), Guangzhou (Cina), Città Ho Chi Minh (Vietnam); Shanghai (Cina), Bangkok (Thailandia), Yangoon (Myanmar), Miami (Usa), Haiphong (Vietnam), Alessandria (Egitto) Tianjin (Cina) Khulna (Bangladesh), Ningbo (Cina) Lagos (Nigeria), Abidjan (costa d’Avorio), New York City/Newark (Usa), Chittagong (Bangladesh), Tokyo (Giappone), Jakarta (Indonesia). Le prime 7 città della lista sono tutte asiatiche, seguite da Miami all’ottavo posto, che però dovrebbe subire le maggiori perdite economiche causate dalle inondazioni costiere entro il 2070, superando i 3.5 miliardi di dollari in danni per i beni esposti. A quanto pare saranno proprio gli Usa a pagare il prezzo più pesante per essere i leader mondiali delle emissioni di CO2: anche New York dovrebbe subire danni per 2,1 miliardi di dollari. Meno comunque della metropoli cinese di Guangzhou con un patrimonio esposto di 3,4 trilioni di dollari, che si piazza seconda nella classifica delle perdite economiche da inondazioni costiere.
La principale autrice dello studio, Alison Doig, un’esperta di cambiamento climatico di Christian Aid, spiega che se non facciamo qualcosa al riguardo, questa tempesta perfetta rischia di determinare un costo umano e finanziario pesante. Crudelmente, saranno i poveri che saranno più colpiti. Anche se il costo finanziario nelle città dei Paesi ricchi sarà paralizzante, le persone più ricche hanno almeno la possibilità di trasferirsi e di ricevere una protezione assicurativa. L’evidenza dimostra che, da New Orleans a Dacca, sono i più poveri ad essere più vulnerabili perché hanno le peggiori infrastrutture e non hanno reti di sicurezza sociale o finanziaria per aiutarli a riprendersi.
Se si osserva la figura sotto, si può notare che il sottoscritto ha usato i motori lineari globali sottomarini per realizzare barriere mobili (31.01.2020 https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/). Si può notare che questo è diverso da quello usato nella atmosfera e nello spazio perché il motore elettrico collegato all’elica che produce la spinta di Newton è posto all’interno della barriera, proprio per non essere soggetto alle pressioni idrostatiche e alle corrosioni. Questi impianti, per peso proprio saranno poggiati nei fondali. La risalita in superficie non avverrà come nel caso del Mose di Venezia, svuotando l’acqua e riempendole di aria atmosferica, per mezzo di potenti elettrocompressori alimentati da una centrale termica, ma semplicemente utilizzando l’energia primaria dall’ambiente terrestre, già immagazzinata nelle autoclavi pressurizzate che producono contemporaneamente l’energia primaria fluidodinamica che fa girare i generatori di corrente e quelle indotte per alimentate i motori delle eliche che producono la spinta di Newton e i motori che fanno circolare i magneti permanenti che producono esternamente ai serbatoi autoclave l’energia indotta che produce la spinta di Lorentz. Ovviamente, questa spinta potrà andare verso l’alto o verso il basso, ma sarà molto inferiore a quella necessaria nell’ambiente terrestre a causa del peso della barriera in discesa e della presenza della spinta di Archimede nella fase di risalita.
La soluzione sopra riportata è stata pensata dal sottoscritto come alternativa sostenibile alle barriere mobili contro le acque alte utilizzate per proteggere Venezia dalle acque alte. Infatti, le paratoie di Venezia si sollevano riempiendole completamente di aria con tempi molto lunghi e alti costi energetici. Per questa ragione il Mose di Venezia potrebbe chiamarsi il Mostro di Venezia. Se noi pensiamo che il Mose di Venezia è un’opera che è stata progettata nel 1980, ma iniziata a realizzarsi nel 2003, dopo molti scandali e 35 arresti per corruzione e frode fiscale sia di dirigenti del Consorzio Venezia nuova, sia di politici locali. Il costo finale di quest’opera di aggira sui 7 miliardi di euro. Oltre ai costi di costruzione, un’infrastruttura mastodontica e complessa come il Mose richiede costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e implica costi operativi non indifferenti. Nell’agosto 2020, con il decreto “Agosto”, il secondo governo Conte ha stanziato (art. 95) 40 milioni di euro all’anno, tra il 2021 e il 2034, per «le attività di gestione e di manutenzione ordinaria» del Mose. Con la legge di Bilancio per il 2021, poi, lo stesso governo ha aggiunto ulteriori 23 milioni all’anno a partire dal 2022. Complessivamente, quindi, il Mose può contare su 63 milioni di euro all’anno per le spese di manutenzione, come indicato anche dalla relazione trimestrale sull’opera pubblicata dalla struttura della commissaria straordinaria Spitz. L’ufficio stampa del Commissario straordinario per il Mose ha spiegato che nel periodo 2020-2021 ogni sollevamento è costato 272 mila euro, mentre nel 2021-2022 i costi sono scesi a 211 mila euro per sollevamento, grazie soprattutto a miglioramenti nelle procedure: per esempio, in passato per alzare le paratoie erano necessari 60 minuti, mentre ora ne bastano 30.
Questi costi sono assurdi se consideriamo che il sollevamento e l’abbassamento della barriera di protezione potrebbe avvenire con energia idroelettromagnetica compressa estratta direttamente dall’ambiente. Non è necessario pompare immense quantità di aria compressa nelle paratoie per svuotarle dell’acqua affinché si possano sollevare se sommiamo insieme la spinta di Newton realizzata con le eliche elettriche marine poste all’esterno, nella parte inferiore della barriera e la spinta di Lorentz verso l’alto realizzata all’interno della barriera con l’energia elettromagnetica indotta e il riciclo dell’energia primaria costituta dai serbatoi di aria compressa e acqua riciclabili all’infinito. Senza nessun contributo di energia elettrica proveniente dall’esterno, che ovviamente, oggi è prodotta da energia fossile. Costerebbe altrettanto se prodotta con l’energia nucleare di vecchia e nuova generazione e ancora di più con le attuali energie rinnovabili, discontinue e ingombranti. Inoltre, l’energia estratta dall’ambiente terrestre avrebbe il vantaggio di poter funzionare tutto l’anno, non solo per sollevare le barriere ma per ossigenare i fondali inquinati. Infatti facendo girare soltanto le eliche che producono la spinta di Newton a un basso numero di giri, le barriere non si solleveranno ma di creeranno delle correnti ascensionali dell’acqua che produrranno un welling artificiale che attiverà la produzione di zooplancton e fitoplancton con notevole incremento della salute dei bacini e della produzione di pesce.
Comunque, ragionando ulteriormente su questo argomento molto importante, proprio mentre scrivevo questo ulteriore articolo sull’estrazione dell’energia pulita dall’ambiente, nel caso della città di Venezia, e altre città lagunari, io personalmente, non avrei realizzato una grande e costosa opera di sbarramento come il Mose che consiste in quattro barriere, a loro volta costituite da 78 paratoie mobili indipendenti, in grado di separare temporaneamente la laguna di Venezia dal mare Adriatico. Avrei semplicemente sbarrato tutti i canali cittadini che sfociano nel mare, con dei tunnel sommersi in calcestruzzo poggiati in modo stabile sul fondale che fungerebbero anche da sottopassaggi, dotati di scale di accesso e impianti di illuminazione e condizionamento interno, inoltre sulle pareti dei tunnel sommersi realizzerei delle ampie vetrate come quelle si possono vedere nei grandi acquari, affinché, coloro che passano attraverso il tunnel per necessità e visite turistiche, possano comprendere praticamente, quanto sia importante l’ossigenazione dei fondali inquinati e anche le ragioni per le quali le acque di Venezia e quelle di città similari sono molto simili alle acque delle fognature. Questo è dovuto al fatto che se non impariamo a estrarre l’energia offertaci gratis dall’ambiente terrestre non possiamo permetterci nemmeno di ossidare le acque dei fondali che richiedono una immensa quantità di energia, non perché sono sbagliate le tecnologie di diffusione dell’aria, ma perché sono sbagliate le fonti primarie dell’energia utilizzate. Questo vale per tutte le applicazioni depurative ed energetiche mondiali fisse e mobili terrestri, marine e sottomarine e con piccole modifiche anche a quelle aeronautiche e spaziali.
Il disegno sotto riportato fa vedere schematicamente come potrebbe essere possibile realizzare dei tunnel di attraversamento sommersi, soprattutto alle estremità dei singoli canali navigabili con piccole imbarcazioni che non sono disturbate nella loro navigazione. L’energia prodotta attraverso i generatori di corrente idro elettromagnetici compressi realizzabili nei vani di accesso al tunnel sommerso e i generatori di corrente sommersi possono fornire tutta l’energia che serve per alimentare l’illuminazione stradale della città lagunare, alimentare i compressori che alimentano i diffusori di aria, sollevare e abbassare le paratoie e sollevare e restituire al mare le acque che riescono a infiltrarsi attraverso le guarnizioni di tenuta delle paratie. Sempre con costi energetici uguali a zero per quanto riguarda i processi di estrazione, raffinazione, trasporto, depurazione, dell’energia prodotta. Gli unici costi che sosterranno i cittadini delle città lagunari come Venezia saranno quelli dovuti all’usura delle macchine che funzioneranno per tutto l’anno per innescare i processi energetici e depurativi che come sappiamo, non possono avvenire da soli. Questi processi, come descritto nel titolo di questo articolo sono una autentica manna scientifica caduta dal cielo ancora incompresa dagli attuali consulenti scientifici dei governi mondiali. Altro che i costi di investimenti e gestionali che sono addebitati al popolo italiani dal mostro di Venezia. Io non ho depositato come brevetto questa ulteriore soluzione ambientale ed energetica perché non credo che le attuali istituzioni mondiali siano in grado di recepire queste innovazioni, altrimenti avrebbero compreso anche le altre mie quaranta invenzioni precedenti su questi argomenti, che ancora aspettano che qualche paese le realizzi, nonostante, legalmente, nessuno, pubblico o privato, deve nulla all’inventore, che non ha pagato le tasse di mantenimento sui brevetti concessi e non ha fatto opposizioni legali sui brevetti non concessi. E’ chiaro che c’è qualcosa di molto grave, che non quadra, nella intera classe dirigente mondiale.
12. Le immagini fanno comprendere più delle parole gli errori scientifici mondiali
Era sufficiente capovolgere le pompe e farle pompare nella direzione della forza gravitazionale alimentando le turbine per produrre molta più energia dal generatore di corrente collegato alla turbina di quanta ne assorbe la rotazione della pompa. D’altra parte questo è confermato anche dai comuni calcoli energetici del teorema di Bernoulli. Tuttavia, questa semplice soluzione che ho chiamato “idroelettrico sommerso” che ho pubblicato nel 2014, non mi risulta che qualcuno l’abbia realizzata nel mondo intero
In altre parole, nel 2023, con tutte le tecnologie sviluppate, non possiamo realizzare impianti fissi completamente autonomi energeticamente, per il semplice fatto che nessuno scienziato o inventore ha pensato di produrre l’energia idroelettrica senza il salto idraulico, sfruttando l’energia di posizione dell’acqua di superficie che alimentando una normale pompa centrifuga, vince lo stato d’inerzia che alimenta una turbina, senza disperdere l’acqua. La figura sopra si può realizzare in qualsiasi lago o in pozzetti di calma dei fiumi o dei mari o in un qualsiasi pozzo privato, senza nessun bisogno di combustibili, poiché il motore della pompa ha bisogno di fornire una piccola energia per innescare la produzione di energia cinetica nel tubo di alimentazione della pompa, mentre il generatore di corrente produce una quantità di energia molto superiore calcolabile con la seguente formula: Portata (l/s) * h (m).
Il disegno sotto dimostra che la stessa soluzione potrebbe essere utilizzata anche trasportando acque dissalate dai mari all’entroterra senza subire immensi costi energetici sia per dissalare le acque che per trasportarle a distanza come la soluzione precedente.
Ancora nel 2023, la scienza, i politici, gli imprenditori fingono di non comprendere queste soluzioni elementari che avrebbe prevenuto completamente il riscaldamento globale, risparmiato le risorse presenti nel sottosuolo e con lo stesso sistema, realizzare altre invenzioni, come il Welling artificiale che oltre a combattere il riscaldamento globale, potrebbe dare lavoro a milioni di persone e incrementare la produzione alimentare, estratta dal mare. (https://www.spawhe.eu/it/un-nuovo-modello-di-sviluppo-con-energie-interattive-e-ricche-colonie-galleggianti-negli-oceani-costruite-con-i-derivati-del-petrolio/) Infatti, Il welling naturale avviene soltanto nel 5% delle superfici dei mari. Ma anche altre importantissime invenzioni, di cui ho già scritto e continuerò scrivere in questo e altri articoli, fino a quando la classe dirigente mondiale politica scientifica economica imprenditoriale, non si assume le proprie responsabilità di fronte al riscaldamento globale e all’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale.
Molto stranamente, con l’invenzione delle prime forme di elettricità nate attraverso le sperimentazioni di Alessandro Volta (1725–1847), Carles Augustin Coulomb (1736-1806) e gli esperimenti di Luigi Galvani (1737 – 1798), che erano imparziali alla fonte energetica primaria, l’intera classe dirigente, ha preferito produrre energia attraverso il calore, dimostrando una scarsa conoscenza della fluidodinamica terrestre sia dal punto di vista economico che ambientale, ma anche pratico e di organizzazione del lavoro. Non ha senso produrre energia elettrica attraverso il calore se dobbiamo far girare il rotore di un generatore di corrente e trasmetterla allo statore poiché sia il rotore che lo statore lavorano a temperatura ambiente e non possono surriscaldarsi. Non ha senso realizzare grandi centrali termoelettriche e nucleari, per poi trasportare l’energia a distanza su tralicci e cavidotti. Sembra che la classe dirigente mondiale abbia agito di comune accordo per saccheggiare le risorse destinate alle generazioni future.
Noi possiamo sfruttare l’energia di pressione dell’aria compressa in un serbatoio di riciclo chiuso, che potrà essere utilizzato anche per sostituire i motori termici come si vede negli schema idraulici appresso riportati e realizzare impianti di produzione energetica locale dovunque serve anche sui mezzi di trasporto terrestri.
Legenda del disegno 1/1: (ac) air compressor = compressore d’aria; (acg) alternating current generator = generatore di corrente alternata; (ai) axial impeller = girante assiale; (bd) bottom drain = scarico di fondo; (caipds) capsid axial intubated pump with dual suction = elettropompa assiale intubata capovolta con doppia alimentazione; (cfca) connection for fast fill compressed air = attacco per riempimento rapido aria compressa; (cv) check valve = valvola di ritegno; (dph) delivery piezometric height = altezza piezometrica in mandata; (ecpc) electrical current produced cable = cavo con corrente elettrica prodotta; (fcp) flange for coupling to the pump = flangia per accoppiamento alla pompa; (fdsfs) flanged dual supply and flow separator = doppio alimentatore flangiato e separatore di flusso; (fss) flow separator in sheet steel = separatore di flusso in lamiera di acciaio; (htva) hydraulic turbine with vertical axis = turbina idraulica con asse verticale; (iwft) inlet water to feed turbine = ingresso acqua per alimentazione turbina; (lf) lift ring = anello di sollevamento; (lfcv) level floating control valve = valvola di regolazione livello a galleggiante; (lf) lift ring = anello di sollevamento; (li) level indicator = indicatore di livello; (mpl) probe of the minimum or maximum level = sonda di minimo o massimo livello; (ow) outlet water = uscita acqua; (pat) pump as turbine = pompa utilizzata come turbina; (ptr) pressure tested reservoir = serbatoio collaudato a pressione; (sacg) submergile alternating current generator = generatore di corrente alternata sommergibile; (sov) shut-off valve = valvola di intercettazione; (sovfa) shut-off valve with flow adjustment = valvola di intercettazione con regolazione flusso; (sph) suction piezometric height = altezza piezometrica in aspirazione; (srip) supporting ring for intubate pump = anello di supporto per sostegno pompa intubata; (sss) shaped sheet steel = lamiera di acciaio sagomata; (sv) safety valve = valvola di sicurezza; (tcp) tube containing the pump = tubo contenente la pompa; (tpups) three-phase UPS = gruppo di continuità trifase; (vvv) ventilation and vent valve = valvola di ventilazione e sfiato; (wdn) water distribution network = rete di distribuzione idrica; (wsdr) water disconnection reservoir = serbatoio di disconnessione idrica.
Newton attraverso la fisica, la matematica e l’astronomia, aveva compreso tutto della forza gravitazionale. La legge di gravitazione universale afferma che due punti materiali si attraggono con una forza di intensità direttamente proporzionale al prodotto delle masse dei singoli corpi ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
F = G * m1 * m2 / r2. Dove G è il coefficiente di accelerazione della gravità terrestre, che al livello del mare è 9,807. Questa forza è a senso unico, dal corpo con massa minore alla massa maggiore. La massa è una caratteristica fisica intrinseca alla materia stessa. Un corpo con una massa di 1kg ha la stessa massa sulla Terra, sulla Luna o nello spazio interstellare. La massa si misura in kg, mentre la forza e il peso si dovrebbero misurare in N (Newton) oppure kgf (kilogrammi forza). 1 newton è la quantità di forza necessaria per accelerare un corpo di massa pari a 1 kg di 1 m al secondo quadrato. F = m • a (1 N = 1 kg • 1 m/s2)
Ritornando all’oggetto del presente articolo, se vogliamo produrre una spinta lineare che può andare in qualsiasi direzione, dobbiamo realizzare degli impianti volanti mobili dotati della normale spinta di reazione di Newton, come quella che attualmente si produce negli elicotteri e dobbiamo aggiungere alcuni motori lineari globali (http://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/)che lavorano in parallelo, affinché la somma delle spinte di reazione fisiche di Newton e quelle elettromagnetiche di Lorentz, dei singoli motori riescano a vincere la forza gravitazionale di tutte le masse coinvolte.
Per realizzare impianti più leggeri ed economici, dobbiamo imparare a estrarre l’energia elettrica ed elettromagnetica dall’ambiente, in primo luogo per evitare di trasportare il peso dei combustibili. Gli altri elementi pesanti che possiamo eliminare sono quelli dovuti agli impianti di raffreddamento dei motori termici poiché non produrremo calore. Dobbiamo eliminare le trasmissioni meccaniche e termodinamiche che sono centinaia di volte più pesanti e costose di quelle elettriche. Dobbiamo affiancare senza soluzione di continuità impianti elettrici e fluidodinamici separati soltanto dalle pareti metalliche, dai rivestimenti e usando supporti isolati elettricamente. Dove sarà necessario, dobbiamo isolarli anche magneticamente, affinché la spinta elettromagnetica di Lorentz lavori sempre nella stessa direzione di quella di reazione di Newton. Non sarà un problema regolare le velocità di navigazione aerea, le altitudini, le direzioni in cui andare regolando con inverter il numero dei giri dei motori elettrici che fanno circolare l’acqua, che è il vettore energetico primario dei motori elettrici delle eliche, dei turboventilatori, e di quelli che fanno circolare i magneti permanenti. Ogni piccola regolazione di questi motori corrisponderà a una piccola variazione altimetrica o direzionale, senza essere vincolati al suolo, come avviene nei moderni treni a levitazione magnetica che non possono cambiare la direzione di marcia per non deragliare, e non possono essere autonomi energeticamente, non volendo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente, come si potrebbe fare usando i generatori di corrente di corrente idroelettrica compressi.
13. La filastrocca di SPAWHE.
In questo articolo aggiorno l’introduzione alla già pubblicata filastrocca di SPAWHE con la seguente domanda: Possibile che nel 2023 ancora nessuno scienziato mondiale crede che non sia possibile estrarre l’energia dall’ambiente? Questa è la vera manna che scende dal cielo, non per un miracolo occasionale in favore di un popolo oppresso da un altro popolo padrone, ma per una serie di inconfutabili ragionamenti scientifici e tecnologici, che non sono stati fatti dagli scienziati e inventori pubblici e di quelli delle multinazionali, nonostante abbiano sempre avuto a disposizione i migliori scienziati e i più attrezzati laboratori sperimentali. L’estrazione dell’energia dall’ambiente terrestre è ancora del tutto virtuale, ma è il frutto di quaranta invenzioni, altrettanto virtuali, che i governi e le multinazionali non hanno mai voluto finanziare e sperimentare. Anche i legislatori mondiali sono colpevoli, in quanto, hanno messo sullo stesso piano le invenzioni incomplete, inquinanti e antieconomiche delle multinazionali e quelle che realizzando cicli completi e interattivi avrebbero depurato l’ambiente, impedito il riscaldamento globale e creato la vera economia globale, basata sul risparmio delle risorse naturali, la prevenzione dei disastri climatici e incendiari, l’innovazione dei trasporti mondiali, Terrestri, marini, sottomarini e spaziali senza combustibili ed energia nucleare.
Queste invenzioni semplici ma interattive, trasversali alle attuali scienze e alle attuali tecnologie, sono state depositate come brevetti italiani e alcune come brevetti internazionali, non trovando interlocutori pubblici e privati. Io non posso giudicare la buona fede degli inventori del passato, ma posso asserire con certezza che dopo l’invenzione dell’elettromagnetismo, e dei generatori di corrente elettrica avventa alla fine dell’Ottocento, soprattutto, per opera di Nikola Tesla, Galileo Ferraris, Maxwell e Lorentz, tutti i momenti sono stati buoni per inventare gradualmente i sistemi migliori per estrarre l’energia gratis dall’ambiente, anche grazie ai principi scientifici già noti prima delle invenzioni elettromagnetiche, ad opera di Newton, Torricelli, Pascal, Venturi, Henry, Dalton. Ma questo non è avvenuto. Posso invece, giudicare, negativamente l’attuale classe dirigente mondiale pubblica e privata che non ha voluto verificare la possibilità di raccogliere la manna dal cielo proposta dal sottoscritto, che sarebbe in favore di tutto il pianeta e di tutti gli esseri viventi. L’economia attuale è basata sul super potere delle multinazionali, che, avendo comprato i migliori scienziati e inventori, non temono la concorrenza. Sanno bene che anche gli inventori pubblici, indirettamente, lavorano per loro, in quanto, i governi consentono che questi possano arrotondare lo stipendio producendo nuove invenzioni in linea con le attuali energie a pagamento. Gli scienziati e gli inventori dipendenti dai governi e dalle multinazionali non si devono preoccuparsi nemmeno del pagamento delle tasse di deposito e mantenimento dei brevetti, che le pagano i datori di lavoro. È chiaro che con queste condizioni così vantaggiose, solo un pazzo può proporre invenzioni contro gli interessi delle multinazionali, dei governi e delle Nazioni Unite. Queste ultime gestiscono la WIPO (World Organization Intellectual Property) negli interessi di tutti i paesi, ma non degli inventori indipendenti dai centri di potere economici e politici, i quali vorrebbero soltanto depositare brevetti intellettuali di pubblica utilità sociale, senza essere costretti a trasformarsi in imprenditori senza soldi, e senza laboratori sperimentali e soprattutto, senza pagare le tasse di mantenimento dei brevetti industriali che solo le multinazionali e chi trae un profitto economico dalle invenzioni, realizzate e commercializzate si possono permettere di pagare. Purtroppo, sembra che la WIPO, che rappresenta le Nazioni Unite, questo ragionamento semplice e lineare, non lo comprenda.
Coloro che gestiscono l’attuale modello di sviluppo terrestre hanno boicottato sistematicamente tutte le invenzioni sostenibili del sottoscritto riguardanti la pulizia dell’energia fossile e quando il sottoscritto, per rendere più economica la pulizia dell’energia fossile, ha inventato anche la pompa con la doppia alimentazione separata fino girante che ci consentirà di estrarre l’energia primaria fluidodinamica dall’ambiente in modo indipendente dalle fonti energetiche fossili, termiche, nucleari, solare, eolica, elettrolitica, ha boicottato anche tale invenzione, che rappresenta una vera manna caduta dal cielo, che più funziona, più protegge l’ambiente senza consumare nessuna delle attuali energie mondiali, ma soltanto l’usura dei materiali. Soprattutto, questa manna eviterebbe tutti i costi di estrazione trasformazione e trasporto delle fonti energetiche e dell’energia elettrica prodotta.
Chi finge di non comprendere l’importanza di queste invenzioni, non può rappresentare nessun governo e nessun organo delle Nazioni unite, invece questi signori occupano tutte le commissioni scientifiche terrestri, che fino ad ora hanno impedito il vero progresso scientifico e tecnologico sostenibile secondo la filastrocca di SPAWHE sotto riportata.
“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su https://www.spawhe.eu per essere efficiente dovrebbe essere basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua, affinché questi contrastino l’acidificazione degli oceani e il riscaldamento globale. Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta. Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto. Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari e coliformi fecali. Infatti, sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di Newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte. Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre. La scienza attuale ha dimenticato che l’energia fluidodinamica primaria è prodotta dalla portata per la pressione e la densità del fluido stesso. Pertanto, la soluzione migliore per produrre energia pulita a basso costo e in quantità infinite è: utilizzare l’aria compressa come fonte energetica (che non viene consumata) e l’acqua come vettore energetico (che con l’utilizzo delle nuove pompe a doppia potenza separata alimentata fino alla girante, può riciclarla all’infinito sfruttando contemporaneamente la massima pressione dell’aria compressa e la massima densità dell’acqua nella semplice formula dell’energia fluidodinamica sopra citata. Non è necessaria alcuna fonte di calore. Questo è il più grande errore nella scienza mondiale e nessuno vuole correggerlo”.
Luigi Antonio Pezone